Sfida all'ultimo attimo

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Massimo Vaj
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Iscritto il: 15/06/2013, 7:51

Sfida all'ultimo attimo

Messaggio da leggere da Massimo Vaj »

È una sfida, quella che ogni scrittore riceve dalla morte, che non si può rifiutare

— Il segreto sta nell'anticiparla di quel pelo che consente di poter dire di Lei il tanto che basta a sputtanarla per sempre— si disse, deciso a chiudere il conto con la nera signora, uno scrittore avanguardista d'assalto, uno di quelli che dava più credito ai fatti che alle vuote parole

— Cinquanta ciccì di candeggina dovrebbero darmi il tempo di farlo—

Fu così che se ne sparò sessanta di ciccì, in vena, con la siringona da veterinario rinvenuta nei pressi dell'Ippodromo vicino a casa sua, però disinfettata a dovere.
Finito di iniettarsi l'avventura... iniziò a scrivere, correndo appresso alla morte che sopraggiungeva svelta.

— Cara Morte oggi ti fotto io, stronza!— iniziò, un po' frastornato dall'essere stato costretto dagli eventi a dover dimostrare al mondo che un avanguardista non scherza un cazzo

— Fatti avanti e facciamola finita, ora racconterò a tutti cosa si prova a morire—

La Morte, dall'alto della sua indiscutibile esperienza aveva le sue necessità, e le sembrava che quei sessanta ciccì non fossero sufficienti, dunque si limitò a torcergli le budella e a farlo svenire nel vomito, ma prima si accertò che l'avanguardista non potesse dire più del lecito e gli paralizzò le mani.

Lo scrittore, determinato come non mai, prima di lasciarsi afferrare alle caviglie fece in tempo a digitare, con il mento, una parolaccia irripetibile.

Si svegliò, fradicio di sudore e acidi della digestione, che gli incollavano spaghetti mal digeriti e vino ad alto tasso di metanolo sulla canottiera. Allungò quindi il braccio, con attaccata la mano semi paralizzata, riuscendo a trascinarsi la tastiera vicino al mento e poi, con la lingua attaccaticcia prese a battere, leccando e sputacchiando, tra conati e fili di bava fetida, sui tasti:

— Molile è come vivele, 'na melda— e si riaddormentò, nello stesso pallore che aveva anche il giorno prima.
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