buondì

[master runta]

Salve a tutti, approdo su questo forum su consiglio di alcuni amici/che scrittori/rici.
La fantascienza mi piace, tanto da leggere quanto da scrivere, perché permette di proiettarsi verso un possibile futuro senza i limiti che la realtà per come la conosciamo ci impone. Trovo sia affascinante e suggestivo.

Per il resto, che dire? Non mi piace leggere né scrivere racconti/romanzi in cui non succede nulla perché, per me, ogni aspetto della scrittura deve essere subordinato alla narrazione. Se non hai niente da narrare, allora non narrare niente.
Non che non sappia apprezzare un bell'esercizio di stile ma, se rimane solo tale, difficilmente mi lascia qualcosa.
Lo vedo un po'come avere il cannone laser della Morte Nera (la scrittura) e usarlo per uccidere le zanzare d'estate...

Ma, vabbé, se riesco scrivo qualcosa entro stasera per le 3 lune, valuterete poi voi chi sono, cosa faccio e come lo faccio a partire da ciò che scrivo.
Intanto mi auguro che la vostra compagnia possa essere un piacere per me almeno quanto (spero) la mia lo sarà per voi.

[Massimo Baglione]

Se non hai niente da narrare, allora non narrare niente.

Santo cielo! Dovrebbero rendere obbligatorio questo dogma e farlo tattuare a fuoco sul dorso delle mani di chiunque si voglia iniziare al mondo della scrittura!
"Se non hai niente da narrare" sul dorso sinistro
"allora non narrare niente" sul destro
così mentre uno sta per scrivere qualcosa, non può non leggerlo e rifletterci meglio.

Benvenuto!

[carlo]

benvenuto!

[Marco Signorelli]

Benvenuto.
Credo che ti troverai bene in questo forum. Si si!

[master runta]

@massimo: terminator 2 for the win. :)

@carlo: grazie...

@marco: grazie, speriamo...

[master runta]

( la faccina con la lingua di fuori è davvero inquietante... o.O )

[Ricci Giuliana]

Ma sei lo stesso Marco Lomonaco di "I tempi della follia" del concorso "Ritorno a Dunwich"?

[master runta]

Buondì, Giuliana... sì, sono lo stesso... :)
(Anche se lomstorytelling insegna che, prima di rispondere a domande del genere, bisognerebbe sempre chiedere come mai tale domanda... )

[Ricci Giuliana]

Tranquillo. Ho fatto questa domanda perché io sono la stessa Giuliana Ricci di "Sine Requies". Siamo poco attenti, vedo.

[Massimo Vaj]

Narrare è sinonimo di raccontare, ma se valesse la pena di scrivere esclusivamente narrazioni lo scrivere si troverebbe confinato in una camicia di forza, rispetto alle indefinite possibilità di poter comunicare significati, intuizioni e dispiegare, attraverso la logica, i diversi e possibili orizzonti che un'intelligenza è in grado di sondare. In definitiva, la scrittura è il mezzo attraverso il quale si può riuscire a percorrere i mille rivoli nei quali la realtà fluisce, concentrandosi o disperdendosi, nel suo essere tanto evidente quanto nascosta nelle trappole che sa tendere. Il narrare può anche essere limitato al descrivere situazioni e accadimenti futili, oppure essere rivolto alla scoperta degli antichi valori, o a concorrere per disegnarne di nuovi, ma ci sono aspetti del sapere che una narrazione può toccare solo attraverso la descrizione di un mito, trasposizione del simbolo muto che si apre all'intrusione della parola. A questo occorre associare lo scrivere che ha la funzione di insegnare attraverso l'analisi che si risolve nella propria sintesi, e che non necessariamente deve essere raccontata. Perché dover sfrondare il magnifico albero, cresciuto dal seme della scrittura, lasciando vive solo le foglie più vicine alle possibilità che ha la propria arte? Master runta ha dovuto scrivere per dire quello che ha detto, e l'ha fatto senza raccontare alcunché. Non avrebbe dovuto farlo, forse?

[master runta]

@giuliana:
Ci sono persone un sacco portate per ricordarsi i nomi... gente che li legge una volta e se li ricorda per la vita...

Ecco, io non appartengo a tale categoria. :)

Sono così con i volti delle persone, quelli non me li scordo neanche a provarci.

@massimo: io ho detto "se non hai niente da narrare allora non narrare niente", non ho detto "se non hai nulla da narrare allora non scrivere nulla".
Mi pare che la differenza sia sostanziale.
Poi ok a tutto quello che hai detto, però non hai centrato il punto di quanto avevo detto io.

[Massimo Vaj]

Dovrai scusarmi se considero la tua precisazione insensata. È ovvio che chi non ha... nulla può dare, tanto ovvio che non è neppure il caso di sottolinearlo come fosse una novità che nessuno ha mai colto. Si è trattato, invece, di un tentativo di sottrarre, a coloro non ritenuti degni, la possibilità di far parte dell'universo di chi pensa di essere qualificato a sedere sul trono di chi sa stupire attraverso le parole. La parola, per me, è il modo che un'intelligenza ha per sistemare la realtà, accomodandola nella misura delle proprie aspettative e della propria portata intellettuale, sbriciolando significati secondo l'ampiezza del proprio orizzonte intellettuale, senz'altro più ampio (lo dico ironicamente) di quello vantato da chi non ha il "dono" della fluidità dialettica. È sempre nella stessa visione che è detto essere malvagio colui che è ignorante, e che l'istruzione di massa è considerata priva di pecche nel suo ammaestrare gli individui alla lettura degli spot pubblicitari. Io possiedo naturalmente una singolare inclinazione che mi precipita nella malìa ordita dalla scrittura, ma mi guardo bene dal disprezzare chi fatica a raccontare, perché spesso accade che dietro all'impiccio dato dall'inciampare nelle parole si nascondano ricchezze tali che la parola non potrà mai contenere in sé.

[master runta]

Se vuoi vedere del marcio anche dove non c'è, accomodati pure.

Io ho solo detto che a me non piace una narrazione in cui non succede niente. E continuo a ritenerla una posizione più che sacrosanta, se non altro perchè riflette il mio gusto.
Se poi a te pare tanto ovvio, bene, vuol dire che in vita tua hai avuto la fortuna di non leggere nulla che infrangesse questa mia personalissima regola che ho messo alla base del mio personalissimo metro di giudizio.

Poi vedi tu cosa e come riuscire a fraintendere e malinterpretare quello che ho scritto. A me pare di una naturalezza e pacificità evidenti. Se vuoi mettermi in bocca parole o concetti che non ho nemmeno pensato, fai pure, è tuo diritto dire tutto quello che ti pare su chi ti pare, me compreso.

Tanto, a quanto ho capito leggendo i tuoi due post, non ti sprecheresti ad ascoltare quello che direi ma sentiresti in ogni caso quello che vuoi sentire. Quindi per me il discorso finisce qui. Quello che è scritto è scritto, ognuno si farà la propria opinione sulla faccenda.

Grazie per aver sputato un po'di sentenze su di me, mi mancavano proprio, buon proseguimento di giornata.

[Massimo Vaj]

Ti cito: "Se non hai niente da narrare non narrare niente"
Che secondo te equivale a dire: Se sai raccontare solo cose prive di interesse raccontatele a te, ma non tediare gli altri.
Non mi pare di averti messo sulla punta delle dita cose che non hai pensato e detto. La questione andrebbe spostata sul perché hai voluto fare un'affermazione del genere. Che bisogno c'era di farla? Chi è in grado di decidere cosa sarebbe meglio raccontare e in che modo doverlo fare? Pare, la tua, una indebita intrusione di chi pensa di saperla lunga e di essere bravo a scrivere e a raccontare a prescindere da qualsiasi altra considerazione possibile. Ma da quando uno si presenta con frasi così taglienti che criticano il vento dicendo: se non sai dove far danni evita di soffiare? La tua è presunzione pura, caro il mio dotato scrittore, che tende a elidere non si sa chi e non si capisce il perché.
D'altronde non è certo una novità che chi scrive spesso pensa di essere intelligentissimo solo perché sa scrivere che gli altri, confronto a lui, non valgono nulla...
Da che il mondo è mondo, invece, si usa mostrare quanto si vale, al posto di dare per scontato che si vale facendolo attraverso le critiche inviate a degli improbabili sconosciuti...
Che la specificazione "master" stia a indicare una speciale maestria che non ha alcun bisogno di essere dimostrata?

[carlo]

Scusami Massimo ma trovo la tua critica sterile, e mi pare di comprendere perfettamente quel che master runta dice, e di non trovarci niente ne di strano, ne di altezzoso... Altezzosità che traspare invece dal tuo post, letto da chi non conosce nessuno dei due. Dare del presentuoso poi mi sembra in questo caso quanto mai gratuito. Sono in pieno accordo con te Massimo che alcune volte senza avere nulla da "narrare" o "raccontare" si possano comunque donare ai lettori ottimi testi, non sono uno di quelli che mette la storia prima della scrittura, anzi tante volte faccio il contrario, ma rispetto i punti di vista di chiunque, e non credo master runta volesse creare polemiche.
per quanto riguarda i nomi, master, sono esattemente come te :)

[Massimo Vaj]

Uno scrittore entra in un forum presentandosi, invece che attraverso il suo scrivere, con la critica a casaccio di quelli che, secondo lui, non sanno scrivere narrazioni, e lo fa senza dire chi questi siano, accusando allo stesso modo nel quale si accusa il Cielo di essere vuoto. La mia sarebbe una critica sterile? No, amici miei, la mia critica ha difeso il Cielo. Quale cattivo gusto avrebbe qualcuno che si presentasse accusando chi non può difendersi perché non saprà mai se le accuse sono rivolte a lui? Ragazzi miei, ma avete una pallida idea di cosa debba significare rispettare gli altri? Che master runta dica con precisione quali sono i modi del raccontare che devono essere taciuti e mostri la qualità delle sue narrazioni, invece di vantarsi sul nulla, perché c'è sempre la mostruosa possibilità che quello che a master runta appaia come privo di valore sia, in realtà, il valore dell'intelligenza. L'entrata a gamba tesa di master runta è stata fatta arrivando alle spalle, e ha tutta la classe che riesce ad avere un fallo d'espulsione.
È un grave errore credersi intelligenti a causa del proprio credere o non credere... Cosa si possa narrare in questa condizione di spirito riesco a immaginarlo senza doverlo credere.

[Massimo Vaj]

Sempre, e senza eccezioni, chi difende la verità di un'evidenza è accusabile di essere altezzoso, perché la verità, quando è vera e non semplicemente una "vera" menzogna, appare essere altezzosa a coloro che la rifiutano. Se non lo fosse sarebbe umilmente tiepida nel timore di apparire interessata. La verità vera non può essere interessata che al vero, e questo la esime dal doversi mostrare per quello che non è.

[Massimo Vaj]

@massimo: io ho detto "se non hai niente da narrare allora non narrare niente", non ho detto "se non hai nulla da narrare allora non scrivere nulla".
Mi pare che la differenza sia sostanziale.
Poi ok a tutto quello che hai detto, però non hai centrato il punto di quanto avevo detto io.

Cito master runta: ... perché, per me, ogni aspetto della scrittura deve essere subordinato alla narrazione...

Pensa te che io, per un attimo, avevo creduto si dovesse trattare dell'onestà intellettuale, impastata col coraggio di affrontare le critiche, il tutto scottato al fuoco della creatività, innaffiata con uno spruzzo di ingegno che gli dà quel saporino... D'altronde cucina mia moglie che manco scrive, critica e basta. Qualcosa dev'essermi sfuggito

[Massimo Vaj]

Certo che se continuo così questo forum mi legherà al palo tenuto in piedi dalla catasta di legna e fascine, che sarà incendiata solo dopo che la rissa per chi si aggiudicherà l'onore di doverla accendere sarà stata sedata...

[carlo]

nessuna rissa, il fuoco lo accendiamo io e max assieme, per diritto divino :)

[Massimo Vaj]

Nella statistica appesa fuori dall'ingresso del reparto Grandi Ustionati di Niguarda è riportato che il trenta per cento delle ustioni globali sono da ascrivere a maldestri tentativi di accendere fuochi non autorizzati dalla Santa Madre Chiesa, poi ci sarebbe un quaranta per cento che coinvolge i pompieri distratti dalle cosce delle donzelle che dovrebbero salvare e un altro ventinove tra coloro che si accendono una canna mentre fanno benzina. Il rimanente 1% è attribuito ai mangiafuoco che starnutiscono durante la loro esibizione...

[carlo]

:)

[Massimo Vaj]

Sì, lo so che tu non mi avresti bannato, d'altronde già ti sentivi in colpa di avermi dato dell'altezzoso che fa critiche sterili astenendoti dal chiedere venia dopo il mio averti mostrato, con prove evidenti quanto inoppugnabili, che ero io quello che aveva ragioni da vendere. So che anche Massimo è dispiaciuto anche se mai lo ammetterebbe, perché sa che sono rari quelli capaci di scrivere in cinque minuti cose che altri in dieci anni non potrebbero sognare di riuscire a fare. Ora ci si aspetterebbe che io scriva la famosa frase di circostanza che ha reso famosi una moltitudine di imbecilli, del tipo:— Sarete voi a perderci—, ma così non sarà, perché chi non capisce non può perdere nulla di quello che non è stato in grado di cogliere. Evito di salutare con sventolamento di fazzoletto fradicio come farebbe Massimo e il suo essere melodrammaticamente dedito alla celebrazione del proprio ego.

[master runta]

Ma, non bazzico per qualche giorno e voi vi scannate a mie spese?

Comunque, per informazione, il "master" di master runta non implica che io sia maestro di alcunché, è un nome da gdr di un maestro delle rune...
E, un'ultima cosa, gdr sta per giochi di ruolo, prima che te ne esci col fatto che voglia dire Generale Del Reich e cominci anche a darmi del nazista.

@carlo: i nomi, maledetti nomi. Non potrebbero chiamarsi tutti con appellativi? Mi sarei risparmiato un sacco di figuracce in vita mia...

[Massimo Vaj]

Vedi master runta... il tuo raccontare palle delle quali nemmeno ti sei scusato ha creato le condizioni che io fossi cacciato dal forum. Adesso torni qui, santarellino tornato da supposte ferie, a fare lo spiritosello... rileggiti tutti i post e poi vergognati.

[Massimo Baglione]

Master, ignoralo.

Massimo Vaj è stato bannato. Era stato più volte avvertito, e d'altronde lui ci aveva quasi assicurato che se ne sarebbe andato da solo, e invece...

[master runta]

Agli ordini... metterei una faccina che va sull'attenti ma non la trovo... :)

[Rovignon]

Ciao Master!!!

ti ritrovo da queste parti e che succede... di nuovo casino!!! eheheheh
Scherzi a parte, mi sono riletto quel che hai postato nella presentazione e concordo con il fatto che l'attacco ricevuto sia davvero una forzatura sul senso delle tue parole, sarà che ormai ti conosco da un po' e so che cosa volevi dire: qualcosa di semplice tipo "a me non piacciono i gialli" che non vuol dire sarebbe giusto vietare alla gente di scriverli!!!
Dunque ben venga la narrazione perchè si ha qualcosa da narrare e che altri si divertano pure a scrivere per scrivere senza una storia da raccontare. Il mondo è bello perchè è vario!
Ciao e ben trovato!

[Polly Russell]

ahahaha! Master! Mi allontano un momento da N.A.S.F. e giarda che casino mi combini! Sei sempre te!!
Che bello vederti anche da queste parti!

[OvoNuovo]

Master, ignoralo.

Massimo Vaj è stato bannato. Era stato più volte avvertito, e d'altronde lui ci aveva quasi assicurato che se ne sarebbe andato da solo, e invece...

Grazie della precisazione Max,
stavo per rispondergli io e devo dire che pensavo di andarci pesante, quasi quanto lui.

Detto questo io credo di capire cosa Master intendesse dire, ovvero che le contorsioni retoriche non possono bastare per nascondere una assoluta mancanza di contenuti, quest'approccio fu adottato dal Marino, scrivendo il suo Adone, proprio nel periodo controriformistico in cui, guarda caso, se affrontavi l'argomento sbagliato magari ti bruciavano davvero, perciò rimaneva quasi solo lo stile.

Detto questo sono un grande ammiratore di chi sa rinnovare la prosa, di chi ha il coraggio di sperimentare ardite costruzioni sintattiche, io almeno mi illudo, e lusingo me stesso, nella convinzione di provarci, non di riuscirci... be' magari solo ogni tanto.

Per fare un altro esempio adoro lo stile di Baricco, mi sono letteralmente innamorato del suo Novecento, purtroppo sono rimasto altrettanto deluso dei suoi altri romanzi, City e OceanoMare, il sui finale secondo me era molto al di sotto della pretenziosa loro pretenziosa narrazione.

[quaesitor]

Se lo trovi leggi "Light" di John Harrison, Ovo ("Luce dell'universo" nella traduzione italiana edita da Urania). È uno degli scrittori di fantascienza più innovativi a livello stilistico e narratologico. Credo che sia un buon terreno su cui testare quanto e come i nostri gusti divergono, oltre a essere un romanzo oggettivamente interessante (cosa che non implica di necessità che sia anche piacevole da leggere, ovvio).

PS: ho ripreso a mettere mano alla Spirale, forse tra qualche tempo riuscirò a tirarci fuori un finale. Mi scuso per averti (averVI, in realtà, c'è anche Marco che l'ha letto ) fatto aspettare così tanto.

[OvoNuovo]

[quote="quaesitor"]Se lo trovi leggi "Light" di John Harrison, Ovo ("Luce dell'universo" nella traduzione italiana edita da Urania).
Suppongo che "luce dell'universo" non fosse riferito a me, come epiteto per capirci, ma sia il titolo italiano di Light citato all'inizio della frase, anche perché non credo che qualcuno abbia tradotto il mio soprannome: Ovo, come "Luce dell'universo" e che poi, non so in che versione e lunghezza, Urania l'abbia pubblicato. Peccato, però, quando ho letto il tuo post pensavo che il mio valore si fosse finalmente palesato...

[quaesitor]

X)

[Marco Signorelli]

Che attendo con ansia il finale... dovrò rileggerlo perché ho dimenticato delle cose, ma siccome adoro certi personaggi non sarà un peso :-D

[OvoNuovo]