JULIUS CORTAZAR

Bibliografie e biografie commentate dei grandi scrittori
patrizia mazzonetto
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JULIUS CORTAZAR

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1914

Julio Cortazar nasce il 26 agosto a Bruxelles, dove il padre, diplomatico di carriera, ? in missione. Da una lettera a Graciela de Sola, in data 4 novembre 1963: "Sono nato a Bruxelles nell'agosto 1914.Segno astrologico, la Vergine; di conseguenza, astenico, con tendenza all'intellettualit?, il mio pianeta ? Mercurio e il mio colore il grigio (anche se in realt? pure il verde mi piace) [?] la mia nascita fu un prodotto del turismo e della diplomazia; mio padre fu aggregato a una missione commerciale presso l'ambasciata argentina in Belgio, e poich? si era appena sposato, port? mia madre a Bruxelles. Mi ? toccato di nascere durante i giorni dell'occupazione di Bruxelles da parte dei tedeschi, all'inizio della prima guerra mondiale. Avevo circa quattro anni quando la mia famiglia pot? tornare in Argentina; parlavo soprattutto il francese, cosa che mi ha lasciato un modo di pronunciare la "r" di cui non ho mai potuto liberarmi" (Berriot).
1918
Ritorna in Argentina con i genitori. Vivono a Banfield, un sobborgo di Buenos Aires. "Mia madre ci ha allevato, mia sorella e me; mio padre se ne and? di casa quando io ero molto piccolo e non ha fatto niente per noi" (Harss). Il padre tenter? di riallacciare i rapporti con il figlio quando ormai questi sar? uno scrittore famoso, ma incontrer? un secco rifiuto. Karine Berriot riporta due soli ricordi paterni di Julio Cortazar: il primo, rivedersi camminare in strada al fianco del padre e sentirsi orgoglioso dello sguardo dei passanti; il secondo, di suo padre nudo in bagno e della sua impressione di trovarlo molto bello. "Fin da bambino tutto ci? che avesse relazione con un labirinto mi affascinava. Credo che questo si rifletta molto in ci? che ho scritto. Da piccolo fabbricavo labirinti nel giardino di casa mia" (Harss). "Uno dei miei ricordi d'infanzia ? vedermi, malato (sono stato un bambino molto cagionevole di salute, passavo lunghi periodi a letto con asma o pleuriti e cose del genere) ? vedermi, dicevo, scrivere col dito parole sul muro. Tendevo il dito e scrivevo parole, le vedevo prendere corpo nello spazio. Parole che gi? da tempo erano parole-feticcio, parole magiche [?] Da quel momento ho cominciato a giocare con le parole, a slegarle sempre pi? dalla loro utilit? pratica e iniziare a scoprire i palindromi, che si sono poi notati nei miei libri" (Prego).
1921
"Fin dall'infanzia sono stato affascinato dall'idea del mostro, dell'animale mitologico - una testa di leone con ali d'aquila e piume d'anitra [?]" (Prego).
1922
"[?] da parte di mia madre c'erano dei francesi, dei tedeschi e si aveva gusto per le lingue, cosicch? mia madre, oltre allo spagnolo, ha studiato e appreso il tedesco in una scuola germanica, e ha imparato anche l'inglese e poi il francese. In giovent? era una buona lettrice e lo ? rimasta per tutta la vita. Leggeva senza alcuna discriminazione, senza alcun rigore scientifico, romanzi e racconti, ed era di natura romantica. Questo mi ha aiutato a scoprire fin da molto giovane la lettura perch? mia madre mi dava sempre i libri che pensava potessi leggere e che erano, per la maggior parte, feuilleton, libri senza grandi qualit?, romanzi popolari. Ma a tutto questo si mescolavano opere di Alexandre Dumas o di Victor Hugo; ? cos? che senza grande controllo selettivo ho avuto accesso a una letteratura che mi ha enormemente ampliato l'immaginazione, che mi ha fatto entrare all'improvviso in quel mondo che non aveva pi? niente a che vedere con il piccolo universo di Banfield, dove vivevo con i miei amici e la mia famiglia. In questo senso mia madre ? stata una grande iniziatrice sul cammino, prima, della lettura, e, quindi, su quello della scrittura" (Prego). Legge di nascosto l'opera di Edgar Allan Poe e inizia a suonare il piano, a cui si aggiungeranno pi? tardi la tromba e il sax.
1923
Primi esercizi letterari. "Il mio primo romanzo lo finii a nove anni. Ce lo si pu? immaginare [?] E poesie ispirate a Poe, naturalmente. A dodici anni scrivevo versi d'amore per una compagna di scuola" (Harss).
1928
Scopre attraverso la radio, la musica jazz, di cui diventer? un appassionato cultore.
1930
"Nel 1930, o pi? esattamente fra il 1930 e il 1932, ho iniziato a frequentare gli incontri di boxe e ho avuto l'occasione di vedere bei match in Argentina, con grandissimi campioni. E' allora che, come dire?, mi sono fabbricato una sorta di filosofia della boxe, eliminando tutto l'aspetto sanguinario e crudele che suscita tanta collera e tanta riprovazione" (Prego).
1931
"Mi ricordo molto bene dei miei 16 o 17 anni, ero un lettore onnivoro, capace di divorare gli Essais di Montaigne in alternanza con Le avventure di Buffalo Bill, Sexton Blake, Edgar Wallace, romanzi polizieschi e i Dialoghi di Platone. Le acque non erano ancora ben divise, regnava una grande confusione nel mio spirito. Cose che non rinnego perch? anche la cattiva letteratura, se si legge molto nell'infanzia e nell'adolescenza, ti lascia un certo materiale tematico, una ricchezza di linguaggio, ti insegna certe cose , certi procedimenti. Un giorno in cui passeggiavo per il centro di Buenos Aires, entra in una libreria e vidi il libro di un certo Jean Cocteau, intitolato Opium e il cui sottotitolo era "Journal d'une d?sintoxication" [?] Quel piccolo libro di Cocteau mi ha fatto immergere per la prima volta la testa non solo nella letteratura moderna, ma nel mondo moderno" (Prego).
1932
Licenza magistrale presso la "Escuela Normal Mariano Acosta". Ricorder? con piacere e gratitudine solo due professori: Arturo Marasso (letteratura greca e spagnola)e Vicente Fattone (filosofia e logica), gli unici non soggetti all'ideologia nazionalista imperante, con relativo bagaglio di concezioni antisemite e xenofobe. Fattone lo introduce, fra l'altro, alla filosofia orientale, cos? determinante per l'opera futura. Tenta, senza successo, un viaggio in Europa su una nave da carico: "Buenos Aires era una specie di castigo. Vivere l? era come stare in prigione" (Harss).
1935-1937
Supera gli esami del primo anno della Facolt? di lettere e filosofia dell'Universit? di Buenos Aires, quando gli viene offerto di insegnare in una cittadina della provincia. Le condizioni economiche della famiglia sono assai precarie: Cortazar accetta e abbandona l'Universit?: "[?] volevo aiutare mia madre che mi aveva allevato con molti sacrifici" (Harss).
1937-1944
Insegna nelle medie superiori a Bolivar e Chivilcoy, in provincia di Buenos Aires. Conduce un'esistenza ritirata e di intensissimo studio: "Tutta l'informazione libresca che posso avere la fondai in quegli anni" (Harss). Legge, fra l'altro, le opere di Sigmund Freud. Scrive una serie di racconti, che andranno a formare la raccolta La otra orilla, pubblicata postuma in Francia nel 1993 nell'edizione integrale delle Nouvelles 1945-1982 (Gallimard).
1938
Pubblica Presencia, la prima raccolta di poesie, con lo pseudonimo di Julio Denis. Il libretto di versi "molto mallarmeani" (Harss) ? dedicato ad Arturo Marasso.
1941
Sempre con lo pseudonimo di Julio Denis, pubblica un articolo su Rimbaud nella rivista "Huella", che, con "Canto", rappresenta uno dei primi veicoli di espressione letteraria della generazione del 1940. L'articolo su Rimbaud ? la prima di una serie di dichiarazioni di poetica in forma di ritratto che Cortazar scriver? in questa fase della sua attivit? letteraria. "Eravamo molto snob, anche se in molti ce ne rendemmo conto solo assai pi? tardi. Leggevamo molto poco gli scrittori argentini e ci interessavano quasi esclusivamente la letteratura inglese e quella francese; sussidiariamente, quella italiana, quella nordamericana e la tedesca, che leggevamo in traduzione. Eravamo molto affascinati dagli scrittori inglesi e francesi, fino a che a un certo punto - fra i 25 e i 30 anni - non scoprimmo bruscamente la nostra tradizione" (Harss).
1944-1945
Insegna letteratura francese presso l'Universidad de Cuyo, a Mendoza. Si oppone al populismo peronista e rinuncia alla cattedra.
1946
Pubblica La urna griega en la poesia de John Keats sulla "Revista de Estudios Clasicos" dell'Universidad de Cuyo. E' la prima approssimazione critica a una figura del poeta che diventer? presto emblematica. Il saggio ? nuovamente dedicato ad Arturo Marasso.
1946-1948
Di ritorno a Buenos Aires, lavora presso la Camara Argentina del Libro. E' traduttore pubblico: "Sono stato effettivamente traduttore pubblico a Buenos Aires, dove avevo un ufficio e ho tradotto la posta delle prostitute del porto che mi portavano le lettere dei loro marinai, inviate da tutti gli angoli del globo" (Prego) Scrive alcuni racconti che riunir? poi in Bestiario e, fra il 1947 e il 1948, pubblica quaranta recensioni librarie sulla rivista di Buenos Aires "Cabalgata".
1946-1955
"Dal 1946 al 1954 vita porte?a, solitaria e indipendente; convinto d'essere scapolo irriducibile, amico di uno strettissimo numero di persone, melomane e lettore per intere giornate, cinefilo, piccolo borghese estraneo a tutto quanto fosse al di l? della sfera estetica. Traduttore pubblico nazionale. Grande funzione per una vita come era allora la mia, egoisticamente solitaria e indipendente" (De Sola-Berriot). Nell'arco di questi anni traduce: Jean Giono (Naissance de l'Odyss?e); Andr? Gide (L'immoralista): G.K. Chesterton (L'uomo che sapeva troppo); Henri Bremond (La poesia pura); Daniel Defoe (Robinson Crusoe); Walter de la Mare (Memorie di una donna in miniatura); Lord Houghton (Life, letters and literary remains of John Keats); Alfred Stern (Filosofia del riso e del pianto e La filosofia esistenzialista di Jean Paul Sartre); Marguerite Yourcenar (Memorie di Adriano).
1947
"A un certo punto ,diciamo nel 1947, fui assolutamente certo che quasi tutte le cose che conservavo inedite erano buone, e che alcune fra di essere erano addirittura molto buone. Mi riferisco, ad esempio, a uno o due racconti di Bestiario. Sapevo che non si erano ancora scritti racconti del genere in spagnolo, almeno nel mio paese. Ne esistevano altri. C'erano i mirabili racconti di Borges. Ma io facevo un'altra cosa" (Harss).Scrive Teoria del tunel. Notas para una ubicacion del surrealismo y el existencialismo, che rimarr? inedito fino al 1994, quando Saul Yurkievich lo dar? alle stampe presentandolo, fra l'altro, come una "autodefinizione letteraria" e avanzando l'ipotesi di una redazione a partire dagli appunti degli anni di insegnamento presso l'Universidad de Cuyo.
1948
Pubblica su "Sur", diretta da Victoria Ocampo, Muerte de Antonin Artaud e collabora alle riviste "Los Anales de Buenos Aires", diretta da Jorge Luis Borges, e "Realidad", cui si aggiunger? poco dopo "Buenos Aires Literaria". Di questi anni ? il primo romanzo intitolato Soliloquio, che ricorder? in due riprese: "Ho bruciato un romanzo di seicento pagine, per esempio. Oggi me ne dispiace perch? so che c'erano delle cose belle in quel romanzo, che mi piacerebbe aver conservato come documento personale, autobiografico. Era un romanzo molto sentimentale, ma in cui c'erano delle situazioni drammatiche, estreme, e delle lunghe discussioni. Mi piacerebbe sapere oggi come le avevo organizzate. Non me ne resta che un'idea generale" (G. Bermejo). "Il protagonista, che aveva molto di me stesso, rappresentava il giovane argentino super-lettore, super-coltivato, europeizzato quanto a gusti letterari, e ci? nonostante molto ancorato all'Argentina, perch? mi ricordo che c'erano in quel romanzo cose che non faccio quasi mai: delle descrizioni" (Prego).
1948-1952
Scrive Imagen de John Keats. Con dedica a "Daniel Devoto, amico di sempre". ? la pi? impegnativa dichiarazione di poetica in forma di ritratto, "Un libro romantico - si legge nelle prime righe -, attento al suo impulso e al suo tema con fedelt? di girasole". Si tratta di due tomi per un totale di 546 cartelle dattiloscritte numerate di seguito. A Parigi, Cortazar riscriver? l'opera a macchina, rivedendola parzialmente. Non si decider? mai a pubblicarla.
1949
Pubblica il "poema drammatico" Los reyes a cura di Daniel Devoto. "[?] fu accolto con un silenzio assoluto e cavernoso nonostante Borges lo avesse gi? pubblicato sulla sua rivista "Los Anales de Buenos Aires" [1947]. Ha uno stile da esteta, molto raffinato, ma il linguaggio in fondo ? molto tradizionale. Una cosa a met? tra Val?ry e Saint John Perse" (Harss). E' il mito del Labirinto e del Minotauro, ma in una "versione totalmente opposta alla classica" (Harss). Termina un romanzo breve, Divertimento, che alcuni amici presentano alla Editorial Losada, ma che viene rifiutato perch? contiene "malas palabras". Verr? stampato solo nel 1986 a cura di Saul Yurkievich (ed. Sudamericana). In calce al libro si legge: "Buenos Aires, Carnaval de 1949". Il libro, ambientato a Buenos Aires, inaugura, secondo Yurkievich, la scrittura "romanzesca " di Cortazar. Primo soggiorno a Parigi, grazie a una borsa di studio del governo francese. Viaggio in Italia.
1950
Scrive il romanzo El examen, che verr? pubblicato soltanto postumo nel 1986 (ed. Sudamericana). La data in calce al libro ? 21 settembre.
1951
Prima edizione di Bestiario. Alla fine dell'anno si stabilisce definitivamente a Parigi. La decisione viene presa liberamente, senza nessun tipo di costrizione politica. Nella capitale francese trova impiego come imballatore presso un'agenzia di distribuzione libraria. Parigi e Buenos Aires resteranno le due grandi "metafore" della sua vita.
1952
Inizia a lavorare come traduttore indipendente per l'Unesco.
1953
Sposa Aurora Bernandez. Viaggio in Italia. Inizia a tradurre i racconti e gran parte dei saggi di Edgar Allan Poe.
1954
E' a Montevideo come traduttore dell'Unesco. Sulla rivista "La Torre" pubblica il saggio Para una Poetica, riflessione sull'atto poetico come conoscenza differente da quella del procedimento logico e ad esso alternativa.
1956
Pubblica Final del juego. Appare anche la traduzione delle Obras en prosa di Edgar Allan Poe, nelle Ediciones de la Universidad de Puerto Rico. Cortazar promette all'editore una Vida de Edgar Allan Poe, che, dopo quelli dedicati a Keats, ? uno dei pi? importanti ritratti d'autore della sua opera di poetica. Tra l'altro organizza i racconti di Poe secondo un criterio tematico e non cronologico, che pi? tardi riprender? per sistemare i propri.
1959
Pubblica Las armas secretas, dove viene inclusa la long short story intitolata El perseguidor.
1960
Viaggio negli Stati Uniti (Washington e New York): Pubblica il romanzo Los Premios.
1961
A Parigi la casa editrice Fayard pubblica la traduzione di Los premios: ? la prima traduzione di un'opera di Cortazar. Primo viaggio nella Cuba socialista, dove torner? regolarmente e di cui rester? osservatore partecipe e attento.
1962
Pubblica Historia de cronopios y de famas e il saggio Algunos aspectos del cuento, che nasce come conferenza pubblica tenuta a La Habana. Fra il 1960 e il 1963 acquista la casa di Saignon, in Provenza, dove passer? lunghi soggiorni estivi.
1963
Pubblica il romanzo Rayuela. Il libro, il cui primo titolo doveva essere "Mandala", ? un evento di portata internazionale. Varie traduzioni di sue opere in Francia, Italia e Germania. A Cuba ? membro della giuria del Premio Casa de las Am?ricas.
1964
Pubblica un'edizione ampliata di Final del juego e un'antologia di Cuentos (ed. Casa de las Am?ricas) gi? editi, a cura di Anton Arrufat. Un capitolo di Rayuela viene pubblicato sulla rivista "Casa de las Am?ricas".
1965
Prepara per la casa Editrice Einaudi una raccolta quasi completa dei racconti pubblicati, con il titolo generale di Bestiario. I testi sono divisi per sezioni tematiche - o meglio, come scrisse Cortazar a proposito di quelli di Poe, per "continuit? di atmosfera" - in "Riti", "Giuochi" e "Passaggi". Stesso criterio adotter? Cortazar per l'edizione completa dei racconti che Alianza Editoria pubblicher? fra il 1976 e il 1985, con l'aggiunta di una ulteriore sezione: "Ahi y ahora".
1966
Pubblica Todos los fuegos el fuego e On deplore la, racconto, quest'ultimo ispirato a serigrafie di Guido Llinas. Sulla rivista "Union" di La Habana appare l'articolo Para llegar a Lezama Lima, un omaggio ermeneutico all'autore del romanzo Paradiso, che Cortazar am? moltissimo.
1967
Pubblica La vuelta al dia en ochenta mundos e l'antologia di racconti gi? editi El perseguidor y otros cunetos (Centro Editor de Am?rica Latina). Incide il disco Cortazar lee a Cortazar (ed Laberinto), dove appunto legge, con una presentazione improvvisata, alcuni brani della propria opera. Viaggio a La Habana.
1968
Pubblica il romanzo "sperimentale" 62: modelo para armar; Buenos Aires Buenos Aires, con fotografie di Sara Facio e Alicia d'Amico; Cerimonias, che riunisce tutti i racconti di Final del juego e Las armas secretas; La bande (sculpt?? a Reinhoud, vue par Julio Cortazar) (ed. Gal?rie de France). Lungo soggiorno a New Delhi con Aurora Berbadez, ospiti di Octavio e Marie Jos? Paz. Alla fine dell'anno si separa da Aurora Bernadez.
1969
Pubblica Ultimo Round, dove viene incluso il testo saggistico Del cuento breve y sus alrededores, e Casa tomada (ed. Minotauro) con tratti di Juan Fresan.
1970
Pubblica un libro di Relatos, con testi estratti dalle prime quattro raccolte di racconti; Viaje alrededor de una mesa, testo redatto in seguito a una tavola rotonda tenutasi in aprile a Parigi sul tema: "L'intellectuel et la politique"; Literatura e revolucion en la literatura, testo di un dibattito polemico con Mario Vargas Llosa e Oscar Collazos, pubblicato dapprima sulla rivista "Marcha" di Montevideo, a partire dall'aprile 1969; Les Discours du Prince.Gueule, su litografie di Julio Silva. Viaggio in Cile da Salvador Allende con la seconda moglie Ugn? Karbelis.
1971
Pubblica Pameos y Meopas, poesie scritte fra il 1944 e il 1958, che considera come un "erbario per i giorni di pioggia", e La isla a mediodia y otros relatos (ed. Salvat), racconti gi? editi a cura di Ana Maria Matute. Nella primavera scoppia l'affaire Padilla: il Poeta Herberto Padilla, accusato di propaganda contro il regime castrista di Cuba, viene incarcerato per diverse settimane. 54 intellettuali europei e latinoamericani, in gran parte favorevoli alla rivoluzione cubana, firmano una lettera in cui vengono richieste a Fidel Castro informazioni sulla natura dell'arresto e si ricordano le parole di Che Guevara a proposito del diritto di critica in area socialista. Il 29 aprile Padilla si esibisce in una confessione pubblica, accusandosi dei peggiori delitti. Nuova lettera - pubblicata su "Le Monde" - di una parte dei firmatari della prima, che esprimono una dura condanna di metodi che ricordano "i momenti pi? sordidi dello stalinismo". Cortazar firma la prima lettera, poi, coinvolto in una polemica della stampa che vorrebbe trasformarla in una condanna senza appello del regime cubano, preferisce astenersi dalla seconda, ma prende ugualmente le distanze da Fidel Castro, il quale, per parte sua, reagisce violentemente contro gli intellettuali "borghesi".
1972
Pubblica Prosa del observatorio, una sorta di reportage dall'India in forma di poema in prosa, con fotografie di cortazar in collaborazione con Antonio Galvez, e La fosse de Babel, in collaborazione con Andr? Balthasar, Italo Calvino e Joyce Mansour, su litografie di Reinhoud.
1973
Pubblica il romanzo Libro de Manuel e per il lancio del libro torna in Argentina, dove poco dopo e proprio a causa del libro - una sorta di costola di Rayuela virata al politico -, verr? dichiarato "indesiderabile". Da questo momento il suo esilio diventer? anche politico. In Francia, Libro de Manuel ottiene il Prix Medicis per l'autore straniero e Cortazar ne devolver? i diritti d'autore in favore degli aiuti ai prigionieri politici argentini. Dall'Argentina viaggia in Per?, Ecuador e Cile, dove incontra Salvador Allende. Pubblica La casilla de los Morelli che riunisce, a cura di Julio Ortega, testi soprattutto "teorici" da Rayuela, La vuelta al dia en ochenta mundos e Ultimo Round, nonch? l'ormai famoso Algunos aspectos del cuento. Il risultato ? un libro di Cortazar secondo Ortega che ? un insostituibile manuale di poetica d'autore. Appare anche Reunion (ed. Quimantu), antologia di testi gi? editi.
1974
Pubblica Octaedro. Viaggio negli Stati Uniti per una riunione del Pen Club e del Center for Inter-American Relations. Partecipa al Tribunale Russel.
1975
Viene invitato negli Stati Uniti dall'Universit? dell'Oklahoma, dove tiene un ciclo di quattro conferenze sulla letteratura ispanoamericana e sulla propria opera. La sua permanenza culmina con un simposio a lui dedicato dall'Universit?. I lavori letti in questa occasione e due delle sue conferenze vengono riuniti nel volume The Final Island: the Fiction of Julio Cortazar (ed. University od Oklahoma Press, 1978). Pubblica Fantomas contra los vampiros multinacionales; Silvalandia, su quadri di Julio Silva; una Antologia di testi (ed Libreria del Colegio) da Historia de cronopios y de famas e 62:modelo para armar. Viaggio a Ciudad de Mexico per parteciapre alla terza riunione della Comision Internacional de Investigacion de los crimines de la Junta Militar de Chile.
1976
Gli viene assegnata la "Grand Aigle d'Or" della citt? di Nizza per l'insieme dell'opera. Pubblica Estrictamente no profesional. Humanario, ripreso poi in Territorios, su fotografie di Sara Facio e Alicia d'Amico, e Le Bestiaire d'Aloys Zotl. Viaggio in Nicaragua.
1977
Pubblica Alguien qui anda por ahi y otros relatos, che viene messo all'indice in Argentina dalla giunta militare del generale Videla.

1978
Libro de Manuel viene pubblicato negli Stati Uniti con l'aggiunta di una nota: "Questo libro ? stato terminato nel 1972. L'Argentina era allora sotto la dittatura del generale Alehandro Lanusse e fin da allora erano evidenti l'intensificazione della violenza e la violazione dei diritti umani. Tali abusi sono continuati e sono stati incrementati sotto la giunta del generale Videla. La testimonianza delle torture menzionata alle pagine 373-84 costituisce solamente l'inizio di un'inferno di cui gli argentini hanno prove orribili tutti i giorni. Anche se le dittature hanno cambiato nome, l'oppressione e la repressione sono aumentate ancora; pertanto i riferimento all'Argentina e agli altri paesi latinoamericani sono oggi validi come lo furono quando questo libro venne scritto". Pubblica Territorios, libro-collage di prose saggistiche; Tendre parcours, su fotografie di Frederic Barzilay; Conversaciones con Cortazar, a cura di Ernesto Gonzalez Bermejo.
1979
Pubblica Un tal Lucas. Registra il documentario di 50 minuti Julio Cortazar, realizzato a partire da un'intervista con Alain Sicard. Si separa da Ugn? Karv?lis. Viaggio in Nicaragua, in appoggio alla Rivoluzione Sandinista. Viaggio con la nuova compagna, Carol Dunlop, a Panama, dove conosce il generale Omar Torrijos.
1980
Pubblica Queremos tanto a Glenda; Un elogio del tres, su dipinti di Luis Tomasello e Monsieur Lautrec (ed. Ameris), su disegni di Hermenegildo Sabat. Viaggio a Cuba e in Nicaragua. Inizia una vasta campagna internazionale a favore della rivoluzione nicaraguense. Tiene un corso presso l'Universit? di Berkeley, in California.
1981
Pubblica Paris: Ritmos de una ciudad, su fotografie di Alecio de Andrade. In agosto, Mitterand gli concede la nazionalit? francese. La cosa, che viene a sancire uno stato di fatto, non ha per Cortazar eccessivo valore simbolico, mentre al contrario gli elimina una serie di impicci burocratici. Gli viene diagnosticata la leucemia.
1982
Con partenza il 23 maggio, viaggio Parigi-Marsiglia in 33 giorni con Carol Dunlop. Le regole: mai uscire dall'autostrada, esplorare nel dettaglio due aree parcheggi al giorno con sosta obbligata per la notte nella seconda, tenere un minuzioso diario di viaggio a due: ne nascer? Los Autonautas de la cosmopista. Carol Dunlop, anch'essa malata di leucemia, muore in autunno. In novembre viaggio in Nicaragua.
1983
Pubblica Dehoras; Los autonautas de las cosmopista, viaje atemporal Paris-Marsella, scritto in collaborazione con Carol Dunlop e con illustrazioni di St?phane H?bert, figlio di carol: i diritti del libro vengono devoluti al movimento sandinista; le cronache saggistiche di Nicaragua, tan violentemente dulce; Negro el diez, su serigrafie di Luis Tomasello. Viaggio a La Habana per una riunione del Comit? Permanente de Intelectuales por la Soberania de los pueblos de Nuestra Am?rica. Ancora un viaggio in Niacaragua, dove riceve dal ministro della cultura Ernesto Cardenal la "Orden del la indipendencia Cultural Ruben Dario".
1984
Muore il 12 febbraio. Appaiono: le poesie di Salvo el crepuscolo e di Pameos, Meopas y Prosemas; Alto el Peru, su fotografie di Manja Offerhaus; Argentina, a?os de alambradas culturales, a cura di Saul Yurkievich; La fascinacion de las palabras, intervista autobiografica con Omar Prego; Nada a Pehuajo, atto unico, e Adios Robinson, testo radiofonico.
1994
La casa editrice Alfaguara pubblica in 3 volumi la Obra critica di Julio Cortazar, a cura di Saul Yurkievich (vol. I), Saul Sosnowski (vo. II) e Jaime Alazraki (col. III).

Da "I racconti" Julio Cortazar a cura di Ernesto Franco


http://www.fisulai.it/letteratura/CORTA ... grafia.htm

Biografia di Julio Cortazar (1914 - 1984)
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JULIUS CORTAZAR

Messaggio da patrizia mazzonetto »

Scusate la lunghezza. Ho segnalato in rosso Rayuela in italiano "Il gioco del mondo" recentemente l'hanno ristampato... ? secondo me un testo fondamentale per tutta la letteratura della seconda met? del '900.
In rete troverete anche un'esaltazione di questo testo in quanto progenitore dell'ipertesto.
Qualche autore italiano (uno) tent? una cosa simile, ma non ci sono paragoni.
Esiste un'opera teatrale con il titolo "Il gioco del mondo" non l'ho veduta, ma da quanto segnalato in rete ? un'altra storia.

Gradirei sapere se qualcuno ha letto il Bestiario pubblicato da Einaudi (che bei tempi erano quelli! Hombre Sincero donde estas?), io a distanza di tanti anni ricordo ancora il racconto dei coniglietti verdi, se qualcuno lo ricorda potremo riassumerlo insieme in quanto mitico.
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Messaggio da carlo »

Mi son permesso di aggiungere una:

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e di modificare il link... brava patrizia! :D
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R: JULIUS CORTAZAR

Messaggio da hombre sincero »

Lessi il bestiario, mi ricordo oscure presenze, misteriosi presagi, inspiegabili accaduti, inquietanti piccoli dettagli e pure i coniglietti (in verita' Patrizia me li ricordavo bianchi, ma e' passato qualche anno e forse il tempo insieme all'alcool e alle conseguenti euforie bacchiche, ne hanno lavato via il colore verde).
Ricordo vagamente anche un preoccupante viaggio in autobus con strani passeggeri mossi da minacciose e indecifrabili volonta'.

Se la mia memoria e' meno labile di quello che credo, l'enigma, a ondate irregolari ma costanti, percorre tutto il libro e al termine dei racconti resta un accattivante retrogusto di non finito.

Credo che il mistero sia una componente importante della poesia, del racconto, dell'arte, mantiene alta una sorta di sana tensione, curiosita', attenzione, del resto, accade lo stesso con una bottiglia di vino dal gusto intrigante priva di etichetta, con una donna, con un piatto sconosciuto che assaggiamo per la prima volta, con un viaggio di cui non conosciamo la destinazione.
Capita che il celato riesca a svelare nuove soluzioni....sometimes...

Quando non e' dato sapere qualcosa, la fantasia e' costretta a muovere il culo e allora, talvolta, andiamo incontro ad alcune sorprese, reali e non.

Have a good night,
Hombre Sincero
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JULIUS CORTAZAR

Messaggio da patrizia mazzonetto »

hOMBRE SEI INCREDIBILE!
I coniglietti erano verdi te lo assicuro, ancora ho in me la tenerezza, la pena e l'angoscia della tragica conclusione...
Mi puoi rinfrescare la storia dell'autobus?
Si ? accesa una lucina-ina ma non riesco a focalizzare bene.
Tornando ai coniglietti verdi, ti racconto e con te abbraccio tutti, come questo mi ispir? una delle poche storie in prosa scritte da me. Era l'epoca del concorso de "l'espresso" (fruga nella memoria e lo troverai). Io inviai la storia di due amiche che si ritrovavano dopo anni ed esperienze differenti, il tutto si svolgeva in un solo giorno e notte, e si concludeva con dei titoli di giornale in cui si biasimava il suicidio, per altro non plateale, di queste due donne imputato al loro essere "diverse", non ostante la loro fosse una diversit? non di preferenze sessuali, ma di sentire...
Era un bel racconto, sarebbe ancora una bella storia, anche cinematografica, e vinsi 1 anno intero di "L'espresso" "AGGRATIS!"
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R: JULIUS CORTAZAR

Messaggio da hombre sincero »

Aggratis?????
Bravissimissima!

Mi spiace, ma ricordo che la storia dell'autobus mi piaque molto,
me ne ricordo il sapore,
i passeggeri incomprensibilmente aggressivi che pur covando l'omicidio nei loro sguardi, non riuscivano a finalizzare le loro cattive intenzioni,
una tenera alleanza...-
...tutto qua',
non molti dettagli per poterla riassumere, ma se vuoi, prendo bombole e maschera, miimmergo alla ricerca del libro e poi ne riparliamo.

Verdi? i coniglietti? dai! sicura? ti sbaglierai con l'incredibile hulk?
Accetto scomesse, se i conigli sono verdi leggo un tuo libro (a tua scelta), se sono bianchi farai altrettanmto con un mio scritto.
Ovviamente il/la vincitore/trice della scommessa donera' il libro allo/a sconfitto/a.
Il parere sul libro letto sara' espresso e discusso nel forum.
(prima di accettare la scomessa, considera che la mia memoria e' simile a un relitto mai trovato......)

Buenas noches,
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JULIUS CORTAZAR

Messaggio da patrizia mazzonetto »

la mia era ottima, dopo questa dei coniglietti verdi vedr? se modificare il tempo verbale!!
atrizia
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R: JULIUS CORTAZAR

Messaggio da hombre sincero »

Erano bianchi dal manto bianco ma di un bianco che piu' bianco non si puo'!

sono felicemente colpito nel constatare che la mia povera pallida memoriuccia .....e' viva! e' ancora viva!
iabadabaduuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
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JULIUS CORTAZAR

Messaggio da patrizia mazzonetto »

Adesso che hai trovato il bestiario, mi devi ridire quella dell'autobus........
atrizia
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R: JULIUS CORTAZAR

Messaggio da hombre sincero »

Tutto quello che ho trovato e' un frammento su internet:

"Poich? mi ? sempre capitato mentre ero solo, tenevo la cosa per me, come ci si tengono per s? le prove di tante cose che accadono (o facciamo accadere) nell'assoluta intimit?. Non mi rimproveri per questo, Andr?e, non mi rimproveri. Di tanto in tanto mi capita di vomitare un coniglietto. Non ? una buona ragione per non vivere in una qualsiasi casa, non ? una buona ragione perch? uno debba vergognarsi e restare isolato e continuare a tacere.
Quando sento che sto per vomitare un coniglietto, mi ficco due dita in bocca come una pinza aperta, e aspetto di sentire nella gola la peluria tiepida che sale come un'effervescenza di sali di frutta. Tutto ? veloce e igienico, avviene in un brevissimo istante. Estraggo le dita dalla bocca, e fra di esse stringo per le orecchie un coniglietto bianco. Il coniglietto sembra contento, ? un coniglietto normale e perfetto, soltanto molto piccolo, piccolo come un coniglietto di cioccolato ma bianco e in tutto e per tutto un coniglietto. Lo poso sul palmo della mano, gli sollevo il pelo con una carezza delle dita, il coniglietto sembra soddisfatto di essere nato e freme e frega il musetto contro la mia pelle, muovendolo con..."

Purtroppo dell'inquietante viaggio in autobus, come ti ho detto ricordo solo il sapore...DESOLADO.

...ma non disperiamo,magari salta fuori, da un cassetto, dalla memoria, da una musica.....

Buenas noches,
Hombre Sincero
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