Trama

Discutiamo qui dell'Analisi della struttura di un testo.
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Gaetano Intile
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Iscritto il: 16/12/2022, 16:29

Trama

Messaggio da Gaetano Intile »

La tradizione orale è la genesi di ogni narrativa scritta.
La prima narrazione è stata epica, ossia il racconto di un mito non necessariamente legato alla verità dei fatti, bensì una storia che è stata creata dal suo autore attorno a un nucleo di realtà in cui si inseriscono fantasia e mitologia.
L’epica è un genere molto complesso e totalizzante che ha dominato le narrazioni occidentali, ma non solo, per millenni. Dall’epica, secondo Kellog e Scholes, la narrativa si divide in due tronconi: quello empirico e quello fantastico.
La narrativa empirica è orientata verso il reale, col suo avvicendarsi causale dei fatti.
La narrativa fantastica è interessata a una fictio di solito avventurosa.
La narrativa empirica di divide a sua volta in due distinte correnti: la storica e la mimetica.
La corrente storica fa capo a Tucidide e a Erodoto, che vogliono distinguere le loro opere per la estrema corrispondenza ai fatti come sono realmente accaduti, distaccandosi in modo netto dall’epica precedente dominata dalle opere di Omero.
La corrente mimetica fa riferimento a un reale quotidiano e contemporaneo con sottolineature spesso parodiche dei costumi e dei caratteri come nel Satyricon di Petronio o ne L’asino d’oro di Apuleio.
La narrativa fantastica sostituisce invece la fedeltà al mito con la fedeltà all’ideale e può dividersi a sua volta in due correnti: la romantica e la didattica.
La corrente romantica, si propone un fine estetico, il piacere di raccontare, in essa rientrano tutti i poemi cavallereschi medievali e della prima età moderna. Il mondo romantico è un mondo ideale, dove vince la giustizia poetica e dove tutte le arti del linguaggio sono adoperate per abbellire il racconto.
La corrente didattica vuole educare il lettore, fornire delle verità pronte per l’uso.
La narrativa fantastica si sottrae ai legami della tradizione e a quelli dell’empirismo e il suo autore non mira altro che a dilettare o istruire i suoi lettori offrendo loro ciò che chiedono o ciò di cui pensa abbiano bisogno.
Dalla narrativa fantastica nasce nel XVIII secolo il romanzo moderno.
Per tornare alla trama, le tipologie sopra esposte si riferiscono evidentemente al contenuto di ogni racconto, a quell’insieme di avvenimenti e azioni che si definiscono di solito come storia o trama.
Esistono molti studi sulle trame del romanzo e tutti tentano di riportare gli elementi essenziali che compongono ogni vicenda narrativa a una tipologia di classificazione.
Tra quelle a mio avviso più complete quella di N.Friedmann che distingue trame di destini, di personaggi, di pensieri.
Di tantissime ne cito solo alcune, per cui tra le prime inserisce:
a) Trama d’azione, in cui il racconto è strutturato attorno a un problema da risolvere (catturare un assassino, scoprire un delitto —tutte le trame del giallo, del noir del thriller— oppure trovare qualcuno o qualcosa — Le saghe di Tolkien o L’isola del tesoro di Stevenson).
b) Trama melodrammatica, centrata sulle disgrazie del protagonista simpatico ma debole, con conseguente finale triste che provoca la compassione del lettore. È tipico dei romanzi naturalisti dell’Ottocento.
c) Trama tragica, dove il protagonista è di solito responsabile delle sue sventure o comunque le subisce per volontà del Fato o del Destino. È il caso delle tragedie antiche come moderne (Re Lear di Shakespeare).
d) Trama di castigo, dove il protagonista è sempre colpevole di aver commesso qualche fatto e per questo alla fine deve pagare (Delitto e castigo di Dostoevskij o il Tartufo di Moliére.)
e) Trama cinica, in cui il protagonista negativo trionfa.
f) Trama sentimentale, in cui il protagonista, non forte ma debole, comunque sia trionfa alla fine di una serie di peripezie.
g) Trama apologetica, in cui il protagonista forte e risoluto e sempre dalla parte del giusto alla fine trionfa dopo una serie di avventure e disavventure imponendosi all’ammirazione del lettore.
Tra le trame di personaggi tra le altre abbiamo:
a) Trama di maturazione, in cui il protagonista, simpatico ma inesperto, matura attraverso una serie di avvenimenti, come nel Daedalus di Joyce.
b) Trama di riscatto, in cui il protagonista è il responsabile dei propri guai, ma a causa di questi prova a cambiare e dopo una serie di sventure riesce a migliorare sé e la propria posizione, come nella Lettera scarlatta di Hawthorne.
c) Trama di prova, in cui il protagonista è messo alla prova da circostanze difficili e con esito problematico e incerto in positivo o negativo.
d) Trama di degenerazione, in cui il protagonista, attraverso una serie di insuccessi, rinuncia ai propri ideali.
Tra le trame di pensiero:
a) Trama di educazione, in cui si assiste a un cambiamento psicologico in meglio del protagonista, che però non influisce sul suo comportamento pratico, come in Guerra e Pace di Tolstoj.
b) Trama di rivelazione, in cui il protagonista apprende dopo varie vicissitudini l’origine della propria condizione.
c) Trama affettiva, in cui cambiano le credenze dei personaggi, ma non il loro atteggiamento, come in Orgoglio e pregiudizio di Austen.
d) Trama di disillusione, in cui il protagonista perde i propri ideali e muore disperato.
E così via.
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