E lo spazio

Discutiamo qui dell'Analisi della struttura di un testo.
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Gaetano Intile
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Iscritto il: 16/12/2022, 16:29

E lo spazio

Messaggio da Gaetano Intile »

Spazio dell’azione
Tempo e spazio costituiscono le due coordinate fondamentali di un racconto: non esiste fatto che non si svolga nel tempo (narrato e narrante) e nello spazio (reale o simbolico che sia).
Il tempo avanza nelle parti narrative, mentre lo spazio si dà a vedere principalmente nelle parti descrittive: la narrazione esprime nel tempo la successione del tempo, mentre la descrizione esprime nel tempo la successione dello spazio.
Come sottolinea S. Chatman, «lo spazio della storia contiene gli esistenti, così come il tempo della storia contiene gli eventi...».
Il termine "eventi" indica i fatti e le azioni narrate, mentre il termine "esistenti" indica i personaggi e lo spazio.
Che sia descritto dettagliatamente o per sommi capi, che sia presentato in modo realistico o simbolico, lo spazio assume un vero e proprio ruolo narrativo e può svolgere diverse funzioni:
- ambienta le vicende in senso geografico, storico o sociale;
- crea atmosfera;
- presenta un personaggio;
- esprime o fa da sfondo agli stati d’animo di un personaggio;
- allude simbolicamente ad un tema.

— Spazio Reale o Immaginario, Oggettivo o Simbolico.
Ogni testo narrativo è ambientato in un determinato spazio, in un dato luogo. Lungo tutto il percorso narrativo si possono trovare diverse tipologie di spazi che inquadrano determinati fatti o personaggi con le relative azioni compiute.
Il primo Spazio è quello Reale: questo è uno spazio geografico (questo significa che il lettore può individuarlo a livello topografico) dichiarato tale dal narratore.
In seguito troviamo lo Spazio Immaginario. Questo tipo di spazio è chiaramente frutto della fantasia dello scrittore e le sue caratteristiche non sono identificabili in un luogo reale.
Esiste poi lo Spazio deformato. Esso è alterato dall’osservatore: la sua immaginazione può condurlo a definire uno spazio inesistente o ad alterare lo spazio conosciuto, familiare, che all’improvviso appare diverso.
La descrizione dello spazio può essere oggettiva, se il narratore fornisce elementi precisi e utili a una ricostruzione dettagliata dell’ambiente, come in una cronaca, oppure soggettiva, in cui il narratore elabora le informazioni che fornisce attraverso i suoi stati d’animo, i ricordi o altre emozioni. La visione complessiva diventa quindi una rappresentazione della situazione psicologica dei personaggi.
È lo spazio visto attraverso gli occhi dei personaggi.
Il testo narrativo ha dunque bisogno insieme di un tempo e di un luogo in cui la storia possa svolgersi. Questo spazio, nella narrazione, può essere un ambiente fisico, come una casa, una città, o un ambiente sociale, come una festa, e via discorrendo. Entrambi sono spazi in cui la storia può svilupparsi, coinvolgendo i personaggi e presentando conflitti. Ma lo spazio può anche essere di ordine psicologico, come il mondo interiore dei protagonisti, onirico, e così via.
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