L’economia spagnola migliore di quella italiana

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Mario Pulimanti
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L’economia spagnola migliore di quella italiana

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La economía española mejor que la italiana

L’economia spagnola migliore di quella italiana
Negli ultimi anni la Spagna ha avuto una crescita tripla rispetto all’Italia: il Pil spagnolo è infatti nel 2016 e nel 2017 é aumentato del 4%.
La Spagna ha fatto una politica di austerità, grazie alle riforme del lavoro che hanno dato mano libera agli imprenditore di fare quel che vogliono (facendo rimpiangere le leggi franchiste come un modello di garantismo).
Invece in Italia, mentre infuria il periodo più nero della crisi, la politica di bilancio sottrae risorse all’economia, perché spende meno di quanto preleva.
Comunque la finanza pubblica non è stata la sola differenza tra l’Italia e la Spagna.
La ripresa spagnola è stata spinta soprattutto da due fattori: i consumi e le esportazioni.
Una parte consistente di soldi pubblici sono andati in sussidi, e infatti il reddito disponibile è salito più in Spagna che in Italia.
Inoltre gli spagnoli hanno risparmiato meno degli italiani (o, detto in altro modo, hanno mostrato una più elevata propensione al consumo).
L’altro fattore sono state le esportazioni, che hanno avuto una crescita vivace, favorite dalla svalutazione interna: i rapporti commerciali della Spagna sono molto orientati verso l’America Latina, e quindi il paese non ha subito come in Italia le sanzioni alla Russia e la situazione problematica dei paesi del Nord Africa.
Inoltre gli spagnoli hanno speso soprattutto all’interno, nell’alimentare, alberghi e pubblici esercizi, quindi le importazioni sono aumentate meno di quelle italiane.
Un altro fattore di vantaggio della Spagna è stata una più ampia disponibilità di credito, derivante anche dal fatto che la crisi delle banche spagnole è esplosa subito, a causa della loro forte esposizione con la bolla immobiliare.
Questo ha costretto Madrid a chiedere gli aiuti europei per oltre 40 miliardi di euro e ha sostanzialmente risolto il problema.
I problemi bancari italiani sono figli più di una politica sbagliata (europea, ma anche italiana) che di altro.
Insomma, la Spagna ha fatto una politica di successo dal punto di vista della crescita del Pil, unendo svalutazione interna e spesa pubblica (per mercati di esportazione, per la crisi bancaria esplosa al tempo giusto ed anche perché gli spagnoli hanno deciso di risparmiare meno e spendere di più).
Il successo sul Pil è stato però pagato duramente dai lavoratori e soprattutto da chi il lavoro l’ha perso.
Come al solito, i grandi capitalisti e banchieri fanno grandi guai, e i poveracci sono chiamati a rimediare.
E poi non va sottovalutato il fatto che in Spagna sta lavorando molto bene una nuovo forza politica (che servirebbe anche in Italia, eccome).
Sto parlando di Podemos che è stato fondato il 16 gennaio 2014 da Pablo Iglesias, che ne è tuttora il portavoce e membro più in vista. Iglesias, 35 anni, è uno scrittore, giornalista e accademico, ma è famoso in particolare per essere il presentatore di alcuni programmi di giornalismo televisivo e per essere stato spesso ospite di numerosi talk show politici spagnoli: è anche un ex membro del Partito Comunista Spagnolo.
Iglesias è stato eletto al Parlamento europeo nelle ultime elezioni, le prime a cui ha partecipato il suo partito. Podemos ha ottenuto l’8 per cento dei voti, conquistando cinque seggi e diventando il terzo partito spagnolo appena quattro mesi dopo la sua fondazione.
Il programma politico di Podemos è giustamente centrato sull’ambientalismo, sulla lotta alle grandi imprese, alle banche e alla finanza.
Prevede incentivi alla piccola impresa, alla produzione locale di cibo, al trasporto pubblico e la nazionalizzazione di gran parte dei servizi pubblici.
Podemos non si oppone soltanto all’attuale classe politica spagnola, che chiama “casta”, ma come Syriza di Alexis Tsipras in Grecia ha preso anche posizioni molto forti contro l’Unione Europea e la Germania, vista come la causa principale dell’attuale situazione economica del paese, facendo appello a tutte le forze che lottano contro il sistema, non soltanto a quelle che fanno riferimento all’area di sinistra.
¡Viva Podemos!
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)


La economía española mejor que la italiana

En los últimos años, España ha tenido un triple crecimiento en comparación con Italia: el PIB español es, de hecho, en 2016 y 2017 se ha incrementado en un 4%.
España ha hecho una política de austeridad, gracias a las reformas laborales que han dado vía libre para el dueño del negocio para hacer lo que quieren (lo que nos arrepentimos de las leyes franquistas como un modelo garante).
Pero en Italia, mientras que hace estragos el período más oscuro de la crisis, la política fiscal resta recursos a la economía, ya que gasta menos de lo que recauda.
Sin embargo, la financiación pública no fue la única diferencia entre Italia y España.
la recuperación de España ha sido impulsado principalmente por dos factores: el consumo y las exportaciones.
Una gran proporción de dinero público fue en subsidios, y de hecho el ingreso disponible aumentó como España e Italia.
Por otra parte, los españoles han ahorrado menos de la italiana (o, dicho de otra manera, mostró una mayor propensión a consumir).
El otro factor fue exportaciones, que han tenido un fuerte crecimiento, impulsado por devaluación interna: las relaciones comerciales de España están muy orientados hacia América Latina, y entonces el país no ha sufrido como en Italia las sanciones a Rusia y la situación problemática de los países del norte de África.
Por otra parte, los españoles han sido realizadas fundamentalmente en el interior, en la alimentación, hoteles y tiendas, y las importaciones aumentaron menos que los italianos.
Otra ventaja del factor de España era más amplia disponibilidad de crédito, también se debe al hecho de que la crisis de la banca española se ha disparado de inmediato, debido a su alta exposición a la burbuja inmobiliaria.
Esto ha obligado a Madrid a buscar la ayuda europea a más de 40 mil millones de euros y ha resuelto básicamente el problema.
Los problemas bancarios italianos son más hijos de una política equivocada (europeo, sino también italiano) y de otra manera.
En resumen, España ha hecho una política exitosa en términos de vista del crecimiento del PIB, la combinación de devaluación interna y el gasto público (para los mercados de exportación, la crisis bancaria explotó en el momento adecuado y también porque los españoles han decidido ahorrar menos y gastar más).
El éxito del PIB fue, sin embargo, pagó caro por los trabajadores, y en especial por aquellos que trabajan a los perdidos.
Como de costumbre, los grandes capitalistas y banqueros son un gran problema, ya los pobres se les llama para solucionarlo.
Y no hay que subestimar el hecho de que España está funcionando muy bien una nueva fuerza política (que actuaría también en Italia, está bien).
Estoy hablando de Podemos que fue fundada 16 de de enero de, 2014 Pablo Iglesias, que sigue siendo portavoz y miembro de la vista. Iglesias, de 35 años, es un escritor, periodista y académico, pero es particularmente famoso por ser el anfitrión de varios programas de televisión y periodismo han sido un invitado frecuente de numerosos charla políticos españoles muestran también es un ex miembro del Partido Comunista Español .
Iglesias fue elegido para el Parlamento Europeo en las últimas elecciones, la primera en la que participó su partido. Podemos consiguieron un 8 por ciento de los votos, ganando cinco asientos y convirtiéndose en el tercer partido español sólo cuatro meses después de su fundación.
La agenda política de Podemos se centra con razón sull'ambientalismo sobre la lucha contra las grandes empresas, bancos y finanzas.
Proporciona incentivos a las pequeñas empresas, la producción local de alimentos, el transporte público y la nacionalización de gran parte de los servicios públicos.
Podemos no se opone sólo a la clase política española actual, que él llama "la casta", sino como Syriza Alexis Tsipras en Grecia también ha tomado posiciones fuertes en contra de la Unión Europea y Alemania, visto como la causa principal de la situación actual económico del país, apelando a todas las fuerzas que luchan contra el sistema, no sólo a las que se refieren a la izquierda.
¡Viva Podemos!

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)
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