è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Discussioni di vario genere, libri e poesia
Agapito Malteni
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 220
Iscritto il: 17/04/2010, 14:34

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Agapito Malteni »

Se hai voglia e pazienza Aslak puoi sfogliare tutto il forum e vedere quanto abbiamo discusso, su tutto quanto c'è da discutere sulla letteratura in genere, abbiamo prodotto diversi ebook tratti dalla sezione poesia istantanea ciascuno di noi qua dentro ha all'attivo almeno tre quattro pubblicazioni su carta, abbiamo sperimentato un nuovo modo di rare poesia attraverso la radio.. abbiamo sperimentato un nuovo modo di fare poesia attraverso il progetto Wiki poesia che ha curato un nostro caro amico dalla svizzera A. Galli, ho visto decine di presentazioni di libri partecipato a festival della lettaratura organizzato in diversi modi e diverse forme da tante associazioni diverse e comuni diversi, ciascuno di noi all'interno di questo contesto ha un proprio vissuto sociale-letterario che non è che se lo scrive come curriculum o come nota biografica nella propria firma digitale ciascuno di noi è quello che è senza probabilmente darlo a vedere gli irriducibili di questo forum oramai hanno detto e scritto tutto quello che avevano da dire quando si sono conosciuti tocca a Voi nuovi arrivati portare aria nuova con nuove discussioni nuova linfa; vedi secondo me lo stai facendo perché il fatto stesso che tu abbia suscitato l'attenzione di ciascuno di noi è un fatto più che positivo e normale per un forum come il nostro cos'altro avremmo da dirci io, Hombre, Devil, Carlo, e scusate se non cito altri perché in questo momento mi sfuggono che ci conosciamo da anni e abbiamo discusso direi su tutto quanto c'è da discutere tranno il fatto di prenderci per il collo della camicia io  e i miei amici romani a causa di questioni calcistiche, vogliamo ricordare la sessione degli articoli di Mario Pullimanti ? E' bellissima e andrebbe colta al volo perché è spicciola filosofia quotidiana che tocca ciascuno di noi non è forse questo un modo di difendersi e fare cultura ritagliandosi un proprio spazio nella rete? Io dico proprio di si. Vuoi sapere al momento quante proposte (non a pagamento!!) ho in questo momento per il mio prossimo libro di poesia? Due! E sto pensando di non pubblicare e sai perché? Perché non ho il tempo e la voglia di farlo perché se lo facessi dovrei mettere in moto la macchina infernale dei preparativi, l'organizzazione richiede tempo, cercarsi insieme a l'editore (quando si è fortunati perché altrimenti devi farlo da solo) le librerie dove presentare il tuo libro, devi farti patrocinare dal comune? Richiede la visita all'assessorato alla cultura regalare copie di libri e sperare che ti ricevono cercarsi il giornalista che scriva due righe sul giornale locale insomma c'è tanto lavoro da fare. Se chiedi all'interno del forum ciascuno di noi ha all'attivo esperienze del genere belle, interessanti, ti arricchiscono professionalemente e non solo perché ci sono anche le soddisfazioni personali, ma c'è il fattore tempo, che incide non poco su queste cose..

Ciascuno di noi ha risposto secondo coscienza e secondo il proprio pensiero a ciò che hai postato materiale molto interessante e ti invito ancora una volta a rimanere tra noi e a partecipare attivamente alla vita di questo forum ad una sola condizione che tu non faccia il tifo per la Roma... :laughing7:
A.M.

Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Avatar utente
Aslak
Penna Bic
Penna Bic
Messaggi: 29
Iscritto il: 06/01/2012, 10:04

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Aslak »

ehm,hombre,  ho parlato di  impressione , infatti mi sono  domandato se ero io a confondere le cose ... Mi fate pensare che io non sappia trasmettere ciò che penso se ,per ogni mia affermazione, traspare che io abbia detto qualcos' altro:(. Comunque era solo una mia impressione, niente di più, per cui ,se affermate che non sia così, di certo non verrò a contestarvi né mi permetterei di farlo anche perché di certo non sono io colui il quale giudica la vostra passione o la vostra volontà nel compiere qualcosa anche per il fatto che non avrei gli strumenti per farlo.Era solo un giudizio superficiale che forse trapelava dai miei scritti , niente per il quale aizzarsi puntando il dito come se chissà cosa avessi affermato. Comunque, a dir la verità , del curriculum delle persone iscritte non mi sono interessato ,più che di questo del loro modo di vedere la vita e del modo in cui loro intendessero la letteratura rispetto agli altri campi del sapere(quale, in tal caso, la politica in relazione alla pubblicazione, precisamente)
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da hombre sincero »

Ciao Aslak, chiedo scusa se il mio post precedente è sembrato eccessivamente "spigoloso", pure io sono abbastanza scontroso, anzi sono proprio un orso (chi mi conosce un po' lo sa  :icon_scratch:) e mi spiace quando una cosa che scrivo non riesce a esprimere quello che avrei voluto, nel caso specifico, appunto l'amore per la riflessione artistica e per la poesia (e ovviamente me ne assumo tutte le responsabilità) come del resto mi spiace pensare che una passione ardente possa diventare con passare degli anni un gradevole e tiepido passatempo.
Spero tu abbia modo di farti un giro in questo bar e leggendo i vari scritti postati nelle precedenti discussioni, tu possa ricrederti, come mi auguro che tu possa postare altre discussioni come questa, capaci di coinvolgere tutti nel dibattito.
Hombre Sincero
Agapito Malteni
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 220
Iscritto il: 17/04/2010, 14:34

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Agapito Malteni »

Aslak ha scritto: ... del curriculum delle persone iscritte non mi sono interessato... più che di questo, del loro modo di vedere la vita e del modo in cui loro intendessero la letteratura rispetto agli altri campi del sapere (quale, in tal caso, la politica in relazione alla pubblicazione, precisamente)
Politica e religione sono le cose peggiori, così diceva una vecchia canzone di Flavio Giurato!
Ciascuno di noi porta con se il proprio bagaglio di conoscenze, le proprie esperienze e le mette al servizio della collettività; in che modo? Nella vita di tutti i giorni.

A vent'anni ho cominciato a fare politca col partito comunista italiano ero iscritto alla federazione giovani comunisti a 24 anni ho fatto la mia prima campagna elettorale in un paesino della provincia di Brescia a maggioranza leghista un terrone che si candida nelle file del partito comunista italiano in un territorio ostile dove a quei tempi spadroneggiava la Democrazia Cristiana e la Lega Lombarda. E le scritte in verde contro i muri a quei tempi contro i terroni dicevano pressapoco così Terrù spisù non ho mai capito il significato della parola spisù ma immagino che non sia affato un complimento, lo scrivevano anche sui bidoni della spazzatura ... Chiedimi come mi sono sentito a quei tempi.. Sò soltanto che mi sentivo abbastanza uomo e avevo bene  in mente il concetto di libertà! (Ho concluso la mia esperienza politica 4 anni fa perché politca e religione sono sempre le cose peggiori..) Allora ti chiedo e ti ribalto la domanda: come si pone la politica in relazione alla pubblicazione di fronte a casi del genere? Io dico che quanto tu chiedi è stato già detto, scritto, spiegato, rileggiamoci gli scritti corsari di Pierpaolo Pasolini e troveremo le risposte sempre molto attuali.. come per esempio:>

La verità è che politica e letteratura per quanto siano slegate e ciascuna branca sembra andare per la propria strada sono legate quasi sempre da un filo conduttore invisibile che le tiene legate indissolubilmente e che nessuna commissione, nessuna legge, nessun organo supremo dello stato potrà mai garantire al 100% quella libertà di espressione tanto ricercata da ciascun artista.

Non potrà mai esserci libertà di espressione se alla base di tutto esiste un organo come dici tu che valuti ogni singola opera.. molto meglio l'opera dei privati che tenta in ogni modo di speculare sulle conoscenze dell'artista piuttosto che passare sotto le grinfie di una commissione (istituita dalla politica) che ora promuove tizio a discapito di caio.
A.M.

Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Avatar utente
Aslak
Penna Bic
Penna Bic
Messaggi: 29
Iscritto il: 06/01/2012, 10:04

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Aslak »

(nel prossimo messaggio rispondo  anche a colui al cui messaggio qui non faccio accenno)No, non è brutta la politica, almeno in teoria, forse la pratica delude e credo assopisca li animi portandoli al torpore poiché dimostra come pochi vogliono veramente cambiare, muoversi, battersi per gli ideali schiacciati dal gravoso peso del materialismo .Sono perfettamente cosciente del fatto che sia quasi impossibile che esista un sistema realizzabile col quale garantire la massima libertà possibile all' artista benché cosa che rende lo stato migliore non è il fatto che esso sia tale ma il fine dello stesso.Ossia , il dilemma base lo si ha nel momento in cui si lascia ad un organo che ha altri fini l' organizzazione di un parte della società che ne ha altri ,ossia non si può pensare che il fine della resa consapevole dell' arte sia espresso da coloro il cui fine sia il denaro. Si può conciliare, certo , ma verrebbero tagliate fuori molte ideologie esaltate dagli artisti e gli artisti stessi dalla cerchia dei conosciuti. Come ,per esempio, un filosofo che esalta il comunismo può farsi strada con i suoi libri di filosofia che attaccano i privati se i privati stessi glielo devono pubblicare?Ma qualcuno di voi mi potrebbe così rispondere: Ma come un fautore del liberismo potrebbe farsi strada in uno stato a regime democratico comunista?Ma , se fine dello stato e dell' individuo è la resa consapevole del popolo attraverso la cultura e se  lo stato comunista vuol ciò e se lo stesso è democratico(è qui il problema), allora -di certo non sarebbe perfetto-sarebbe migliore tale sistema . Il dilemma base del comunismo non credo sia  il sistema teorico ( poiché se veramente fosse democratico lo stato non ci sarebbero problemi)  ma la sua applicazione; le persone collegano il comunismo al terrore dei regimi comunisti che si definiscono tali ma -afferma Marx e questo è il vero comunismo- ' non si ammette la schiavitù nel sistema capitalistico ma la falsa schiavitù , quella sotto un misero pagamento ,è accettata nascondendo ciò che veramente essa sia' per  cui è maggiormente ammissibile il privato il cui fine sia speculare o lo stato il cui fine sia la grandezza del popolo e di se stesso inteso come volontà democratica e collettiva.  (una frase del genere che ho letto sul capitale).
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da carlo »

a tratti fatico a seguire la discussione perchè per mia colpa posso tornare sulle "mie pagine" quasi solo in tardi orari, ho notato però con dispiacere un tono minimamente e reciprocamente antipatico e di fraintendimento, e mi son ricordato perchè il forum aveva come "divieto" (tra i pochissimi peraltro) proprio il dibattito politico. Lo dico non per "vietarlo", giacchè siam quattro gatti al momento e so essere hombre e agapito persone più che ragionevoli, e aslak basta leggerlo per capire che non è pazzo tutt'altro. Lo dico per constatare, con un pizzico di amarezza, come da gestore di forum non posso non vedere che la politica resta sempre uno di quei discorsi su cui si generano incomprensioni, e spesso antipatie.
Ripeto, la discussione è interessante, e non solo "politica" ma anche letteraria, vi prego quindi di andare avanti continuerò a leggervi e mi riservo un intervento a breve, vi prego però a voi due vecchiaci mangia bambini di portare pazienza con NOI GIOVANI, e aslak di avere comprensione e rispetto, se non simpatia, per persone che ne hanno comunque viste più di noi, e che nonostante gli anni (ahaha ormai mi son convinto che son noventenni) non hanno perso il sogno di fare poesia. E fidati, se ne vedono molti perderlo, perdere il gusto di scrivere per scrivere. Più cresco più allontano dalla poesia, la guardo talora con distacco talora con imbarazzo.
Concordo con aslak che del "curriculum" dei frequentatori del forum non gli deve interessare, comprendo inoltre i gusti e le opinioni di chiunque, e del marxismo mi sono ormai convinto con gli anni che marx in fondo era il primo vero protettore della nobiltà della borghesia e del capitale, ne era il rappresentante  e che era quello che serviva allora per arrivare a quello che vediamo oggi, ma sono anni che non peroro le mie idee politiche se non nel chiuso della cabina quando capita. Marx non era di famiglia operaia, anzi nipote di un rabbino convertito per convenienza e non povero, lavorava come giornalista per giornali di stampo e indirizzo borghese (nonche ovviamente proprietà) e Engles chi era? Non era un ricco imprenditore? si per carità, illuminato e sinceramente dalla parte del lavoratore... ma marx ed engles non erano una vera espressione del popolo e anche per questo le loro teorie sono destinate a fallire, hanno anzi fatto da contraltare, da specchietto fondamentale per l'odierno capitalismo.
Non vorrei che il dibatitto di aslak si scontrasse più con la disillusione, che con l'atarassia. Io comunque politicamente e non solo sono ignorante realmente, per cui vi lascio con l'invito a riderci su quando non vi capite ;) 
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da hombre sincero »

Agapito, c'è Carlo continua a darTi del vecchietto e pure mangia bambini. Fa' qualcosa!
per fortuna io sono un pischello...
Hombre Sincero
Agapito Malteni
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 220
Iscritto il: 17/04/2010, 14:34

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Agapito Malteni »

Mo stà pure a vedere che di vecchietto qua dentro ci sono solo io ... e il mio amico Aslak ..
A.M.

Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Avatar utente
Aslak
Penna Bic
Penna Bic
Messaggi: 29
Iscritto il: 06/01/2012, 10:04

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da Aslak »

Io giudico Marx per le sue teorie in quanto è la teoria che mi interessa. Che poi sia stato un ubriacone ,o un drogato o anche di peggio , o un servo dei capitalisti , a me non interessa anche perché nei suoi libri traspare un odio per i capitalisti tale da sembrarmi strano tale attaccamento ai capitalisti stessi(quando ,per esempio , denuncia la situazione nelle industrie inglesi e la logica capitalistica al di sotto stante,ci dimostra tale suo disinteresse e distaccamento nei confronti della teoria capitalistica; Il capitale ,  sezione terza, mi sembra capitolo secondo)
La  grandezza della sua teoria non è la teorizzazione dello stato ma la dignità dell' uomo ripresa infatti più volte Marx afferma-e vi prego di riflettere molto su questa frase ,anche ore ed ore-
''i capitalisti rendono il singolo solo un produttore di denaro, una persona la quale ,più che tale,è forza lavorativa''(mi sembra sia così la frase che cito, ma non ricordo bene sebbene il significato sia quello)
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano

Messaggio da carlo »

per me son passati gli anni su cui riflettere ore sulle teorie del buon karl, la cui foto avevo appesa in camera a 15 anni, quanto affermi è vero e portava marx a dire che andavamo contronatura in quanto "la natura non produce da una parte possessori di denaro o di merci e dall’altra puri e semplici possessori della propria forza lavorativa".
Ok, giusto, e allora?
L'organizzazione del mondo secondo le sue teorie (in buona parte affascinanti anche se ricche di contraddizioni e voli pindarici) resta comunque totalmente inapplicabile, in quanto le uniche "rivoluzioni" sincere sono quelle in cui dal basso si vuole prendere il posto di quelli in alto.... sono quelle in cui il proletario sogna i vizi e gli agi del proprietario.
Sicuramente al giorno d'oggi una spinta in senso socialista della società a livello mondiale è quanto meno augurabile, ma il modello marxista va studiato con interesse e curiosità e con l'intento di cercarvi spunti, ma con la consapevolezza della sua più assoluta inapplicabilità a livello pratico su grandi società, possono forse funzionare piccolissi esperimenti su realtà con qualche centinaio di persone, ma non di certo in nazioni grandi come la russia o la cina. E si può obiettare che ne la russia ne la cina hanno seguito il modello..... è vero, ma perchè? Perchè è un modello impossibile da seguire, e perchè le elite tenderanno sempre a vivere meglio delle masse, e il comunismo crea ancora più divario tra masse ed elite, e paradassolamente era proprio questo divario che si combatteva.
No aslak scusa, ma non ci rifletto più ore su queste cose! :)  Parlare di dignità dell'uomo è giusto, e sono certo che marx e il suo amico industriale milionario engels ci tenevano, ma ci tenevano e ci ragionavano davanti a un buon piatto, in una bella casa.
Rispondi