è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Allora , c' è un difetto base che bisogna mettere a fuoco:
nel momento in cui io giovo alla società ,allora la stessa -è mio diritto- mi deve ricompensare proprio perché ,se tale meccanismo non ci fosse, allora non sarebbe teorizzabile la società in quanto tale come rapporto di scambio di favori tra individuo e società la quale , per il lavoro dell' artista, deve premiarlo e non può non trascurare questo principio, cardine stesso del pensiero sociale anche perché ,se così non fosse, non sarebbe pensabile la figura del 'pensatore'(e scusatemi per il gioco di parole) il quale ha il compito di smuovere la società coi suoi pensieri o di assemblarla a seconda delle sue riflessioni ,il ché porta a un beneficio sociale in corrispondenza ad uno individuale anche perché ,se ciò non accadesse,allora non ci sarebbe movimento sociale poiché ogni artista dovrebbe non avere quell' aiuto da parte dello stato che lo rende partecipe della vita pubblica e nello stesso momento non lo demoralizza in funzione di un principio che non ha esistenza ,ossia quello per il quale un artista non sia una persona meritevole di guadagno e considerazione. A questo proposito , mi riallaccio al discorso sulla relazione tra lavori , ove , come il carpentiere o l' operaio lavorano per lo stato , come l' artista assume la stessa funzione in funzione(gioco di parole) anche di se stesso e dei suoi modi che, essendo lui artista,non possono essere conformisti quanto li altri per cui (ed ho riflettuto sul discorso antecedente) ,se la società fosse così strutturata, avremmo una consapevolezza sociale delle idee dell' artista il quale ,avendo libertà data da uno stato democratico(che non sottomette ,se veramente democratico , partendo quindi da tale assunto, come i privati,invece, compiono) ,avrebbe maggior campo d' azione rispetto al suo operare ,il ché porterebbe la società ed essere più consapevole e a comprendere nuovi autori o rivoluzionari poeti(questo per rispondere al discorso di prima)
nel momento in cui io giovo alla società ,allora la stessa -è mio diritto- mi deve ricompensare proprio perché ,se tale meccanismo non ci fosse, allora non sarebbe teorizzabile la società in quanto tale come rapporto di scambio di favori tra individuo e società la quale , per il lavoro dell' artista, deve premiarlo e non può non trascurare questo principio, cardine stesso del pensiero sociale anche perché ,se così non fosse, non sarebbe pensabile la figura del 'pensatore'(e scusatemi per il gioco di parole) il quale ha il compito di smuovere la società coi suoi pensieri o di assemblarla a seconda delle sue riflessioni ,il ché porta a un beneficio sociale in corrispondenza ad uno individuale anche perché ,se ciò non accadesse,allora non ci sarebbe movimento sociale poiché ogni artista dovrebbe non avere quell' aiuto da parte dello stato che lo rende partecipe della vita pubblica e nello stesso momento non lo demoralizza in funzione di un principio che non ha esistenza ,ossia quello per il quale un artista non sia una persona meritevole di guadagno e considerazione. A questo proposito , mi riallaccio al discorso sulla relazione tra lavori , ove , come il carpentiere o l' operaio lavorano per lo stato , come l' artista assume la stessa funzione in funzione(gioco di parole) anche di se stesso e dei suoi modi che, essendo lui artista,non possono essere conformisti quanto li altri per cui (ed ho riflettuto sul discorso antecedente) ,se la società fosse così strutturata, avremmo una consapevolezza sociale delle idee dell' artista il quale ,avendo libertà data da uno stato democratico(che non sottomette ,se veramente democratico , partendo quindi da tale assunto, come i privati,invece, compiono) ,avrebbe maggior campo d' azione rispetto al suo operare ,il ché porterebbe la società ed essere più consapevole e a comprendere nuovi autori o rivoluzionari poeti(questo per rispondere al discorso di prima)
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 220
- Iscritto il: 17/04/2010, 14:34
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Aslak in Puglia e più precisamente direbberò così: scus ma.. niende niende tu sei comunista?
Scherzo
Scherzo
A.M.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Agapito Malteni ha scritto: Aslak in Puglia e più precisamente direbberò così: scus ma.. niende niende tu sei comunista?
Scherzo
Hombre Sincero
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Non proprio, sto leggendo il capitale ma non sono pienamente soddisfatto del comunismo benché certe idee su cui si fonda le approvi
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
l'unico comunista del forum è Hombre
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
siamo una razza in via di estinzione
Hombre Sincero
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 220
- Iscritto il: 17/04/2010, 14:34
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
Lo dico ai comunisti .. Pentitevi!!
A.M.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
effettivamente qualche bambino lo abbiamo mangiato
Hombre Sincero
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
ehm , sto leggendo Marx,non ha mai giustificato quello che è accaduto sotto il vessillo comunista,egli è solo un teorico economista . Tutto quello che è accaduto non lo riguarda affatto(leggi il capitale e vedrai come il comunismo è completamente diverso da quello che tu pensi sia)
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: è impensabile ma gli artisti non si lamentano
con "effettivamente qualche bambino lo abbiamo mangiato" stavo scherzando, ovviamente.
Hombre Sincero