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Profumo di mare

Inviato: 05/05/2011, 16:32
da Mario Pulimanti
Ceno.
Gabriele esce. Pure Alessandro. Simonetta non c’é.
Bevo un bicchiere d’acqua e guardo l’orologio sul muro. 22,00.
Mi affaccio sul balcone.
Con la bottiglia in mano, guardo la chiara notte d’estate.
Sotto la mia finestra c’è una spiaggetta.
Dei neodiplomati mezzi ubriachi si stanno schizzando l’uno con l’altro, infradiciandosi i vestiti.
Guardo il mare scuro.
“Questa è casa mia” penso.
Rientro a casa.
Mi siedo sul divano.
Chiudo gli occhi e sento ondeggiare la stanza: ho bevuto troppo vino.
Poso il bicchiere sullo scolapiatti e mi rendo conto di avere ancora fame.
Devono esserci dei cracker nella credenza.
“Cazzo!” impreco.
Solo grissini.
Perfetto: esco.
Appena fuori, a Corso duca di Genova, alzo la faccia verso il cielo e prendo qualche bel respiro profondo.
Attraverso Piazza Cutinelli Rendina.
Passo per Via delle Triremi.
Arriva a Piazza Scipione l’Africano
Mi riempio i polmoni  e tengo le braccia verso il mare. “Adoro Ostia”.
Mi fermo a comprare un gelato al bar di Gioacchino.
Passeggio sul lungomare Paolo Toscanelli.
Direzione. Pontile.
Mi incuriosisce la coppia di persone cha cammina davanti a me.
Se vedete due uomini in giacca e cravatta, entrambi con una borsa di pelle, uno dei quali regge in mano un mazzetto di giornalini su cui campeggia minacciosa la scritta “Svegliatevi”, cosa pensate?
Guarda che bella cravatta?
Quest’uomo mi ricorda qualcuno?
No, no, fidatevi. La quasi totalità delle persone non classifica dette manifestazioni dei suoi sensi come persone, o vestiti, o altro: pensa semplicemente “Tò, i Testimoni di Geova” e, se può, cambia strada.
Sono sicuri che siamo la fine del mondo è vicina, basandosi su ciò che è scritto nell’Apocalisse di Giovanni. Nella Bibbia.
Sbagliano. Vangelo di Matteo. Capitolo ventiquattro, versetto trentasei. Gesù parla della venuta della fine del mondo. “Ma quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno li sa, nemmeno gli angeli del cielo”.
Anche il versetto quattro, che dice di non credere a chi predice la fine dei giorni, è interessante: “Badate che nessuno vi seduca. Perché molti verranno nel mio nome”. Mi sembra chiaro. Nessuno sa quando sarà la fine del mondo. E non bisogna credere a chi dice che la fine del mondo è vicina, anche quando si presenta come emissario del Signore.
Quindi, c’é una contraddizione.
Quindi: se ciò che è scritto nella Bibbia è tutto vero, sono degli impostori.
D’altra parte, se quello che c’è scritto nella Bibbia non è necessariamente tutto vero, sono degli illusi. Non scordiamoci che la Bibbia è lo stesso libro che dice che il Sole gira intorno alla Terra, la quale avrebbe circa diecimila anni. In un testo che fornisce queste informazioni, se permettete, io non nutro una fiducia incondizionata, tale da prendere alla lettera tutti ciò che vi è scritto. Permettetemi di essere pignolo: é un libro che, in certi punti, andrebbe riletto con occhi attuali.
In entrambi i casi, non vedo perché uno dovrebbe dargli retta.
In ogni caso, sono fanatici. Io non sopporto i convinti.
Non ho niente contro le altre persone, finché si comportano in modo razionale e non travalicano la mia libertà.
Il che avviene piuttosto di rado.
La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri.
In poche parole: ho le mie convinzioni, ma non ti impedisco di fare nulla. Non interagisco con la tua libertà.
Invece il mondo è pieno di persone che litigano, alla strenua difesa delle proprie idee.
La storia è piena di tali episodi.
Pensate, per esempio, a Cesare e Antonio.
Pensate a Churchill e Stalin.
Pensate a Zidane e Materazzi.

Arrivato a Piazza dei Ravennati, mi guardo alle spalle.
Poi attraverso la strada.
E’ mezzanotte passata.
E’ una sera fresca, senza vento.
Qualcosa dentro di me si è finalmente sciolto: l’iceberg che nei lunghi mesi invernali mi aveva oppresso non c’è più e la brezza marina  mi da un senso di leggerezza.
Respiro l’aria fresca della chiara notte estiva e passo davanti all’ Old Wild West, che è definito un “Ristorante Tex Mex  Steak House”.
Old Wild West. E’ qui che sta lavorando il ventiquattrenne Gabriele. Così si paga pure l’università.
Tra poco si laurea. In Legge. Come me.
Tre esami. Più la tesi. E vai!
Alessandro, 17 anni, invece è al penultimo anno del Classico.

Eh, sì: ho 2 figli che studiano, che studiano veramente, come il nipote di  Totò e Peppino nella famosa lettera.

Saluto velocemente Gabriele. Riprendo a camminare.

Via Cardinal Ginnasi.

Giro per via dei Pallottini.

Passo davanti al Teatro Nino Manfredi, gestito da Luciano, Paolo e Felice.
Gli occhi mi brillano.
Non fingo, non esagero: sono amici.
Piazza della Stazione Vecchia. Piazzale della Posta. Incrocio Via Orazio dello Sbirro, Via Stefano Cansacchi, Via Giuliano da Sangallo, Via Pietro Ercole Visconti, Via delle Sirene, Via Franco Mezzadra, Piazza delle Repubbliche Marinare. Mi fermo poco prima di Via Francesco Grenet. Per l’esattezza, al 253 di Corso Duca di Genova. Sono arrivato a casa.
Tutti si impegnano al massimo per smuovere le cose.
Io, non più.
Mi sono arreso.
Da uno come me, cos’altro vi aspettate?
Gesù! Nel cassetto, al posto della novalgina, trovo una foto sbiadita: io e papà alla piscina del Foro Italico Avevo 8 anni. Lui 37.  Dietro a noi, zio Gianni.
Prendo la foto, la osservo per un paio di secondi, fissandola con una luce intensa negli occhi.
Diamine, papà, perché non sei qui?
Chiudo gli occhi e lo vedo come se lo avessi davanti.
Poi riprendo la foto e la lascio lì, nel cassetto.
Stringo i pugni: non ho più il mal di testa.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma).
:happy7:

Re: Profumo di mare

Inviato: 05/05/2011, 16:55
da carlo
ieri sera son venuto a bere una birra a ostia. L'aria di mare fa sempre bene.
E mi fa venire sempre in mente mio padre.

ti abbraccio mario, ieri senza pensarci ho brindato anche a te.

Re: Profumo di mare

Inviato: 05/05/2011, 22:15
da Mario Pulimanti
Prosit, Carlo!
Una cosa è certa: il mio destino é indissolubilmente legato ad Ostia.