Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Un saluto ai nuovi arrivati Se volete, presentatevi qui e raccontateci di voi.
mcar
Nuovo arrivato
Nuovo arrivato
Messaggi: 10
Iscritto il: 12/04/2010, 16:20

Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da mcar »

Se non giudicate la grammatica ed il fatto che si tratta della prima stesura, che il contesto in cui è inserito il paragrafo è piuttosto ampio e complicato. Vi chiedo di dirmi con onestà se vi verrebbe voglia di leggere il resto in cosa sbaglio.spero di avere commenti e vi prego non siate cattivi ma costruttivi. il libro conta circa 370 pg e questo è solo un piccolo inizio.
Grazie.


Edurado Pareja, non poteva certo definirsi un uomo superstizioso. Aveva dedicato tutta la sua vita allo studio dell’archeologia ed era certamente la persona che più di tutti aveva contribuito a far venire alla luce sulla montagna sacra, a 70 km da la Paz nell’ovest della Bolivia, i resti della civiltà  dei  Thiauanaco, un popolo pre-Inca vissuto circa 10.000 anni prima di Cristo..
Tutto era iniziato dieci anni prima, durante degli scavi che stava seguendo nei pressi di machu picchu, era sta riportato alla luce il più grande quipu mai ritrovato. Si trattava di un complesso sistema di cordicelle  e nodi legate che pendevao da una corda principale . La scoperta di un quipo non era di per se una cosa eccezionale e tanto meno rara, fino a quel momento ne erano stati trovati circa 600, ma la dimensione dell’oggetto conferiva qualcosa di unico al suo ritrovamento, si trattava del più gigantesco quipo mai visto, un sistema di corde lungo circa 3000 metri su quali erano stati apposti quasi 20.000.000 di nodi.Il solo paragone con quello che precedentemente era considerato il più grande quipo scoperto, lungo pochi metri e con circa 2000 nodi, dava la dimensione dell’eccezionalità del suo ritrovamento.

Da anni gli studiosi cercavano di interpretare questi strani oggetti che si ritenevano essere di fondamentale importanza per la civiltà inca.

La teoria più accreditata assegnava loro il valore di un primitivo abbaco destinato alla memorizzazione dei numeri. Gli scienziati pensavano che la combinazione delle corde con i nodi rappresentasse un sistema numerico. Questa teoria era supportata anche dal fatto che si era a conoscenza della capacità degli Inca nell’utilizzare i numeri in molti ambiti della loro vita, dalla misurazione e delimitazione delle proprietà, allo studio delle stelle e delle costellazioni fino alla costruzione di piramidi che avevano sempre le stesse proporzioni e che corrispondevano, misteriosamente, a quelle che un accurato studio di ingegneria avrebbe definito ottimali. Tuttavia non appena il suo quipo fu riportato alla luce intuì immediatamente che la teoria ufficiale non era corretta o per lo meno incompleta. Fino ad allora si era stati limitati dallo studio di Quipo di ridotte dimensioni ed erano state proprio queste ridotte dimensioni a trarre in inganno i ricercatori.. Ora lui aveva tra le mani una fonte di informazioni enorme che di certo non pensava potesse far riferimento semplicemente ad un numero. Numeri così grandi non avrebbero avuto nessuna utilità pratica in una civiltà come quella degli Inca.
Quindi si era dedicato mesi a studiare il suo nuovo ed immenso rompicapo, lo aveva misurato, pesato ne aveva contato ogni singolo nodo aveva misurato ogni singola distanza tra una corda e l’altra e tra un nodo e l’altro. Aveva inserito nel suo computer tutti questi dati, aveva provato ad incrociarli, verificare le proporzioni sulle lunghezze, aveva cercato di dare un senso al fatto che i nodi  si trovavano quasi sempre ad altezze diverse.
Aveva provato anche a far adagiare il quipo per terra per poterlo osservare dall’alto,  data la sua dimensione, mediante l’ausilio di un elicottero. Pensava si potesse trattare di una qualche forma artistica, qualcosa di simile alle grandi figure maia che avevano un senso solo se osservate da grandi altezze. Era quasi certo che in quell’intreccio di nodi e corde, riuscendo ad avere una visione di insieme, sarebbero state visibili costellazioni e stelle, gli inca erano molto avanzati nello studio dell’astrologia, e tanto grande era la sua sicurezza quanto grande fu la sua delusione nel capire di essere completamente fuori strada.
La soluzione, ironia della sorte, era molto più semplice di quello che avrebbe potuto immaginare e l’aveva avuta sotto gli occhi per tutto il tempo pur non riuscendo ad afferrarla.
Una mattina mentre stava cercando nuovamente di intrecciare tutti i dati del misterioso oggetto il suo notebook ebbe un crack di sistema.
Fu assalito da vero e proprio terrore per il semplice fatto che non aveva provveduto a fare un back up dei dati. In pratica stava rischiando di buttar via mesi e mesi di lavoro e di rimandare quella che riteneva potesse essere la più grande scoperta della sua vita, quello per cui aveva studiato, quello per cui aveva vissuto anni come un eremita lontano da casa.
Quando il tecnico arrivò la sua unica preoccupazione fu quella di cercare di non perdere quanti più dati possibili.
“Deve cercare di recuperare quanti più dati possibili, sono informazioni di vitale importanza ed insostituibili”
“Cosa ha li dentro? i numeri di tutti i suoi conti correnti svizzeri?o qualche bel video di qualche bella ragazzina? Nel tal caso non si offenderà …..se me ne faccio una copia” lo spirito del tecnico in un momento tanto tragico,o almeno tale lo riteneva essere, della sua vita lo irritò profondamente ma decise di fare buon viso a cattivo gioco pur di non rischiare di rendersi antipatico e avere di conseguenza un lavoro fatto male “no…. Nulla di tanto interessante, ci sono semplicemente i dati dei miei studi degli ultimi due anni e se non riuscisse a recuperarli dovrei rincominciare da zero…. ovviamente se dovesse riuscirci potrei essere leggermente più generoso del dovuto.
Il tecnico, che reagiva positivamente allo stimolo economico, intravista la possibilità di un guadagno extra si mise a lavoro di buona lena.  Dopo parecchie ore di lavoro gli consegnò due CD.
“ecco qui ci sono tutte le informazioni recuperate, ho dovuto comprimerle ma potrà facilmente riaprirle utilizzando un semplice sistema di decompressione, lo troverà gratuito in internet”
“Splendido… pensavo fosse tutto perso… ma come ha fatto?”
“nulla di eccezionale ho ricavato le tracce del binario dell’Hard Disk ed ho usato un comunissimo sistema di decodificazione”
“ahhhhhh. Io non ne capisco nulla, può chiedermi quello che vuole sulle civiltà del passato ma per quanto riguarda questi aggeggi tecnologici sono in grado semplicemente di accenderli e spegnerli” “ interessante però…. Se dovesse risuccedere come posso fare a rintracciare da solo le tracce del Binario e , perdoni l’ignoranza, cosa è il Binario”
“questa lezione le costerà un po’, ma vediamo di essere chiari. Alla base di tutte le informazioni che un computer può elaborare o semplicemente memorizzare c’è un linguaggio codificato e semplificato al massimo che la macchina riesce ad interpretare. Questo linguaggio o sarebbe meglio definirlo sistema è il Binario. Si chiama Binario appunto perché si basa sull’alternanza di due singoli elementi gli 0,  i vuoti, e gli 1, i pieni. In pratica si tratta di alternare  zona d’ombra a zone di luce sul disco rigido del pc ed è appunto tramite questa alternanza che  vengono memorizzate tutte le informazioni possibili”
“interessante, continui pure prego” la mente di Edurado che non riusciva mai a distaccarsi del tutto dal cercare di risolvere il quesito del misterioso Quipo aveva già inconsciamente iniziato ad elaborare una possibile teoria, chissà forse aveva trovato una chiave per aprire la porta  dietro cui si celava il mistero del suo Quipu ,ma aveva bisogno di saperne di più.
“Cercherò di spiegarle semplificando al massimo il concetto, anche perché informazioni elaborate quali testi, immagini e video oggi vengono automaticamente tradotte in sistema binario dai software ma alla base di tutto c’è comunque un concetto molto semplice. Ad esempio il numero 123 per essere letto da un computer diventerà 1111011 quindi quattro volte il numero uno, una volte il numero 0 e due volte il numero 1. Per farle capire come si arriva a questo codice mi serve farle vedere questo schema:

 
In pratica scrivo il numero 123 e accanto tiro una linea, divido il numero in due ottenendo il 61 più il resto di 1 che scriverò accanto al 123, a sua volta dividerò il 61 per due e otterrò 30 più il resto di uno e quindi riscriverò nuovamente accanto al 61 in numero 1, il 30 è perfettamente divisibile per due quindi non avrà resto e accanto gli metterò zero. Cosi via  fino ad ottenere il numero 1 che non è divisibile per due e quindi rappresenta sempre se stesso cioè un 1. Se legge i resti ottenuti dal basso verso l’alto troverà la rappresentazione Binaria del numero 123”
Edurardo pagò il tecnico, a dire il vero la richiesta era stata molto esosa ma pagò senza battere ciglio perché forse adesso possedeva una possibile chiave di lettura
Non poteva esserne certo, ma si mise subito al lavoro, simulando in un programma di decodificazione binaria lo schema del misterioso oggetto, per ugni parte di corda priva di nodi inseriva il simbolo dell’assenza di resti lo 0 e per ogni nodo il numero 1, dopo settimane passate ad inserire dati tutto divenne molto chiaro.
Avatar utente
Davide Zaccardi
Penna stilografica
Penna stilografica
Messaggi: 50
Iscritto il: 09/03/2010, 18:00
Località: Basilea - Svizzera

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da Davide Zaccardi »

Qui di gente cattiva non ce n'é, non temere :-). Ben sapendo, come hai scritto, che questa è una versione non riveduta e corretta, aggiungo anche qualche osservazione che potrebbe esserti utile durante la rilettura e la correzione. Del resto oggi non ho nient'altro da fare...  :sleepy5:

Ecco le mie osservazioni/consigli:

Edurado Pareja, non poteva certo definirsi un uomo superstizioso
Dopo questa frase mi aspettavo una contraddizione, qualcosa che facesse capire perché in seguito lui fosse diventato superstizioso, o magari la descrizione di qualche strano avvenimento che aveva messo in discussione il suo "non essere superstizioso". Così come l'hai scritta, invece, è un'informazione incoerente con il paragrafo. Il solo fatto che sia un archeologo dovrebbe farmi capire che Edurado (suppondo tu volessi dire "Eduardo") non può in alcun modo essere considerato superstizioso?

- E' sempre meglio scrivere i numeri in lettere. ("70 Km da la Paz" - "settanta chilometri da la Paz")

- Controlla la punteggiatura con attenzione.

- Ci sono diverse ripetizioni. Trova dei sinonimi per certe parole ed usali.

- "Quindi" è una congiunzione. Non iniziare una frase con questa parola.

- Evita l'uso di parole straniere.
"Una mattina mentre stava cercando nuovamente di intrecciare tutti i dati del misterioso oggetto il suo notebook ebbe un crack di sistema. Fu assalito da vero e proprio terrore per il semplice fatto che non aveva provveduto a fare un back up dei dati."
Con questa frase terrorizzerai tutti quelli che non hanno idea di cosa sia un computer e che non conoscono l'inglese. Il termine "crack di sistema", tra l'altro, non ha alcun senso. Evita anche i luoghi comuni o le espressioni discorsive come "vero e proprio terrore" e di mettere troppi verbi non necessari ("stava cercando nuovamente di intrecciare").
Consiglio:
"Una mattina, mentre rielaborava tutti i dati relativi al misterioso oggetto, il sistema del suo computer portatile si guastò irreparabilmente. Fu assalito dal terrore perché non aveva provveduto a fare una copia dei dati."

- Evita le frasi ridondanti ed, ancora, l'uso eccessivo dei verbi. Controlla anche i soggetti. Il dialogo indiretto è un'altro strumento utile.
Quando il tecnico arrivò la sua unica preoccupazione fu quella di cercare di non perdere quanti più dati possibili.
“Deve cercare di recuperare quanti più dati possibili, sono informazioni di vitale importanza ed insostituibili”

Nella prima frase sembra che sia il tecnico ad essere preoccupato, non il protagonista.
Consiglio:
"Quando il tecnico arrivò, Eduardo gli raccomandò accoratamente di fare il possibile per recuperare i dati persi."
Le virgole francesi (" ") si usano per fare citazioni o per sottolineare una frase, non per i dialoghi. Al limite, possono anche essere usate per esprimere il pensiero di un personaggio, sebbene sarebbe preferibile usare il corsivo. Usa i trattini (-blablabla-) o le comecavolosichiamano («blablabla»).

- Evita i termini tecnici (oltre alle ridondanze).
“ecco qui ci sono tutte le informazioni recuperate, ho dovuto comprimerle ma potrà facilmente riaprirle utilizzando un semplice sistema di decompressione, lo troverà gratuito in internet”
E' comunque un'informazione inutile.  :nono: Anche la spiegazione sul codice binario è piuttosto fumosa e superflua, per come l'hai scritta.
Potresti semplicemente scrivere che:
-Eduardo chiede al tecnico cos'è la numerazione binaria.
-il tecnico glielo spiega.
-lui usa le istruzioni del tecnico per risolvere il suo rompicapo.
Se la descrizione è tanto importante, alternativamente, puoi trovare un modo più scientifico, ma più comprensibile e preciso, per spiegare tale concetto. (wikipedia?)

Commento finale:
La storia in sé ha del potenziale e mi incuriosisce, ma in questa versione, evidentemente non riletta e corretta, ci sono molte cose da sistemare.
Troppe persone sono erroneamente convinte che avere un brutto carattere significhi "avere carattere".

La Terra è il manicomio delle anime.
mcar
Nuovo arrivato
Nuovo arrivato
Messaggi: 10
Iscritto il: 12/04/2010, 16:20

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da mcar »

Grazie,
Sei stato oltre che critico  anche chiaro e molto costruttivo.
Mi rendo conto che scrivere non è cosa facile e non per tutti.
Io spesso mi ritrovo a pensare delle storie a vederle chiaramente nella mia testa ma a non essere capace, per completa mancanza di tecnica, a metterle giù.
I tuoi consigli saranno preziosi.
Qualora avessi desiderio o più semplicemente la cortesia di voler giudicare la trama ( diversa da quello che potrebbe sembrare un mistero pseudoarcheologico etc etc) e se questo forum ha un sistema di messaggistica privata te la manderei volentieri.
é un intreccio di storie e personaggi chiave quali:
Gustav: il capo di una oligarchia religiosa
Papa clemente XV: quasi un papa crociato
Il frate francescano mark: un ex (???) incursore dei marines
Don luigi montini: un infiltrato
Adel Ahmad: detto il dito di DIO (distrugge ogni cosa con cui venga in contatto)
e ovviament edurardo e la sua profezia.
Ciao.
Avatar utente
Davide Zaccardi
Penna stilografica
Penna stilografica
Messaggi: 50
Iscritto il: 09/03/2010, 18:00
Località: Basilea - Svizzera

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da Davide Zaccardi »

Sono lieto di esserti utile :-).
Non ritengo che la tua sia una "completa" mancanza di tecnica. Certamente nessuno si aspetta che il romanzo sia perfetto, senza aver passato almeno una revisione e, con qualche accorgimento oculato, potrai positivamente trasformare la tua opera. Non avere fretta di spedirlo agli editori; ragionaci e rileggilo più volte.
Quando lo correggerai ti suggerisco di farlo fare contemporaneamente anche ad un'altra persona della quale ti fidi e che ha una cultura sufficiente allo scopo. Il mio romanzo dark fantasy, ad esempio, l'ho fatto correggere dalla mia compagna che è biotecnologa (che ha curato con maniacale pignoleria refusi e punteggiatura, oltre che ad occuparsi della chiarezza dei concetti espressi), da un'amica laureata in scienze della comunicazione (potenziale impatto emotivo dello scritto sul lettore, efficacia comunicativa...), e ad un amico che ha letto qualunque opera di genere fantasy che sia mai stata pubblicata negli ultimi cento anni (confronto con altri autori, originalità della trama...). In questo modo ho avuto tre differenti punti di vista che ho vagliato e riunito nella stesura finale.
E' importante fare leggere il proprio scritto a persone diverse. Purtroppo, per quanto mi riguarda, il desiderio e la cortesia di leggere la trama del tuo libro ci sono, ma è il tempo che mi manca. Oggi sono in "sciopero", così ho trovato il tempo di scrivere un po' sul forum, ma normalmente dovrei continuare a scrivere il secondo romanzo (una storia fantastica ed umoristica) e continuare a spedire il primo agli editori. :-)
Troppe persone sono erroneamente convinte che avere un brutto carattere significhi "avere carattere".

La Terra è il manicomio delle anime.
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da carlo »

concordo con quanto detto da davide. Il testo a una rapida lettura si vede che richiede una revisione e qualche taglietto qui e li.
mcar
Nuovo arrivato
Nuovo arrivato
Messaggi: 10
Iscritto il: 12/04/2010, 16:20

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da mcar »

Comunque mi aspettavo giudizi peggiori...quindi grazie.
mi piacerebbe leggere il tuo libro se mi dici il titolo lo cerco e lo leggo.
Il genere non dovrebbe essere troopo distante da quello che solitamente leggo.
Piccola premessa, passo gran parte del mio tempo libero a leggere.
Non sono tipo da libri D'AUTORE ma da letteratura di intrattenimento puro.
Passo facilmente da King a Wilbur Smith ( lo so.... per Wilbur un po' mi vergogno)
Da stefano benni a Ken follet.
Leggo tutto quello che è stato scritto da ex prigionieri di lager ( non posso farci nullail mio primo libro è stato se questo è un uomo di Levi e ne sono rimasto così sconvolto che adesso tanto per mantenere viva la tolleranza continuo) e su questo vi consiglierei Tu passerai per il camino di Vincenzo Pappalettera.
Resta palo portante della mia vita la fantascienza Vance, Heilein etc etc.
Più di tutti e spora tutti il mio caro e vecchio amico Isaac Asimov al quale rimprovero solo di aver scritto il ciclo delle fondazioni costringendomi anni a girare anni tra tutte le librerie incontrate pur di avere ogni singolo libro che ne facesse parte.
Tolkien  ed Herbert ( anche il figlio che ha scritto una quadrilogia meravigliosa e praticamente introvabile che è la prefazione di Dune) per me sono come due parenti stretti.
Quinid ritengo che un libro dark fantasy riescirei benissimo a leggerlo.
Fami sapere e grazie
Avatar utente
Davide Zaccardi
Penna stilografica
Penna stilografica
Messaggi: 50
Iscritto il: 09/03/2010, 18:00
Località: Basilea - Svizzera

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da Davide Zaccardi »

Appena trovo un editore che me lo pubblichi te lo faccio sapere :-D.
Troppe persone sono erroneamente convinte che avere un brutto carattere significhi "avere carattere".

La Terra è il manicomio delle anime.
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da carlo »

viva Herbert concordo.
Avatar utente
Machina
Nuovo arrivato
Nuovo arrivato
Messaggi: 13
Iscritto il: 19/05/2010, 18:34

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da Machina »

Sono sempre stato dell'opinione che prima di voler diventare scrittori, bisognerebbe diventare grandi lettori. Io sto lavorando (è una vita che lo faccio) in tal senso. Per il resto, buona fortuna per il tuo lavoro!
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Re: Ditemi cosa ne pensate.... se faccio schifo così sia.

Messaggio da carlo »

si concordo, per quanto secondo me dipende molto anche da cosa uno legga.... però si leggere viene prima di tutto.
Rispondi