Re: POESIE ISTANTANEE 4
Inviato: 16/11/2013, 19:25
...aspettai pazientemente e una volta rimasto solo in casa, scesi in cucina, bevvi lentamente e di gusto un bicchiere d'acqua dopo di che mi lavai accuratamente le mani.
Mi specchiai per un po' inclinando e ruotando la testa per osservarmi da varie angolazioni e mi trovai ordinato e pulito.
Presi la mannaia che tenevo nel secondo cassetto e che utilizzavo per spezzare e disossare la carne prima di congelarla.
Controllai l'impeccabile affilatura della lama e guardandomi bene allo specchio appoggiai il filo del pesante e freddo metallo sulla testa, a percorrere la divisa naturale che si delineava appena i capelli crescevano un po'.
Il colpo fu preciso, netto, indolore e senza fatica.
il cranio fu profanato schiudendosi all’universo.
Curioso continuai a osservare lo specchio e notai che non si tratto' di una violazione ma bensì di una vera e propria liberazione.
Un pulviscolo luminoso fluttuava per tutta la cucina e un odore fresco di campo si sparse ovunque.
Le idee si sprigionarono in danze di grazia e benedetta armonia, i sogni si resero visibili unendosi alla festa e gli sguardi, dolcemente maliziosi delle intuizioni, coloravano di eccitazione la musica.
D’improvviso, tutto incarnò un senso di continuità e le cose buone del mondo parvero immortali…
Mi specchiai per un po' inclinando e ruotando la testa per osservarmi da varie angolazioni e mi trovai ordinato e pulito.
Presi la mannaia che tenevo nel secondo cassetto e che utilizzavo per spezzare e disossare la carne prima di congelarla.
Controllai l'impeccabile affilatura della lama e guardandomi bene allo specchio appoggiai il filo del pesante e freddo metallo sulla testa, a percorrere la divisa naturale che si delineava appena i capelli crescevano un po'.
Il colpo fu preciso, netto, indolore e senza fatica.
il cranio fu profanato schiudendosi all’universo.
Curioso continuai a osservare lo specchio e notai che non si tratto' di una violazione ma bensì di una vera e propria liberazione.
Un pulviscolo luminoso fluttuava per tutta la cucina e un odore fresco di campo si sparse ovunque.
Le idee si sprigionarono in danze di grazia e benedetta armonia, i sogni si resero visibili unendosi alla festa e gli sguardi, dolcemente maliziosi delle intuizioni, coloravano di eccitazione la musica.
D’improvviso, tutto incarnò un senso di continuità e le cose buone del mondo parvero immortali…