Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Le interviste di NA a cura di M. Di Biagio e L. Massei
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Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Messaggio da carlo »

Hombre sincero
Intervistato da
Michela Belli



e ovunque era morte, il 
nulla totale, il
buio.
Poi inventammo gli
angeli,
sorrisi,
luce...
e ovunque era mutamento,
vita.


_________________
Hombre Sincero



e ridere ancora
per non pensare
cercarti nel viso
cupo del
bimbo che non sei
più...

_________________
"Never let anybody guess, that you have a mind of your own..."


Quando ho dovuto pensare con chi iniziare questo nuovo ciclo delle interviste di nuovi autori, il mio cuore ha subito urlato Hombre.
Andrea Bufalini è una delle prime persone con cui ho avuto un contatto in questo Cyber- Bloomsbury.
Mi è subito entrato nella testa, con i versi sparsi e gli odori forti della sua Maremma.
E’ un poeta di quelli che di rado ti camminano di fianco, di quelli che ti restano sulla pelle, di quelli che dici… potessi scrivere io così, di quelli che non ti basta mai… di quelli che devi sapere tutto di lui perché credi che solo così potrai veramente capire la sua poesia… almeno questo è quello che pensavo quando, non so bene quanto tempo fa, mossi  i miei primi passi in questo forum.
Quindi  ecco quello che feci… digitai Andrea Bufalini su google, ma praticamente niente uscì sul suo conto e ricordo che pensai compiaciuta che mi piaceva la sua totale mancanza di bisogno di pubblicità, certo non avevo saziato la mia sete di conoscenza, certo non sapevo ancora niente su quell’ Hombre Sincero che prese a duettare con me (e con altri 1ooo su poesie istantanee), ma nonostante tutto pensai che questo forse poteva bastare. Di tempo ne è passato… ora di te Andrea so che sei toscano, che vivi a Livorno, che hai due figli, che ami il buon cibo accompagnato da un bel bicchiere di vino, so che sei un cacciatore che legge i versi di Borges e Walcott quindi vedi… so tutto quello che di importante c’è da sapere perché è di questo che si compone la tua bellissima (scusate il semplicismo) poesia.
Ma ora dopo questa digressione che proprio non mi potevo evitare, che si dia pure inizio alle nostre quattro chiacchiere.




In un tuo intervento nel forum hai elegantemente citato l’inimitabile TS Eliot
“La vera poesia puo' comunicare anche prima di essere capita.
T.S.Eliot”


Quanto credi in questa affermazione? Sei davvero convinto che la bellezza di un verso possa superare il bisogno umano di comprendere?

Credo a tutto o almeno mi sforzo di farlo. Se faccio il gioco delle risposte automatiche, di quelli che si fanno da bambini, alla parola Poesia probabilmente rispondo Sentire, Avvertire, Intuire e non comprendere o capire.
Mi piace pensarla come un qualcosa di elementare, un canto che, in quanto tale, non chiede di essere capito, ma di essere ascoltato e creduto, con la pelle.


Sempre in tema con TS Eliot commenta per piacere quello che a mio parere è uno dei più alti esempi di poesia moderna:
“April is the cruellest month…”

April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Winter kept us warm, covering
Earth in forgetful snow, feeding
A little life with dried tubers.
Summer surprised us, coming over the Starnbergersee
With a shower of rain; we stopped in the colonnade
And went on in sunlight, into the Hofgarten,
And drank coffee, and talked for an hour.
Bin gar keine Russin, stamm' aus Litauen, echt deutsch.
And when we were children, staying at the arch-duke's,
My cousin's, he took me out on a sled,
And I was frightened. He said, Marie,
Marie, hold on tight. And down we went.
In the mountains, there you feel free.
I read, much of the night, and go south in winter.

         
Quali doti deve possedere un poeta per poter entrare a pieno diritto tra gli scaffali della tua libreria?

Non ne ho la più pallida idea! Amo poeti che hanno avuto percorsi totalmente diversi, spesso opposti, per periodo storico, cultura, nazionalità, lingua, ideologia, religione etc.
Mi piacciono, alcuni mi piacciono profondamente, poi ci sono le cotte passeggere, gli amori eterni, le litigate…è un gran bell’andare!
Credo che non sia tanto il Cosa un poeta vada dicendo, ma Come una cosa qualsiasi viene detta e il bello di tutto questo è che non ci sono regole, è brancolare nel buio e affidarsi a qualcosa che non ricordi.
Te che dici?


Prima di leggerti, avevo sempre guardato con occhi sospettosi l’uso dell’onomatopea e delle lingue straniere nella poesia; come mai ti servi così tanto dei suoni?
Come mai spesso in una tua poesia è possibile trovare versi in inglese o in spagnolo?


La poesia non è una Parola ma l’Atmosfera che un insieme di determinate parole riesce a evocare. L’insieme di parole costituiscono suoni e silenzi, vuoti e pieni che ritengo siano di aiuto a fare in modo che il verso riesca a esprimersi, appunto a evocare e talvolta a generare, oppure più semplicemente mi piace in quel momento o in quel periodo un determinato suono e lo prendo, ecco perché uso l’onomatopea o parole prese in prestito da altre lingue o parole inventate o parole, parole parole
parole parole parole
parole parole parole
parole parole parole soltanto parole parole per meeeeeeee
caramelle non ne voglio più….
l

   
Se è vero che la forza della parola ha il potere di smuovere interi mondi (questo almeno è ciò che                           accade in me)  come mai la gente non legge più o meglio come mai ci si perde dietro futili perdite di tempo come l’indiscutibile urgenza di sapere tutto della vita di 4 persone in una casa sorvegliati da telecamere e microfoni quando già Orwell ci ha raccontato come va a finire?

Non so se la parola abbia veramente il potere di smuovere interi mondi, ma se è così , e lo spero,  probabilmente anche uno sguardo o un gesto riuscirebbero a fare lo stesso…dipende dal tipo di sguardo e dal tipo di gesto.
Ci sono sempre state le telecamere e il caos che queste rappresentano e le distrazioni e tonnellate di persone distratte, e in tutti i tempi ci sono state altre persone che hanno provato a strappare dal caos le “parole”, portarle altrove, corteggiarle, sedurle, poi queste, per incanto si riunivano, si assemblavano e creavano atmosfere, assumendo un’arcaica integrità e per un arcano volere, cantavano il vero.
Alcune volte sono state credute, altre volte ignorate o offese, ma questo è un altro discorso…



Tornando a Ts Eliot che ahimè pur essendo stato un magnifico poeta era comunque un maschilista, cosa ne pensi della scrittura femminile?

Non ne penso, nel senso che se il modo con cui viene schiuso un canto, riesce ad accordarsi con qualcosa che abbiamo dimenticato di sapere, riesce a toccare dentro, allora ha fatto quel che di più bello poteva fare, sia che nasca da una scrittrice, da uno scrittore, da un avvocato, da un pusher, da un fornaio, da un barbapapà, da un topomatto, da una foglia arteriosclerotica…

L’arte della caccia, richiede una buona dose di coraggio, dell’intuito e tanta, tanta pazienza … sono queste le tre doti che infondi nei tuoi versi?

Ha a che fare con la passione, la passione che mettiamo nel compiere un gesto, rende questo gesto unico e infonde nell’atto stesso una sorta di respiro vivo. Non lo so, credo sia un insieme di sensazioni, ricordi, esperienze proprie o di altri, cose profonde e cazzate colossali, cose lette e scritte che in un preciso momento si vengono a trovare in un luogo. Questo e sicuramente altro vanno a condire qualcosa che continua a sfuggirci.

Se un giorno dovessi svegliarti e renderti conto di aver esaurito le cose da dire…

C’è sempre qualcosa da dire, ma se un giorno non trovassi più niente, spero di riuscire a dirlo nel migliore dei modi. Ritorniamo a parlare del modo in cui è il “Come” a donare capacità espressive e non il  “Cosa”. Nelle arti visive forse e’ più lampante. Se pensiamo a una brocca (che potrebbe anche essere un “più niente da dire”) e lo stesso oggetto lo vediamo raffigurato da Morandi, Van Ghogh, Matisse, Chagall, Koons, lo stesso oggetto sarà capace di far affiorare cose diverse, atmosfere, sensazioni, percezioni diverse ma comunque avrà la capacità di esprimersi, proprio grazie al modo in cui l’oggetto stesso è stato concepito. Nella musica funziona uguale, identiche note suonate da musicisti diversi e quindi diversamente interpretate, generano diverse atmosfere.
Forse. 


Da uno a dieci, quanto credi in te come poeta.

In questo monento 180, ecco adesso 123, per esempio ora -1000, adesso va meglio 6+, no non più 6+, ora 0--……e probabilmente dopo il caffe’ che sto bevendo la percezione che ho di me stesso cambierà nuovamente.

Greatest hits dei tuoi 5 duetti preferiti in poesie istantanee.

Se ricordo bene ci sono 3 edizioni di poesie istantaneee che significa una quantità considerevole di cose scritte. Piu o meno funziona che uno accende il PC, entra nel bar di nuoviautori (un bar di quelli dove  ci trovi persone che conosci oppure ci fai nuovi incontri e comunque stai la a parlare, discutere, incazzarti o in alcune serate semplicemente bevi un bicchiere e ascolti e fai tardi anche se la mattina sai di doverti svegliare presto), va nella stanza di poesie istantanee, legge l’ultima poesia postata e su un verso, una parola, un’atmosfera di quest’ultima improvvisa altro.
L’improvvisazione (in alcuni tipi di musica è ancora più evidente) si sa, figlia cose divine e stronzate micidiali, ma è comunque un rischio da correre. Dovremmo sempre rischiare.






Quest’ultima domanda è invece rivolta all’Andrea amico e quindi puoi anche non rispondere…
Greatest hits dei 5 momenti migliori della tua vita…


Tutti quei momenti in cui sento con assurda certezza un’assoluta Speranza, ma sono momenti.




Grazie mille Andrea
Un abbraccio Michela

Grazie a te.
Besos, Andrea
Ultima modifica di carlo il 16/01/2008, 3:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Hombre sincero di Michela Belli

Messaggio da carlo »

inserisco la prima intervista di Michela, quella ad Hombre. Inizio con lui perchè il forum è suo ancora per qualche mese. lo invito, se gli va, a postare qui qualche sua info bio-bibliografica, e ringrazio michela per l'intervista ed hombre per la disponibilità.
Appena max mi spiega come si fa (scusa max!) farò michela mod di questa sezione.
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Re: Hombre sincero di Michela Belli

Messaggio da hombre sincero »

carlo ha scritto: inserisco la prima intervista di Michela, quella ad Hombre. Inizio con lui perchè il forum è suo ancora per qualche mese....
Che vordì??
::)
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Re: Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Messaggio da carlo »

che sei bravo bello! :)  attendo un tuo sonetto in sezione poesia. Complimenti per l'intervista e per l'averci tutti collocati in un bar. In effetti il bar, il vero bar, è ottimo luogo per chiacchierare, tra un amaro e un calcio balilla...
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Re: Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Messaggio da hombre sincero »

carlo ha scritto: che sei bravo bello! :)  attendo un tuo sonetto in sezione poesia. Complimenti per l'intervista e per l'averci tutti collocati in un bar. In effetti il bar, il vero bar, è ottimo luogo per chiacchierare, tra un amaro e un calcio balilla...
Grazie del bravo, ma sopreattutto del bello  ;D

E' un periodo che vado un po' di fretta, appena ho un attimo mi tuffo nella sezione sonettone...
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Re: Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Messaggio da iAGO »

....un giorno caro Hombre... verseggieremo in presa diretta... a sguardi aperti e penna cieca...chissà cosa uscirà fuori...
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Re: Andrea Bufalini (Hombre sincero) di Michela Belli

Messaggio da hombre sincero »

iAGO ha scritto: ....un giorno caro Hombre... verseggieremo in presa diretta... a sguardi aperti e penna cieca...chissà cosa uscirà fuori...
e qualunque cosa uscirà fuori, verseggiare a sguardi aperti, sarà stato comunque un piacere che andrà a irrigare una qualsiasi terra.
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