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Dato che ho da poco finito il mio ultimo romanzo, ho provato ad inviarlo a diverse case editrici, la prima ad avermi dato una risposta e' Aletti, la conoscete? Mi pare abbia un buon giro nelle librerie e una propria rivista.

[quote=""hombre sincero""]Già che se ne parla, la Gabrieli Editore mi ha invitato a inviare i miei scritti (per adesso non parlano di contributi).
E' de Roma, la conoscete??[/quote]

Ho inviato una mail con alcune poesie.
Mi hanno risposto che mi avrebbero pubblicato senza chiedere nessun contributo, con tanto di bozza della copertina gia stampata e la richiesta di una foto. Ovviamente la casa editrice avrebbe cercato di promuovere il lavoro.....

Sempre dentro al plico allegavano una scheda con in bianco il numero di copie che avrei richiesto, e un'altra scheda identica con scritto "Richiedo l'invio di 50 copie" (mi sembra euro16/copia) .

Ho telefonato e una signora gentile mi ha risposto piu o meno:
-per poter pubblicare, l'autore DEVE acquistare un minimo di 50 copie (16 euro/copia).
Ho chiesto conferma del codice isbn e la risposta e' stata NO.

....non pubblico :D .
Good night.

[quote=""hombre sincero""]
Ho inviato una mail con alcune poesie.
Mi hanno risposto che mi avrebbero pubblicato senza chiedere nessun contributo,

-per poter pubblicare, l'autore DEVE acquistare un minimo di 50 copie (16 euro/copia)[/quote]


La verita?

Son tutti finocchi col culo degli altri!

Hai fatto bene a non pubblicare con loro, secondo me alcune case editrici prendono fin troppo in giro gli esordienti!

Ho letto "Altromondo" e non ho resistito. Ho letto il topic e torno al primo post solo perché questa cosa merita.
Un'amica che aveva contattato "Altromondo" per la pubblicazione del suo romanzo, si è sentita rispondere che pubblicano solo opere di autori defunti o con una certa fama.
Ora... non so se fosse uno scherzo o no (se non ricordo male, non lo era perché ci ha proprio fatto leggere un paio di righe della mail che le era giunta), ma è pazzesco :D
Insomma... un nome, un programma.
Il primo suggerimento è stato "Fingi di aver trovato un manoscritto di una trisavola estinta da tempo" :D
Cose dell'Altromondo... per davvero!

Personalmente hanno accettato la mia raccolta di poesie, ma volevano una cifra abbastanza alta ed un contratto a me sfavorevole. Quindi ci ho rinunciato. Non mi sembra una buona casa editrice, magari con il tempo lo diventera'

Aletti chiede contributi, ma variano in base al tipo di contratto. Sono comunque molto noti ed hanno una rivista che va molto e nella quale danno spazio anche agli esordienti meritevoli. Mi hanno contattato e sto valutando...

ripeto la mia idea, sono contrario a qualsiasi tipo di editoria a pagamento o di contributo da parte degli autori, unico campo in cui a volte non se ne può fare è meno è quello poetico, fermo restando che se si guardano i contratti con intelligenza ed attenzione ognuno è libero di fare quel che gli pare....

She, piccolo errore: il nome trae in inganno, non è altromondo che mi ha proposto di morire, ma un'altra casa editrice. Altromondo mi aveva accettata con un piccolo contributo di 3000 euro.
Magari voleva anche un rene, però mi garantiva la sopravvivenza.
Aggiungo che quasi tutti gli editori a pagamento mi hanno chiesto cifre alte (minimo 1800, max 4000 euro) perchè proponevo un'opera da più di 600 cartelle.
Un consiglio che conviene seguire è quello di proporsi a editori che hanno un buon distributore, e poi valutare dopo le condizioni che propongono.

Chiedo scusa allora per l'informazione errata. Sono andata a memoria e ricordavo che avevamo scherzato molto su questo nome e proprio sulla questione degli "autori deceduti".
Pardon :)