Libro di poesie

[kashino84]

Stavolta ho riprovato a raccogliere alcune mie poesie e tentare di mandarlo a qualche editore, ma per ora e' un piccolo insuccesso. Alcune poesie fanno parte dell'antologia di Wiki poetry, altre di antologie di diverse case editrici, le restanti quelle che mi sono tenuto o fatte di recenti. Mi si trova la risposta di non essere ancora maturo, per via del mio linguaggio non ancora abbastanza poetico, ma mi chiedo io che voglio fare un nuovo tipo di poesia cosa devo scegliere? Mi si trovera' ancora di fronte altre case editrici basate su di un vecchio modo di far poesia, di stampo novecentesco , senza osservare quello che accade. Io vorrei maturare, sapendo bene che la strada e' diversa da quella del passato. Forse ho ancora le idee confuse, o forse non riesco ad essere chiaro. Allo stesso tempo sto pensando di mandare il libro di poesie solo dedicato al pubblico di internet, lasciando per qualche tempo la strada tradizionale.[/code]

[Massimo Baglione]

Tutto mi sembri tranne un tipo che si arrende facilmente.
Sono certo che troverai la soluzione giusta.
L'ultima che hai detto, per esempio, mi piace, ma tieni un occhio sempre aperto sul cartaceo, perché la poesia è anche quello.
Io ho deciso di pubblicare le mie poesie solo quando sarò già ricco e famoso, perché vedo che la strada si spiana prima e meglio... ma sono scelte.

[kashino84]

La strada di provare a far conoscere proprie poesie ad un editore e' difficile, anzi ardua. Molto si ci gioca per il fatto di esperienza e di quanto si attira quel pubblico di poesia ormai caotico, ma non pensavo che fosse una cosa del genere. A me manca esperienza, anche se gia' diversi editori mi hanno pubblicato in diverse loro antologie o in raccolte in e-book. Io non mi voglio arrendere, da un lato maturo come poeta e da un altra voglio far svecchiare il modo di far poesia. Speriamo in bene!

[Massimo Baglione]

:-)

[Vita]

Kaschy, ma che mi dici?
Se posso avanzare una critica, io direi che è vero molti di noi (tra cui nota bene anche io) abbiamo un linguaggio ancora un pò rancido. Su questo sito per esempio, ci sono poeti come Patty, Hombre e Iago (e altri che non mi vengono in mente) che hanno un linguaggio sublime distante anni luce dal tuo o dal mio, eppure, concedimelo, io non li trovo affatto novecenteschi e seppur fosse è del 900 la grande rivoluzione poetica, non certo del 2000, aridi e vuoti come siamo oggi, cosa di nuovo potremmo offrire?
Tu pensa a scrivere, il resto se deve venire... verrà da se.
I più grandi autori la loro voce l'hanno trovata a quranta anni...
4w4gwarsgf

[patrizia]

Anche se mi hai chiamata Patty
ti ringranzio e ti abbraccio Abranfaije

[kashino84]

Non sono stato chiaro, non ho detto che chi e' migliore di me e' sulla linea novecentesca, dico solo che una parte delle case editrici fa poesia per quel piccolo pubblico di colti, senza proporre nuovo modo di fare poesia.

[Vita]

can i disagree?

[patrizia]

Kash non ha completamente torto, vita, purtroppo

[kashino84]

Io riconosco che non sono un poeta eccelso. Ad esempio non ho letto abbastanza sulla poesia, non ho ancora scritto con un linguaggio propriamente adeguato, ma io sono sempre intenzionato ad essere un uomo del mio tempo.