Amori che non s'incontrano mai

Discussioni di vario genere, libri e poesia
michael santhers
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NOVEMBRE

Messaggio da michael santhers »

Novembre ha la faccia del declino
e l'arte di una donna
che lenta incespicando
si spoglia in un bordello
-è un ubriaco che s'abbevera dei giorni
e va a letto dopo un decotto di cipressi
-è un avaro che colleziona anime
pagate con le foglie
-è un cane senza padrone
scodinzola a ogni mano
che esce dal letargo delle tasche
e al nulla abbaia minaccioso
a chi solo si scusa
-Novembre, un ponte
tra un campanile e una preghiera
per far passare addii senza voce
-è un baule pieno di malinconia
spedito al sole che sorride
oltre l'orizzonte
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Da:Soste Precarie
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STELLE A NOVEMBRE

Messaggio da michael santhers »

Una notte giocata dalle stagioni
le stelle,marenghi d'oro
e i mendicanti provano invano a prenderle
poi le additano a una a una
e le spendono per la pace

Quanti lumini dicono i bambini
le puntano col naso
e cercano di spegnerle
ma qualcuna cade
con un dente da latte
tra il fischio di un sorriso fessurato

Figlie clandestine del sole
con occhi senza facce
nel buio di una prateria
catturate dagli implori
riscattate dall'infinito

Esche nel mare ai pescatori
abbocca la solitudine
e una preghiera le riporta al cielo

Sono corpi celesti
dice lo scienziato
ma nessuno esclude
siano la luce dei sogni
o forse sono candele dei nostri avi
che cercano di illuminare
le nostre anime smarrite
--------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael santhers
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METROPOLI

Messaggio da michael santhers »

Ognuno un globulo
tra milioni
e alcuni escono
dalle ferite
e si perdono per sempre

Lamiere a involucri
di cuori ghiacciati
verso alveari
senza Regina

Luci, tante luci
per leggere il progresso
sempre nel passato
tracima dalla storia
schiacciato dalle suola

Attori e comparse
senza pubblico
recitano a se stessi
al bancomat gli applausi

Lavanderie con le croci
e campane a spronare candeggi
tra il soffio di parole alate

Vita e morte
non contrapposte
la differenza la fa un dado
pescato dal cielo

Vagiti e numeri depennati
oscuro senso
alla meta
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Da:Soste Precarie
michael santhers
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IL SENTIERO E LA CASA ABBANDONATA

Messaggio da michael santhers »

Vecchio sentiero
ove i passi si sono arresi
e ai lati l'erba scommette a congiungersi
porta a una casa col tetto che prega
e a ogni tegola un salto di fiati
mentre le stanze pasteggiano
il silenzio che rumoreggia miserie
e gli alberi trovano inutile la loro ombra
un tempo lieta a canti di bimbi
viziati da comare pettegole

Nel cortile il pozzo
vede in alto il secchio ossidato
impiccato a una corda,
prima scendeva e lo teneva aggiornato
di ogni parto di bocche
e a volte il pallone stanco di calci
faceva un tonfo nell'acqua
e a recuperarlo una festa d'arguzie

Il comignolo artritico indice
addita il tempo che non sarà
più raccontato nè tanto meno contato
con taglio di mano alla fronte
balcone del sole e pensilina degli occhi
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Da:Soste Precarie
michael santhers
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PIOGGIA A NOVEMBRE

Messaggio da michael santhers »

Fili di seta argentata
mossi dal vento che starnuta
smuovono scarpe
sotto soffitti ambulanti variegati

Aghi pungono
riflessi deformati
in pozzanghere
ove foglie a barchetta
danzano ai bambini
incatenati alle madri

I copertoni,
scrivono percorsi in arabesco
subito cancellati
e nessuno fa in tempo a leggerli
e a volte l'inchiostro trasparente
spruzzato sulle facce
che mandano missive
a parenti sconosciuti

A sera i lampioni sorridenti
narcisi s'innamorano specchiandosi
sulla cotica d'asfalto
oppure di una donna
che parla aramaico
e fa mille autostop
senza sapere dove andare
e si crede figlia di una stella
nel cielo a misura
del suo vanto triste
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Da:Fischi Per Fiaschi
michael santhers
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FRANCO BULLONE

Messaggio da michael santhers »

Si chiamava Franco Bullone
la povertà il suo unico vestito
la speranza la dote
e tutti lo prendevano in giro
a chiedergli se avesse una vite

Fece una croce a terra col tacco della scarpa
ci sputò sopra e partì di notte, senza salutare
destinazione l'America che aveva sentito nominare
e mentre volava si sentì una rondine
che ha distrutto il suo nido
e maledice l'ultima primavera

Fece fortuna,aprì una fabbrica
e Frank Bull il suo nuovo nome
e masticò altre consonanti
disossò alcune vocali
poi le fece fischiare a parole
e man mano tutti lo rispettarono

Un giorno su una cartina geografica
vide una lingua biforcuta a raffreddarsi nel mare
riconobbe l'italia e un occhio tradì l'altro
e fece passare una goccia argentata compressa dal cuore
poi con una matita recintò il paese natio
con impeto lo scarabocchiò,cemento al sogno
di tornare a seppellire tra i fiori i ricordi

Scrisse una lettera e la spedì a se stesso
che in realtà era quello di un tempo,
partito s'era tolto a caro prezzo il dolore
pagando oltre oceano con mutuo senza fine
....la malinconia
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Da:Sorrisi Pignorati
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michael santhers
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POETI DA 4 SOLDI

Messaggio da michael santhers »

Desti
da qualche sparo di bocca
sguardi a saetta
assensi e dinieghi alla pace
e grugni altalena alle rughe
rapiscono
volti per strada
e gli fanno una vita
a misura la notte

Spilli di luce a vaghi pensieri
occhi di poeti
da quattro soldi
dormono poco
e a lume di candela
ondeggiante a spiffero
imitano l'ombra di fiamma
e come una bussola
ubriaca al magnetico
la testa
per l'unico amore,sul muro
che trema sincero per loro
e non fa fermare il cuore
che pulsa nel frigo,

Sono poeti da quattro soldi
in silenzio forzato
pignorata la voce
alla mente satura spugna
e con una penna
elica a dita indice e medio
alano due spaurite emozioni
nascoste tra spine
nel deserto dell'anima muta,

Sono gendarmi e ladri
di emozioni
da quattro soldi
fuori da ogni cartina geografica
in galera su un isola
di fantasia
in un mare di inchiostro
dove ogni giorno
si riversa l'umore … nero
sorgente nel petto
carapace d'ogni illusione
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Da:Sorrisi Pignorati
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PRESEPI

Messaggio da michael santhers »

Il muschio riporta indietro la storia
e muore a gennaio con essa
se fortunato in un cartone le spoglie

L'asino e il bue rivalutati
non più a simboli di ignoranti e cornuti
ma a badanti sinceri al supremo che nasce
sulla terra a rendere un pò umano i peccati

Sulla strada che porta alla grotta
ancora oggi tante facce da Erode
come bravi a fermare il percorso
dei Don Abbondio costretti al rinnego
e allora molti scelgono un albero
con tante braccia ai regali
e in cima una cometa con la coda
alla quale s'aggrappa la tradizione
anche un pò di nascosto, sostiene la fede
che a volte vacilla o finisce a terra
al salto di un gatto a un fiocco di nastro
a riempire il vuoto sul ramo

Tante luci a bruciare le nuvole
alle tempeste dell'anima
oppure a illuminare la pace
cercata a zonzo da tetri pensieri
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Da:Sorrisi Pignorati
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ANONIMI

Messaggio da michael santhers »

Quanti anonimi
sconosciuti a se stessi
e vogliono che qualcuno
dica che esistono

Quanta gente in continui rimiri
agli specchi e poi si cercano
in essi delusi nel dorso

Troppi a recitare per strada
in centomila vetrine
appannate da nebbie mentali
e le commesse a fare da pubblico
e applaudire sorridenti
fantasmi che si cercano i volti

Le identità hanno perso l'inconscio
si sono rifugiate nel giudizio
lunatico di ognuno incrociato per caso
e non trovano pace
tranne se assoldano occhi benevoli
pagati all'inganno

I cuori sono bandiere
sventolano ad ansimi
di amplessi copiati
da schermi ghiacciati

C'è fame di fama
e tutti finiscono sazi
solo a piedistalli di statue
ignorati e gelidi anche d'estate
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Da : Sorrisi Pignorati
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SIAMO

Messaggio da michael santhers »

La vita è un arco
e noi le frecce a volte avvelenate
scagliate dal destino nell'ignoto

Siamo fili d'erba
la morte ci bruca
e la prateria rimane sempre verde

Siamo granelli di sabbia nel deserto
il vento ci mischia e ci consuma
e la sola felicità al podio di una duna
che mai pace trova

Siamo parole e discorsi
evaporano in lacrime
rigagnoli di un dolore collettivo
verso il mare dell'indifferenza

Siamo miliardi di anelli di catena
fatta ruotare dal paranco orizzonte
per elevare al vaglio l'anima al cielo
e leggera e pesantissima
a seconda del presagio, del responso

Siamo talee interrate della stessa specie
sulle scie di tramando di ramo in ramo
per tanti alberi in lotta a miglior luce
e sempre impauriti da un'accetta
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Da:Sorrisi Pignorati
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