Paolo Roversi (di Monia Di Biagio)

Le interviste di NA a cura di M. Di Biagio e L. Massei
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Paolo Roversi (di Monia Di Biagio)

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?10 domande a??
-Paolo Roversi-


Vorrei oggi presentarvi, ed io far? la sua conoscenza insieme a voi, colui che gi? nel 1997 venne definito da ?La Voce di Mantova?: ?Roversi, promessa della nuova narrativa?. Paolo Roversi ? nato nel nel marzo del 1975 in una lingua di terra, Suzzara, ritagliata sul confine fra le province di Mantova e Reggio Emilia. La sua passione per la scrittura ? nata presto, fortemente incentivata dalle possibilit? che gli venivano offerte dalla libreria di famiglia. Che come ricorda lui stesso era proprio ?un luogo magico e stimolante che mia madre curava con passione e che ha scandito dieci anni della mia vita. Anni trascorsi in letture, incontri, presentazioni e, nel mezzo, la sudata conquista della tessera da giornalista.? Si ? laureato in Storia Contemporanea all'Universit? Sophia Antipolis di Nizza e, da allora, coltiva una vera passione per la Francia, anche se lui scherzosamente ama aggiungere: ?Nonostante i francesi...Aver vissuto due anni in riva a quel mare azzurro, lontano da casa, mi ha trasformato in un uomo con la valigia in mano: non ce l'ho pi? fatta a restare in un posto troppo a lungo.? Fuma soltanto sigarette fatte a mano, beve birra Foster's preferibilmente in lattina da mezzo litro, da qualche anno vive a Milano e qui la sua vita lui ce la descrive cos?: ?abito in un appartamento senz'angoli, col parquet dappertutto e foto di scrittori appese alle pareti. Ho un frigo blu elettrico, un ficus beniamino di dodici anni ed una pianta di rosmarino, sul davanzale della finestra, che lotta ogni giorno con la citt?. Proprio come me. Consumo quantit? industriali di pizza, mangio piccante e, sul balcone, coltivo menta selvatica appositamente per farci il Mojito. Ho trascorso un paio d'anni in sella ad una mitica Vespa 50 del 1974, che una volta era gialla, e a bordo di una Jeep grigia che ora ? solo un ricordo. Da tempo cerco di allestire una cantina di vini rossi ricercarti, senza successo: li bevo prima che s'impreziosiscano. Se dovessi comprare una macchina da scrivere non avrei dubbi: una Underwood d'inizio novecento, come quella dell'Arturo Bandini di John Fante, anche se probabilmente non riuscirei ad usarla... Ho un cane, gi? nella bassa, che dicono essere un segugio indiano, ma forse ? solo uno come tanti: un piccolo bastardo, ma dall'infinta sensibilit?. La sua pet terapy ? il miglior elisir di giovinezza per i miei nonni. Odio i gatti, la confusione e le discoteche. Ho una discreta ossessione per il blu, che si traduce in una fissazione compulsiva per gli oggetti di quel colore: la mia casa ? tutta tende, copriletti, divani, lenzuola, termosifoni perfino, rigorosamente blu. Quando fa freddo, e fa sempre freddo sotto la Madunina, sogno di ritornare sulla "Promenade" e, un giorno o l'altro, lo far?. Vivrei volentieri come un bohemien ma, non avendone i mezzi, ho trasformato l'altra mia grande passione, l'informatica, nella mia professione. Il misterioso mondo del software e dei computer mi riempie le tasche e, con l'immancabile valigia in mano, mi porta in giro per l'Europa.? Da questa esperienza ? nato, nel 2002, il libro sulla figura degli informatici, bambinoni mal cresciuti che ha ribattezzato ?I Peter Pan del Pc?. Che come dice lui: ?Roba da far venire un colpo al vecchio Bukowski, mio scrittore feticcio, che sicuramente non avrebbe approvato...? Del suo fedele adepto, tuttavia, non si pu? lamentare: nel 1997, gli ha dedicato un libro di aforismi intitolato appunto ?Bukowski: Seppellitemi vicino all'ippodromo cos? che possa sentire l'ebbrezza della volata finale?, pubblicato da Stampa Alternativa nella collana Millelire. Non solo: il seguito, ? gi? in libreria.A questo link http://www.roversiplanet.com/books.asp: viene riportata la bibliografia completa dell'autore. Dopo l'esordio nel 1996 con la raccolta di racconti "Musica per vagabondi" a cui ha fatto seguito un anno pi? tardi il romanzo "La notte aspettava all'uscita", ? apparso per Stampa Alternativa. Il Millelire sugli aforismi di Bukowski "Seppellitemi vicino all'ippodromo cos? che possa sentire l'ebbrezza della volata finale". Qualche anno di silenzio ed ecco il libro, ironico e sarcastico, sulla figura degli "Informatici - I Peter Pan del Pc" cui ha fatto seguito nel novembre 2003, "Mantovani - I nipoti di Virgilio" dedicato a Mantova e alla gente della bassa. Un anno di silenzio ed eccoci al gennaio 2005 quando in libreria ? arrivato il pamphlet "Bukoswki - Scrivo racconti poi ci metto il sesso per vendere". Insomma, quello che Paolo Roversi fa ? scrivere libri sulle sue passioni; quindi non poteva mancare un tributo alla Bassa, come la chiama lui, ovvero la sua personale trasposizione del virgiliano: ?mantua me genuit?. Il Libro intitolato ?Mantovani - I nipoti di Virgilio?, ? una vera e propria dichiarazione d'amore verso la sua terra e la sua gente. Infine Paolo stesso ci informa: ?Come il piccolo principe, che non ? affatto un libro per ragazzi, anch'io possiedo un pianeta sul web dove ? facile atterrare: www.roversiplanet.com. Inoltre, da bravo informatico, sono sempre connesso ad Internet in un rapporto quasi simbiotico: da mesi tengo un diario on line, un blog in cui scrivo tutti i giorni.? Non vi resta dunque, dopo averlo conosciuto un po? meglio qui di andarlo a trovare l?!

***************

1-Ciao Paolo piacere di conoscerti. Come ti dicevo quando ti ho contattato per ?L?intervista?, mi permetto di darti del tu perch? abbiamo press? a poco la stessa et?, anzi, io nello specifico ho quella della tua vespa 50, entrambe a malincuore un anno pi? grandi di te? E per iniziare a conoscerci meglio, vorrei proprio partire dalla tua ?Amicizia? posso definirla cos? (?) con Charles Bukowski. Due tuoi libri a lui dedicati, ed in quello da poco uscito, avvalendoti di un interlocutore d'eccezione: Fernanda Pivano, conduci il lettore per mano nel mondo bukowskiano, che spazia dalla poesia all? alcool, dalla religione al cinema, dal teatro alla musica, dalle corse dei cavalli ai reading ubriachi. E come ho potuto leggere sulla Presentazione: un testo dalla parte dei lettori appassionati, ma sopratutto del Bukowski scrittore, l'ubriacone, il donnaiolo, l'amante delle corse dei cavalli, il poeta underground, il ribelle sfregiato dall'acne, l'impiegato delle Poste, l'uomo dai mille lavori, il factotum dei bassifondi, il grande scrittore maledetto, che sorridendo, sentenziava: ?Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti.? ? per questo che scrivono. Tu e Bukowski dunque: Amici per la pelle, scrittori della stessa fattispecie, visionari di un mondo pi? giusto dove non esiste il binomio new economy, o semplicemente, come ogni scrittore rientranti, nella definizione spicciola di Bukowski?

La prima volta che ho letto Bukowski sono rimasto folgorato. Forse ? proprio grazie a lui che ho deciso di mettermi a scrivere: i suoi libri mi hanno dato la voglia di leggere febbrilmente, di trascorrere notti intere davanti al computer per scrivere e riscrivere. Tanti autori in erba, com?ero io allora, sognano di diventare come Bukowski ma nessuno scrive bene come lui. Buk rappresenta un modello, un?aspirazione, un desiderio recondito. Con i miei libri ho cercato di farlo conoscere un po? meglio, mettendo in luce aspetti meno noti del personaggio: chi era veramente, cosa pensava, come si rapportava con gli altri. La cosa che pi? ho ammirato di lui ? stata la costanza nello scrivere; qualit? che gli ha permesso di diventare uno degli scrittori pi? conosciuti al mondo.


2- Per quanto riguarda invece il tuo "Seppellitemi vicino all'ippodromo cos? che possa sentire l'ebbrezza della volata finale" edito da Stampa Alternativa nel 1997, libro in cui vengono raccolti Pensieri e aforismi di Charles Bukowski scelti, introdotti ed imitati da te?.Difatti mi sono soffermata a leggere questo: ?Il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, ? che pu? facilmente diventare una mezza verit?, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.? (Charles Bukowski). E? ironico o anche per te ? proprio cos?? Ed ? stata questa frase la spinta iniziale per questo libro? O meglio ? proprio questa frase che, con questo libro, vuoi praticamente dimostrare? E se tutto ? il contrario di tutto, quanto ti diverte giocare con la bugia e la verit??

Bukowski era un dissacratore nato, amava molto le battute ad effetto, i calembour. In ogni suo racconto c?? una boutade, un aforisma. Gli piaceva stupire il lettore, colpirlo. E il bello, come dice lui, ? che molte di queste affermazioni potevano essere mezze verit?, fregnacce o bugie secondo il contesto. Il giudizio ? lasciato al lettore; nella prosa e nelle poesie di Bukowski non ci sono giudizi, soltanto sfumature, punti di vista.
Quando iniziai a leggere i suoi libri, come fanno molti, sottolineai quelle frasi che mi colpivano di pi?. Le frecciate che Buk tirava al lettore...
Il risultato di quel lavoro, cominciato per gioco, ha stupito anche me. Le battute, gli ipse dixit che avevo sottolineato, sono stati raccolti in un fortunato Millelire che, pubblicato nel 1997, ? ormai divenuto una specie di manifesto per tutti i bukowskiani ed io ne sono veramente contento. Da l? si attinge per trovare una frase ad effetto per varie occasioni: divertire, sorprendere, attirare l?attenzione, dissacrare...

3- E per concludere il ?Capitolo Charles Bukowski?, anche se suppongo che, in qualche modo, questi sia inscindibile da te, dalla tua vita ed attivit? letteraria, dicevo che ho appena letto su  ?La Gazzetta di Mantova? del 26 Febbraio 2005, l?articolo dal titolo ?Bukowski secondo me?. Ecco che allora scontatamente ti chiedo ancora: Bukowski secondo te?

Charles Bukowski, secondo me, era un grandissimo scrittore. Venendo dalla strada, aveva fatto la gavetta e conosceva il mondo. Le cose che scriveva le aveva vissute sulla sua pelle, non barava mai col lettore. Aveva uno stile efficace, diretto e riusciva a descrivere la quotidianit? con una chiarezza impressionante. Il mio grande rimpianto ? stato non conoscerlo. Bukowski mor? nel 1994, anno in cui io scoprii il suo genio letterario. Salinger, nel Giovane Holden, sosteneva che ?uno scrittore ? qualcuno che quando hai appena finito di leggere il suo libro senti tuo amico e che vorresti chiamare al telefono tutte le volte che vuoi?. Mi sarebbe piaciuto farlo con Buk ma non ne ebbi il tempo. Cos?, dieci anni dopo la sua morte, questo libro che ho scritto rappresenta quella telefonata mancata.


4- E proprio tornando a parlare della new economy, vorrei far ora riferimento al tuo "Informatici - I Peter Pan del Pc", edito da Sonda nella Collana Lavori Socialmente Inutili. Difatti, in questo libro, ad essere raccontato con ironia ? proprio il popolo dell'high-tech, della new economy e della milano-da-bere, mettendo in luce debolezze, manie, stravaganze e modus vivendi degli informatici. Essendo tu stesso un informatico, quanto c?? di te in questo libro? Cosa significa vivere una certa vita per guadagnarsi da vivere e poi da scrittore essere ricatapultato in quel mondo bukowskiano che aborra e deride tutto ci?? E? cos? che ? nato questo libro?

Nel libro c?? molto di me. L?ispirazione per scriverlo mi ? venuta proprio in ufficio, uno di quegli open space che fanno tanto azienda ICT all?avanguardia. Un luogo pieno zeppo d?informatici: spettacolo davvero notevole da vedere, interessante sopratutto per chi non fa quel lavoro. Ci sono personaggi incredibili, situazioni stravaganti, usi e costumi esclusivi della generazione dot.com, che dovevano assolutamente essere raccontati. Questo mi sono detto alzando gli occhi dal monitor e cominciando a prendere appunti sul popolo dell'high-tech, della new economy e della milano-da-bere, vera capitale delle aziende informatiche italiane. Nel libro ho cercato di raccontare tutto questo con ironia, mettendo in luce debolezze, manie, stravaganze e modus vivendi degli informatici.


5- Vivi da alcuni anni a Milano anzi come a te piace chiamarla nella Milano da bere, e come ci vivi ce lo hai simpaticamente spiegato nella presentazione. Ma come dici in ?Mantovani - I nipoti di Virgilio?, edito da Sonda nel 2003 nella Collana Guide Xenofobe Italiane Guida ai migliori difetti e alle peggiori virt?, che gi? dal titolo ? tutto un programma?.Sei molto legato e fiero delle tue origini, geloso delle tradizioni, orgoglioso della cucina, e sempre pronto a tessere le lodi della propria terra. In estrema sintesi, proponi al lettore, con questo libro, il ritratto del vero mantovano: ?un curioso personaggio intimamente convinto che al centro di tutto ci sia Mantova, la sua provincia e attorno il nulla.? Simpatica ed affettuosa ironia per la propria terra a parte, quanto ti manca quest?ultima? Quanto ti manca la vita di tutti i giorni nei luoghi che ti hanno dato i natali? Ed ? vero che: la propria terra ? pi? vicina al proprio cuore, quando da questo ? pi? lontana? O ancora una volta si tratta di un aforisma che a furia di affermarlo diventa bugia?

Mantova ce l?ho sempre nel cuore. Credo che quando ci si allontani da un luogo si finisca per idealizzarlo e, molto spesso, per rimpiangerlo. Fortunatamente non mi sono trasferito dall?altra parte del mondo e, in un paio d?ore, riesco a ritornare nella Bassa. Ogni volta ? sempre un piacere. La buona tavola, la calma sonnacchiosa della provincia lontana anni luce dalla frenesia meneghina, la nebbia che, per noi che ci siamo nati nel mezzo, ? qualcosa che ci portiamo dentro per tutta la vita... Nel mio libro ?Mantovani ? I nipoti di Virgilio? c?? proprio questo: la descrizione della mia terra, della sua gente, le tradizioni, il modo di pensare, i difetti e le idiosincrasie, il cibo, il Festival Letteratura, la Celeste Galeria.... Insomma, una specie di guida che raccoglie tutte quelle particolarit? e quegli aspetti antropologici e umani, che non si trovano in una guida turistica.


6- Soffermandomi incuriosita a leggere una raccolta di articoli e recensioni apparsi sulla stampa nazionale, locale e su internet, debbo dire che contenuti a parte, che tutti potranno comunque leggere semplicemente clickando qui: http://www.roversiplanet.com/press.asp e dove si cerca di descrivere Paolo Roversi Autore e la sua anticonformista attivit? letteraria, quelli che realmente mi hanno colpito sono i vari titoli che dicono di te e delle tue opere: ?Il diavolo e l'acqua santa? dal Tirreno del 5 Marzo 2005; ?Tutti pazzi per Bukowski? da Il Riformista del 9 Febbraio 2005; ?Letteratura maledetta non autorizzata? da La Rivisteria N?142 - Dicembre 2004; ?I mantovani: un popolo coriaceo alla conquista del Sud America? da Agenzia: News Italia Press del 18/05/2004; ?Il tallone d'Achille degli informatici? L'italiano? da La Gazzetta di Mantova del 07/02/2003; ?Roversi, promessa della nuova narrativa? da La Voce di Mantova del 22/02/1997. Come ti misuri ogni volta con questi articoli e questi titoli ?che dicono di te??? E quanto realmente, giustamente e degnamente dicono di te, di quello che scrivi, di quello che realmente pensi?

Mi piace scrivere delle mie passioni, delle cose amo. Penso che sia importante farlo, anzi essenziale, se si vuol apparire credibile al lettore. Non c?? niente di peggio di uno scrittore che si mette a raccontare qualcosa che non conosce a fondo. Quando succede i risultati sono sempre deludenti. Partendo da questo pensiero mi ? stato quindi naturale parlare della mia terra, del mio lavoro e del mio autore preferito. La stampa, ad ogni passaggio, mi ha seguito in questo cammino e ogni volta ha descritto, e credo apprezzato viste le critiche positive, le mie passioni.

7- Su una divertente sezione del tuo sito personale, intitolata ?Friends & Passions? scrivi: ?Passions-Charles Bukowski, Birra, Vespa, 50 Nizza e la passeggiata di quelli?, ?Friends-Gli Zingari: la pagina della memoria, Er Pomi? Se potessi assegnare un solo aggettivo ad ognuno e ad ogni cosa presente in questi due elenchi, importanti e distinti, quale scegliresti?

Buk: Un mito
Birra : Alla spina, ghiacciata
Vespa: Odio ripetermi ma ? un altro mito. Il modello vecchio, per?.
Nizza  la citt? ideale
Friends: Essenziali per vivere bene

8- Da BooKCorsara, io difatti ho appena terminato un E-ring sulla mia ?Dama Bianca?, e quest? ultimo iscritto al Journal di BookCrossing, con il famoso bcicode che ne segnala gli spostamenti ovunque venga abbandonato e ritrovato, vorrei passare a segnalare un?importante iniziativa alla quale anche tu, con mia grande soddisfazione appunto da BookCorsara, stai prendendo parte. Difatti a Guastalla, nel corso dell'incontro con l'autore Paolo Roversi sono stati liberati quaranta libri: ognuno di essi ? riconoscibile per una particolare etichetta apposta sulla copertina. Sar? cura di chi li trover? comunicare il luogo di "ritrovamento" la nuova ubicazione del libro; con la speranza che il volume possa passare tra molte mani, sino alla consunzione. Tra i libri liberati di Roversi anche MANTOVANI - I NIPOTI DI VIRGILIO ed INFORMATICI - I PETER PAN DEL PC. Quanto ti entusiasma il BookCrossing da autore? Quanto potrebbe interessare meno il tuo editore? Siete in simbiosi su questa attivit?? Cosa senti quando ti soffermi a pensare che i tuoi libri stanno percorrendo una propria strada e tutta da soli, segnata solo dal caso e dal destino di chi li trova e poi li abbandona ancora, magari in un luogo totalmente diverso d?Italia, d?Europa o del mondo?

Mi piace il bookcrossing perch? i libri nascono liberi, per essere letti. L?idea che qualcuno trovi per caso un mio libro e, incuriosito, lo legga mi affascina e mi stimola. Questo credo sia l?obbiettivo di chi scrive: essere letto, anche per caso. Non dobbiamo preoccuparci di come il libro arrivi fra le mani del lettore; l?importante ? che ci arrivi. Non penso che gli editori condannino l?iniziativa: anzi; grazie al bookcrossing molta gente ? incentivata a leggere e questo non pu? essere che un bene per l?editoria.

9- In apertura del tuo Blog personale hai voluto riportare questa frase di Michael Moore, tratta dal discorso pronunciato durante la cerimonia per il ritiro dell?Oscar 2003 per il documentario Bowling a Colombine: ?Ci piace la non-finzione e viviamo in tempi fittizi. Viviamo in un?epoca dove ci sono elezioni fittizie per eleggere un presidente fittizio. Viviamo in un?epoca dove c?? un uomo che ci manda in guerra per ragioni fittizie. [?] Noi siamo contro questa guerra, signor Bush. Si vergogni, signor Bush, si vergogni!? Quando ed in quale modo ti sarebbe piaciuto pronunciare anche a te la medesima frase?

Non riesco a pensare ad un?occasione in particolare. Forse questa frase rappresenta per me pi? uno stato mentale: un modo per dire basta all?ipocrisia, una cosa che proprio non sopporto nelle persone.


10- Ultima, classica, immancabile domanda di ogni mia intervista, quella che vuol tracciare un filo conduttore tra le varie vedute degli intervistati a proposito di un consiglio da dare all?esordiente, ed oggi chi meglio di lei a cui porla, che nel mondo dello scrivere e delle pubblicazioni cartacee vive e sopravvive gi? da un bel po?? Cosa consiglierebbe dunque, in primis, Paolo Roversi ad uno scrittore esordiente, che in quel suo stesso mondo sta muovendo i primi impacciati passi?

Di tenere duro. Diventare uno scrittore ? un percorso lungo e pieno di delusioni.  Per centrare l?obbiettivo bisogna desiderarlo intensamente, leggere moltissimi libri dei generi pi? diversi, scrivere e riscrivere costantemente, come un atleta che si allena per le olimpiadi, essere ipercritici con se stessi e cestinare tutti quei racconti mediocri che ognuno di noi conserva come reliquie in qualche cassetto... Questo per cominciare bene, poi anche un po? di fortuna e di faccia tosta non guastano.

***********

Grazie allo stimatissimo Paolo Roversi,
per la sua cortese e graditissima partecipazione.

Caramente, Monia Di Biagio.


E-mail: moniadibiagio2003@libero.it
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N.B.: Si fa presente che per l?utilizzo di questa INTERVISTA ? assolutamente necessario richiedere il consenso della Redattrice e dell? Autore intervistato.
Ultima modifica di carlo il 15/12/2008, 11:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Max_72 »

cestinare tutti quei racconti mediocri che ognuno di noi conserva come reliquie in qualche cassetto...
Non sono d'accordo, secondo me tenerli non fa male, caso mai possiamo usarli per applicarci ci? che di nuovo impariamo di mese in mese.
Chiss? che non ne esca qualcosa di buono.
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Messaggio da Monia Di Biagio »

Da Paolo Roversi.

Immagine

Paolo Roversi
BUKOWSKI
SCRIVO RACCONTI
POI CI METTO IL SESSO PER VENDERE
Vita, vizi e virt? dello scrittore maledetto
con un'intervista a Fernanda Pivano

EDITORE: STAMPA ALTERNATIVA
PREZZO: 10,00 euro
ISBN: 88-7226-841-9

Charles Bukowski: l'ubriacone, il donnaiolo, l'amante delle corse dei cavalli, il poeta underground, il ribelle sfregiato dall'acne, l'impiegato delle Poste, l'uomo dai mille lavori, il factotum dei bassifondi, il grande scrittore maledetto.
Paolo Roversi in questo pamphlet traccia, con stile veloce ed essenziale, un ritratto confidenziale di Bukowski: la biografia, la vita, le immagini, le curiosit?, avvalendosi di un interlocutore d'eccezione: Fernanda Pivano.
Un viaggio nel mondo bukowskiano che spazia dalla poesia alla alcool, dalla religione al cinema, dal teatro alla musica, dalle corse dei cavalli ai reading ubriachi.
Un testo dalla parte dei lettori appassionati, ma sopratutto del Bukowski scrittore, che sorridendo, sentenziava: Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. ? per questo che scrivono.

Il volume ? disponibile nelle migliori librerie oppure pu? essere acquistato online sul sito di Stampa Alternativa: http://www.stampalternativa.it/libri.ph ... 7226-841-9

Per saperne di pi? sul libro e sull'autore visita Roversiplanet: http://www.roversiplanet.com/
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Paolo Roversi (di Monia Di Biagio)

Messaggio da carlo »

ancora devo prenderlo, ma per un bukkomane come me... Non mancher? nella mia collezione.

Ciao Monia, un piacere vederti da ste parti, hai visto che finalmente ho messo il tasto "interviste" sul sito? :D
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Messaggio da Monia Di Biagio »

Si Carlo, ti ringrazio e ti ho gi? risposto via e-mail. Peccato che la presentazione di questo libro di Roversi, gi? ci sia stata il 9 aprile a Teramo....I miei tempi internet ormai sono tutti da rivedere, purtroppo, presa da mille altri impegni, ormai la rete per me ? off-limits, ed il lavoro arretrato, campeggia sulla mia testa come una spada di Damolcle ed urla vendetta. Ce la far?? Intanto ce l'ho fatta a metter gi? questo messaggio. Per il futuro speriamo in meglio. :wink: Amen.
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Messaggio da carlo »

E' uscito in libreria il nuovo romanzo di Paolo Roversi.
S'intitola Blue Tango - noir metropolitano ed ? edito da Stampa Alternativa.




La musica
Fa da colonna sonora al romanzo, tanto da dargli il titolo, la canzone Blue Tango di Paolo Conte.

Le Recensioni






Paolo Roversi
BLUE TANGO
noir metropolitano
EDITORE: STAMPA ALTERNATIVA
PREZZO: 10,00 euro
PAGINE : 204

Il libro
Una nuova coppia di investigatori si affaccia sul palcoscenico del romanzo poliziesco italiano. Apparentemente male assortita, nel forte contrasto tra la stropicciata vitalit? di Enrico Radeschi, trentenne giornalista free-lance ed hacker, e il severo rigore di Loris Sebastiani, vicequestore col fiuto del poliziotto di razza, funziona invece come un orologio svizzero quando si tratta di risolvere i casi pi? difficili. In sella alla sua inseparabile vespa gialla del ?74, Enrico Radeschi si muove agile nella citt? congestionata, sempre a caccia di informazioni, che non esita a cercare tra la nutrita schiera delle sue equivoche conoscenze, sempre sperando nello scoop che lo accrediti definitivamente presso il grande quotidiano cittadino. Istintivo quasi all?eccesso ed ossessionato dalla legge dei piccoli numeri, ? sempre pronto a colmare le lacune informatiche della questura, in cambio di notizie da pubblicare. Dal canto suo, Loris Sebastiani, un sigaro sempre spento e martoriato fra le labbra, raffinato intenditore di vini e donnaiolo per vocazione, si imprime nella memoria del lettore con i suoi modi controllati, le sue poche ma efficaci parole, la tenacia e l?intelligenza vivace, l?onest? di giudizio.

La trama
In una Milano autunnale, allagata dai temporali e prematuramente addobbata per il Natale, Radeschi e Sebastiani condividono in questo romanzo oneri e onori di due diverse indagini: un serial killer che uccide giovani prostitute nei loro appartamenti, e un misterioso suicidio-omicidio sul quale incombe l?ombra del terrorismo, o forse di un traffico internazionale di droga. Entrambe le inchieste si snodano lungo la linea rossa della metropolitana, che sembra confermarsi luogo simbolo delle paure contemporanee, e diventa, insieme alla citt?, vera co-protagonista del romanzo. Indizi che sembrano tali ma non lo sono, suicidi che sembrano omicidi, tracce che conducono nel nulla; come molte indagini poliziesche all?inizio i nostri segugi sembrano brancolare nel buio. Ma l?affiatamento, il gio co di squadra, il bisogno di verit? e la tenacia nel perseguirla, insieme alle pi? moderne tecniche investigative, conducono la storia al suo scioglimento finale, che non mancher? di sorprendere.

L'ANTICIPAZIONE
Il quotidiano Il Riformista nella pagina dei libri Bookmark dell'edizione del 4 gennaio ha pubblicato, in anteprima, il primo capitolo del romanzo con tanto di vignetta
(clicca sull'immagine per leggere l'articolo)




Il volume ? disponibile nelle migliori librerie oppure pu? essere acquistato online sul sito di Stampa Alternativa o su IBS cliccando qui


Per saperne di pi? sul libro visita la pagina dedicata a Blue Tango
Per saperne di pi? sull'autore visita Roversiplanet
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Messaggio da carlo »

Parte la prossima settimana il tour di presentazioni
dell'ultimo romanzo di Paolo Roversi.
Il libro s'intitola Blue Tango - noir metropolitano
ed ? edito da Stampa Alternativa.
Milano, Torino, Bologna e Mantova le prime tappe



A poco pi? di un mese dall'uscita in libreria prendono il via le presentazioni pubbliche del romanzo.
Ecco i primi quattro appuntamenti:

Venerd? 24 marzo, alla Scuola di Musica di Suzzara (Mantova) clicca per tutti i dettagli

Sabato 1 Aprile alla Libreria del Giall o di Milano clicca per tutti i dettagli

Mercoled? 5 aprile alla Libreria Fnac di Torino clicca per tutti i dettagli

Venerd? 7 Aprile alla Libreria Trame di Bologna. clicca per tutti i dettagli




Le recensioni


! La Repubblica
?Blue Tango? ? un romanzo che vale. Soprattutto perch?, tra morti e cadaveri, riesce a tenere ?viva? l?attenzione del lettore. Il che ? davvero raro in tempi come i nostri dove ormai ci sono pi? giallisti che detenuti, pi? investigatori privati che omicidi.
Gian Paolo Serino
(leggi tutto)

Rumore
?Blue Tango? ? un buon noir, giocato sull'(auto)ironia, che piacer? a chi ama Scerbanenco e ancor di pi? a chi apprezza lo zigzagare milanese di Dazieri
Manuel Graziani
(leggi tutto)

La Tela Nera
I personaggi si amano da subito, la copp ia reporter-questurino monopolizza la scena! ma anche i mascalzoni del quartiere fanno la loro parte grazie a dialoghi e situazioni vere, a un ritmo alto che ?consuma? il lettore (tra l?altro una sparatoria sotto il diluvio universale da film) e la storia insieme, all?unisono, sulle note di Conte dietro una malinconica serata autunnale (i milanesi apprezzeranno i riferimenti presenti tra il turistico notturno e la tradizione cittadina). Che sia un saggio, un noir o una nuova sfida aspettiamo il prossimo. Da adesso.
Fabio Marangoni
(leggi tutto)

Sherlock Magazine e Thriller Magazine
Blue Tango, nel complesso, ? un giallo avvincente, non contorto, molto scorrevole e veloce. La curiosit? di sapere come andr? a finire, dove Radeschi porter? la sua vecchia vespa gialla del '74, fa sfogliare avidamente una pagina dopo l'altra. Si ha l'idea del movimento, della velocit?: azione ? la parola d'ordine. L'autore non spreca nemmeno una parola pi? del necessario per le descrizioni e i dialoghi: la scrittura appare come una macchina ben oliata.
Giorgio Bandini
(leggi tutto)

Liberazione
Un?incursione negli ambienti mi lanesi, in una societ? variopinta, ! sempre in mutazione. (...)
La scrittura asciutta e il ritmo rapido di Blue Tango tiene insieme il romanzo d?avventura e quello poliziesco(...)
Michele Corleone
(leggi tutto)

Cut-up
Paolo Roversi, giornalista, autore di pamphlet ironici e dissacratori, si cimenta con il giallo e lo fa con divertimento e abilit?, giocando un po? con tutti gli stereotipi del genere, dal giornalista sfigato al serial killer ammazza prostitute. Pi? che alla soluzione dell?enigma, l?autore sembra interessato ad ammiccare al lettore, a catturarlo nella rete della storia. Le descrizioni sono sempre molto precise, si tratti di annotazione sulle abitudini dei milanesi (?Milano ? la citt? degli orologi. Ce ne sono tantissimi, disseminati lungo i viali. Presenze costanti che ti osservano dal marciapiedi?) o esposizioni tecniche dei sistemi di hackeraggio (dimenticavo, Radeschi ? anche un hacker!). I personaggi, marcati dalle loro abitudini come nella migliore tradizione del romanzo seriale, sanno essere accattivanti quanto basta.
Fabio Nardini
(leggi tutto)

La Sicilia
Scrittura fluida e coinvolgente, dosata con notevole autoironia, per questo noir di esordio di Roversi che rende omaggio ai su! oi miti letterari e al grande Paolo Conte, autore del pezzo che d? il titolo all?opera.
Roberto Mistretta
(leggi tutto)

King Lear
La scrittura di Paolo Roversi ? veloce, molto veloce, a ritmo, sulle note di Blue Tango: nessuna concessione, nessun elemento superfluo che si possa distinguere come backdrop noise nel corpus narrativo. Stile asciutto, come se la penna adoperata fosse in realt? un carboncino buono per disegnare sul foglio bianco della vita, o un gessetto sulla nera verginit? d?una lavagna. E qu alche
ingenuit?, qua e l? a graffiare (e a griffare) meglio lo spirito pavido di Enrico Radeschi, contribuisce a fare di Blue Tango un romanzo godibile, in bilico fra la scrittura di LorianoMacchiavelli, Gianni Biondillo, Sandrone Dazieri, e per certi versi anche del miglior Scerbanenco, quello di ?Venere Privata?.
Giuseppe Iannozzi
(leggi tutto)

Mentelocale e Kult Underground
Milano ? ben ricostruita e fa da credibile scenario a un susseguirsi frenetico di orribili delitti. A tratti pare di essere dentro un noir di Scerbanenco, autore che Roversi dimostra di conoscere bene. I personaggi sono realistici e parlano tra di loro con un dialogo serrato che contribuisce allo sviluppo dell'azione. Il sottobosco milanese fatto di criminalit?, papponi, spacciatori, extracomunitari, prostitute, informatori ? reso con dovizia di particolari ed ? ben descritto.
Gordiano Lupi
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NOTTE BIANCA IN NOIR
In occasione della NOTTE BIANCA che si svolger?
a Milano domani sabato 25 marzo 2006
la libreria FELTRINELLI di Piazza Piemonte, 2 organizza,
a partire d alle ore 18.00, una serata interamente dedicata al noir.
Fra i protagonisti
lo scrittore Paolo Roversi
che presenter? il suo ultimo romanzo
BLUE TANGO
NOIR METROPOLITANO
Stampa Alternativa, 2006
Introduce il giornalista e scrittore PIERO COLAPRICO




I prossimi appuntamenti

Sabato 1 Aprile alla Libreria del Giallo di Milano clicca per tutti i dettagli

Mercoled? 5 aprile alla Libreria Fnac di Torino clicca per tutti i dettagli

Venerd? 7 Aprile alla Libreria Trame di Bologna. clicca per tutti i dettagli




Le recensioni


La Repubblica
?Blue Tango? ? un romanzo che vale. Soprattutto perch?, tra morti e cadaveri, riesce a tenere ?viva? l?attenzione del lettore. Il che ? davvero raro in tempi come i nostri dove ormai ci sono pi? giallisti che detenuti, pi? investigatori privati che omicidi.
Gian Paolo Serino
(leggi tutto)

Rumore
?Blue Tango? ? un buon noir, giocato sull'(auto)ironia, che piacer? a chi ama Scerbanenco e ancor di pi? a chi apprezza lo zigzagare milanese di Dazieri
Manuel Graziani
(leggi tutto)

La Tela Nera
I personaggi si amano da subito, la coppia reporter-questurino monopolizza la scena ma anche i mascalzoni del quartiere fanno la loro parte grazie a dialoghi e situazioni vere, a un ritmo alto che ?consuma? il lettore (tra l?altro una sparatoria sotto il diluvio universale da film) e la storia insieme, all?unisono, sulle note di Conte dietro una malinconica serata autunnale (i milanesi apprezzeranno i riferimenti presenti tra il turistico notturno e la tradizione cittadina). Che sia un saggio, un noir o una nuova sfida aspettiamo il prossimo. Da adesso.
Fabio Marangoni
(leggi tutto)

Sherlock Magazine e Thriller Magazine
Blue Tango, nel complesso, ? un giallo avvincente, non contorto, molto scorrevole e veloce. La curiosit? di sapere come andr? a finire, dove Radeschi porter? la sua vecchia vespa gialla del '74, fa sfogliare avidamente una pagina dopo l'altra. Si ha l'idea del movimento, della velocit?: azione ? la parola d'ordine. L'autore non spreca nemmeno una parola pi? del necessario per le descrizioni e i dialoghi: la scrittura appare come una macchina ben oliata.
Giorgio Bandini
(leggi tutto)

Liberazione
Un?incursione negli ambienti milanesi, in una societ? variopinta, sempre in mutazione. (...)
La scrittura asciutta e il ritmo rapido di Blue Tango tiene insieme il romanzo d?avventura e quello poliziesco(...)
Michele Corleone
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Cut-up
Paolo Roversi, giornalista, autore di pamphlet ironici e dissacratori, si cimenta con il giallo e lo fa con divertimento e abilit?, giocando un po? con tutti gli stereotipi del genere, dal giornalista sfigato al serial killer ammazza prostitute. Pi? che a lla soluzione dell?enigma, l?autore sembra interessato ad ammiccare al lettore, a catturarlo nella rete della storia. Le descrizioni sono sempre molto precise, si tratti di annotazione sulle abitudini dei milanesi (?Milano ? la citt? degli orologi. Ce ne sono tantissimi, disseminati lungo i viali. Presenze costanti che ti osservano dal marciapiedi?) o esposizioni tecniche dei sistemi di hackeraggio (dimenticavo, Radeschi ? anche un hacker!). I personaggi, marcati dalle loro abitudini come nella migliore tradizione del romanzo seriale, sanno essere accattivanti quanto basta.
Fabio Nardini
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La Sicilia
Scrittura fluida e coinvolgente, dosata con notevole autoironia, per questo noir di esordio di Roversi che rende omaggio ai suoi miti letterari e al grande Paolo Conte, autore del pezzo che d? il titolo all?opera.
Roberto Mistretta
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King Lear
La scrittura di Paolo Roversi ? veloce, molto veloce, a ritmo, sulle note di Blue Tango: nessuna concessione, nessun elemento superfluo che si possa distinguere come backdrop noise nel corpus narrativo. Stile asciutto, come se la penna adoperata fosse in rea lt? un carboncino buono per disegnare sul foglio bianco della vita, o un gessetto sulla nera verginit? d?una lavagna. E qualche
ingenuit?, qua e l? a graffiare (e a griffare) meglio lo spirito pavido di Enrico Radeschi, contribuisce a fare di Blue Tango un romanzo godibile, in bilico fra la scrittura di LorianoMacchiavelli, Gianni Biondillo, Sandrone Dazieri, e per certi versi anche del miglior Scerbanenco, quello di ?Venere Privata?.
Giuseppe Iannozzi
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Mentelocale e Kult Underground
Milano ? ben ricostruita e fa da credibile scenario a un susseguirsi frenetico di orribili delitti. A tratti pare di essere dentro un noir di Scerbanenco, autore che Roversi dimostra di conoscere bene. I personaggi sono realistici e parlano tra di loro con un dialogo serrato che contribuisce allo sviluppo dell'azione. Il sottobosco milanese fatto di criminalit?, papponi, spacciatori, extracomunitari, prostitute, informatori ? reso con dovizia di particolari ed ? ben descritto.
Gordiano Lupi
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Il volume ? disponibile nelle migliori librerie oppure pu? essere acquistato online sul sito di Stampa Alternativa o su IBS cliccando qui

Paolo Roversi
BLUE TANGO
noir metropolitano
EDITORE: STAMPA ALTERNATIVA
PREZZO: 10,00 euro
PAGINE : 204
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Happy Hour con delitto sulle note di BLUE TANGO
Doppio appuntamento noir
sabato 22 aprile 2006 ore 18.00
presso la Libreria del CORSO di Corso Buenos Aires, 49/51 a Milano
Lo scrittore Paolo Roversi
presenter? il suo ultimo romanzo
! BLUE TANGO
NOIR METROPOLITANO
Stampa Alternativa, 2006
insieme a lui
la scrittrice Elisabetta Bucciarelli
che presenter? il suo
HAPPY HOUR
Mursia, 2005


Il pro ssimo immancabile appuntamento con il NOIR ? fra sette giorni alla bellissima



Gioved? 27 aprile, ore 18.30 alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano lo scrittore Paolo Roversi presenter? il suo ultimo romanzo BLUE TANGO (giunto alla seconda edizione in due mesi!).
Lo introdurr? il giornalista e critico letterario Gian Paolo Serino
Intervenite numerosi!


!

Le recensioni


La Repubblica
?Blue Tango? ? un romanzo che vale. Soprattutto perch?, tra morti e cad averi, riesce a tenere ?viva? l?attenzione del lettore. Il che ? davvero raro in tempi come i nostri dove ormai ci sono pi? giallisti che detenuti, pi? investigatori privati che omicidi.
Gian Paolo Serino
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Rumore
?Blue Tango? ? un buon noir, giocato sull'(auto)ironia, che piacer? a chi ama Scerbanenco e ancor di pi? a chi apprezza lo zigzagare milanese di Dazieri
Manuel Graziani
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La Tela Nera
I personaggi si amano da subito, la coppia reporter-questurino monopolizza la scena ma anche i mascalzoni del quartiere fanno la loro parte grazie a dialoghi e situazioni vere, a un ritmo alto che ?consuma? il lettore (tra l?altro una sparatoria sotto il diluvio universale da film) e la storia insieme, all?unisono, sulle note di Conte dietro una malinconica serata autunnale (i milanesi apprezzeranno i riferimenti presenti tra il turistico notturno e la tradizione cittadina). Che sia un saggio, un noir o una nuova sfida aspettiamo il prossimo. Da adesso.
Fabio Marangoni
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Sherlock Magazine e Thriller Magazine
Blue Tango, nel complesso, ? un giallo avvincente, non contorto, molto scorrevole e veloce. La curiosit? di sapere come andr? a finire, dove Radeschi porter? la sua vecchia vespa gialla del '74, fa sfogliare avidamente una pagina dopo l'altra. Si ha l'idea del movimento, della velocit?: azione ? la parola d'ordine. L'autore non spreca nemmeno una parola pi? del necessario per le descrizioni e i dialoghi: la scrittura appare come una macchina ben oliata.
Giorgio Bandini
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Liberazione
Un?incursione negli ambienti milanesi, in una societ? variopinta, sempre in mutazione. (...)
La scrittura asciutta e il ritmo rapido di Blue Tango tiene insieme il romanzo d?avventura e quello poliziesco(...)
Michele Corleone
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Cut-up
Paolo Roversi, giornalista, autore di pamphlet ironici e dissacratori, si cimenta con il giallo e lo fa con divertimento e abilit?, giocando un po? con tutti gli stereotipi del genere, dal giornalista sfigato al serial killer ammazza prostitute. Pi? che alla soluzione dell?enigma, l?autore sembra interessato ad ammiccare al lettore, a catturarlo nella rete della storia. Le descrizioni sono sempre molto precise, si tratti di annotazione sulle abitudini dei milanesi (?Milano ? la citt? degli orologi. Ce ne sono tantissimi, disseminati lungo i viali. Presenze costanti che ti osservano dal marciapiedi?) o esposizioni tecniche dei sistemi di hackeraggio (dimenticavo, Radeschi ? anche un hacker!). I personaggi, marcati dalle loro abitudini come nella migliore tradizione del romanzo seriale, sanno essere accattivanti quanto basta.
Fabio Nardini
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La Sicilia
Scrittura fluida e coinvolgente, dosata con notevole autoironia, per questo noir di esordio di Roversi che rende omaggio ai suoi miti letterari e al grande Paolo Conte, autore del pezzo che d? il titolo all?opera.
Roberto Mistretta
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King Lear
La scrittura di Paolo Roversi ? veloce, molto veloce, a ritmo, sulle note di Blue Tango: nessuna concessione, nessun elemento superfluo che si possa distinguere come backdrop noise nel corpus nar rativo. Stile asciutto, come se la penna adoperata fosse in realt? un carboncino buono per disegnare sul foglio bianco della vita, o un gessetto sulla nera verginit? d?una lavagna. E qualche
ingenuit?, qua e l? a graffiare (e a griffare) meglio lo spirito pavido di Enrico Radeschi, contribuisce a fare di Blue Tango un romanzo godibile, in bilico fra la scrittura di LorianoMacchiavelli, Gianni Biondillo, Sandrone Dazieri, e per certi versi anche del miglior Scerbanenco, quello di ?Venere Privata?.
Giuseppe Iannozzi
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Mentelocale e Kult Underground
Milano ? ben ricostruita e fa da credibile scenario a un susseguirsi frenetico di orribili delitti. A tratti pare di essere dentro un noir di Scerbanenco, autore che Roversi dimostra di conoscere bene. I personaggi sono realistici e parlano tra di loro con un dialogo serrato che contribuisce allo sviluppo dell'azione. Il sottobosco milanese fatto di criminalit?, papponi, spacciatori, extracomunitari, prostitute, informatori ? reso con dovizia di particolari ed ? ben descritto.
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BLUE TANGO
noir metropolitano
EDITORE: STAMPA ALTERNATIVA
PREZZO: 10,00 euro
PAGINE : 204


Per saperne di pi? sul libro visita la pagina dedicata a Blue Tango
Per saperne di pi? sull'autore visita Roversiplanet
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Gioved? 27 aprile, ore 18.30
Libreria Rizzoli
Galleria Vittorio Emanuele II
Milano
Lo scrittore Paolo Roversi
presenta il suo ultimo romanzo
BLUE TANGO noir metropolitano
Introduce il giornalista e critico letterario
Gian Paolo Serino


Blue Tango page
Paolo Roversi
BLUE TANGO
NOIR METROPOLITANO
Stampa Alternativa, 2006
seconda edizione

Il libro
Una nuova coppia di investigatori si affaccia sul palcoscenico del romanzo poliziesco italiano.Apparentemente male assortita, nel forte contrasto tra la stropicciata vitalit? di Enrico Radeschi, trentenne giornalista free-lance ed hacker, e il severo rigore di Loris Sebastiani, vicequestore col fiuto del poliziotto di razza, funziona invece come un orologio svizzero quando si tratta di risolvere i casi pi? difficili.In sella alla sua inseparabile vespa gialla del ?74, Enrico Radeschi si muove agile nella citt? congestionata, sempre a caccia di informazioni, che non esita a cercare tra la nutrita schiera delle sue equivoche conoscenze, sempre sperando nello scoop che lo accrediti definitivamente presso il grande quotidiano cittadino. Istintivo quasi all?eccesso ed ossessionato dalla legge dei piccoli numeri, ? sempre pronto a colmare le lacune informatiche della questura, in cambio di notizie da pubblicare.Dal canto suo, Loris Sebastiani, un sigaro sempre spento e martoriato fra le labbra, raffinato intenditore di vini e donnaiolo per vocazione, si imprime nella memoria del lettore con i suoi modi controllati, le sue poche ma efficaci parole, la tenacia e l?intelligenza vivace, l?onest? di giudizio.

La trama
In una Milano autunnale, allagata dai temporali e prematuramente addobbata per il Natale, Radeschi e Sebastiani condividono in questo romanzo oneri e onori di due diverse indagini: un serial killer che uccide giovani prostitute nei loro appartamenti, e un misterioso suicidio-omicidio sul quale incombe l?ombra del terrorismo, o forse di un traffico internazionale di droga.Entrambe le inchieste si snodano lungo la linea rossa della metropolitana, che sembra confermarsi luogo simbolo delle paure contemporanee, e diventa, insieme alla citt?, vera co-protagonista del romanzo.Indizi che sembrano tali ma non lo sono, suicidi che sembrano omicidi, tracce che conducono nel nulla; come molte indagini poliziesche all?iniz io i nostri segugi sembrano brancolare nel ! buio. Ma l?affiatamento, il gioco di squadra, il bisogno di verit? e la tenacia nel perseguirla, insieme alle pi? moderne tecniche investigative, conducono la storia al suo scioglimento finale, che non mancher? di sorprendere.

La musica
Fa da colonna sonora al romanzo, tanto da dargli il titolo, la canzone Blue Tango di Paolo Conte.

L'autore
Paolo Roversi ? nato nel 1975. Giornalista pubblicista, vive a Milano. Si ? affermato come autore del pamphlet cult Bukowski Scrivo racconti poi ci metto il sesso per vendere ? Vita, vizi e virt? dello scrittore maledetto con un?intervista a Fernanda Pivano (Stampa Alternativa, 2005) (vedi scheda) che ? stato un piccolo caso editoriale oltre che una fortunata serie di incontri itineranti denominati Buktour.In precedenza, si era fatto apprezzare come autore dei saggi umoristici-antropologici Mantovani ? I nipoti di Virgilio (Sonda, 2003) e Informatici ? I Peter Pan del Pc (Sonda, 2002) oltre che del Millelire di aforismi Bukowski Seppellitemi vicino all?ippodromo cos? che possa sentire l?ebbrezza della volata finale (Stampa Alternativa, 1997).Biografia e bibliografia completa dell?autore sono disponibili sul suo sito ufficiale http://www.roversiplanet.com o su! http://paolo.roversi.googlepages.com/home

Prossimi appuntamenti
Sabato 29 aprile ore 18.00 presso Libreria Artemisia piazza Conca 21, Massa

Domenica 28 aprile ore 11.00 presso Libreria Feltrinelli via S. Francesco 7, Padova



Hanno scritto di Blue Tango


La Repubblica
?Blue Tango? ? un romanzo che vale. Soprattutto perch?, tra morti e cadaveri, riesce a tenere ?viva? l?attenzione del lettore. Il che ? davvero raro in tempi come i nostri dove ormai ci sono pi? giallisti che detenuti, pi? investigatori privati che omicidi.
Gian Paolo Serino
(leggi tutto)

Rumore
?Blue Tango? ? un buon noir, giocato sull'(auto)iron ia, che piacer? a chi ama Scerbanenco e anc! or di pi? a chi apprezza lo zigzagare milanese di Dazieri
Manuel Graziani
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Un?incursione negli ambienti milanesi, in una societ? variopinta, sempre in mutazione. (...)
La scrittura asciutta e il ritmo rapido di Blue Tango tiene insieme il romanzo d?avventura e quello poliziesco(...)
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La Sicilia
Scrittura fluida e coinvolgente, dosata con notevole autoironia, per questo noir di esordio di Roversi che rende omaggio ai suoi miti letterari e al grande Paolo Conte, autore del pezzo che d? il titolo all?opera.
Roberto Mistretta
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Paolo Roversi
BLUE TANGO
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EDITORE: STAMPA ALTERNATIVA
seconda edizione in due mesi
PREZZO: 10,00 euro
PAGINE : 204


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