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Chi scrive perch? lo fa? Una domanda che mi pongo praticamente da sempre. Perch? scrivo? Le risposte sono tante, e possono essere anche infinite, perci? dir? solo che chi scrive, o meglio, io scrivo perch? ho sempre qualcosa da dire. Perch? scrivere, ?  sempre meglio che tacere, e non importa per chi o per cosa si scrive, ci? che conta, ? poter far sentire la voce della propria coscienza attraverso le parole. Dir? che scrivere non ? un mestiere, ma ? un'arte. Socrate che conosceva bene quest'arte non ha lasciato niente di scritto eppure il suo pensiero ? giunto  fino a noi, e ci deliziamo nel leggerlo e ci adoperiamo nel metterlo in pratica. Omero si dice che abbia "raccontato" capolavori come l'Iliade, e l'Odissea, eppure oggi possiamo leggerli, e immaginare le vicende dei nostri eroi. Ebbene queste sono solo parole che volano, che transitando di epoca in epoca, sono giunte fino a noi cos? come si dice che l'oral poetry le abbia raccontate. Allora dir? che scrivere ? un'arte. L'arte della memoria, che permette ai posteri di leggere la voce delle coscienze.

Scrivere ? un mio modo di esistere.
C'? chi canta, chi dipinge, chi si ubriaca... io scrivo!

Se sapessi perch? lo faccio avrei risolto il mio mistero.
Come ho scritto nella mia bio, forse banalmente, ? che io scrivo da sempre. Recentemente ho ridiscusso con uno dei componeti il comitato di organizzazione della giornata mondiale della poesia qui a Padova ed ho ribadito che io scrivo ma non so evidenziare un perch?, ho iniziato improvvisamente e il farlo non ? solo piacere, ma anche sofferenza fintanto che quello che si deve compiere non si compia fino in fondo...
Chi mi vede sa distinguere i "giorni della creazione" da quelli ad andamento quotidiano, c'? insoddisfazione c'? tensione, svagatezza, assenza eppoi gioia e rilassatezza tutte estremamente brevi rispetto alla fase del parto eppoi la paura di perdere questo dono... eppoi........

io scrivo ma non so evidenziare un perch?, ho iniziato improvvisamente e il farlo non ? solo piacere, ma anche sofferenza fintanto che quello che si deve compiere non si compia fino in fondo...

mi piace molto questa definizione intanto che ci sono me la godo tutta

Credo che si scriva per il piacere, per il piacere che ricordiamo averci procurato l'ultima volta che abbiamo scritto.
Che poi questo piacere includa paura, tensione, smarrimento, fatica, ...e' vero, ma sempre piacere rimane, adrenalina, una porta su quello che riteniamo possa renderci liberi, di una liberta' a intermittenza ma comunque liberi.
La sensazione di quasi onnipotenza che mi arriva quando riesco a scrivere quello che volevo, si avvicina molto a tendere l'arco, scoccare la freccia e d'incanto...colpire il centro
La sensazione che mi arriva e' la stessa dell'innamoramento, quando tutto sembra possibile, nuovo, eterno, e mutevole, quando tutto parla svelandoci segreti dorati. Scrivere e' innamorarsi, e' potersi innamorare nuovamente e nuovamente e nuovamente, e' rappacificarsi con il mondo, con gli esseri e le cose che lo popolano e con le leggi che ne regolano l'esistenza.

Un proverbio taoista dice:
non chiedere alla lumaca la ragione della sua bava.

Buonanotte e buon innamoramento.

Indirettamente, il piacere di scrivere ? anche rileggersi dopo tanto tempo, come ho fatto qualche giorno fa.
In una notte insonne, rara, mi sono riletto tutte le mie cose vecchie.
Per met? ho pensato: - Cavolo, com'ero immaturo.
Per il resto, mi sono stupito, perch? non ricordando quasi nulla era come leggere uno sconosciuto, e quello sconosciuto mi ha emozionato.

hombre mi hai ricordato lo zen ed il tiro con l'arco........

la moto etccc ???????????

e via dicendo un mio piccolo film di culto "alice's restaurant"

tutte cose certamente note agli aficionados del forum

Anche io mi rileggo Max, lo faccio per rivivere le mie emozioni, e la prima cosa che penso ? " ho scritto delle cretinate" poi chiudo gli occhi e penso all'arco teso di Hombre quel dardo ormai ? stato scoccato, e non lo si pu? pi? fermare.

• Zagaria Luigi

Max ha scritto:

C'? chi canta, chi dipinge, chi si ubriaca... io scrivo!

Io sottoscrivo in pieno. E' tutta la vita che scrivo, non mi sono mai chiesta perch? lo faccio, semplicemente sento il bisogno di farlo e quando sto troppo tempo senza farlo...beh, credo di manifestare dei sintomi molto simili alle crisi d'astinenza dei peggiori drogati.
Scrivo, correggo, riscrivo.
cosa succede a rilleggere certe pagine a distanza di tempo?
Dipende. Si passa dalle crisi di sconforto beccando ripetizioni e banalit? puerili ("ma guarda che scemenze ho scritto!") a qualche raro autocompiacimento ("per?, questo non ? poi male...").

secondo me per? cantare dipingere e ubriacarsi mica esludono lo scrivere... sopratutto quest'ultima.

Io non lo so perch? scrivo, s? solo che in certi momenti ? l'unica cosa intelligente da fare, provare a buttare gi? qualche pagina di storie impossibili.

E son daccordo sull'effetto della rilettura a distanza, ? l'unico modo per poter esser davvero critici con i propri testi.