THE FIRST TIME I SAW, Lisa Massei per nuoviautori.org

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grazie anche da parte mia :)
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Anch'io ho diffuso la notizia sul mio blog

http://blog.libero.it/AltreLatitudini/

W.
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carlo
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Messaggio da carlo »

ps grazie writer! :)
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recensione con intervista

Messaggio da Lisa »

THE FIRST TIME I SAW, di LISA MASSEI

PRIME VISIONI

Davvero originale, questa raccolta antologica curata dalla giovane scrittrice toscana Lisa Massei.
Che, con la schiettezza ed il pragmatismo che un suo illustre concittadino informa tutti gli italiani esser tratto saliente del carattere livornese , un paio d?annetti orsono prese a contattare via e-mail quegli autori che le erano stati indicati come promettenti dai responsabili di svariate riviste letterarie sul web.
E fu cos? che nacque questo progettino antologico, senza un editore, ma stampato direttamente in una tipografia, a cura e spese della curatrice (non paia cacofonico).
Incuriosita da quest?insolita veste tipografica, essenziale, finanche spartana, mi sono chiesta come mai nessun editore abbia stampato questa raccolta di brevi racconti, alcuni dei quali veramente notevoli. E vieppi? me lo sono chiesta dato che ?antologizzare? vuol dire, per un editore, una fonte di guadagno meno aleatoria: chiunque ? nel campo lo sa.

Lascio dunque all?amica Lisa il compito di delucidarmi/ci un po?:

Allora, Lisa, come mai questo progetto nasce come book on demande? Per i non ?addetti ai lavori?, vuoi spiegare che differenza passa tra questa forma e l?edizione con una casa editrice?

Ciao? b? la differenza sta nel fatto che viene stampato su richiesta, ? un libro senza isbn e non ? reperibile in libreria, lo si pu? ordinare tramite internet, quindi, come puoi immaginare solo le persone veramente interessate lo possono avere. Un libro stampato on demand non ? facilmente reperibile, ma ha il lato positivo di ammortizzare le spese per chi lo stampa. First Time I Saw ? stato prodotto da Nuoviautori.org, e non da me personalmente, il creatore di questo sito internet ha deciso di finanziarlo. Forse avremo potuto trovare anche una casa editrice, anzi, per edizioni future mi ? gi? stato proposto di pubblicare per altre case editrici? ma, diciamo che questa volta abbiamo deciso di provare questa soluzione.

Entrando nello specifico: in T.F.T.I.S. ci sono due autrici su un totale di sedici scrittori, ossia un poco edificante 13%. Come te lo spieghi, sia come scrittrice che come curatrice di questo lavoro?

Ti dir? onestamente che non ci avevo neanche pensato, forse proprio perch? ho fatto il possibile per impegnarmi nel trovare racconti di buona qualit?, e non ho tenuto conto del fatto che fossero scritti da autori o autrici? forse ? un caso, considerando che la scrittura al femminile penso sia molto diffusa.

In questi giorni si svolge la pi? grande fiera libraria d?Italia: la Fiera di Torino. Dove ? intuitivo pensare che la parte del leone la facciano le majors editrici nostrane. Sei d?accordo con quest?affermazione?

Direi di si? da quel che so prendere uno stand alla fiera del libro di Torino, ha dei costi abbastanza alti, ed ? evidente che piccole case editrici spesso e volentieri non possano permetterselo? anche se devo ammettere che sono presenti anche quelle medio piccole?

Il mercato editoriale italiano, oltre che connotarsi come poco competitivo e semifeudale, non consente che pochissimi spiragli d?ingresso ad autri ed editori ?indipendenti? nelle pagine dei maggiori quotidiani. Per non parlare della televisione? La sola via pulita per pubblicizzarsi pare offerta solo dai siti internet, e da pochissime emittenti radiofoniche, spesso neanche captabili nelle frequenze di tutt?Italia. Cosa pensi si debba fare per implementare questa modalit? di diffusione ed espressione?

B?? come dico sempre a chi mi chiede consiglio su ?come fare per pubblicare?? purtroppo il mondo dell?editoria trabocca di omert?. Gi? informarsi su ?come funzionano le cose? non ? affatto semplice. Non c?? niente di limpido. Basti pensare alle case editrici a pagamento che mangiano sui tuoi sogni e che non sono perseguibili per legge? effettivamente la promozione pare sia, come tu stessa dici, soprattutto quella di internet, aggiungerei anche le presentazioni che, per come la vedo io, possono essere un ottimo metodo di diffusione e, se ben organizzate (magari anche un po? fuori dai canoni delle classiche presentazioni-conferenze) possono diventare piacevoli serate da passare con i lettori. C?? anche tutto un mondo underground di riviste che pubblicano racconti e poesie? qualche piccolo mezzo esiste per tirare fuori le antenne, ma effettivamente ci sono anche tante limitazioni. D?altronde i libri fanno parte del mercato, sono marketing, prodotti da vendere come una maglia o una fetta di carne e questo fatto sta facendo perdere ogni dignit? alla letteratura.


Qualche parola di commento su questi sedici lavori, ma non troppe, perch? dovete attivarvi per procurarvi la vostra copia: trattasi di un?antologia a tema. E il tema ?: la prima volta che ho visto. Visto cosa? Da quanto trattano gli autori, potrebbe dirsi: la bruttura del mondo, quel Qualcosa da cui ogni singolo io narrante o si difendeva, od ignorava quasi del tutto, e per i pi? svariati motivi. Si va infatti da ragioni diciamo anagrafiche (come accade nel simpatico (ex)anfibio ?(In)Coscienze di Marina Monego) a ragioni meramente psichiche (vedasi lo struggente ?Polvere? di Mario Laudonio), che attivano meccanismi, variamente intensi ed efficaci ed altrettanto variamente esperiti ed esplorati dai vari Io narranti dei racconti ?, di negazione della realt?.

Un contributo d?autore per quanto concerne il commento di tre dei sedici racconti ha voluto fornirmelo Monica Cito, ossia un?altra giovane scrittrice, che lotta, come Lisa ed i sedici ragazzi qui ?antologizzati?, per emergere in un mercato connotato come sopra. Per rispetto a loro ed a Lisa, non dir? qui cosa ha scritto Monica: andando su qualsiasi motore di ricerca potete scoprirlo da voi.
Su ?Custer se lo meritava?, di C.D. Formetta: Un racconto fluido come il tempo meteorologico dal quale parte: lento perci?, ed incisivo, sino alla bella idea di negazione della realt? ivi conosciuta e negata dal personaggio. Che candido rimane nei suoi ricordi, che non possono ? e che egli non vuol fare ? in un attimo di repentinit? appassire.
Su ?Cinque settimi?, di Maurizio Guarini: In poche pagine, un urlo, una denuncia ed una base sintattica che, meravigliosamente, in assoluta armonia regge il tema.
Su ?Dietro la porta chiusa?, di Ferdinando Pastori: Il ritmo sincopato ? ben costruito tramite l?utilizzo sperimentale della punteggiatura. Sembra la scrittura di ?La Pioggia?, di Rachid Bondjedra, ma vista allo specchio, al contrario, ?perfettamente? simmetrica.



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presentazione a Livorno

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GIOVEDI? 15 GIUGNO ORE 20,00


B.C.E. (Biblioteca Clandestina Errabonda)

Cena (in giardino) - Incontro con:


LISA MASSEI
PAOLO MASCHERI
MARIO LAUDONIO


PER L'ANTOLOGIA:

THE FIRST TIME I SAW, a cura di Lisa Massei
edizione Nuoviautori.org


Antologia di racconti dal retrogusto atipico. Anomalo il concorso, nato per scommessa. Adesso basta, mi son detta. Voglio un?antologia come la voglio io. Come dico io. Senza favoritismi. E se gli amici che escluder? mi odieranno, vorr? dire che hanno confuso l?amicizia con qualcosa di imprecisato.
Niente amici, solo perch? sono amici. Nessun racconto della sottoscritta.
The First Time I Saw. Antologia che nasce da un concorso storpio, dalla partecipazione prescelta. Ebbene si. Son stata io a cercare gli autori e non viceversa.
Si sono invertite le carte, si sono invertite le regole.
Se siete curiosi. Guardate per la prima volta.
E ?leggete per la prima volta? la prima antologia da me in qualche modo sudata!

Lisa Massei
(www.mielenero.altervista.org)

gli autori selezionati:

Angelo Zabaglio; Claudio Martini; Maurizio Aschieri; Marina Monego; Ferdinando Pastori; C.D. Formetta;Maurizio Guarini;Francesco Dell'olio; Alessandro Cinelli; Massimo Baglione; Andrea Malabaila; Eliselle; Mario Laudonio; Pedro Adelante; Emiliano Zagar?; Paolo Mascheri.



VILLAGGIO SCOLASTICO VIA LA PIRA 9 LIVORNO

Tel/Fax 0586 424637

www.fondazionenesi.org

e.mail: fondazione@fondazionenesi.org

Alle 20,00 cena ad offerta libera (? consigliata la prenotazione) e a seguire - alle 21,30 ? l?incontro aperto con gli autori.
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http://www.kultvirtualpress.com/articoli.asp?data=270

qui potete votare l'articolo-intervista che ha fatto elisabetta blasi (vedi sopra).
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AA. VV. ?The First Time I Saw? a cura di Lisa Massei (Nuovi Autori)


Mi sono sempre sentito in difficolt? nel confrontarmi con le antologie: messo in difficolt? dalla diversit? di autori, dai registri stilistici non collimanti, dalla debolezza narrativa di risolvere in poche pagine un?emozione, pi? volte costretto ad abbonarle per la noia sopraggiunta o per l?irrequietezza sopraggiunta. Mi sono accostato invece a ?The First Time I Saw? con una lieta apertura d?animo: ho seguito sin dall?inizio il lancio del bando di concorso ad opera della curatrice del volumetto (poco pi? di 70 pagine), Lisa Massei, una cara amica che mi ha accompagnato fin dai miei esordi, (leggete il suo Insomnia, edito dalla mia stessa casa editrice, Il Foglio, con un nuovo romanzo in uscita), lo aspettavo da tempo, incuriosito anche dopo aver letto l?ottima recensione di Francesca Mazzuccato e aver saputo della comparsa fra le pagine di un racconto di un altro amico, Paolo Mascheri (cercate il suo Poliuretano, di qualche tempo fa), e soprattutto scrittore dal talento cristallino. Potreste pensare ad un giudizio di parte, a una difesa a spada tratta di amici e compagnia bella. Mi dispiace deludervi, cari lettori, niente di tutto questo. A Lisa Massei, rivolgo innanzitutto i complimenti per quella frase posta nella prefazione ?Sono io che vado a cercare gli autori e non sono gli autori a cercare me?, che denota un progetto serio e sincero da realizzare sul tema de ?la prima volta che ho visto?, per la lunghezza ridotta dell?antologia, per la copertina che ha realizzato, espressiva tout court, che danno un taglio preciso al libro. Per il capitolo racconti, purtroppo ho riscontrato una certa omogeneit? di temi, cupi e depressi nella loro ripetitivit? gi? letta mille altre volte, troppo caratterizzate da drammi di poco spessore che scalfiscono solo la superficie della pagina, adolescenziali e piuttosto macchinosi nella lettura, con alcuni racconti scadenti come ?Storia di un astratto felice? di Massimo Baglione o ?Totemtab?? di Andrea Malabaila che si potevano forse scartare. A questo punto voi direte: Niente di buono allora? No. Perch? tre racconti che farebbero la loro degna figura su una qualunque antologia anche pi? nominata ci sono: ?Polvere? di Mario Laudonio, che mi ha smosso i pensieri con questa sua polverosa malinconia, con questo ritmo da palco che si illumina in un teatro bombardato, come le parole di Jim Carroll ?Mi sento come il soffitto di una chiesa bombardata?, quattro pagine di una Sarajevo assediata con un Houdini senza pi? pubblico, senza pi? applausi; ?Carta d?imbarco? di Paolo Mascheri, che con il suo stile raffreddato, gelido, qualcuno forse dir? cinico, (senza per? trovarmi d?accordo), racconta con stomaco e cuore di un viaggio in traghetto verso la Croazia, ? la pulizia della sua pagina che mi sconvolge, il suo precipitare in gola con le frasi al momento giusto, come l?uomo e la donna che si accarezzano senza sapere di essere spiati, il suo riempire di emozioni le frasi, le singole parole, cos? da scavarti voragini nello stomaco, un?immensa distesa d?acqua ? quella che mi ha sommerso su ?Non voglio vedere nient?altro? ed infine come apertura, ?La foto? di Eliselle, che prende di petto l?anoressia, ma senza quegli orribili piagnistei alla Maria De Filippi e nemmeno quelli della Generazione X, autodistruttiva e sboccata: ? lo stomaco che si svuota, sono i capelli che si perdono, ? il senso di delusione senza informarsi degli effetti collaterali,?Mi piacerebbe riempire la vasca fino all?orlo, buttarmici dentro con addosso il mio vestito nero preferito, e lasciarmi andare. Addormentarmi e annegare. Dimenticare tutto ci? che sono stata e che sono adesso. ?, un racconto che ? come uno zigomo sporgente ficcato in uno stomaco che non si apre pi? a niente. Il consiglio ? di cercarlo questo libro, costa poco e non ? pretenzioso come il resto delle antologie italiane, curate e scritte dai soliti personaggi con la puzza sotto il naso. Qui ci sono solo racconti. Il che ? gi? prezioso.

andrea consonni

[url]http://www.wrong-.splinder.com/[/url][/url]
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domani presentazione ufficiale di THE FIRST TIME I SAW a Livorno!

per info e ordini

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miele.nero@libero.it per info e ordini da ora usare questa mail!
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