Derek Walcott
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Derek Walcott
Vabè, ti perdono... :lol:
comunque ecco le info che chiedevi: Poeti e Poesia
direzione elio pecora
edizione pagine
Roma
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"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
- hombre sincero
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Derek Walcott
OK, non è un verso, ma ho pensato che riportare solo il verso non avrebbe reso abbastanza bene la grande forza di tale verso:
Libro I Capitolo XIII
"LUngo il molo, brunito dal carbone, quel che il Tempo
decise di fare col mio corpo, infido dopo allora," disse
guardando le donne "Ti resterà nella testa tanto
a lungo quanto una domanda a cui non hai diritto,
solo per dubitare, "senza odiare il nostro esasperante
silenzio. Io sono l'ombra di quell'impresa
come il loro lavoro, la tua domanda che aspetta,
mentre ti rannicchi accanto alla lampada dello scrittoio,
continua nella tenebra quando la luce se n'è andata,
e se è palpabile tra l'alba e il tramonto, la notte
non lo è per i mortali; bada dunque ai fatti tuoi,
alla tua via, al tuo lavoro, come al loro, ma quanto io ti dico:
Tu, mio zero, sei una preghiera bandita,
la completa estinzione resta un concetto incerto.
Preghiamo il niente, ma il niente non può essere là.
Inginòcchiati davanti al carico, reggiti sui piedi vacillanti
e a tempo, come quelle, sali su per la scala del carbone,
un piede nudo davanti all'altro, in una rima ancestrale.
Perchè la Rima resta la parentesi del palmo
che fa scudo a una fiammella di candela, è il desiderio
della lingua di stringere il mondo amato tral le braccia;
o di soppesare una gerla di carbone; solo sui ponteggi
come quelle donne scricchiolanti conquisterai la cima
le cui assi di legno in distici elevano le tua pagine
più in alto di quelle colline di antracite infernale.
Da lì, come formiche o angeli, vedono la città natale,
sconosciuta, sanguinante.
Loro camminano, tu scrivi;
segui lo stretto cavalcavia senza guardare di sotto,
filando passo dopo passo quel lento ritmo ncestrale
di quanti salgano i sentieri dei monti; la tua opera è loro
debitrice perchè i distici di quegli innumeri piedi
fecero le tue prime rime. Guarda s'arrampicano, e nessuno le conosce;
prendono il misero salario di rame, e il tuo dovere,
dal giorno che le hai spiate da casa della nonna,
bambino ferito dal loro potere e dalla loro bellezza,
è l'odierna opportunità di dare una voce a quei piedi".
Adesso dimmi Hombre tu che credi? Non è magnifico? Dimmi se non è il padre che gli parla? Rileggi l'ultimo verso e raccontami della sua perfezione...
vita
Libro I Capitolo XIII
"LUngo il molo, brunito dal carbone, quel che il Tempo
decise di fare col mio corpo, infido dopo allora," disse
guardando le donne "Ti resterà nella testa tanto
a lungo quanto una domanda a cui non hai diritto,
solo per dubitare, "senza odiare il nostro esasperante
silenzio. Io sono l'ombra di quell'impresa
come il loro lavoro, la tua domanda che aspetta,
mentre ti rannicchi accanto alla lampada dello scrittoio,
continua nella tenebra quando la luce se n'è andata,
e se è palpabile tra l'alba e il tramonto, la notte
non lo è per i mortali; bada dunque ai fatti tuoi,
alla tua via, al tuo lavoro, come al loro, ma quanto io ti dico:
Tu, mio zero, sei una preghiera bandita,
la completa estinzione resta un concetto incerto.
Preghiamo il niente, ma il niente non può essere là.
Inginòcchiati davanti al carico, reggiti sui piedi vacillanti
e a tempo, come quelle, sali su per la scala del carbone,
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Perchè la Rima resta la parentesi del palmo
che fa scudo a una fiammella di candela, è il desiderio
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o di soppesare una gerla di carbone; solo sui ponteggi
come quelle donne scricchiolanti conquisterai la cima
le cui assi di legno in distici elevano le tua pagine
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Da lì, come formiche o angeli, vedono la città natale,
sconosciuta, sanguinante.
Loro camminano, tu scrivi;
segui lo stretto cavalcavia senza guardare di sotto,
filando passo dopo passo quel lento ritmo ncestrale
di quanti salgano i sentieri dei monti; la tua opera è loro
debitrice perchè i distici di quegli innumeri piedi
fecero le tue prime rime. Guarda s'arrampicano, e nessuno le conosce;
prendono il misero salario di rame, e il tuo dovere,
dal giorno che le hai spiate da casa della nonna,
bambino ferito dal loro potere e dalla loro bellezza,
è l'odierna opportunità di dare una voce a quei piedi".
Adesso dimmi Hombre tu che credi? Non è magnifico? Dimmi se non è il padre che gli parla? Rileggi l'ultimo verso e raccontami della sua perfezione...
vita
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Derek Walcott
Grazie Vita,
dopo averla letta e riletta, provero' a commentarne la bellezza.
Good night
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Good night
Hombre Sincero
Derek Walcott
la trovo bella ma non così "incredibile". Forse dovrei leggerla in lingua originale. Comunque ammetto di non capirci molto... :)
- hombre sincero
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Derek Walcott
To give a voice to those feet....
Questo è incredibile Carlo!
La perfezione, la sintesi... l'idillio. io lo sento vibrare dentro me, perchè la poesia mi uccide tanto mi emoziona ed è sempre un dolce morire...
Vi invito ad una riflessione...
Oggi c'è chi invidia le veline, le attrici platinate d' America, i modelli etc, ma io e credo anche molti di voi, se proprio devo invidiare qualcuno invidio gli scrittori quelli di successo e quelli semplicemente geniali (più gli ultimi)... ditemi voi cosa ne pensate. Lo so non è questo il luogo per qst topic, ma m'è venuto in mente ora che ci posso fare? Non sono mai stata brava con le restrizioni di spazio...
Cmq Carlo, leggilo in originale è stupenda la sonorità, tuttavia essendo scritto in Black vernacular è oltremodo difficile capirne il senso senza una buona traduzione vicino.
Peace love empathy
Questo è incredibile Carlo!
La perfezione, la sintesi... l'idillio. io lo sento vibrare dentro me, perchè la poesia mi uccide tanto mi emoziona ed è sempre un dolce morire...
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Oggi c'è chi invidia le veline, le attrici platinate d' America, i modelli etc, ma io e credo anche molti di voi, se proprio devo invidiare qualcuno invidio gli scrittori quelli di successo e quelli semplicemente geniali (più gli ultimi)... ditemi voi cosa ne pensate. Lo so non è questo il luogo per qst topic, ma m'è venuto in mente ora che ci posso fare? Non sono mai stata brava con le restrizioni di spazio...
Cmq Carlo, leggilo in originale è stupenda la sonorità, tuttavia essendo scritto in Black vernacular è oltremodo difficile capirne il senso senza una buona traduzione vicino.
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Derek Walcott
Schiavitù, rabbia, amore per il mare, orgoglio, sarcasmo, gratitudine verso i propri avi, saggezza e desiderio, consapevolezza di se stessi...
tutto questo non lo senti Carlo?
E dai che lo so che lo vedi...
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Derek Walcott
They walk, you write . . .
climbing in their footsteps,that slow, ancestral beat
of those used to climbing roads: your own work owes them
because the couplet of those multiplying feet
made your first rhymes.... no one knows them . . .
and your duty . . .
is the chance you now have, to give those feet a voice.
climbing in their footsteps,that slow, ancestral beat
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Derek Walcott
sarò scemo io, ma to give those feet a voice mi piace, in testa, To give a voice to those feet, no. Parlo solo ed esclusivamente di come suona :) per il significato del testo invece, nulla da dire, sicuramente un gran bel testo.