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mi tocca dire di si splendore...

già! Tipo quello che ha detto Vita
poco fa, davanti al prete..

Consapevolezza e Lucidità, mhh

mi accontenterei di un pò di Forza
in più, da parte tua, my darling
e profondo senso per l'Avventura.
In cambio la mia concentrazione Ti darò,
portator di pace Io sarò
e di mostrar i miei sentimenti
non mi vergognerò

Consapevolezza e lucidità dormono altrove.
Qua e adesso, un flebile e confuso "si",
schiude le cosce al mondo
lasciando cadere via
le griffate vesti.
Mi accoglie adesso, un radioso futuro semplice
fra la tua carne morbida e un chicco di riso impigliato nei capelli.
La pace, forse
arriverà dopo il pasto.
Adesso my darling
è tempo di banchettare!

Troverai il coraggio di mangiarmi fino in fondo?
Fino a quando sarai sazio
e il  mio sapore troppo speziato,
troverai il coraggio di assaggiarmi piano
per scoprire gli ingredienti nuovi
che aggiungo man mano
o scapperai per correre a incollare
le tue meni febbrili
alla vetrina dei dolci
sotto casa?

Cerrrto! Che proverò tutti i gusti che avrai
nè mi lascio viziare dai dolci, mai

E Tu?
Resterai educata mentre con lo stiletto da formaggio
oblitero i miei migliori anni al Tuo passaggio?
Scanserai con garbo e pensieri elevati
le mie vane ricerche dei pedalini lavati?
O sbatterai di nuovo la porta
alla penultima fuoriuscita di... gas?

Più solo/a, più forte, più povero/a nel cuor

Non cercherò il coraggio,
e men che mai, cercherò di cacciare la paura.
Fino a quando avrò appetito
non smetterò di assaggiarti
e gustare nella bocca, nella pancia e nella gola donata
i sapori più speziati.
Goloso e ingordo di te
continuerò a banchettare, a donare e cogliere
fertilità e leggerezza e vino e musiche
e ancora affamato
braccare la traccia sulla scia
di un tuo sorriso.

hombre sincero ha scritto: Non cercherò il coraggio,
e men che mai, cercherò di cacciare la paura.
Fino a quando avrò appetito
non smetterò di assaggiarti
e gustare nella bocca, nella pancia e nella gola donata
i sapori più speziati.
Goloso e ingordo di te
continuerò a banchettare, a donare e cogliere
fertilità e leggerezza e vino e musiche
e ancora affamato
braccare la traccia sulla scia
di un tuo sorriso.

Ho smesso di cercare oggi.
Ho dismesso la lettera scarlatta e
mi son fatta monaca.
Sono la tua monaca
guardami sotto la
cornetta
le ali d'angelo a coprire
la chioma ribelle come
un tempo i moti del
mio cuore, rossa come
la carne che mi facevi
assaporare.
Ho smesso di smaniare oggi.
Con un pò di respiro regolare
mi sono regalata a Buddha.
Aspiro a lui adesso, solo a lui e la sua
felice "assenza" di corpo.
Niente corse, niente fiato corto
nessun profumo ad inchiodarmi.
Sono una grossa
Alfa privativa
supero di gran lunga la terra
oltrepasso te e il tuo
stupido odore di sesso.
Sono solo di Buddha adesso.
Sono solo di Buddha adesso.
Sono solo di Buddha adesso.

La Vita è del Buddha adesso,
e dal vuoto musicata
tace l'accenno di un sorriso.
Non chiede,
e nei secoli dei secoli
la Vita è del Buddha adesso.

Seni robotici sulle

rive aspettano

addominali plastici

rientrare dal mare.

Teli colorati richiamano i tropici,

il loro mare.

Si fanno lenzuola per

ossi di seppia che si essiccano al sole.

Sono testimoni tattili

di impeti di sesso che

sanno di cocco e di frutto della passione.

Carni tremule si spolpano e si

vomitano a mare.

In lontananza due profili si

guardano negli occhi nel

silenzio fiabesco del loro

fazzoletto di sabbia.

In lontananza due profili si guardano negli occhi
perdendosi amorevolmente nella luce del loro sguardo;
mi dicono che è solo un'insegna pubblicitaria
e che mi ostino a guardare il mondo
vedendo altro.
Stupido e incallito sognatore, quando imparerari che il canto
è solo una bugia
e non vale un soldo bucato!