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Come cani
che sognano di essere Dei
e parchi verdi per corse sfrenate
e alberi immensi per interminabili pisciate.

Oggi: gira che un pò ti vorrei
senza sogni da vendere
guardarti negli occhi,
sussurrarti:
ecco in fine chi sei_____

Ora: è l'ora che ti direi
ti ho aspettato a lungo
sai di buono
ma il gusto che posto ha
quando l'attesa diventa snervante
si fa noia e cade nella tomba
dove è impossibile
godere senza inciampare nei
cadaveri miei che si toccano con quelli tuoi?

Non siamo Dei, non possiamo
neanche sognarci chè le mie
parole neanche le sai trovare.
Non siamo Dei e non c'è nulla
che si possa fare.
Siamo ossa che si consumano
lentamente la porta si chiude
eccoci qui torniamo a cercarci dallo spioncino____

Di una vita spiata
di due
facile a dirsi
vivi
con le ossa rotte
e m'ingessi
cartilagini comprese
che per la loro lassita'
lasciano fare
e ti ingesso
acqua e polvere
su cui scrivere ancora.

Di un odore ne
faccio un'ossessione.
Un naso tartufo,
ho un'unica logica
o la preda o la vita____
Girovago inferocita tra
le cose non dette,
i posti non visti,
gli amplessi mancati

__quelli che si ha vogli alla stessa ora,
allo stesso modo___

Mi hai trasformata in una
gazza ladra
tutta luccichio e rincorse.
Sono troppo facile da attrarre
ma impossibile da stanare.
E tu sei già stanco
prima ancora
d'iniziare.

Ben ritrovate

Nè di un odore,
nè di un ossessione
è fatta la mia logica;

di manto stradale si ricopre
il vile retaggio
o la preda o la vita

orrenda transumanza
dell'idea girovaga inferocita
del credere senza credo
del dire e non fare
dell'obbedire e non combattere
il ballo dell'incoerenza
ha un solo vezzo
la centralità del proprio io!

Calma e gesso forma l'idea
che il cerchio abbia la sua quadratura
ogni qual volta il vento spira e ci porta bene
come gazze inferocite attratte dal luccichio
sbattiamo le ali, il becco,
su tutto ciò che futile è
e il reale il concreto affonda nell'inutile

Nel sogno di stanotte, c'erano
tracce fresche di un desiderio
e la voglia irrefrenabile di predare, cacciare
e cibarsi di una ossessione.
Stormi di gazze in festa
danzavano attorno a un luccichio qualunque
ebbre e ingorde di luce divina
passata inosservata agli occhi
degli altri.
Prova a vederla.

Io ho gia' visto e rivisto
luci e nastrini
cosa puo' attrarre la mia attenzione ora?
Una forchetta perduta

le forchette non si perdono mai

Un fermacapelli con i cristalli?

Ho provato a tagliarli, per non fermarli

Una gazza annoiata si riconosce
resta ferma
con le ali che non spiega.

Grazie hombre

Il caldo di un'estate
che si annuncia a gran festa
fa sì che io ritrovi
versi ormai persi.

Ali da spiegare al
primo vento da mare.