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rinascerò come l'araba fenice
dalle ceneri risorgerò come aria
e nell'etere di maggio
nella primavera dall'aria fresca
una canzone a due voci
canterà l'idillio d'amorosi addii
voci ferite d'amore
cuori innamorati voci che sognate
fate pure ciò che volete
a maggio nel mese delle rose
tutto è concesso
anche agli amori finiti

carlo ha scritto: io rinascerò
hombre a primavera
e sotto al ponte canterò
maledetta prima pera
con la poesia a volte si sorride amaro
a volte si ride sincero
piu spesso ci si oscura
ma in fondo è questa la natura

maledetta primavera
imprecava mentre starnutiva e gli occhi prudevano,
poi passo una ragazza
e penso' che eran proprio belle le puppe a pera
ed era bella la poesia
che ci fa sorridere amaro,
ridere sincero,
ci oscura,
ci accende
e nonostante tutto era bella anche la vita
che stava esaurendosi.
Uno sconosciuto intanto cantava sotto un ponte
"e io rinascerò Carlitos a primavera..."
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Ricordate, capita che agli amori finiti
sia concesso di risorgere.

amico mio ricanterò
canzoni di sostanza
e ai fiori appassiti
darò da bere
e ai versi inariditi
scriverò poesie
e ai baci mai dati
darò un amore nuovo

a rullo di nastro
di nastro
m'invento di rinascere
m'invento
m'invento un bicchiere
d'acqua per le piante
le piante e
l'acqua di natura
così è la natura
così
a volte basta poco
a volte
basta un niente
per perdere un amore
un amore per sempre

Facciamo che siamo immortali? Dai!
E che la vita è bella
e che non c'e' dolore,
facciamo che s'inventano parole
come coriandoli a colorar le strade
e sull'ultima inventata
ne inventiamo altre,
a non finire mai, a sparpagliarle nel mondo, a continuare,
si dai, basta poco,
a volte basta poco
a volte
basta un niente
per prendere un amore
un amore per sempre

Della immortalità
io sono l'artigiano
ai versi scritti
affido la mia vita
lungimirante
di bramosa frenesia
io scrivo
affidando ad essi
la consegna
l'opera della mia vita
è scritta
e alle pagine bianche
rimando ai posteri
l'arduo compito
di raccontare;
è il mio tempo
che si perde
e al silenzio
ora affido la luce
dei miei occhi.

... E non pago di vedere
e di  ascoltare i ldolore
seggo sule ginocchia del tempo
come un bimbo stanco ed assonnato,
che ripete adesso e per sempre
lo stesso ritornello,
mai più...

ancora ti sento, ancora lo sento
è dentro di me e si muove con frenesia,
si gira e si rigira vuotandomi le viscere
d'ogni più piccola goccia di sangue...
pare calmo adesso, solo per un attio
riprende ad agitarsi l'amore che è dentro di me.

vi posto alcune delle mie poesie di un liro che nn vedrà mai la luce...