POESIE ISTANTANEE 4

[nikita]

Sono sospesa
tra la voglia di amarti e non
due strade
bivi
possibilità
vedute.
In una la certezza del domani
senza te
se non incrociandoti per caso
_ciaocomestai_
un batticuore che pian piano
segnerà calma piatta
questione di tempo.
Nell'altra
strada di polvere
erba e ciottoli
insulti dettati dall'amore
una droga
di cui sento la mancanza
aria che mi manca
in questa stanza.
Tu dici che non c'è scelta
e io potrei crederti
se fosse questa
l'essenza dell'amore.

[cignonero]

Gonfia è la vela
saldo il timone
guardate come
il mare dibatte
sotto il ponte di barche

[l.zag]

non sento niente
mentre il mare si dibatte sulla scogliera
che rimescola l'acqua e s'infrange sulla battigia grondante di schiuma.

Io vorrei sfiorare l'odore del mare che in inverno scuote l'aria salata
io vorrei io stesso inalarmi in un tutt'uno in quel profumo di forte intensità
io vorrei io stesso con l'impertinenza  di chi disconosce i proprio limiti
annegare in un mare d'intenti e delle grandi proprosizioni tendenti alle forti aspirazioni del volere e del pote 

[l.zag]

Del mio volere, e del mio potere,
lo sai che io sono fiero!

E per me, io tengo tutt'uno i miei pensieri!
E delle mie considerazioni, tu sai che conosco di riflesso ciò che sei.

Un altro avrebbe detto che non puoi arginare la mia forza
un altro avrebbe reagito!

Non sei più tu.

Anche quando profumi di buono,
anche quando taci
anche quando fai l'ipocrita
io vorrei poterti dire ciò che sono
ma tu oramai non sei più tu.

Lo sai che non sei più niente
sei solo polvere, acre tanfo di carne putrefatta
ma nel mio pensiero tu sei ancora, tu sei, e non lo sai ancora.

[l.zag]

Non so bene cosa io sono
so soltanto che come il fiume và
allo stesso modo la mia vita indifferente procede.

Se questo vivere ininterroto è sufficiente per capire
allora bisognerebbe azzardare una presunta soddisfazione
per tanto io vado in silenzio e mi chiedo sufficientemente se sono ancora vivo.

L'inerzia come il fiume che scivola verso il mare
non è sufficiente per capire
l'aria che respiro il sole che illumina la mia vista
l'acqua che mi bagna sono sì delle certezze
ma nella mia mente è tutto ancora da dimostrare
che reagire, e indurre le proprie volontà a reagire.

Non temo la fine dei giochi
nè temo la morte
è naturale come lo sono le nuvole
ciò che temo più di qualunque altra cosa,
è la morte celebrale!

[carlo]

ls morte cerebrale
da me tanto temuta
a volte dopo ore
per brevi spazi ricercata
lasciarsi andare
non pensare a niente
render questa mente
sola, povera, e deficente

[l.zag]

tra tutte le morti
rifuggo quella cerebrale
temo la follia!

l'incoscienza è brio
succedaneo dell'intelligenza

[carlo]

l'incoscienza è brio
succedaneo dell'intelligenza

  questa me la segno.....

[l.zag]

Il delirio, è figlio dell'onnipotenza;
mentre la follia, è la madre degli ultimi.

[carlo]

la madre degli ultimi
fiera del suo gregge
racconta al mondo una storia
una storia che non regge
è la storia dei primi della classe
è la storia delle multe, il traffico, le tasse