poesie istantanee 3

[l.zag]

Io sono il tuo tempo
e mai ti lascerò,
le sue ultime parole
prima di sparire per sempre;
il mio tempo appassito
non sente più dolore,
ma il seme del ricordo,
insegue il mio tempo
ingravidandolo;
l'atroce malinconia,
mi insegue,
l'odore dei suoi baci
inumidiscono i miei occhi
poi il pianto vince tutto il resto.

[hombre sincero]

Tutto il resto vince
la visibilita' delle lacrime che
colano.
Ma altrove il pianto continua
a implodere tristezza.
Niente e' dimenticato.

[patrizia]

cola la visibilità
delle criaslidi salate

dai tuoi occhi
nuove farfalle
chiameranno a vita
i colori

e le parole verranno

danzeranno sui prati
ripieni di vita


un solo seme
millesimato d'amore
sarà lievito
alle gioie immortali

[hombre sincero]

Le cicatrici sulla pelle, sulla mia pelle
hanno migrato, conquistando i piu disparati
quartieri di svernamento e di riproduzione.
Adesso le sento altrove,
a tatuare altre pelli.
Ciclicità universale di un solo seme
condiviso in mille raccolti.
E continua a impregnare di canto
le immortali gioie
di poeti effimeri.

[l.zag]

Vince tutto il resto la noia,
crisalidi dagli occhi invisibili,
nel vento con ali perfette
danzeranno con nuovi colori,
nei prati i fili d'erba si amano,
nella terra nasce il seme,
lasciando le parole in silenzio
innanzi alle gioie che durano
il tempo di un solo istante
per impregnare d'inchiostro
fogli bianchi immortali
il canto di poeti effimeri;
adesso si scrive, è la vita;
prima o poi tutto cicattrizza,
anche le ferite della morte,
ma il ricordo è per sempre.

[hombre sincero]

Vince su tutto il resto
fino a farci ciechi, ebbri di poesia
e d'immortalita'.
Un pensiero a caso
spezza l'onnipotenza creduta
e torniamo e cadere nel limite
della fragilita' vitale.

[l.zag]

L'immortalità, sta,
nell'onnipotenza delle parole,
e in tutto ciò che non ha limiti;
al di là della vitale fragilità,
il nulla che affonda nell'oblio,
ci fa dimenticare d'essere stati uomini.

[Vita]

Nel vuoto di onnipotenti chiacchiere,
nell'infinito della nostra imperfezione,
seguendo futili immensità corporee,
l'inedia ci attanaglia,
spazzando via il nostro passato di uomini...

[l.zag]

infinita è l'imperfezione
delle parole onnipotenti,
fragile è la loro natura;
legate al vuoto e all'inutile
viaggiano attanagliate
dal passato degli uomini
dolce l'inedia assassina
scena a cui sopravvivere
alle bugie da cui liberarsi
lama affilata che infilza
realtà che non insegna
l'amore e la carità

[l.zag]

Immensità di parole
vuoto e solitudine
che non da pace
rumore assordante
silenzio e il vento
che trova le ragioni
spacca pensieri
ricordi che scappano
mancherà il mare
le lacrime daranno pace
per tutto il giorno
per tutta la vita