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i miei complimenti a patrizia e a hombre!!

[quote=""hombre sincero""]Non conosco l'arte di amare,
ma so della carne e dei tendini arroventati,
dell'attesa e dell'ebrezza che penetra,
della pelle e delle ossa danzanti,
di sguardi bianchi, di bocche schiuse, di respiri
tesi a bruciare nell'attimo presente
che scorre.
Conosco il tatto e l'odore,
il resto e' roba da
poeti.[/quote]

Fremo come una foglia
bagnata dalla rugiada.
In silenzio respiro
come un gatto in cerca di fusa...
Indecente te ne chiedo ancora uno.
Come fossi carne stesa al sole
mi essicco e mi estinguo.

[quote=""Luigi Zagaria""]Il mio tallone,
tu lo conosci da sempre,
è l'arte di amare,
che sfinisce e distrugge
chi stanco e arranca
al traguardo,
prima o poi l'amore lo perde;[/quote]

Di infinite sfumature
può tingersi una perdita.
Di stanchezza io ne ho tanta,
mi lascio così cadere
nell'inedia...

Eccomi quì a vegetare.
Catatonica ti aspetto,
chè non mi muovo
e in silenzio ammetto
di non saperti ascoltare...

Di sctanchezza io finisco
di nitide sfumature,
vorrei giovarmi
l'inedia tedio assoluto,
mi assedia.

Vegeto ma son morto
aspetto le movenze del silenzio
e non mi muovo,
il non saper ascoltare,
è il peggiore dei mali
per chi l'amore lo perde.

Di vita e di amori
io mi fingo.
Nel recinto delle stelle
poi mi perdo.
A riprovarci
non ci penso.
Solo una voce
mi potrebbe giovare.
Ma son sorda poichè
l'amore io lo perdo.

Di vita e di amori
io mi fingo.
Nel recinto delle stelle
poi mi perdo.
A riprovarci
non ci penso.
Solo una voce
mi potrebbe giovare.
Ma son sorda poichè
l'amore io lo perdo.

Fingersi in vita
è dovere
per un uomo che sogna le stelle
dietro le sbarre,
è una voce,
la libertà,
per un uomo che sogna l'amore
è un fremito,
prima o poi arriva,
poi la delusione,
e tutto torna nell'inedia

Verde pampino
che come convolvolo
avvolge quel che di te vidi.
Il sapore del vino era già parte
dell'acino aspro e ignaro.
L'attesa,
l'equilibrio delle stagioni
fluttuanti tra la terra e le stelle,
la vendemmia,
il sole caldo,
la sete.
Rifiutarsi di abbondanare un sogno
e fingendo, continuare a nutrirlo.
Con il susseguirsi dei gioni
generare tracce diafane,
presenti nell'arcano spazio immaginato.
Indovinare con precisione matematica
un gesto qualunque
che il caso renderà tuo, un gesto
vero e concreto come la
fantasia.

E di fantasia,
io nutro i miei sogni,
la seta, l'odore del vino,
la vendemmia in autunno
riporta nell'alveo le stagioni;
i giorni, uno dopo l'altro,
generano il caso,
la concretezza sta nelle gesta
le movenze della terra, le stelle,
il parco naturale della vita,
il susseguirsi delle stagioni,
rendono un gesto come la fantasia
vano come il vento,
quando cessa il suo sibilo

Disse
che mi avrebbe salvato,
restituendo i giorni nuovi.
Allargò le labbra, sollevandone gli angoli,
baciò gli occhi inumidendoli,
intinse le cose di passione profonda
inebriando il mio tempo.
Disse
io sono il tuo amore e non ti lascio mai.