le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 09/10/2006, 2:20
settimanale di scienze umane n° 713 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti «Poesia della Vita»
presidente Reno Bromuro
Repertorio n° 3426 ? Raccolta n° 1270 del 29/10/1984 (non profit)
FATTI
09 ottobre 2001: le camere approvano la mozione del Governo che stabilisce l'appoggio all'azione degli Stati Uniti contro l'Afghanistan, e la repressione del terrorismo internazionale. La mozione passa anche con l'appoggio trasversale dell'opposizione.
10 ottobre 2001: anche in Italia si hanno i primi arresti per le indagini negli ambienti legati al terrorismo islamico. Dopo l'attentato alle Twin Towers dell'11 settembre, le forze di polizia italiane hanno individuato due cittadini tunisini e un libico che apparterrebbero a un'organizzazione vicina a Osama Bin Laden.
11 ottobre 2000: l?Enel ha annunciato l'acquisto di Infostrada per ventiduemila miliardi e si appresta a incorporare Wind: nascerà il secondo colosso italiano delle telecomunicazioni.
12 ottobre 2003: giornata d'oro per lo sport italiano: Michael Schumacher, pluricampione di Formula uno, vince in Giappone il sesto titolo iridato piloti della sua carriera, mentre Valentino Rossi si aggiudica in Malesia per la quinta volta, la terza consecutiva, il campionato mondiale di motociclismo. Festa grande in casa Ferrari, che grazie al pilota tedesco conquista il quinto titolo costruttori consecutivo.
13 ottobre 1999: è emessa la sentenza per l'incendio della camera iperbarica dell'ospedale Galeazzi in cui persero la vita alcuni pazienti. Tre anni e sei mesi per Antonino Ligresti, ex-presidente della società che gestisce la clinica dove è avvenuta la tragedia e per questo chiamato a rispondere di quanto accaduto quella mattina del 31 ottobre del 1997.
14 ottobre 2004: fra i massimi rappresentanti dell'ermetismo, Mario Luzi, classe 1914, è stato nominato senatore a vita dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi per "aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo letterario ed artistico".
15 ottobre 2000: maltempo e alluvioni in Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia: sono morte venticinque persone. Supera ogni immaginazione il disastro provocato dall'alluvione: Val D'Aosta e Piemonte sono due regioni tagliate fuori dal resto d'Italia. Lo straripamento dei fiumi ha creato uno scenario da incubo; vi sono paesi, quali ad esempio Cogne in Val d'Aosta, che in sostanza non esistono più, perché letteralmente sommersi dalle acque.
PARLIAMONE
PUO? ESISTERE UN CLUB COME SUGGERISCE RENATO VOLTI?
La scorsa settimana ci lasciammo con questa domanda:
?Dobbiamo solo sottostare alle intemperie d?una finanziaria che affama, ed avvia maggiormente verso la? Camera mortuaria; oppure vogliamo dimen-ticarla difendendoci, facendo prevalere la nostra Arte affratellandoci??
Mi sono augurato per un?intera settimana che mi giungesse almeno mezzo suggeri-mento: silenzio assoluto.
Nessuno di voi ha riportato alla mente che ogni movimento artistico letterario, ha avuto il suo ideatore o portabandiera. Il movimento dei ?Crepuscolari? creato da Onofri, ebbe senza dubbio il maggior rappresentante in Guido Gozzano.
Facciamo un salto di decenni e ci troviamo al centro del movimento ?I nuovissimi? nati sulla spinta di Umberto Eco, ma se non avessero trovato un ?Alfiere? di nome Luciano Anceschi, penso che non avrebbero avuto nessun modo per presentare il loro movimento che, approfittando del suggerimento di Eco, chiama-rono ?Avanguardia?.
Luciano Anceschi è considerato tra le maggiori personalità dell?estetica e della letteratura del Novecento italiano il quale con i suoi rapporti umani e culturali di una ricchezza e di un?ampiezza inusuale; nella sua generosa preveggenza d?interesse di studioso e maestro, ha reso famosi i grandi della cultura, letteratura, poesia e arte del Novecento. Nella rivista da lui fondata «Verri» afferma «la critica assume un profondo valore, diventa un impegno, che non è più valutazione ma un giudizio sui prodotti dell?arte che interviene a posteriori, ma un attivo lavoro dell?immaginazione. Compito del critico è quello di chiarire la situazione in cui si trova, di affrontare un mondo di cultura già consolidato e coglierne l?instabilità e le trasformazioni dando loro un senso».
La rivista dell?Anceschi, infatti, «per la sua stessa struttura, non può identificarsi con nessun gruppo, qualunque ne sia il proposito, né con alcuna personalità particolare, qualunque ne sia il talento e lo stile», come dichiarò il suo direttore in quei polemici anni di avanguardia e di sperimentalismo.
Per il suo ardimento e per il credo nella evoluzione della cultura appariva come «un Socrate che non ha timore di Dionisio, un Socrate il cui concetto non è uno schema che si impone alle cose e al loro deflagrare, anzi appare come nato dalle cose a cui accenna, anzi voglioso di inquietare, di sollecitare la vita. Un Socrate che ha bisogno continuamente della vita, ma che non vuole esserne sommerso».
Non si può credere che tra le righe Renato Volti voglia dire la medesima cosa, quando afferma? ?Ogni socio trae benefici dal club, come il club trae benefici da ogni suo singolo socio.? Bisogna quindi instaurare un rapporto di dare per avere in cui nessuno ne esca penalizzato ma dove al contrario entrambe le parti ne siano arricchite, questa è la linea guida su cui l?intero progetto si basa.
La Home Page del Portale sarà suddivisa per temi in modo tale che chi accede ad essa possa scegliere facilmente. Questo fa sì che si ottengano due significativi risultati:
Offrire un servizio migliore, il lettore infatti accedendo al Portale avrà l?opportunità di leggere ciò che gli interessa attingendo ad una banca dati fornita non da un singolo sito, come avviene oggi, ma da tutti i siti web, attraverso l?indicizzazione di quest?ultimi infatti, si verrebbe a creare un database letterario di consistenti proporzioni e completo sotto ogni punto di vista, una sorta di enciclopedia multimediale della letteratura on line cui ognuno potrebbe accedere liberamente.
Le opere letterarie ed i relativi Autori quindi acquisirebbero più visibilità, essendo più facilmente fruibili e rintracciabili nello sconfinato e labirintico panorama internettiano, di riflesso anche i siti che ospitano il materiale letterario ne trarrebbero giovamento, avendo l?opportunità di farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico più vasto e articolato.
In questo modo ci verremmo a trovare in una grande biblioteca centrale, con la differenza che non si troverebbe la medesima opera di Reno Bromuro. Per ottenere che dello stesso si possa trovare una sola poesia con quel titolo qualcuno degli editori dei siti aderenti, rinunci a quella poesia e forse all?autore. Ma si avrebbe la fortuna di trovare Reno Bromuro, Sandra Cervone, Marco Gavotti, Diana Moscatelli, Enrico e Marco Besso, ecc? in quell?angolo riservato a loro personalmente e non ad altri. A menocché non arrivino ?gli scrivitori che scrivono in verticale e chiamano le loro opere poesie? e mandano tutto all?aria perché la loro presunzione è tale che riuscirebbe a smantellare la ?Statua della Libertà? e la ?Torre Eiffel?. Almeno possiamo affermare che ci abbiamo provato, se mai si comincia non si è mai alla metà dell?opera. Se Socrate non ha paura di Dioniso, Renato non ha paura del lavoro. Creiamola questa ?Biblioteca Virtuale? e che Dio ce la mandi buona.
Scrivetemi le vostre impressioni, ma non vi affollate; con tutto l?affetto che posso, Reno
Bibliografia
LUCIANO ANCESCHI, Progetto di una sistematica dell?arte, Mursia, Milano, 1962, p. 47.
LUCIANO ANCESCHI, Critica e immaginazione, in «Il Verri», I, 1956, n°1, poi ristampato in «Il Verri», XLI, 1996, n°1, p. 11.
LUCIANO ANCESCHI, Il caos e il metodo, in «Il Verri», XXVIII, 1984, n°3-4, p. 45.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
ROSA D'AUTUNNO
di Flavia Villa
A volte un verso ti apre un?immagine nella mente e ricordi forse mai sopiti, ripassano, come un film sullo schermo, dinanzi ai tuoi occhi.
Oggi ho scelto la poesia di Flavia Villa un poeta donna di cui non so niente di niente se non di uno squarcio della sua anima impressa in questa poesia: «Rosa d?Autunno». Sono versi che da ieri sera accompagnano prima il torpore che precede il sonno, gli stessi mi hanno dato il buongiorno al risveglio, facendomi rivivere dieci lustri di vita.
L'atto del poetare di Flavia Villa proviene da un incanto di realtà e schiettissimo. C'è un contrassegno direi fatale e carnale, fra la realtà e il sogno: marchio autentico di genialità. Quelle che lei afferma sentire nel cuore essere il respiro profondo dell?amore, non sono altro che «le supreme commozioni della sua vita».
La sua sensibilità spasmodica, non gli preclude l'ispirazione, ed in parte il cammino, verso una forma classica della vita e dell'arte; verso l'idea d'una felicità, puramente mediterranea. Forse nessuno di noi saprà, come Flavia Villa, nel rapido e largo stacco dei suoi versi, riesce a raggiungere quel modernissimo e, al tempo stesso, naturale, popolaresco, proprio quello che oggi i critici lamentano non esistere nella poesia contemporanea. Ella ci racconta le sue ragioni formali, in una sfera vasta e calorosa, dando un esempio d'eroica fedeltà alla poesia: un esempio di poesia testimoniata davvero col sangue.
Sembra un avvertimento simbolico, una specie di profezia. L'arte che, nell'errore, assume talvolta un che di romantico, sa ritrovare, come finestre di mare brillanti in fondo a cupi vicoli, aperture e certezze verso felicità dorate; delicatezze che illanguidiscono il lettore e lo rapiscono portandolo nelle alte sfere della sua stessa immaginazione, pur in qualche asprezza del verso, apparsa improvvisamente nella realizzazione di un contenuto patito, cosciente, in cui si sente l'alito metallizzato delle chitarre, nel sorriso che precede la partenza per un luogo che non sia più la sua casa; un luogo fatto di sorrisi e in quei sorrisi Viola mostra il corpo vulcanizzato dall?esperienza.
ROSA D'AUTUNNO
di Flavia Villa
E con te sogno di volare/
vedere tutto il mondo dall'alto/
a tutta velocità/
e camminare per prati pieni di fiori e di sole/
o su spiagge tropicali di notte/
sotto un cielo ricco di stelle;
vedo tramonti rossi di strane città/
e arcobaleni dopo un temporale.
Ecco,sento il cuore che batte/
e il respiro profondo dell'amore./
Sono gli anni giovani/
e un ragazzo mi tiene stretta al cuore;/
è sera, siamo solo noi.Abbiamo vinto noi:/
Forte profumo della sua pelle, i capelli./
Guardi lontano, begli occhi?/
Inizia a far freddo.Forse è già ottobre./
Mi sorridi. "Ti porto a casa..."""No..."/
(Portami via, lontano, con te).
*********************************
SE NON VUOI RICEVERE QUESTO BOLLETTINO BASTA FARE REPLAY SCRIVENDO SOLO «RIFIUTO», SE INVECE TI FA PIACERE LEGGERLO CHIEDI
Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria
dell?Associazione Internazionale Artisti «Poesia della Vita»
presidente Reno Bromuro
Repertorio n° 3426 ? Raccolta n° 1270 del 29/10/1984 (non profit)
FATTI
09 ottobre 2001: le camere approvano la mozione del Governo che stabilisce l'appoggio all'azione degli Stati Uniti contro l'Afghanistan, e la repressione del terrorismo internazionale. La mozione passa anche con l'appoggio trasversale dell'opposizione.
10 ottobre 2001: anche in Italia si hanno i primi arresti per le indagini negli ambienti legati al terrorismo islamico. Dopo l'attentato alle Twin Towers dell'11 settembre, le forze di polizia italiane hanno individuato due cittadini tunisini e un libico che apparterrebbero a un'organizzazione vicina a Osama Bin Laden.
11 ottobre 2000: l?Enel ha annunciato l'acquisto di Infostrada per ventiduemila miliardi e si appresta a incorporare Wind: nascerà il secondo colosso italiano delle telecomunicazioni.
12 ottobre 2003: giornata d'oro per lo sport italiano: Michael Schumacher, pluricampione di Formula uno, vince in Giappone il sesto titolo iridato piloti della sua carriera, mentre Valentino Rossi si aggiudica in Malesia per la quinta volta, la terza consecutiva, il campionato mondiale di motociclismo. Festa grande in casa Ferrari, che grazie al pilota tedesco conquista il quinto titolo costruttori consecutivo.
13 ottobre 1999: è emessa la sentenza per l'incendio della camera iperbarica dell'ospedale Galeazzi in cui persero la vita alcuni pazienti. Tre anni e sei mesi per Antonino Ligresti, ex-presidente della società che gestisce la clinica dove è avvenuta la tragedia e per questo chiamato a rispondere di quanto accaduto quella mattina del 31 ottobre del 1997.
14 ottobre 2004: fra i massimi rappresentanti dell'ermetismo, Mario Luzi, classe 1914, è stato nominato senatore a vita dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi per "aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo letterario ed artistico".
15 ottobre 2000: maltempo e alluvioni in Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia: sono morte venticinque persone. Supera ogni immaginazione il disastro provocato dall'alluvione: Val D'Aosta e Piemonte sono due regioni tagliate fuori dal resto d'Italia. Lo straripamento dei fiumi ha creato uno scenario da incubo; vi sono paesi, quali ad esempio Cogne in Val d'Aosta, che in sostanza non esistono più, perché letteralmente sommersi dalle acque.
PARLIAMONE
PUO? ESISTERE UN CLUB COME SUGGERISCE RENATO VOLTI?
La scorsa settimana ci lasciammo con questa domanda:
?Dobbiamo solo sottostare alle intemperie d?una finanziaria che affama, ed avvia maggiormente verso la? Camera mortuaria; oppure vogliamo dimen-ticarla difendendoci, facendo prevalere la nostra Arte affratellandoci??
Mi sono augurato per un?intera settimana che mi giungesse almeno mezzo suggeri-mento: silenzio assoluto.
Nessuno di voi ha riportato alla mente che ogni movimento artistico letterario, ha avuto il suo ideatore o portabandiera. Il movimento dei ?Crepuscolari? creato da Onofri, ebbe senza dubbio il maggior rappresentante in Guido Gozzano.
Facciamo un salto di decenni e ci troviamo al centro del movimento ?I nuovissimi? nati sulla spinta di Umberto Eco, ma se non avessero trovato un ?Alfiere? di nome Luciano Anceschi, penso che non avrebbero avuto nessun modo per presentare il loro movimento che, approfittando del suggerimento di Eco, chiama-rono ?Avanguardia?.
Luciano Anceschi è considerato tra le maggiori personalità dell?estetica e della letteratura del Novecento italiano il quale con i suoi rapporti umani e culturali di una ricchezza e di un?ampiezza inusuale; nella sua generosa preveggenza d?interesse di studioso e maestro, ha reso famosi i grandi della cultura, letteratura, poesia e arte del Novecento. Nella rivista da lui fondata «Verri» afferma «la critica assume un profondo valore, diventa un impegno, che non è più valutazione ma un giudizio sui prodotti dell?arte che interviene a posteriori, ma un attivo lavoro dell?immaginazione. Compito del critico è quello di chiarire la situazione in cui si trova, di affrontare un mondo di cultura già consolidato e coglierne l?instabilità e le trasformazioni dando loro un senso».
La rivista dell?Anceschi, infatti, «per la sua stessa struttura, non può identificarsi con nessun gruppo, qualunque ne sia il proposito, né con alcuna personalità particolare, qualunque ne sia il talento e lo stile», come dichiarò il suo direttore in quei polemici anni di avanguardia e di sperimentalismo.
Per il suo ardimento e per il credo nella evoluzione della cultura appariva come «un Socrate che non ha timore di Dionisio, un Socrate il cui concetto non è uno schema che si impone alle cose e al loro deflagrare, anzi appare come nato dalle cose a cui accenna, anzi voglioso di inquietare, di sollecitare la vita. Un Socrate che ha bisogno continuamente della vita, ma che non vuole esserne sommerso».
Non si può credere che tra le righe Renato Volti voglia dire la medesima cosa, quando afferma? ?Ogni socio trae benefici dal club, come il club trae benefici da ogni suo singolo socio.? Bisogna quindi instaurare un rapporto di dare per avere in cui nessuno ne esca penalizzato ma dove al contrario entrambe le parti ne siano arricchite, questa è la linea guida su cui l?intero progetto si basa.
La Home Page del Portale sarà suddivisa per temi in modo tale che chi accede ad essa possa scegliere facilmente. Questo fa sì che si ottengano due significativi risultati:
Offrire un servizio migliore, il lettore infatti accedendo al Portale avrà l?opportunità di leggere ciò che gli interessa attingendo ad una banca dati fornita non da un singolo sito, come avviene oggi, ma da tutti i siti web, attraverso l?indicizzazione di quest?ultimi infatti, si verrebbe a creare un database letterario di consistenti proporzioni e completo sotto ogni punto di vista, una sorta di enciclopedia multimediale della letteratura on line cui ognuno potrebbe accedere liberamente.
Le opere letterarie ed i relativi Autori quindi acquisirebbero più visibilità, essendo più facilmente fruibili e rintracciabili nello sconfinato e labirintico panorama internettiano, di riflesso anche i siti che ospitano il materiale letterario ne trarrebbero giovamento, avendo l?opportunità di farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico più vasto e articolato.
In questo modo ci verremmo a trovare in una grande biblioteca centrale, con la differenza che non si troverebbe la medesima opera di Reno Bromuro. Per ottenere che dello stesso si possa trovare una sola poesia con quel titolo qualcuno degli editori dei siti aderenti, rinunci a quella poesia e forse all?autore. Ma si avrebbe la fortuna di trovare Reno Bromuro, Sandra Cervone, Marco Gavotti, Diana Moscatelli, Enrico e Marco Besso, ecc? in quell?angolo riservato a loro personalmente e non ad altri. A menocché non arrivino ?gli scrivitori che scrivono in verticale e chiamano le loro opere poesie? e mandano tutto all?aria perché la loro presunzione è tale che riuscirebbe a smantellare la ?Statua della Libertà? e la ?Torre Eiffel?. Almeno possiamo affermare che ci abbiamo provato, se mai si comincia non si è mai alla metà dell?opera. Se Socrate non ha paura di Dioniso, Renato non ha paura del lavoro. Creiamola questa ?Biblioteca Virtuale? e che Dio ce la mandi buona.
Scrivetemi le vostre impressioni, ma non vi affollate; con tutto l?affetto che posso, Reno
Bibliografia
LUCIANO ANCESCHI, Progetto di una sistematica dell?arte, Mursia, Milano, 1962, p. 47.
LUCIANO ANCESCHI, Critica e immaginazione, in «Il Verri», I, 1956, n°1, poi ristampato in «Il Verri», XLI, 1996, n°1, p. 11.
LUCIANO ANCESCHI, Il caos e il metodo, in «Il Verri», XXVIII, 1984, n°3-4, p. 45.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
ROSA D'AUTUNNO
di Flavia Villa
A volte un verso ti apre un?immagine nella mente e ricordi forse mai sopiti, ripassano, come un film sullo schermo, dinanzi ai tuoi occhi.
Oggi ho scelto la poesia di Flavia Villa un poeta donna di cui non so niente di niente se non di uno squarcio della sua anima impressa in questa poesia: «Rosa d?Autunno». Sono versi che da ieri sera accompagnano prima il torpore che precede il sonno, gli stessi mi hanno dato il buongiorno al risveglio, facendomi rivivere dieci lustri di vita.
L'atto del poetare di Flavia Villa proviene da un incanto di realtà e schiettissimo. C'è un contrassegno direi fatale e carnale, fra la realtà e il sogno: marchio autentico di genialità. Quelle che lei afferma sentire nel cuore essere il respiro profondo dell?amore, non sono altro che «le supreme commozioni della sua vita».
La sua sensibilità spasmodica, non gli preclude l'ispirazione, ed in parte il cammino, verso una forma classica della vita e dell'arte; verso l'idea d'una felicità, puramente mediterranea. Forse nessuno di noi saprà, come Flavia Villa, nel rapido e largo stacco dei suoi versi, riesce a raggiungere quel modernissimo e, al tempo stesso, naturale, popolaresco, proprio quello che oggi i critici lamentano non esistere nella poesia contemporanea. Ella ci racconta le sue ragioni formali, in una sfera vasta e calorosa, dando un esempio d'eroica fedeltà alla poesia: un esempio di poesia testimoniata davvero col sangue.
Sembra un avvertimento simbolico, una specie di profezia. L'arte che, nell'errore, assume talvolta un che di romantico, sa ritrovare, come finestre di mare brillanti in fondo a cupi vicoli, aperture e certezze verso felicità dorate; delicatezze che illanguidiscono il lettore e lo rapiscono portandolo nelle alte sfere della sua stessa immaginazione, pur in qualche asprezza del verso, apparsa improvvisamente nella realizzazione di un contenuto patito, cosciente, in cui si sente l'alito metallizzato delle chitarre, nel sorriso che precede la partenza per un luogo che non sia più la sua casa; un luogo fatto di sorrisi e in quei sorrisi Viola mostra il corpo vulcanizzato dall?esperienza.
ROSA D'AUTUNNO
di Flavia Villa
E con te sogno di volare/
vedere tutto il mondo dall'alto/
a tutta velocità/
e camminare per prati pieni di fiori e di sole/
o su spiagge tropicali di notte/
sotto un cielo ricco di stelle;
vedo tramonti rossi di strane città/
e arcobaleni dopo un temporale.
Ecco,sento il cuore che batte/
e il respiro profondo dell'amore./
Sono gli anni giovani/
e un ragazzo mi tiene stretta al cuore;/
è sera, siamo solo noi.Abbiamo vinto noi:/
Forte profumo della sua pelle, i capelli./
Guardi lontano, begli occhi?/
Inizia a far freddo.Forse è già ottobre./
Mi sorridi. "Ti porto a casa..."""No..."/
(Portami via, lontano, con te).
*********************************
SE NON VUOI RICEVERE QUESTO BOLLETTINO BASTA FARE REPLAY SCRIVENDO SOLO «RIFIUTO», SE INVECE TI FA PIACERE LEGGERLO CHIEDI
Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria