poesie istantanee 3

[l.zag]

Perché scrivere è difficile;
collegare ciò che la tua mano stende
su di un foglio di carta alla mente,
è difficile;
se poi si deve anche essere d'accordo
con ciò che si scrive,
è ancora più difficile;
ed è per questo che preferisco il silenzio,
all'insultare pagine bianche
per non dire nulla,
questo arbitrio, lo lascio ad altri,
per loro, il silenzio è difficile,
per me che sono meno di niente,
il silenzio è un opera d'arte.

[hombre sincero]

Non dire nulla
o sposare l'immacolata verginita' del silenzio
sono azioni paritetiche solo in apparenza.
Io sono per chi imbratta la pagina bianca,
dissacrandola, strappandola
dalla propria originaria perfezione.
Facile o difficile che importa,
quel che conta e' il gesto,
un soffio vivo di canto
immaginato, sognato,
forse sfiorato.
Il silezio e' arte,
ma lo e' pure
la banda del paese che annuncia la festa,
kind of blue,
le risate dei mie figli,
il sorriso della mia amata,
Coltrane che rantola un amore supremo,
Benedetti Michelangeli che si danna le dita per raggiungere
l'armonia del silenzio;
il silezio.
Tutto puo' essere arte
o il suo opposto
o altro ancora.
Se ho insultato la pagina candida
o la sensibilita' di chi l'ha sfogliata
chiedo umilmente perdono.
E' vero, lo so
di niente ho parlato,
e niente ho mai avuto da dire
ed e' ancora niente, che in silenzio
continuo a cantare.


Certi che comprenderete le cause di forza maggiore non dipendenti dalla ns volonta', ci scusiamo per quanto accaduto e porgiamo distinti saluti.

[carlo]

tutto può essere arte
ma non il suo opposto
se impari un arte
non metterla da parte
e come vino figlio del mosto
spargi dei semi
e fa fiorire questo posto


Si prega di leggere attentamente il foglietto illustrativo, l'immagine sulla confezione è a puro scopo pubblicitario e può non corrispondere al prodotto.

[hombre sincero]

Niente e' vero e tutto e' permesso
arte e il suo opposto,
vino e mosto,
principe e rospo,
e se a fiorir non e' questo posto
altre bocche in altre plaghe fioriranno al posto nostro.

RingraziandoVi per il gentile pensiero e l'usuale supporto porgiamo cordiali saluti :D

[patrizia]

ecco son tornata
dalla gabbia che volli
gabbia di folli
gabbia

ed ora
velo di etereo canto

poesia
mia as S E R T iva compagna

eccomi
son pronta
ad odorare

:roll: :roll:

[l.zag]

Venite e adoriamo
l'angelo ci invita
è nata la poesia.

[hombre sincero]

Snif snif snif,
siete pronti a odorare?
Gia sento
aromi di plaghe remote,
lingue straniere all'olfatto familiari,
musiche nostrane che sanno
di ginestre, perenni ghiacciai e frutti tropicali,
spazi bianchi da colmare,
gabbie di folli da sfollare,
baci,
abbracci,
l'odore salato delle lacrime, della coca e dell'agnello,
pani appena sfornati, a saziare
bocche dala volutta' schiuse,
forme nuove dalla memoria riportate
e dal presente interpretate.
E farneticanti veli
che benedetti loro, di etereo canto
continuano a delirare.

[l.zag]

Non è vero che sono un uomo,
se solo lo fossi stato,
avrei smesso di piangermi addosso;
tuffandomi nel mare della vita,
avrei potuto imparare a nuotare;
dichiarando le mie origini,
avrei potuto liberarmi delle catene,
che ai polsi mi tengono prigioniero.
Non è vero che sono un uomo,
avrei potuto asciugare lacrime,
non l’ho fatto e questo basta.
Ora, potrei anche dichiarami,
potrei raccontarmi, e per questo,
non basterebbero tutte le parole,
per spiegare chi sono realmente.
Io stesso non capirei,
non lo capirebbe mia madre,
per questo taccio, e del silenzio,
ho imparato a farne tesoro,
delle parole mai dette una virtù,
del dolore, ho finto fino a tramutarlo
in una possente gioia,
che fa dell’entusiasmo un miscuglio
di non so cosa, a tal punto,
da confondere il giorno dalla notte.
Nell’attesa,
ho imparato a contare i minuti,
le ore, i giorni, che ci separano dalla vita
fino all’ultimo respiro
chiedendosi dove andare a spiaggiare
prima che l’ultimo sguardo
si posi sui miei occhi azzurri,
prima che per sempre si chiudano alla luce,
prima che la vita stessa,
cessi di riflettere immagini,
prima che sia troppo tardi.

[DevilMaster]

Di quell'episodio ne racconto spesso,
per ricordarmi quanto sono stato sfortunato,
di quanto ora sarei in pace con me stesso,
di quanto odio tutto quello che mi ha sempre circondato.

[l.zag]

Raccontami o Devil
della sfiga funesta
del PelideMaster
e di quanto la pace,
non lo rasenti,
che infiniti mali produsse,
e di odio ti circondarono
l'anima avezza all'amore.