Chi scrive, perché lo fa?
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Chi scrive, perch? lo fa?
In questo periodo mi chiedo sempre perche' scrivo e chi me lo fa fare? In fondo non rende e rimango uno sgrammaticato che si approccia alla scrittura. Il mio romanzo decolla nelle letture, ma non dai consensi di altri editori e certi critici improvvisati, la quale hanno drasticamente criticato il mio modo di scrivere ed il romanzo. Senza ricercare un aspetto positivo. Allora mi chiedo se ne vale la pena continuare a scrivere? una mezza risposta forse ce l'ho, io scrivo per raccontare storie e fatti di questo modo, quasi come una missione. Poi rimmarro' uno sgrammaticato della prim'ora.
- hombre sincero
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Chi scrive, perch? lo fa?
Ne vale la pena?
A molti farebbe piacere incontrare i consensi altrui (specialmente a un vanitosopiacione come me) ed è giusto ascoltare ogni sorta di critica, ma se questo desiderio si trasforma in ossessione tanto da condizionare il modo di scrivere e consumare la benedetta curiosità e la gioia nel compiere "l'atto creativo" c'e' qualcosa che non quadra.
Cerco di ricordami per quale motivo cominciai a imbrattare la pagina bianca e quel motivo non era certo voglia di fama, di talk show e compagnia bella, era altro ed e' per altro che vorrei continuare a scrivere.
Fino a quando lo scrivere e tutto cio che implica il voler scrivere, continua a rendermi ebbro, infantile e stupido, si, credo proprio che valga la pena rubare squarci di tempo all'esistenza, speculare sulla propria vita, rischiare la solitudine e la malinconia nera, srizzare gli occhi tanto da lacrimare sangue per poter vedere e strappare un po di silenzio dal casino che ci abbaia intorno.
Critici, lettori, flash, copertine e autografi sono altra cosa.
Un abbraccio
A molti farebbe piacere incontrare i consensi altrui (specialmente a un vanitosopiacione come me) ed è giusto ascoltare ogni sorta di critica, ma se questo desiderio si trasforma in ossessione tanto da condizionare il modo di scrivere e consumare la benedetta curiosità e la gioia nel compiere "l'atto creativo" c'e' qualcosa che non quadra.
Cerco di ricordami per quale motivo cominciai a imbrattare la pagina bianca e quel motivo non era certo voglia di fama, di talk show e compagnia bella, era altro ed e' per altro che vorrei continuare a scrivere.
Fino a quando lo scrivere e tutto cio che implica il voler scrivere, continua a rendermi ebbro, infantile e stupido, si, credo proprio che valga la pena rubare squarci di tempo all'esistenza, speculare sulla propria vita, rischiare la solitudine e la malinconia nera, srizzare gli occhi tanto da lacrimare sangue per poter vedere e strappare un po di silenzio dal casino che ci abbaia intorno.
Critici, lettori, flash, copertine e autografi sono altra cosa.
Un abbraccio
Hombre Sincero
Chi scrive, perch? lo fa?
Chi scrive, perché lo fa? E' una domanda questa a cui non smetteremo mai di dare risposte, chi scrive non deve perdere mai la bussola del perché lo fa, e quel perché lo fa, non sta affatto nel dover a tutti i costi compiacere gli altri, perché se così fosse, allora la risposta è una sola, e sta nel dare valore assoluto alla propria opera nel vile denaro; mentre scrivere è esporsi agli altri col proprio pensiero, col proprio modo di essere, e col proprio modo di scrivere, che sta appunto nello stile che contraddistingue ciascuno di noi.
Dal mio punto di vista, non mi sono mai posto la questione se ciò che scrive, piace agli altri, ciò che conta, è ciò che la mia penna ha da raccontare, il mio pensiero non condivive alcuna soluzione diversa da quella che è il suo modo esclusivo di mettersi in discussione; sarà perché grazie a Dio ho un lavoro che mi concede di vivere dignitosamente, e per tanto ciò mi consente di essere libero fuori da ogni logica e schemi che viceversa è costretto chi per vivere deve pubblicare e di conseguenza vendere..
La libertà, che mi da facoltà di fare tutto ciò che ritenga giusto fare ovviamente senza che ciò limiti e leda l'altrui diritto, è per me un bene assai prezioso, e in ciò è compresa anche la mia forma, e il mio modo di scrivere compreso lo scrivere "sgrammaticato" questo significa, che chi scrive lo fa perché avverte dentro di se il senso di libertà che appartiene a ciascun individuo come bene primario, inscindibile dall'individuo stesso.
L'intellettuale, ha avuto da sempre dalla sua parte, la libertà di fare del proprio mestiere l'avanguardia, del proprio modo di essere, che sta in linea di princiipio prima della propria persona con annessi, e connessi dell'essere uomini; se così non fosse, scriverebbe solo per compiacere gli altri, privando l'umanità intera dei grandi capolavori che nel corso della storia si sono succeduti.
Il grande attore, nasce sicuramente con del talento che si porta in dote, ma questo non fa di esso un grande attore, grandi lo si divenda a mano a mano che si esibisce in pubblico, esponendosi in prima persona alla critica, e questa fosse anche feroce alla fine indurrà il soggetto, a fare tesoro dei suoi "eventuali" errori, traendo da essi grandi spunti per perfezionare la propria opera, senza che questi lo inducano a fare ciò che compiace alla critica, ma è essa stessa che si adeguerà col tempo all'originalità e all'ingegno dell'attore medesimo, e ad accettare il suo modo di esibirsi.
La forma, lo stile, l'essere sgrammaticato, per uno scrittore, si perfeziona scrivendo chilomentri e chilomentri di pagine senza dovere per questo accondiscendere con nessuno i compromessi per chi si prefigge di fregiarsi del titolo di scrittore, non possono convivere sotto lo stesso tetto.
Queste secondo me sono le priorità a cui un intellettuale deve aspirare fin dal principio.
Io che per fortuna, non sono e non ambisco a nessuna di queste cose, scrivo solo per assecondare il desiderio della mia anima di aprirsi al mondo a cui piaccia o non piaccia il mio modo di scrivere, deve e può solo limitarsi a prendere atto di ciò che sono e di quello che rappresenta il mio pensiero.
Dal mio punto di vista, non mi sono mai posto la questione se ciò che scrive, piace agli altri, ciò che conta, è ciò che la mia penna ha da raccontare, il mio pensiero non condivive alcuna soluzione diversa da quella che è il suo modo esclusivo di mettersi in discussione; sarà perché grazie a Dio ho un lavoro che mi concede di vivere dignitosamente, e per tanto ciò mi consente di essere libero fuori da ogni logica e schemi che viceversa è costretto chi per vivere deve pubblicare e di conseguenza vendere..
La libertà, che mi da facoltà di fare tutto ciò che ritenga giusto fare ovviamente senza che ciò limiti e leda l'altrui diritto, è per me un bene assai prezioso, e in ciò è compresa anche la mia forma, e il mio modo di scrivere compreso lo scrivere "sgrammaticato" questo significa, che chi scrive lo fa perché avverte dentro di se il senso di libertà che appartiene a ciascun individuo come bene primario, inscindibile dall'individuo stesso.
L'intellettuale, ha avuto da sempre dalla sua parte, la libertà di fare del proprio mestiere l'avanguardia, del proprio modo di essere, che sta in linea di princiipio prima della propria persona con annessi, e connessi dell'essere uomini; se così non fosse, scriverebbe solo per compiacere gli altri, privando l'umanità intera dei grandi capolavori che nel corso della storia si sono succeduti.
Il grande attore, nasce sicuramente con del talento che si porta in dote, ma questo non fa di esso un grande attore, grandi lo si divenda a mano a mano che si esibisce in pubblico, esponendosi in prima persona alla critica, e questa fosse anche feroce alla fine indurrà il soggetto, a fare tesoro dei suoi "eventuali" errori, traendo da essi grandi spunti per perfezionare la propria opera, senza che questi lo inducano a fare ciò che compiace alla critica, ma è essa stessa che si adeguerà col tempo all'originalità e all'ingegno dell'attore medesimo, e ad accettare il suo modo di esibirsi.
La forma, lo stile, l'essere sgrammaticato, per uno scrittore, si perfeziona scrivendo chilomentri e chilomentri di pagine senza dovere per questo accondiscendere con nessuno i compromessi per chi si prefigge di fregiarsi del titolo di scrittore, non possono convivere sotto lo stesso tetto.
Queste secondo me sono le priorità a cui un intellettuale deve aspirare fin dal principio.
Io che per fortuna, non sono e non ambisco a nessuna di queste cose, scrivo solo per assecondare il desiderio della mia anima di aprirsi al mondo a cui piaccia o non piaccia il mio modo di scrivere, deve e può solo limitarsi a prendere atto di ciò che sono e di quello che rappresenta il mio pensiero.
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- Macchina da scrivere
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Chi scrive, perch? lo fa?
Io pensavo che con l'uscita del mio romanzo diverse porte si spalancano davanti a me, invece sono rimasto scottato. Forse me la sono presa troppo e non riesco andare piu' avanti. Mi rimane solo brandelli di poesia che attacco qua e la' per il mondo.
- Vita
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Chi scrive, perch? lo fa?
ciao congiuntivo ciao
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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- Macchina da scrivere
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non ho badato alla grammatica
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Chi scrive, perch? lo fa?
Se posso permettermi, Kashino, dovresti badarci un po' di più. Ti capita abbastanza spesso... e per uno che vorrebbe fare lo scrittore, beh... non mi sembra una cosa superflua.
Perdonami, ma è quello che penso. Aperta e chiusa la parentesi. :)
Perdonami, ma è quello che penso. Aperta e chiusa la parentesi. :)
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
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non c'è stato.
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Chi scrive, perch? lo fa?
Dev non credevo potesse mai arrivare qst momento, ma devo dire che concordo pienamente con te!
Kash, qsta non vuole essere una polemica sterile, non è dettata da antipatie o invidie, ma è qualcosa che ho notato spesso, non te l'ho mai detto sul forum perchè anche se non si nota ho sempr paura di essere poco ortodossa, ma sul tuo blog tanto tempo fa ti avevo giàè fatto notare che poche volte riesci a concordare bene i generi (es la quale concorda col femminile non col maschile),m ma tu non mi hai mai risposto.
Chiudo anche io la parentesi èper non andare off topic e non creare litigi!!!
Kash, qsta non vuole essere una polemica sterile, non è dettata da antipatie o invidie, ma è qualcosa che ho notato spesso, non te l'ho mai detto sul forum perchè anche se non si nota ho sempr paura di essere poco ortodossa, ma sul tuo blog tanto tempo fa ti avevo giàè fatto notare che poche volte riesci a concordare bene i generi (es la quale concorda col femminile non col maschile),m ma tu non mi hai mai risposto.
Chiudo anche io la parentesi èper non andare off topic e non creare litigi!!!
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
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tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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Chi scrive, perch? lo fa?
Scusatemi per il mio mal scrivere. Io ho la brutta abitudine di scrivere di getto, di confondere, di continuare imperterrito negli errori grammaticali. Tal cosa potrebbe essere un chiaro esempio che non saro' mai uno scrittore, poi non lo diventero' veramente.... Ma la voglia di scriverei e' una forza, sconosciuta allo stesso tempo fortissima, non saprei come descriverla. E questa forza imbratta fogli su fogli con pensieri a volte scoordinati fra di loro, tutto insieme ai miei post...