le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"

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CRISI DEI VALORI UMANI DELLA POESIA
di Reno Bromuro
Probabilmente il dramma per la nostra generazione ? di non poter vivere appieno l'estraneit? degli avvenimenti che determinano un'epoca.
La "babele" in cui ci aggiriamo ? l'inconfutabile Tragedia della poesia contemporanea. Non c'? esercizio di libert? per la mente, che procede per associazioni libere, divagazioni idiosincratiche, eccentriche annotazioni.
La nostra contemporaneit? minaccia la parola musicale e la distrugge, perch? ci viene meno il tempo della lettura in cui la parola ? gustata. La poesia che altro ? se non la parola che crea musicalit? e immagini? Che altro se non la parola che prende gusto e sapore? E noi dovremmo leggerla di pi?, gustarla e masticarla lentamente per estrarne i suoi liquidi doni; ma, essendo pi? scrittori che lettori, ci neghiamo questo piacevole dono: gustare la poesia, centellinandola come un elisir meraviglioso e unico.
Ho detto: siamo pi? scrittori che lettori. Questa ? la pietra che sostiene la letteratura oggi e vediamo estraneandola, togliendola dalle mura montanti di questo "palazzo senza fondamenta" che cosa accade. Sono certo che tutto crollerebbe lasciando un cumulo di macerie, di polvere che il vento del futuro spazzerebbe e del nostro passaggio non rimarrebbe nulla. Questi sono gli elementi esterni, gli indizi chiari dell'importanza di fare poesia oggi: autobiografia nemmeno trasfigurata.
Importante ? scrivere, questo ? il motto dei contemporanei. Perch? leggere Bertolucci, Caproni, Sereni, Penna, Zanzotto, Pasolini, Bevilacqua, Montale, Luzi, Selvaggi, Strona e Borghi Santucci? tanto per fare qualche nome. Questi Maestri potrebbero insegnarci, ma c'? il dubbio che qualche loro verso rimanga nella memoria e inconsapevolmente si potrebbe scriverlo. Bella scusa per rimanere quello che si ?: ignoranti.
L'argomento della poesia ? sempre autobiograf?a della propria condizione umana. La storia delle pubblicazioni e delle elaborazioni d?ogni lirica pu? confermare la veridicit? poetica - morale di quest?affermazione, sapendo bene che la purezza dell'arte non ? elemento da ritrovare nel laboratorio e che l'arte non esclude, l'umanit? e la storicit? e che il suo sigillo individuale ? il riassunto delle aspirazioni collettive in cui la novit? ? l'inedito del sentimento, non la singolarit? esteriore dell'immagine.
Non considerando questi principi fondamentali per un'arte maggiore, l'artista contemporaneo rischia di pagare a caro prezzo la sua ambizione.
Viene spontaneo pensare a Benedetto Croce quando afferma che "l'arte ? intuizione"; ma Croce si riferiva, nella sua prima estetica, di far coincidere l'arte con un?intuizione primitiva. Molti nostri contemporanei hanno preso alla lettera l'affermazione crociana, per puro comodo; ecco perch? non leggono e non si erudiscono; ecco perch? scrivono tutto quello che passa loro per la mente dimenticando che l'affermazione di Croce va intesa sotto l'aspetto spirituale del puro idealismo. Un fatto ? scrivere poesie, altro ? capire la Poesia.
Un innegabile aspetto negativo della situazione consiste nel voler possedere una biblioteca con tanti, libri le cui copertine ben s'intonano con il colore delle pareti e con il mobilio. A questo hanno pensato un certo numero di editori che hanno messo a portata delle medie borse i classici della letteratura italiana e straniera, in edizioni durevoli e non ingombranti.
Ma chi li legge? Essi sono l?, per fare buon?impressione sui visitatori, sugli amici, quale tappezzeria. La persona che vuole veramente erudirsi non ha bisogno di quelle edizioni robuste e durevoli, egli acquista i tascabili, i "BUR" o gli "Oscar" e li legge religiosamente, al punto che, quando ha finito di leggerli, sembrano ancora nuovi, mai aperti; e se non fosse per qualche sottolineatura giureresti che non sono stati mai aperti. Sono considerazioni materiali, ? vero, ma tutt'altro che irrilevanti.
In questo stato di cose qualcuno pu? scorgere una reazione psicologica dell'uomo medio normale all?inflazione dei premi letterari. Quindi vale la pena esaminare il caso.
Innegabilmente, ai premi letterari e di pittura sono collegati anche interessi di carattere non prettamente culturale. Case industriali di varia natura, stazioni climatiche, gruppi locali di prestigio ed anche di potere, si mettono in gara fra di loro per organizzare il premio letterario e per distinguersi con questa o con quella procedura di giudizio e di premiazione, la cui singolarit? attiri sul premiante, pi? che sul premiato, l'attenzione pubblica. Ma quanti dopo qualche tempo ricorda il nome del premiato o il titolo dell'opera premiata, a questo o quell'altro premio? Un fatto curioso, ma realissimo, ? l'abitudine di comprare il libro ampiamente premiato, ma non certo per leggerlo, o farlo leggere a persona cara cui si vuole regalarlo.
Con questo presupposto nasce il "Premio Briccone": l'industriale Caio ha in animo un giovane artista, che crede abbia talento, organizza un "Premio" raccoglie intorno a s? le firme pi? prestigiose, paga profumatamente e la firma perde la sua prestigiosit?. Ma l'artista alle prime armi queste cose non le sa e se anche ne ha sentito parlare, fa finta di ignorarle; chiede un prestito in banca, fa stampare il "suo" libro dal primo editore che gli ha fatto un prezzo accessibile, concorre al "Premio" e solo dopo anni scopre che quel suo libro non ? stato neanche visto n? dal presidente la "Giuria Esaminatrice", ne dai coadiutori. Allora subentra il disorientamento intrinseco e imbarazzante per un critico che voglia garantirsi una piena e costante libert?. Ma, un critico, umanamente parlando, non desidera d'essere accusato di non aver capito niente della destinazione dell'arte e di essersi venduto puntando sul cavallo perdente, pur sapendo che fra di loro non possono esimersi dal criticarsi a vicenda.
Viene da osservare che nel campo letterario, prerogative d'autorit? sono state monopolizzate da gruppi di prestigio, o di potere molto energici nell'aiutare i protetti e nel combattere gli avversari, come pure molto scaltri nel far pagare a caro prezzo il loro appoggio a chi si sia arreso a cercare la loro alleanza.
Per combattere questo stato di cose che io chiamo "Racket dell'arte" si rafforzi, o si crei un?organizzazione socio - culturale efficiente, che metta in valore il giudizio, che ne ratifichi l'autorit?, che ne difenda le ragioni e che, in questa difesa non agisca alla carlona.
Per questo; grazie al Presidente del Centro Letterario del Lazio: Paolo Diffidenti, noi c?incontriamo una volta il mese, per sensibilizzarci a capire dov'? la disonest? e a saperla discernere scegliendo: per esaltare o condannare.
Per spiegare il primo punto di questo scritto e cio? "il dramma" della nostra generazione, cercher? di farlo con semplicit?, com'? mia abitudine, enunciando le condizioni dello scrittore, oggi. Vi dir? cose ovvie, anche cose crude, quasi brutali, perch? desidero soltanto mettere un po? di chiarezza dove vedo confusione.
Mi ? capitato di notare, in questi ultimi tempi, che alcuni scrittori ed artisti che operano una rottura con il passato, nel senso delle forme ed anche dei contenuti, che si sono chiusi pi? di quello che potrebbero essere i conservatori; chiusi intendo, di fronte all'arte di domani.
La posizione dello scrittore, oggi, ? tutt'altro che comoda, ed ? qui la drammaticit? d?essere artista! Allora dobbiamo reagire. Ecco, la "Talentiade" ? una forma, ? un modo per reagire e ribellarsi a questo stato di cose. "Occorre - come dice Selvaggi - avere la convenzione del mondo moderno e trovare il coraggio di fare un'operazione selettiva" affinch? la cultura di massa non abbia il sopravvento perch? essa ? non cultura e l'arte di massa ? la non arte; perch? l'arte non potr? mai essere collettiva. Essa ? frutto soggettivo dell'intelletto umano e solo quando la soggettivit? si oggettivizza diventa "arte pura". Questo si ottiene solo se lo scrittore ha profondit? d'intelligenza e libert? d'invenzione e fantasia. Questa la difficolt?. Questa la solitudine. Con ci? non voglio dire che in Italia manchino testimonianze notevoli fra gli scrittori. Ho voluto solo denunciare una situazione di carattere generale e dire che, se noi avremo buona volont?, se avremo coraggio, potremo preparare l'avvento di quegli scrittori di cui in questo momento, particolarmente, si sente il bisogno.
Grave scompiglio ci viene anche dalla radio, specialmente da quella privata o libera che si vuole. Lo scompiglio (lo chiamerei disordine) viene dal fatto che, come ho detto prima, tutti scriviamo, ma chi si prende la briga di leggere tra quelli che soffrono di protagonismo e che frequentano pi? attivamente la radio libera? Quasi nessuno. Eccetto qualcuno che il libro lo usa solo per mettere insieme e costruire un collage di versi fra Neruda e Pr?vert; fra Machado e Jimenez per apparire bravo ad una "ciurma" di donne libidinose. Ci sono alcuni che pretendono di far scrivere versi su tema prestabilito, creando una gran confusione tra arte e scopiazzature; ma permettono al "libidinoso di protagonismo" di sfogliare libri di poesie, solo per rubarne i versi.
Quali le conseguenze? Bloccate e negate le verit? supreme, con quelle morali e spirituali; distrutto ogni ideale, annullate le estasi suscitate dalla contemplazione della vera poesia. Si ? precipitati nel deserto e nello squallore.
Quali i risultati? Quelli di una poesia non poesia che capovolge nei termini e nei valori linguistici, formali e contenutistici, nei risultati timbrici, per un indirizzo sicuramente amorale.
Una poesia non poesia con la parola che esclude le vibrazioni e le partecipazioni del cuore e del sentimento, si perde in un "guazzabuglio" di contraddizioni e di contenuti inconcludenti. Contraddizioni sconcertanti per fini irrazionali, fuori della logica delle cose della vita. Cos? si tende alla distruzione della poesia, contaminandone la bellezza e la presenza, convinti che il prepotere riduca l'uomo a robot, in un distacco preconcetto dalla sensibilit? e dalla carica umana che lo fa vivere e intendere.
Occorre associare progresso e valori umani e non esaltare soltanto l'avanzata del progresso in funzione della distruzione dei valori umani. Per questo la vera poesia ? sempre stata ed ? stupefacente veicolo ai rifugi e alle folgorazioni spirituali, agli impeti d'amore e di elevazione, alle contemplazioni e ai sentimenti di natura interiore, con i riflessi esterni della natura e degli stupori dell'universo. Omero ancora una volta avverte, con una potenza e un valore di poesia sempre e universalmente contemporanea, anche se, pi? volte, gli si sono voltate le spalle. Forse ? la mancanza dell'uomo - genio, dell'uomo prodigio che porta al non senso di molte opere letterarie smarrite nella ricerca dell?artificio.
Per ritrovare l'equilibrio ci vorr? un formidabile lavoro di creazione intellettuale per reinventare un sistema di razionalizzazione dell'arte, di un'arte che sia rispettosa di tutte le speranze dell'uomo; un'arte che sia competitiva, che funzioni lasciando campi innovativi e pi? vasti possibili a tutti i veri artisti togliendo, o dimezzando, il potere editoriale che fa il bello e il cattivo tempo esaltando il raccomandato, o l'amico dell'amico, penalizzando chi vale veramente, chiedendogli 5-6 milioni di lire, che il poveretto non ha, facendo s? che la sua opera, giudicata buona da quello stesso editore che gli ha chiesto milioni di lire, rimanga ancora nel cassetto. Questo significa che la libert? di esprimere le proprie idee non esiste: ? solo una parola di sette lettere come la giustizia ? di nove. La volont? di assicurare la non marginalizzazione degli scrittori "handicappati" ? solo utopia. Intanto, il caos continua! Vanno sul mercato libri che non sono tali. Un giorno bisogner? pur affrontare questo problema: affermare il primato del diritto. Ma come? Non c'? una legge che protegga chi veramente vale, il cui talento ? stato provato da centinaia di recensioni e da consensi editoriali. E lo scrittore povero ha le sue opere, qualificate tali da critici importanti di riviste specializzate, nel cassetto, perch? la stampa ufficiale lo ignora perch? non appartiene a nessuna scuderia di risonanza internazionale.
Parlo per mia esperienza personale, ma chiss? quanti si trovano nella stessa condizione.
Gi? nel 1974 inviai il manoscritto di "Occhi che non capivano" (poesie scritte nell'arco dai cinque ai tredici anni) a cinque editori di risonanza internazionale; tutti e cinque si dissero compiaciuti di "quella poesia" (non credevo ai miei occhi!), ma che non avevano una collana in cui inserirla. Presi il coraggio a due mani, tirai la somma delle mie tasche sempre vuote; trovai un tipografo e feci stampare il volumetto; per? fui costretto a togliere 24 poesie perch? i soldi non bastavano. Vendetti 1680 copie; vinsi il "Premio Citt? di Roma" del 1975; il "Villa Alessandra", nel 1976; il "Pavaglione", nel 1982. Ricevetti molte lettere dai lettori occasionali e oltre 135 recensioni. Questa situazione si ? verificata altre volte. "Camminare cantando" premiata a "II Letterato" di Cosenza nel 1973, non potetti pubblicarlo perch? l'editore Pellegrini mi chiedeva 275.000 lire ed io non le avevo. L'ho pubblicato nel 1989, con i soldi del premio vinto al "Citt? di Palestrina"; ma quando riuscir? a pubblicare "Dove vai, Uomo?" che ha vinto il premio "Citt? di Palestrina"? E qui il dramma atroce della contemporaneit?! Dramma che, raccontato in questo modo, potrebbe anche essere scambiato per farsa se in esso si scoprisse I?ironia.
Dunque, essere scrittore, oggi, ? facile: basta avere dei soldi. Non interessa la storia che si narra, come la si narri; non si guarda pi? neanche al lessico: di questi libri ne ? infestato il mercato! A questo punto, meglio se i giovanissimi non leggono questi libri; come sarebbe meglio che non ascoltassero le radio n? vedessero le TV private.
Se in tanta "spazzatura" si riuscisse a trovare qualcosa! Perci? vale la pena tentare di pubblicarla in proprio (perch? gli editori di grido chiedono, minimo sei milioni, quale collaborazione alle prime spese), ma appena il libro esce dalla tipografia comincia la farsa. Invii le copie per la recensione (170 minimo), e aspetti. Intanto solo di spese postali hai tirato fuori dal portafogli oltre un milione di lire, pi? le copie che non hai venduto, per una recensione che non arriver? mai perch? il recensore fa lo scrittore di professione e vuole essere pagato. Mentre aspetti cerchi un distributore, non lo trovi neanche se il libro glielo regali: sono tutti accaparrati dai grandi editori. E la farsa diventa tragedia! Per tale motivo, non mi meraviglio pi? di avere alle pareti, infiniti riconoscimenti, nella teca coppe e targhe; un medagliere, tra cui tre medaglie d'oro, mentre le opere rimangono nel cassetto perch?, ripeto, non ho i soldi che un editore (il quale farebbe circolare la mia opera perch? ha infiniti canali di distribuzione), mi chiede. Eppure nella sua proposta di edizione dice: "Abbiamo esaminato la sua opera e, avendola trovata interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonch? per i valori estetici, ci fa piacere comunicarle che ? nostra intenzione fare uscire il libro in una delle nostre collane?. Nella copia del contratto allegata ? specificato: art. 9: "L'autore verser? all'editore la somma di lire 5.300.000 da pagarsi: un terzo alla firma del presente accordo, un terzo entro trenta giorni dalla firma dell'accordo, un terzo (a saldo) alla restituzione delle bozze di stampa". Il che vuol dire pagare e aspettare un anno perch? dopo un anno... c'? l'art. 21 che giustifica la mossa "l'editore chieder? all'autore (che potr? accettare o meno) se intende ritirare gratuitamente le copie invendute con a suo carico soltanto le relative spese di trasporto". Cosa significa ci?? Che l'editore in questione ? un tramite tra lo scrittore e il tipografo. Non lo sar? di certo tra l'autore e il lettore. Ma quest?editore appartiene alla categoria dei piccoli. I cosiddetti grandi, invece, chiedono di acquistare un tot numero di copie all'atto della firma del contratto e che, per dieci anni non potrai tentare neanche di venderle per rifarti in parte della spesa affrontata perch? devi rispettare l'art. 6. Ma la cosa pi? assurda ? che, dall'alt. 10 del medesimo contratto, risulta che lui, l'editore, ha pubblicato il tuo libro dandoti un anticipo sui diritti di autore, pari al 10%. Ora ditemi voi se non ci sarebbe da impazzire! Ma ? meglio ridere.
Questo perch? non esiste una societ? letteraria, una legge che difenda l'autore. La Siae lo tutela, ? un'altra cosa. E' chiaro adesso che per diventare autore di grido, o almeno farsi conoscere occorre essere ricchissimi? Eh, s?! L'esperienza la pago sempre sulla mia pelle. Se per caso ti ribelli a questa consuetudine ci rimetti anche l'osso del collo; ma per rimettercelo devi prima possedere 100.000.000 di lire, minimo.
Approdato che in Italia le cose stanno sotto quest?aspetto non potremo mai sperare in un consumo di produzione letteraria. Il meccanismo adottato non consente il raggiungimento di finalit? culturali, valide, nemmeno modeste, ad un ceto di consumatori che si propone scopi semplici o di evasione.
Le innovazioni nel sistema di vendita (vedi le cedole librarie) inducono la gente a maggior fiducia, ? vero, ma per la tappezzeria della casa.
Nell'acquisto di periodici che, letti una volta, poi si buttano via, sono spese somme di danaro che sarebbero forse erogate meglio, se fossero destinate a comprare libri, ma per leggerli.
I grandi quotidiani che danno informazioni sui libri pubblicati dai soliti - e solidi - editori assumono, di fronte al nuovo, atteggiamenti assurdi e inaccettabili: ignorandoli.
Quanto riguarda alla radio e alla TV recherebbe un importante apporto alla fornitura di materiale da sottoporre ad un esame critico pubblico; ma rubriche come l'Approdo e come quelle del Terzo Programma Radio danno solo notizie, suggerimenti e informazioni che senza la radiotelediffusione, rimarrebbero confinate ad una stretta cerchia di specialisti, di scrittori super-protetti; ma non prendono in considerazione libri di scrittori senza editore.
Certo, nel trattare questo tema, cos? vasto e cos? presente, che non pu? fare a meno di toccarci tutti coloro che svolgono un'attivit? creativa, ? stato presentato, naturalmente, direi ineluttabilmente, con il punto di vista troppo personale, ma ho fatto di tutto per porgerlo in linea generale. I problemi porti cos? in linea personale sono stati variati e contraddittori, che non mancano per? della testimonianza di prima mano, che ? pur sempre significativa della condizione in cui opera lo scrittore, oggi.
Credo che tutto quanto si va creando (parlo di creazione, non di scopiazzature o di collage) ? sempre utile e valido; una voce del nostro tempo, o per lo meno ? materiale utile per stabilire il "nostro tempo". Che lo scrittore sia libero nel produrre, di mutare le sue chiavi espressive, i suoi interessi, le sue prospettive, le sue gerarchie dei valori; sia libero di proclamare il tramonto o la morte di certi valori, non ? certo libero di stabilire ci? che oggi ? voce del nostro tempo.
Ebbe a dire Pirandello, in un discorso tenuto a Torino nel 1922, che:
"I problemi del tempo non esistono per chi crea poich? il vero creatore ? colui che si tiene nella norma: il mio regno non ? di questa terra e tuttavia afferma di averne uno. lo sono uno di quegli scrittori che non si appagano del gusto di narrare una vicenda o un personaggio, ma che oltre quel gusto sentono un pi? profondo bisogno spirituale per cui non ammettono figure, vicende, paesaggi che non s'imbevano per cos? dire, d'un particolare senso della vita, e non acquistino con esso un valore universale. Sono scrittori di natura pi? propriamente filosofica. Io ho la disgrazia di appartenere a questi ultimi. "
Ignazio Silone ? per una permanenza della sostanza dell'uomo. "Sono i piccoli innovatori che spesso hanno messo e continuano a mettere a rumore e a soqquadro il panorama della vita culturale, sono i piccoli rivoluzionari che tengono quasi sempre comizio e si sbracciano minacciosamente, ma quando poi giungono i veri rinnovatori, eccoli ritornare alle antichissime matrici dell 'uomo e riproporle nelle forme di una fantasia nuova che, quasi inavvertitamente, utilizza, s?, e si serve delle esperienze nuove che sono state sbandierate, ma le utilizza al modo d'un sarto che con la stessa stoffa preziosa e durevole inventa tagli nuovi, introduce altre fogge, e le arricchisce di nuovi bottoni, "
L'arte, amici miei, ? il regno delle forme, siamo d'accordo, ma a patto che non si dissolva l'essenza della forma.
La fantasia ? in crisi, si sente dire in continuazione da tutti i pulpiti, mentre ? in auge la cultura della persuasione. Ma ne deriva una persuasione che lascia insoddisfatti il persuasore e il perseurante. La scarsa efficacia di ragionamento ? un'arte che annoia per scarsit? di fantasia e autenticit? di sentimento.
L'artista dovrebbe operare e agire in un ambiente di estrema libert?. Ma il condizionamento che gli deriva dalla sua condizione di uomo basta a relegarlo in una prigione senza sbarre e senza via d'uscita: l'ambiente in cui si ? formato, il luogo, la casa, gli interessi.
Il creatore, l'artista se preferite, ha necessit? di operare in una forma unitaria, l'una integrata all'altra, solo cos? produce nella sua interezza, nella sua capacit? di equilibrio produttivo. Ma le facolt? hanno sub?to un processo di dissociazione e operano, oggi, nella maggior parte dei casi, ognuno per proprio conto. Di qui la crisi della fantasia.
La fantasia e l'immaginazione sono correnti che si sviluppano nella misura che coinvolgono tutte le facolt? dell'uomo, simultaneamente, armonicamente.
Si tratta, quindi, di ripristinare nello scrittore, l'integrit? del suo composto umano e, senza la preparazione culturale non potr? mai avvenire, per? come afferma Silone "? necessario ritornare all'uomo, quell'uomo che non muta e ritorna a riproporsi come il soggetto e l'oggetto della creazione artistica. "
Questo vogliamo noi dell'A.I.A. "Poesia della Vita" pur sapendo che, proprio questo ? il punto che non esito a chiamare drammatico e tragico della vita, ancor pi? di quello che l'ingiustizia sociale. Questo ? il nodo tragico: lo spettacolo della mancanza di una giustizia nei punti cruciali della letteratura, in quella che ? la giustizia verit?. Proprio questa mancanza mi d? la spinta a credere in un'altra giustizia: irrobustire l'associazione culturale che pi? fa gli interessi dello scrittore senza editore, per formare "la cultura della citt? nuova?.
Gi? quindici anni fa ebbi modo di proporre, durante la redazione dello Statuto, di costituire una Cooperativa che avesse i seguenti scopi: Autofinanziare la pubblicazione e la distribuzione delle opere degli iscritti. Allora sembr? utopia, oggi se ne sente la necessit?, la certezza. Se vogliamo sopravvivere e sconfiggere il "Racket dell'arte" uniamoci perch?, come si sa: l'unione fa la forza.
Aspetto le vostre proposte, discutiamone. Difendiamo la nostra libert? di artisti, facciamo in modo che anche le nostre opere sentano il profumo della libreria, ma per essere comprati e letti. Questo pensiero mi assilla da sedici anni, ? giunto il momento di realizzarlo.
Vi faccio un esempio pratico. Dodici fra scrittori, poeti e pittori decidono di pubblicare una loro opera o di fare una personale o una collettiva, si leggono e si criticano a vicenda scegliendo la prima opera da pubblicare, la seconda, la terza, e cos? via. Cos? anche per le arti figurative. La si stampa e la si fa camminare per canali amicali tramite una cedola di prenotazione libraria, in modo da avere la certezza del ricavo della spesa sostenuta. Con l'incasso si stampa la seconda opera, pubblicizzandola alla stessa maniera, cos? con le altre, dando modo alla Cooperativa di avere un suo fondo spesa, trattenendo il 30% della vendita di ogni opera (meno della percentuale che prende un libraio, che ? del 40%); cos? per le mostre di pittura. La Cooperativa organizza la personale o la collettiva e trattiene il 30% sul venduto. Sono certo che entro un anno i soci fondatori, non solo riavranno i soldi anticipati, ma hanno anche ottenuto lo scopo di essersi fatti conoscere.
Lo dico con convinzione di fede: ? questa l'unica strada che pu? percorrere, oggi, un autore senza editore.
La civilt? del XXI secolo ? una civilt? industriale ed il progresso dell'umanit? - cui l'artista tende con la sua opera - ? nell'esaltazione dei valori umani e spirituali che pur da soli possono realizzare un vero processo evolutivo della societ? che sia affermazione e sublimazione dell'uomo.
L'attenta osservazione della realt? che ci circonda, di cui ho ampiamente parlato, ci fa costatare che sull'altare dell'arte sono stati bruciati molti valori umani.
L'ansia di rinnovamento, il frenetico divenire; l'esigenza di produrre, hanno fatto perdere, alla maggioranza degli artisti, la caratteristica dei valori umani dell'uomo. E' la folla moderna la grande livellatrice di individualit?; la massa dominata dalla macchina che essa stessa ha creato, la massa che ha perduto le pi? alte aspirazioni intellettuali. E noi dell'A.I.A. "Poesia della Vita" di fronte a tale massa, a questa umanit? senza volto, senza anima, senza vita ci sentiamo alfieri della concezione spirituale della vita, credenti nei valori umani dell'arte, consapevoli che soltanto il ritorno di tutti gli uomini alla concezione spirituale della vita, permetter? all'umanit? di progredire, spronando l'uomo a realizzare la sua personalit?.
Urge, quindi, unirsi, cooperare avendo lo stesso ideale e operare affinch? la concezione spirituale della vita sia patrimonio di tutti gli uomini e perch? ci? avvenga i nostri libri stampati li tramutiamo in libri parlati, se necessario, affinch? l'uomo pur stando in auto pu? leggere ed aggiornarsi sulla letteratura contemporanea. Ce lo possiamo permettere, abbiamo alle spalle una compagnia di prosa, che pu? benissimo assolvere a tale compito.
A mio avviso, l'adesione consapevole e totale degli "artisti senza editore" alla concezione di una Cooperativa con alti scopi umanitari e artistici ? il solo modo perch? il progresso futuro non sia esaltazione del caos tragicamente imperante in questa societ?, ma sia, invece, affermazione dei valori e sublimazione dell'uomo e del divino che ? in esso.
La societ? letteraria si ? divisa in due classi: l'una che viveva e vive esclusivamente all'ombra di magnati e di politici (e per questo diventa industriale) ed ha dimenticato il vero valore umano dell'arte; l'altra che viveva e vive nella speranza che il frutto del suo lavoro intellettuale sia riconosciuto. Quindi due classi che non avevano e non hanno rapporti tra di loro, comportandosi come Cenerentola e la matrigna. Un altro aspetto, ma a s? stante, ? che ci si lamenta che nei poeti oggi manca l'attenzione alla politica e alla societ?; ma questo ? un altro discorso, una diceria messa in giro da quegli stessi critici che ignorano "Cenerentola", cio? gli scrittori senza editore.
Noi dell'A.I.A. "Poesia della Vita" sentiamo che ? nostro dovere realizzare un nuovo ordine in cui la dignit? di diritto diventi effettiva garanzia per la dignit? di fatto. La riabilitazione dello scrittore senza editore rendendo possibile il rinnovamento della societ? (vedi poeti come Tietto, laccarino, Strona, Giuseppe Selvaggi, che gi? nel 1961 intu? poeticamente l'uomo europeo). Nella misura in cui noi sapremo operare perch? la nuova societ?, l'umanit? nell'arte, sia realt? viva e luminosa dell'epoca contemporanea avremo risposto alle ragioni dei nostri propositi avremo risposto agli intendimenti dell'A.I.A. "Poesia della Vita".
II cammino ? aspro, duro e costellato di drammi e di tragedie, mobilita la sfera della sapienza, nell'ansia della sua perfettibilit?. Per? se sapremo essere umili e coscienti del benessere che apporteremmo alla societ?, se riuscissimo veramente ad unirci cooperativisticamente, allora non solo le nostre coscienze sarebbero paghe, ma costringeremmo al cambiamento anche coloro che vivono all'ombra della protezione dei politici e dei magnati (in pieno sole), a fare vera arte.
Roma 10/3/90


"Premio S?larus 1991" con la seguente motivazione:
"Disinvolto ed istintivo, pi? che un saggio "Crisi dei valori umani della poesia" protesta; accusa ed elenca i drammi di chi oggi ha l'esigenza di scrivere e di pubblicare. L'opera ? originale, filante, ben concatenata".

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Messaggio da carlo »

Approfittando di uno o due giorni di vacanza, prima del quarto giro intorno al mio cuore, ne approfitto per augurarvi un "PRIMO MAGGIO" favoloso come il vostro cuore desidera con tutto l'amore che posso
Che Dio vi benedica! Reno.
P.S. Mentre la leggete, se la leggerete, inviate un breve pensiero ai caduti di Nassiriya.

TRA NAVATE DI VUOTA?


Profumo di donna tra navate di vuota cattedrale

si espande come musica d?organo

che attanaglia cuore e mente nel primo pensiero

uomo: potenza e salvezza divina.



Seguo l?odore e mi trovo in affollata conchiglia

ch?aspetta di generare suo simile:

un fiore sulla spiaggia accoglie come acqua

benefica di vita, il sole nascente.



E la metamorfosi si avvera: il fiore uomo diventa!



Ma anche sulla spiaggia deserta nella notte invernale

nessuno aveva bussato al suo cuore

solo il richiamo assordante di un delfino in festoso

gioco risveglia il corpo assopito e stanco.



Tu sei nella vuota cattedrale

tra i petali fioriti sulla spiaggia

nella conchiglia in gestazione

Vita che beve Vita dal sole nascente.
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Messaggio da carlo »

settimanale di scienze umane n? 0690 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)



Innanzitutto ben trovati, mi siete mancati. Mi auguro che dalla prossima settimana, visto che la quarta esplorazione forse la faranno mercoled? 10 p.v. per il 13, se tutto va bene, potr? ancora sedermi davanti al computer e stare in vostra compagnia; ed essendo molte le persone che si sono interessate dello stato di salute sia via e-mail sia telefonicamente le ringrazio tutte promettendo che appena in forma risponder? ad una ad una a tutti gli e-mail pervenuti. Un abbraccio circolare con tutto l?amore che posso, Reno

FATTI

08 maggio 1998: si continua a scavare nel fango, ormai solidificato, che ha invaso i centri abitati della valle del Sarno. I morti estratti superano i cento, il numero dei dispersi ? imprecisato. Intanto, il governo dichiara lo stato di calamit? nelle tre province campane e stanzia i primi cinquanta miliardi. A Quindici, la Marina americana allestisce un campo per gli sfollati.

09 maggio 1998: nel ventennale dell?uccisione di Aldo Moro, si svolge alla Camera la commemorazione ufficiale dello statista, cui prende parte il capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro che ricorda la figura dello scomparso e i suoi obiettivi politici. Scalfaro si chiede chi si celava dietro gli esecutori materiali del delitto, in quanto una mente politica non ? ancora stata scoperta e permangono molti misteri.
10 maggio 2000: le dichiarazioni sulla riforma della Sanit? fatte dal neoministro Umberto Veronesi provocano molte polemiche. Veronesi critica duramente la riforma Bindi, che ha imposto ai medici la scelta fra pubblico e privato, aprendo un altro fronte di polemica nella maggioranza di governo.

11 maggio 2001: muore Turi Ferro, grande interprete di teatro e uno dei pi? longevi attori italiani, muore all'et? di 80 anni. Era stato uno degli interpreti prediletti di Lina Wertmuller; avrebbe dovuto partecipare al nuovo film di Roberto Benigni, Pinocchio.

12 maggio 1993: Michele Zaza, boss della camorra ? arrestato a Nizza; la sua telefonata, per sapere se la squadra del suo cuore aveva vinto o perso ha permesso alle forze dell?ordine d?intercettare la provenienza e, quindi, la cattura. Franco Nobili, presidente dell'IRI, ? arrestato a Roma per corruzione e violazione del finanziamento pubblico dei partiti. Il 15, dopo le sue dimissioni, sar? nominato presidente dell'IRI Romano Prodi.

13 maggio 1999: si svolgono le elezioni, a camere riunite del Presidente della Repubblica. Carlo Azeglio Ciampi ? eletto al primo scrutinio; Giuliano Amato lo sostituir? al Ministero del tesoro. Un?ampia maggioranza di senatori, deputati e delegati regionali ha riversato i propri voti nelle urne di Palazzo Montecitorio permettendo l?elezione del decimo Presidente della Repubblica italiana. Carlo Azeglio Ciampi, nato a Livorno il 9 dicembre 1920: nel 1946 impiegato alla Banca D'Italia, dal 1979 al 1993 ne diventa il Governatore. Nel 1993-94 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio.

Un anno dopo si celebra la beatificazione dei due pastorelli,cui apparve la Madonna nel 1917, papa Giovanni Paolo II ha affidato al Cardinale Sodano il compito di rivelare per la prima volta il terzo segreto della Madonna di Fatima, i primi due profetizzavano la guerra mondiale e l'avvento del comunismo e furono resi noti da Suor Lucia, l'unica testimone delle apparizioni ancora oggi in vita, nel 1940. Il terzo segreto sembra che riguardi il secolo appena trascorso e le sofferenze che i sistemi atei hanno inflitto alla Chiesa. La Madonna nel 1917 indic? ai pastorelli la visione di un vescovo vestito di bianco che cammina faticosamente verso la croce e cade a terra come morto per i colpi di arma da fuoco. Parole che inevitabilmente riportano alla mente l'attentato al Papa del 13 maggio 1981: Papa Wojtila disse subito che quel giorno una "mano divina" aveva deviato la pallottolla partita dalla pistola di Ali Agca.

14 maggio 2002: le stime preliminari dell'Istat riguardo all'andamento economico del primo trimestre dell'anno dicono che il PIL (Prodotto Interno Lordo) ? aumentato solo dello 0,1% rispetto al primo trimestre del 2001 e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, contrariamente alle previsioni del Governo che ne ipotizzavano una crescita almeno del 2,3%.

PARLIAMO

INTERCETTAZIONI TELEFONICHE E CONVALIDE DELLE CONDANNE SOSPESE

Da quando ho rimesso piedi in casa dopo i continui andata e ritorno dall?ospedale, non ho sentito che polemiche, alcune sterile, altre giuste,che nella loro ?pomposit?? risuonano ancora e sbalzano da una stazione televisiva all?altra e da un giornale all?altro. Cominciamo con un fatto di cronaca: ?Previti condannato, si presenta al carcere di Rebibbia a Roma per scontare la sua pena; ma scarcerato, nel pomeriggio per l?et? avanzata?

Antonio Di Pietro, ora deputato al Parlamento ed ex Procuratore, ci ricorda:

?La sesta sezione della Cassazione ha stabilito che Previti ha corrotto i giudici del caso Imi-Sir. La condanna ? di sei anni. Previti ? stato incarcerato nel pomeriggio a Rebibbia. La sentenza pone una seria questione sul piano politico ed istituzionale. E? ormai appurato che l?ex presidente del Consiglio ha utilizzato Previti con il compito di corrompere giudici e che solo grazie alla prescrizione ha evitato condanna e carcere. I segretari dei partiti, sia di destra che di sinistra, non possono pi? ignorare una situazione che delegittima le istituzioni e quindi loro stessi. Il mandante della corruzione di giudici della Repubblica non pu? e non deve rappresentare pi? nessuno. Non pu? e non deve essere interlocutore dell?Unione per scelte fondamentali come l?elezione del presidente della Repubblica. Ancora oggi Berlusconi ha rilasciato questa dichiarazione: ?Apprestiamoci a resistere alla sinistra, non arretreremo neanche di un passo?.
Ritengo che pi? che alla sinistra debba prepararsi a resistere ai processi che ancora lo aspettano insieme ai suoi sodali, ed anche all?opinione pubblica che, seppur lentamente, comincia a conoscere la verit??.

Questa ? la precisazione dell?ON. Di Pietro puramente soggettiva, che non pu? essere obiettiva, ma pensiamoci e parliamone.

Un?altra notizia bomba ? quella che palesa l?affidamenti dei propri figli ad Annamaria Franzoni, la donna di Cogne, che si ? messa a fare la Baby setter.

Ma, la notizia ?bomba? del giorno sono le intercettazioni telefoniche che metterebbero in risalto il marcio che c?? nel campionato di calcio italiano, responsabili il direttore generale della Juventus e le sue telefonate intercettate. Durante la disputa di Venerd? 5 u.s. Enrico Mentana e i suoi ospiti a MATRIX hanno approfondito e scandagliato, rivoluzionando il problema e ricomponendolo logicamente, ma senza risolverlo; per? hanno messo in risalto il marcio esistente nel mondo calcistico, perch? ci sono cariche che creano conflitti d?interessi tra tutte le squadre pi? forti del campionato e i maggiori responsabili fanno parte del Club della Juve, dimenticando il vice presidente del Milan, che ? anche dirigente della Federazione Calcio, ma il maggiore indiziato deve necessariamente essere la squadra pi? forte del momento. Non ? la prima volta, in ventinove anni in cui ?la Vecchia Signora? ha vinto lo scudetto. E? un caso, oppure una persecuzione per infangare gli scudetti vinti? E poi, siamo certi che quest?anno lo vincer?, visto che il Milan ? a soli tre punti e basterebbe una piccola scivolata della ?Vecchia Signora? perch? dica addio al numero ventinove? Parliamone! Mi piacerebbe sapere il vostro parere, scrivetemi e ne parliamo.

LA POESIA DELLA SETTIMANA

PARLOTTIO DI PASSERI
di Enzo Zito
Enzo Zito aveva iniziato a scrivere da appena un lustro. La chiamata della poesia era stata tardiva, gli era giunta dopo aver lavorato tutta la vita a progettare costruzioni edilizie. Non aveva frequentato ambienti letterari, forse perch? si era venuta a creare una situazione non molto ideale per gli scrittori, per non parlare dei poeti, liberati da troppo pesanti ipoteche in voga, forse squilibrati per la mancanza di punti di riferimento: ignorati dagli editori e da chi naviga svogliatamente in Internet vagliando i siti in parte graditi, ma in ogni caso tali da non fornire un criterio di giudizio. Forse, Enzo Zito, avendo letto che la poesia, in questi ultimi anni, ? dispersa, ?arrabattata?, imbastita e ricucita, ha preferito misurarsi pi? direttamente con se stesso, ha scelto con maggiore libert?, ha prodotto testi affascinanti e colorici, immaginifici e arricchiti da metafore, valutabili su un metro pi? ampio che non ? quello voluto dalla moda. Visto con quest?ottica ha arricchito la pluralit? di segni che il lettore e lo studioso cerca per necessit? creativa, o forse per evitare che sfuggano quelle immagini che domani potrebbero essere le stesse che pi? contano, navigando in un mare aperto in cui non ? facile orientarsi subito sui fondali profondi e rovinosi.
Da questo stato d'animo emerge motivato l?Enzo Zito della visione-realt?, modello della poetica che vorrebbe nel campo letterario e, forse, per se stesso; per non sentirsi chiuso in un?Arte scatologica.

La poetica di Zito ? l'elemento metafisico rielaborato al lume di un?esistenza correlata al bene comune, ad una vita fatta per essere vissuta e all?incarnazione creaturale e alla creativit? e centralit? dell'esperienza del verbo poetico.

Il suo particolare classicismo, lo lega ad una filosofia creazionista e finalista, esempio massimo d?oggettivismo e razionalismo poetico da cui egli resta estraneo ai propri problemi, per addentrarsi in quelli del nostro tempo, ad una civilt? oggettivistica e irrazionale perch? pone i significati nei fatti e non nelle idee.

Il divino, lo stoicismo e la scepsi, il complesso di rinunzia, l'arte povera; da questo insieme si genera la ?Musa Cosmico - Naturalista? nei confronti dell'avversa contemporaneit? e del suo inferno d?eccidi e barbarie. Quest?inferno lo fa Poeta naturalista ed altruista, mostrandoci il mondo che vorrebbe come quello dantesco volutamente rovesciato. Il punto comune col Sommo, nel sublime, pur capovolto, della poesia ? la solitudine e la coscienza delle persone.

La piacevolezza per i contenuti realistici trasfigurati in ?Arte maggiore? perch? l??Io creativo? e il ?S? razionale? raggiungono quell?equilibrio che ogni Artista dovrebbe raggiungere, superando la conflittualit? degli opposti, per ricevere e? dare il meglio della produzione artistica, appunto, perch? il lettore vi riconosca l?Arte maggiore, scevra da contenuti astratti, perch? ? evidente la giusta convinzione: ?la poesia si fa con le parole, la musica con le note, la pittura con i colori?, e non mettere in ombra ci? che i nostri padri sapevano, cio? che ?la poesia non si fa soltanto con i suoni e la pittura non si fa unicamente col disegno e con i colori?

La lirica scelta questa settimana, nell?ultima strofe si appropria del carattere drammatico dell?esperienza e rendendo comunicativo l'io individuale manifesta la rivolta di Zito contro la condizione umana, che ? alla base della sua ricerca artistica. In tutta la lirica, ma specialmente in quest?ultima strofe vi ? l?antica componente simbolista, ricreata nel mito dei ?passeri? che come l?uomo di oggi riescono a parlare solo all?alba, perch? l?individuo puro, uomo della strada non si cura dell?altro uomo della strada: pover?uomo fatto di carne ed ossa non trascende e non fa sue la necessaria volont? dell?individualismo esistenziale.

Zito era in conflitto con la sua epoca, la viveva e la soffriva fino in fondo, in quanto la sentiva nella propria individuale specificit? che coincide con il puro umano.

PARLOTTIO DI PASSERI
di Enzo Zito

Tace la voce dionisiaca

dell'antico panico dio

che mi teneva

con la sua forza solare

salendo veloce il monte



Ora le mie parole
sanno di nulla

tenue ricordo

di lontana vicinanza



Si perdono nel vento

parlottio all'aurora

di passeri
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settimanale di scienze umane n?0691 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)

FATTI

15 maggio 2002: Michele Landi, tecnico informatico e perito nel caso d'Antona, ? trovato impiccato nella sua abitazione di Guidonia Montecelio il 4 aprile, non ? suicidio. Lo ha stabilito la Procura di Tivoli, le cui indagini hanno sub?to una svolta che l'ha portata a procedere per il reato d?omicidio.

16 maggio 2000: a sette mesi dalla sentenza che ha scagionato Andreotti dall'accusa di collusione con la mafia, sono state rese note le motivazioni che hanno portato all'assoluzione. Nelle quattromilatrecentosettanta pagine, che sono state necessarie a stilare le motivazioni, i giudici di Palermo mettono in evidenza che "non esisteva alcuna prova concreta". I pentiti che avevano accusato il Senatore, Buscetta e Di Maggio su tutti, sono accusati di aver "ripetutamente mentito".

17 maggio 2004: muore in ospedale Matteo Vanzan, il giovane caporale italiano ferito negli scontri con i miliziani sciiti a Nassirya. Il bilancio della missione italiana, dopo i morti nell'attentato di novembre e il rapimento dei quattro dipendenti della societ? di servizi di sicurezza, si fa drammatico: "Questa non ? pi? una missione di pace" ? stato il commento del padre del giovane lagunare veneto?.

18 maggio 1994: il Senato vota la fiducia al governo Berlusconi con 159 s?, 153 no, 2 astenuti. Risulta decisiva l'assenza di quattro popolari, tra cui Luigi Grillo, che passer? a Forza Italia e sar? nominato sottosegretario alla presidenza del consiglio; alla Camera il 20 maggio il governo otterr? 366 s?, 245 no.

19 maggio 1998: in vista del Giubileo, il Colosseo sar? presto dotato di due ascensori: il primo permetter? ai visitatori di portarsi a 26 metri d?altezza, al terzo ordine di arcate, e sar? addossato allo sperone che dall?inizio dell?Ottocento sostiene il perimetro esterno del monumento, il secondo, in legno e manovrato da corde, porter? dal centro dell?arena ai sotterranei.

20 maggio 2001: Nanni Moretti con "La Stanza del Figlio" vince la Palma d'Oro per il miglior film al Festival di Cannes. E' un trionfo per il cinema italiano di qualit?. Lo stesso giorno, muore a 81 anni il maestro Renato Carosone, l'indimenticabile interprete di canzoni come "Tu 'vuo' fa' l'americano"e ?Maruzzella?.
21 maggio 2002: la nuova Luna Rossa porta sulla vela il numero Ita 74, che fa a Punta Ala il primo test sul mare con la vecchia Luna Rossa Ita 45 e con Young America Ita 53, prima di partire per Auckland, per la Luis Vuitton Cup e, chiss?, per la America's Cup.

PARLIAMONE

LE COINCIDENZE NELL?ARTE

39,6? di febbre ti fanno sentire le notizie ovattate, ma se pure ovattata l?ho sentita bene la notizia che il 9 maggio u.s. ? morto a Roma Pietro Garinei; nato a Trieste il 1 febbraio del 1919; autore, regista, impresario e direttore del Sistina di Roma, diventato sotto la sua guida uno dei pi? importanti teatri d'Europa. Inventore insieme a Giovannini, della commedia musicale, che Attanasio cavallo vanesio, nel 1952 segn? il primo esempio di tale genere di teatro in Italia.

Gli occhi lacrimano per la febbre alta eppure tra le palpebre chiuse e le pupille passano e vivono immagini che se passassero sopra uno schermo. In quelle immagini si affaccia l?atrio del Teatro di Bosco tre Case, dove ampi cartelloni pubblicitari, con il mio nome come autore e regista, facevano bella mostra di s?; quella sera ci sarebbe stata la rappresentata di una spettacolo che non si poteva chiamare ?Sceneggiata? perch? questa forma di teatro nasce avendo per soggetto una celebre canzone; un musicall troppo altisonante e poi c?erano soltanto due balletti; non si poteva dire neanche che fosse un?operetta, allora che spettacolo era? Uno spettacolo atipico, in cui gli attori alternavano al canto la recitazione. Ripensandosi bene anche la nostra ?cosa? non si poteva definire che commedia musicale, ma non essendo preparato non sapevamo dargli un nome preciso. Ma il nome preciso lo leggemmo qualche giorno dopo riferito all?invenzione di Garineri e Giovannini. I nostri protagonisti non si chiamavano Rascel, Montesano, Manfredi, Fabrizi, ma semplicemente Alberto Berri, Mario Abate, Maria Paris, Aida Moroni, ecc? non per questo lo spettacolo non piacque, anzi fu un trionfo tale che Ciro Canoro il mio coatore, partendo per il Brasile una settimana dopo,se la port? nella valigia e dopo un mese impiant? una stazione televisiva dalla quale per 366 giorni la trasmise ogni sera. Quando ricevetti un pacco voluminoso, con moltissimi giornali e una decina di dischi, non mi sembrava vero di leggere il mio nome su giornali brasiliani di cui capivo solo il mio nome e quello di Canoro.

L?altro giorno, la febbre gi? cominciava a sciamare, mi sentivo sveglio ma tutto dolorante come mi avessero dato tante di quelle botte, come se sul mio corpo ci fosse passato un buldozer. Sabato con la posta mi portano anche i soliti giornali, ma questa volta c?era anche un comunicato ANSA che si riferiva ad fatto di attualit? che sta smuovendo gli oceani: ?Il codice da Vinci?. Notavo con grande meraviglia che anche la ?Famiglia Cristiana? si mobilitava per contrastare la diffusione delle ?panzanate? contenute nel Codice da Vinci. Ad una settimana dall'uscita del film tratto dal best seller di Dan Brown, anche ?Famiglia Cristiana? si associava alla campagna per mostrare gli errori dell'opera cinematografica.

LA POESIA DELLA SETTIAMANA

INNAMORARSI DI DIO

di Antonio Sbis?

Vi sono nell?animo dell?uomo affetti costanti ed eterni, vivi nel passato, nel presente e nel futuro, dai quali la grande poesia trae ispirazione. Quando si parla d?affetti umani, subito il nostro pensiero corre alla famiglia, al vincolo naturale che lega il marito alla moglie, i figli ai genitori e viceversa, i fratelli ai fratelli. Credo che intorno a ci? non ci siano dispareri e che tutti quanti considerino l'affetto familiare come fondamentale per la societ? umana. C'? poi l'affetto dell'uomo per l'uomo. Il Cristianesimo dice: ?Amerai il prossimo tuo come te stesso?. La societ? umana ? fondata su questo principio ed ? comune anche ? credo ? a tutte le altre religioni. Da un tale stato d'animo nasce il particolare affetto che si chiama sentimento di patria e l?avvicinamento a Dio che ? forte in tutti e, direi, anche in coloro che oggi dicono di non sentirlo. Inoltre l'uomo ama il bello e su questa sua innata passione ? fondata la manifestazione artistica e, si pu? dire, tutto il progresso. In ogni uomo esiste il desiderio di sapere, il senso della giustizia, l'ammirazione per il sacrificio, per la bont?, per il perdono, per la tolleranza, insomma per quelle manifestazioni della spiritualit? umana perci? veramente si pu? affermare che l'uomo ? superiore a tutti gli altri esseri della terra.

Appunto perch? esistono in noi, vivi, eterni e indistruttibili, questi affetti, possiamo affermare l'origine altissima dell'uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Non fa quindi meraviglia che tali sentimenti abbiano trovato nei poeti la loro pi? genuina ed efficace espressione. Una delle nostre prime letture scolastiche fu quella dell'Iliade e tutti ricordiamo i personaggi di Ettore, Andromaca ed Astianatte che Omero ha eternato nel famoso incontro descritto nel libro Sesto. Si tratta di parole scritte duemilaottocento anni fa e che sembrano di oggi, perch? anche oggi conservano la loro efficacia, e i padri, le madri e i figli d'oggi nutrono gli stessi sentimenti delle famiglie dell'antica Grecia e di Roma. La stessa osservazione si pu? fare, ricordando l'incontro di Ulisse col figlio Telemaco, dello stesso eroe con la moglie Penelope e col padre Laerte e, aggiungiamo, con la madre Anticlea la quale, ormai negli Inferi, risveglia in lui la pi? profonda tenerezza.

Il nostro Antonio Sbis? unisce questo sentimento all?amore per Dio. La medesima esternazione l?abbiamo trovata nei versi di Karol Woytila, presentato da Santino Spart? il quale dopo la pubblicazione di ?Mi sono innamorato? una raccolta di poesie edita da Dossier Editrice, ebbe l?incarico dalla Newton Compton di scrivere la presentazione alle poesia del Papa, la sua ? una poesia che non agita i cuori, ma trasfonde questo sentimento, forte e deciso nel nostro animo di lettori.

L'umanit? ha attraversato nel corso dei secoli momenti di splendore e momenti di crisi. Spesso ha assistito a modi o costumanze assolutamente indegne, imposte magari da una minoranza ma abominate dai pi?. Voglio qui accennare, per esempio, al cicisbeismo, al cavalier servente, a questa balorda e stupida istituzione del Seicento e del Settecento italiano e francese. L'interprete dell'anima popolare contro quella indegna moda fu in Italia un poeta, Giuseppe Parini nel ?Giorno?, e la sua voce fu cos? efficace che egli non pot? nemmeno porre termine all'opera perch?, mentre ancora continuavano a uscire i suoi versi, il disgusto popolare a cui il poeta aveva dato espressione concreta, spazzava via la balorda costumanza.

Io credo che Sbis? abbia pensato intensamente, preso d?amore ardente, alla genialit? di San Francesco nell'aver trovato questi aggettivi cos? appropriati, cos? espressivi, cos? potenti. Egli ha cercato di maneggiare la lingua che ha infinite trazioni letterarie; ci? nonostante ? riuscito a trovare aggettivi appropriati ed efficaci, cos? ricchi di quel fascino che mette in moto la nostra fantasia ed eccita il nostro sentimento.

Reno Bromuro
INNAMORARSI DI DIO
di Antonio Sbis?


Dio mio,

infinita fonte di gioia,

di mistero, di amore,

rivelami la tua presenza,

aiutami a sentirti, a pensarti,

a percepirti.

Mio Dio

io so che sei infinitamente amabile:

lo so che ci si pu? innamorare di te,

molto meglio e pi? profondamente,

di quanto ci si possa innamorare

di un altro essere umano.

Ma la nostra mente ? distratta,

il nostro cuore ? pesante,

la nostra energia dispersa.

Aiutami ed aiutaci

a reinventare l?innamoramento di Dio.

Quante sensazioni ci da

di piacere, di felicit?,

di entusiasmo,

l?innamoramento comune:

sono s? riferite all?essere umano,

alla presenza dell?amato,

ma prima di tutto sono sensazioni

che abbiamo dentro di noi, sono nostre.

L?amore, l?innamoramento,

la meraviglia,

vivono dentro di noi.

Possiamo quindi certamente

rivolgerle a te, riferirle a te.

Certamente, mio Dio,

non puoi rivelarti a noi

nella tua bellezza, nella tua potenza:

non riusciremmo a contenere tanto amore,

a percepire tanti misteri.

Tu ci doni il libero arbitrio,

affinch? noi impariamo ad amare, a credere,

anche senza vedere, senza avere

come po una rivelazione improvvisa davanti,

Non possiamo vedere ed abbracciare Dio

ssiamo vedere ed abbracciare

una donna, un uomo.

Se io mi innamoro di una donna,

se contemplo

i suoi occhi, la sua anima, le sue forme,

certamente arde la fiamma del mio amore,

ed essa si erge, si eleva, si slancia,

fino a raggiungere

il tuo cuore, o mio Dio.

Mi innamoro di Dio

riconoscendolo

nella donna amata.

Se contemplo la natura,

sensazioni di bellezza e di espansione

attraversano il mio cuore,

e si elevano a te,

principio infinito,

una gratitudine immensa,

un innamoramento gentile.

Ogni amore, ogni felicit?,

parla di Dio.

Mio Dio,

tu sei innamorato di me.

Sorgente infinita ed eterna, ami me,

tua creatura, ami me,

scintilla divina nel tuo grembo.

Sei infinito, bello e sapiente,

fonte di meraviglie e di misteri:

per questo, mio Dio, sono innamorato di te.

Mi ami, mi cerchi, mi scruti, mi stimoli,

sei innamorato di me: anche per questo,

mio Dio, sono innamorato di te.

Certamente, mio Dio, tu ti nascondi:

la tua prova d?amore non ? il rivelarti

esplicito ed immenso,

ma il porre gli indizi, gli stimoli,

nel cuore della natura,

nel cuore delle

persone schiave e sofferenti

nel cuore delle persone

gioiose e creative,

nel cuore degli eventi.

Aiutami mio Dio a scoprire le tue tracce,

aiutami ad innamorarmi di te.

Credo in Te,

credo nella tua presenza in me:

ovunque tu sei, ami e crei.

Concedi, mio Dio, agli esseri

di comprendere

che cosa voglia dire

innamorarsi di te,

anche partendo dai nostri limiti.

Allora sarai sempre

nel cuore e nelle menti degli esseri.

Come l?innamorato pensa sempre all?amato,

e gioisce, e desidera,

e fantastica, e ne parla a tutti,

come l?amore provoca ondate

di entusiasmo e di creativit?,

cos?, a maggior ragione, o amante divino

tutti parlerebbero e vivrebbero te

nell?entusiasmo, nell?abbandono,

nell?amore, nella creazione.

Tutti sarebbero sempre in cammino,

per inabissarsi

nell?infinita beatitudine divina.

Lode a te, amante divino:

concedi a tutti gli esseri

la possibilit?

di riconoscere e cantare

la tua presenza.



Antonio Sbis?




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Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)



Grazie dal rpofondo del cuore a tutti coloro che si interessano della mia salute. Li rassicuro, il 24 mi inseriranno il quarto stend nell'Aorta che tecnicamente si chiama "angioplastica" e poi mi auguro mi passer? anche il dolore alle gambe che non mi concedono pi? di cinque al giorno davanti al computer. Un abbraccio circolare con tutto l'amore che posso, Reno

FATTI

22 maggio 1998: il consiglio dei ministri approva un disegno di legge che prevede di innalzare l?obbligo scolastico fino all?et? di 16 anni e chiede al Parlamento di discutere il provvedimento con urgenza per consentirne l?applicazione gi? dall?anno scolastico 1999-2000. L?Italia ? rimasta l?unico Paese europeo a conservare il limite dei 14 anni, e secondo Prodi s?impone il recupero di questo ritardo.

23 maggio 1990: la riforma della scuola elementare viene approvata in via definitiva dalla Camera. Scompare la figura del tradizionale maestro sostituito da un team di tre insegnanti che si alterneranno in due classi. Sono previsti l'ampliamento dell'orario e l'introduzione dell'insegnamento di una lingua straniera.

24 maggio 1999: nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie si ? concluso, dopo ventuno anni di delicati lavori, il restauro dell?Ultima Cena di Leonardo Da Vinci; un nuovo sistema di difesa ambientale protegger? il capolavoro, tornato ai suoi chiaroscuri originali.

25 maggio 2004: a Firenze ? terminato il restauro di uno dei capolavori dell'arte mondiale, il David di Michelangelo; mentre la Giustizia ? in crisi: per la seconda volta, a due anni di distanza, i magistrati scioperano per protestare contro il disegno di legge varato dal governo di riforma dell'ordinamento giudiziario. Contestato in particolare il punto che attesta la separazione delle carriere fra pubblici ministeri e giudici. Allo sciopero aderiscono tutte le correnti della associazione nazionale dei magistrati (Anm).

26 maggio 2004: il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo si insedia alla presidenza per il quadriennio 2004-2008 in un'assemblea privata che lo ha eletto quasi plebiscitariamente (98% dei voti). Antonio D'Amato, dopo quattro anni alla guida degli industriali italiani, si congeda e passa il testimone al nuovo presidente designato.

27 maggio 1987: IRI e FIAT presentano i bilanci del 1986. L'IRI torna a essere in attivo. La FIAT vanta un utile record di 2360 miliardi.

28 maggio 1980: Walter Tobagi, inviato speciale del Corriere della sera, ? assassinato a Milano dalla formazione di Prima linea capeggiata da Marco Barbone, responsabile anche del ferimento del giornalista di Repubblica Guido Passalacqua, avvenuto il 7 scorso. Barbone e i suoi complici saranno arrestati il 9 ottobre. A Roma i terroristi di destra dei NAR uccidono il poliziotto Franco Evangelista.
PARLIAMONE

IL NUOVO GOVERNO E IL CODICE DA VINCI

Un amico del Web, a proposito del nuovo governo scrive: ?ho visto che come ministro per l'ambiente, o qualcosa di simile c'? Pecoraro Scanio, ci? vuol dire addio TAV (anche se ? nel progetto di accordo dell'Unione) e sicura e maggiore emarginazione economica-politica dell'Italia dall'Europa. Chi ? cagion del suo mal pianga se stesso...?

Risponde Antonella Amelotti, responsabile della ML ?I momenti di raccontare?:

?vista la sicurezza delle nostre ferrovie, visto il territorio che com'? noto ? davvero indicato per una linea ad alta velocit? (stretto e lungo pieno di montagne), visto che pare sia fortemente ''indicato'' per due delle pi? belle citt? d'arte italiane (Firenze e Bologna) che un treno passi sotto un patrimonio culturale ed architettonico inestimabile e visto che tu non ci hai il sedere sopra ma in parecchi (Roma, quartiere dove abita mia cugina) ce lo avrebbero dovuto mettere, visto che dall'Europa ci si allontana con una politica folle come quella avuta sin qui (la prossima vedremo ancora non sappiamo) e visto che ? noto che un treno ad alta velocit? ? sicurissimo che passi proprio di fianco alla pi? affollata autostrada italiana (Milano - Napoli) con muraglioni ''altamanente sicuri'' per il traffico automobilistico e viste tante, tante altre cosuccie mi auguro che nonostante la TAV sia un programma dell'Unione il nuovo ministro cerchi in tutti i modi possibili di non farla attuare, ne dubito fortemente ma me lo auguro con tutto il cuore?.

Dall?alta velocit? un salto nel Medioevo: ?A Ceccano, in provincia di Frosinone hanno messo al rogo il Codice da Vinci. Libri bruciati in piazza. La memoria corre a pratiche e aberrazioni dei totalitarismi. Eppure non si parla del passato, ma di
ci? che accadr? sabato 20 maggio alle ore 12 nella piazza principale di
Ceccano, un comune che conta ventiduemila abitanti.

Oggetto del rogo il romanzo di Dan Brown, il ?Codice Da Vinci?, contro il quale il Vaticano ha cominciato una crociata. A sostenere la campagna di censura due consiglieri della Casa delle Libert?, Stefano Gizzi della Democrazia cristiana e Massimo Ruspandini di Alleanza Nazionale che hanno annunciato il rogo pubblico del libro.

Tra le tante contestazioni quella Ivano Peduzzi capogruppo di Rifondazione Comunista alla Regione Lazio che ricorda l?affermazione della storia ?I libri non devono essere mai bruciati, in nessun caso. Il rogo dei libri ? stato sempre foriero delle peggiori disgrazie?. L'Assessore regionale alla Cultura, Spettacolo e Sport, Giulia Rodano ha aggiunto ?Un atto del genere offende i cittadini di tutta la nostra regione che quest'anno peraltro ha l'onere e l'onore di ospitare numerose manifestazioni e iniziative per l'anno mondiale del libro?.

Come se non bastassero le polemiche pi? accese e non ancora soddisfatti cercano di tirare nella rete anche Umberto Eco, come riferisce l?ANSA - FIRENZE, 19 MAG, il celebre filologo si libera e si tira fuori con poche parole: ''Dan Brown e' un mestatore che diffonde false notizie". Ha sentenziato il filologo sull'autore de ?Il Codice da Vinci''. Eco ? stato invitato, a mezzo stampa, dal sindaco di Vinci per un incontro tra lui e Dan Brown. ?Neanche morto - dice Eco - Andr? a Vinci in altra occasione, quando ci sia uno scrittore?. Fanno male - prosegue - quelli che per lanciare il Codice Tribuziano a Milano lo chiamano Codice Svelato: per vendere Leonardo vero si sfruttano Leonardi falsi.

(1 continua)

LA POESIA DELLA SETTIMANA

Il 5 maggio scorso ? uscito nelle librerie la prima raccolta di poesie di Marco Besso, dal titolo ?Equlibrismi? per i tipi di Poetilandia.it, pagine 70 costo ? 13,56.

Ho avuto l?onore di tenere a battesimo questo giovanissimo Vate nato a Catanzaro sotto il segno del cancro. Da sempre portato per le arti in generale, ha una spiccata predilezione per la musica (autodidatta, suona chitarra e pianoforte) e per la scrittura.

Equilibrismi, come accennato segna il suo esordio letterario. Tra le poesie che ho letto in Poetilandia - La citt? dei nuovi autori, del giovane Marco Besso, ho scelto in compagnia d'alcuni soci dell'A.I.A. ?Poesia della Vita?, ?Non ? tempo di morire? perch? in essa, pi? che in altre composizioni, ho trovato un nuovo movimento poetico che si potrebbe chiamare senza tema di smentite: ?Nuovo neorealismo?, dal movimento coniato nel 1936 da Cesare Pavese..

Ma qualche anno prima avevo letto inorgoglito dal bel linguaggio e dalla musicalit? innata della lirica:

NAPOLI

Scogli e gabbiani
sembrano seguire il treno,
che rapidamente avanza
nelle istantanee del finestrino.
L'odore di Napoli respiro
al ritmo sincopato delle onde
che nella costa tagliente
lacerano la vita,
fingendo di non averla
neppure conosciuta.



Questa lirica rafforza maggiormente la convinzione di trovarci di fronte al ?nuovo neorealismo? sia per forma che per contenuto. La trasfigurazione della vita in arte reale ? commovente per la spada che si conficca verso dopo verso nella realt? sociale di una citt?: Napoli, appunto.

Al male, alla sofferenza senza ragione, dei disoccupati angosciati, seduti sugli scogli come Gabbiani (qui la trasfigurazione e palese poich? l?uccello che si ciba di tutto ci? che ? commestibile, ma preferisce il pesce, ? nell?attesa di prendere il volo per cibarsi, cos? il disoccupato napoletano, di fronte al mare ? in silenziosa preghiera nella speranza di essere ascoltato e, finalmente trovare lavoro, ? presente come condizione negativa dell'esistenza che si rivela nei fenomeni pi? usuali, non si pu? opporre, che una posizione stoica, oppure lasciarsi coinvolgere nella situazione sociale che affligge gli abitanti (i Gabbiani).

Nella parte centrale ? il perdersi dei pensieri per godere dei momenti di gioia, ?L'odore di Napoli respiro? nell'incapacit? della memoria a trattenerli dopo che sono spariti o trascorsi.

?nella costa tagliente

lacerano la vita,

fingendo di non averla

neppure conosciuta?.

Il finale ? lacerante per la crudezza dell?espressione, che si mostra come la profondit? di un pozzo, il Poeta evoca dal fondo della memoria l?immagine fotografata dal treno in corsa, che per un istante pare risalire intatta, ma ? solo un inganno: appena cerca di provare la consistenza reale del ricordo, l'incanto si spezza, per mostrare la cruda realt? che con maestria consumata egli trasfigura in Arte maggiore.

Ma in Marco Besso non vive e sopravvive solo la piet? e l?irriducibile amore incondizionato, ma soprattutto un canto ?d?amore e di ribellione? ?CHE CONSUMA IL MIDOLLO AL MIO IDEALE?

Fumo sul tempo.
Ceneri del passato che bracieri vivi conservano,
volano sul prato.
Giace nel fulvo carbone,
il fulgido silenzio,
aspettando il dardo del suono.
Vibra la vita
e il secolare interspazio
? atono senza respiro.
Fosse privo di immagini il mio ricordo,
vivrebbe in eterno nell?etere della memoria,
ma il tempo ha il fiato del Diavolo sul collo
e presto si consumer?.

La Bestia
ha la clessidra che biascica i secondi,
bigi come granuli d?un vulcano.
Echeggia il suo tamur?,
la notte eterna bussa alle porte,
addormenta il tuo pensare
prima che comincino le danze.
Oggi il tramonto sar? profetico.
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Un caro saluto, un ricordo indelebile con tutto l'amore di cui sono capace, Reno
IL NOSTRO AMORE E? NATO?



Il nostro amore ? nato come un turbine

sembrava ci fossimo bevuto il cervello,

tanto eravamo avvinti e il giorno appariva

pi? breve anche quando c?era la luna.



Poi venne l?alba e con il sole spuntarono

le ali al nostro sentimento e fummo

messaggeri; come colombe andammo

un verso l?altra per parlarci e soli vivemmo

senza pi? nido dove inebriarci e sognare.



Nemmeno il ricordo riempie il turbinio dei sensi

siamo soli, terribilmente soli con i baci non dati,

le parole non dette: soli, in attesa di ritornare

ad essere gli innamorati turbinosi di un tempo

anche solo messaggeri alati, ma tu non senti

il canto disperato di un?anima che attende.


Ne approfitto per inviarvi l'invito che segue. Andateci se potete ? una battaglia che bisogna vincere, io so come ci si sente in sala di rianimazione quando si sente la necessita di una persona cara vicino e questa non c'?.
Desidero invitarti ad un'incontro organizzato dal nostro Rocco Loschiavo per Erminia Manfredi (la vedova di Nino), che sta portando avanti una battaglia molto bella e nobile di cui ho voluto far parte anch'io, e cio? far cambiare il sistema attuale che riguarda la degenza in rianimazione negli ospedali; un luogo dove nellla quasi totalit? dei casi, si entra per uscire cadaveri. Avendo lei vissuto come impotente testimone, questa tragica esperienza, a suo tempo, quando il povero Nino fu ricoverato, sta cercando adesso di far qualcosa di concreto per cambiare questa situazione.

L'incontro avverr? in una delle sale di Palazzo Pignatelli, nella sede dell'Associazione BRUTIUM, in via IV Novembre 152 (Roma) alle h. 19:00 di venerd? 26 Maggio, per una durata non superiore ad un'ora.

Saranno presenti diverse personalit? del mondo dello spettacolo. Spero che tu sia libero da impegni per quella sera e cos? approfittarne anche per poterci incontrare.

Cordialmente, Valeria Borgia ? Proposte Editoriali ? Tam Tam
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Miei amici carissimi, tante parole mi salgono alla mente cos? velocemente che le mani sulla tastiera non fanno in tempo a trattenere. Penso che sappiate, visto l'interessamento per la mia salute, che vi amo e vi grato dal profondo intimo mio, per? perdonatemi non reggo ancora molto tempo in piedi, aggiungo alla gratitudine questa poesia che dice molto pi? delle mie parole.
Domani, se Dio vuole, ne "il baricentro" vi racconter? cose turche che sono accadute nel web nell'ultimo mese, intanto grato per la vostra vicinanza, vi stringo in un abbraccio circolare con tutto l'amore che posso, Reno

L?ATTIMO PIU? BELLO


La vita sta per andare e non ho dato

l?amore che avrei voluto far nascere.

Rimane

il rimpianto delle tue labbra infuocate

del corpo

flessuoso e desideroso di offrirsi.



Solo pensieri

accompagnano i miei passi

ormai lenti e discordi verso

la cima innevata

tu cogli occhi al cielo implori ancora, amore,

perch? sai che vivr? insieme al mondo solo

la vita va?

per chiudere il cerchio aperto al primo vagito.



La vita

sta per andare e solo gli occhi

vedono

la luce immensa e viva: Amore!



Non pi? avr?

rimpianti di labbra infuocate

non pi? vedr?

l?offerta del corpo rovente.



Almeno non sentir? parlare di guerra

non ascolter? bugie da tumide labbra.



In verit?

ho dato sempre a piene mani

sei stato tu, preso da vanagloria,

a non saper afferrare l?attimo

pi? bello.
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settimanale di scienze umane n?0693 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)



FATTI

29 maggio 1988: si svolgono le elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli di 1200 comuni e di tre province. L'importante test elettorale registrer? l'avanzata di DC e PSI e il calo di circa il quattro per cento del PCI. Di rilievo ? il risultato ottenuto in Italia settentrionale dalle liste civiche e dalla Lega lombarda.

30 maggio 2004: gran finale del Giro d'Italia a Milano. L'ultima tappa parte da Clusonre e arriva nel capoluogo lombardo dopo 149 km. Vincitore dell'ottantaset-tesima edizione del giro ? il veronese Damiano Cunego, che con i suoi 22 anni ? uno dei pi? giovani in tutta la storia del Giro a vincere la corsa. Secondo l'ucraino Sergei Gonchar, terzo il compagno di squadra di Cunego, Gilberto Simoni. Il velocista spezzino Alessandro Petacchi ha vinto l'ultima tappa, conseguendo il record di nove vittorie su venti tappe, battuto nella storia del Giro soltanto da Binda, Guerra e Olmo. Morto Umberto Agnelli, subentrato alla presidenza della Fiat dopo la morte del fratello Gianni, al vertice del gruppo torinese ? stato chiamato Montezemolo, neoeletto presidente di Confindustria e presidente della Ferrari.
31 maggio 2003: Antonio Fazio interviene all'assemblea di Banca d'Italia, di cui ? governatore, parlando dell'economia del nostro Paese: il Prodotto interno lordo che non aumenter? nel 2003 pi? dell'1%, i conflitti internazionali che hanno condizionato fortemente la ripresa frenandola, le previsioni di un andamento in salita solo per il 2004, sono i temi centrali attorno ai quali ruota il suo discorso.
01 giugno 1999: al processo per l'uccisione della studentessa Marta Russo, avvenuto all?universit? La Sapienza di Roma, dure condanne per gli imputati: dopo tredici mesi di processo, sette anni per omicidio colposo a Scattone, quattro anni per favoreggiamento a Ferraro. Assolti con formula piena tutti gli altri imputati.
02 giugno 2001: una relazione del Tesoro al presidente del Consiglio getta l'allarme sullo stato dell'economia italiana: nei conti pubblici vi sarebbe un buco stimato intorno a diecimila miliardi. Le previsioni pessimistiche, ribadite la settimana successiva dalla Confindustria e successivamente dal ministro Tremonti, sono smentite dalle affermazioni del precedente governo. Con il passare dei mesi la reale entit? del buco sembra ridursi di molto, e l'allarme viene dimenticato.
03 giugno 2000: dopo l?espulsione dal partito dei Democratici, Antonio Di Pietro ha annunciato che presenter? una sua lista alle prossime elezioni del 2001.
04 giugno 2004: muore a Roma a ottantatr? anni il celebre attore cinematografico e teatrale, Nino Manfredi. Interprete di oltre un centinaio di film, sotto la direzione d?importanti registi quali De Sica, Scola, Risi, ? stato uno degli attori italiani pi? popolari e amati dal pubblico. Oltre che nel cinema, nel corso della sua lunga carriera Manfredi ? stato impegnato con il doppiaggio, nel teatro, nella fiction televisiva e nella pubblicit?, nel teatro musicale di Garinei e Giovannini e negli show televisivi del sabato sera.

PARLIAMONE
L?ENCICLOPEDIA LIBERA ?WIKIPEDIA? E IL PENSIERO TOTALITARIO DI?

Nella primavera del 2001 nasce sul web l'enciclopedia Wikipedia, una libera, enciclopedia multilingue, per raccogliere, nei limiti e nelle capacit? tutte le conoscenze del sapere umano mettendo insieme il materiale in quattro punti cardinali:

1 - la specificit? e la settorialit? degli argomenti trattati

2 - la loro intertestualizzazione

3 - il metodo d?organizzazione

4 - i criteri di redazione degli articoli.

Cercando nei lavori inseriti lo scopo di trasmettere la conoscenza pi? significativa accumulata dal soggetto inserito. Ogni lavoro introdotto ?, chiaramente, una versione sintetizzata di tutta la conoscenza, e variano per vastit? del materiale e per approfondimento della trattazione. Il lettore destinatario pu? influenzare lo scopo intervenendo con discussioni strettamente personali.

Tra le oltre duecentomila voci ci sono anche Marcella Boccia e il sottoscritto, che negli ultimi tempi essendo il suo curriculum fermo al 1986 ? stato proposto, dal responsabile per l?Italia, che usa il ?nick? Lucas, la cancellazione dall?enciclopedia sia sua sia di Marcella Boccia.

Oggi vi parlo solamente del perch? questo signore vuole la cancellazione di Marcella Boccia, che non rientra nella validit? artistica o meno del soggetto ma leggete, leggete (scrivo integralmente usando il copia-incolla quanto afferma uno dei tanti lettori di questa enciclopedia che si firma ?Dyana? alle ore 03,28 del 22 maggio scorso, nei confronti di Marcella Boccia: ?Dev?essere cancellata dall?enciclopedia perch? ?Il Premio Elsa Morante, cui (Ella) si riferisce non ? quello "classico" Elsa Morante, con giuria qualificatissima (quest'anno la presiede Dacia Maraini), e che si svolge sempre in citt? della Campania, ma un altro premio Elsa Morante, che si svolge a Roma (Come se nelle sei edizioni passate fossero stati premiati dei ciarlatani e non veri scrittori. Di questo ci si dovrebbe preoccupare e non di paragonare un premio con un altro con nomi altisonanti dove il vincitore ? noto alla giuria gi? prima che sia emanato il bando e per il sottoscritto ? pi? serio l?Elsa Morante organizzato da Tam Tam - Proposte Editoriali, i cui giurati sono persone non celeberrime, s?, ma che leggono le opere e le valutano secondo coscienza. Non si tratta, quindi, di "un importante premio letterario" (solo perch? non ? pubblicizzato con le campane elettriche?) Inoltre non ? nemmeno specificato con quale raccolta di poesia ha partecipato (Impronte digitale sulla mia anima, che sta riscuotendo successo di critica e di vendita); anche il Mandir della Pace non ? convincente, si tratta di un'associazione di volontariato e non si fa cenno a una giuria qualificata (che cosa intende per giuria qualificata? I premi Nobel per la letteratura?), per cui gli abbinamenti delle persone da premiare potrebbero essere opinabili (ci? che nasce dall?amore non ? mai opinabile); (che so, avrebbero potuto decidere di premiare me e Dario Fo ? e viene fuori la presunzione e l?invidia del relatore/ce). Inoltre non so se si pu? definire giornalista, con quali giornali ha collaborato? La rivista NEw Age e dintorni che dirige, con tutto il rispetto, ? solo sul web (Sempre rivista riconosciuta dall?ufficio legale della Stampa). Un consiglio: non ti rodere troppo il fegato, fattene una ragione, Marcella Boccia ? brava perch? ? sincera ? schietta nella vita come nell?Arte, che abbini alla poesia, il canto, la musica e anche la pittura sono momenti di esternazione di un?anima e non per far morire d?invidia persone come te, non ne ha ragione.

Un Anonimo docente universitario, scrive, sempre rispondendo alla domanda di Lucas, Marcella Boccia va cancellata dall?enciclopedia?:

?Mi permetto di intervenire brevemente, inserendomi in una discussione che poco mi riguarderebbe, se non fossi preoccupato per le sorti di Wikipedia e della Cultura. Sono un utente come molti, che sinora ha usufruito delle informazioni qui contenute. Sono un docente universitario (non dir? il mio nome, per ovvii motivi, e per comprenderli basti leggere la pagina in questione), e confesso che stento ancora a credere ai discorsi qui riportati. Ho, pi? volte, permesso ai miei studenti di citare Wikipedia come fonte autorevole per le ricerche telematiche atte alla stesura delle loro tesi di laurea, ben certo della qualit? dei suoi contenuti. Oggi, mi rendo conto di aver peccato d'ingenuit? e superficialit?. Sono giunto alla pagina di cui, qui, si discute, attraverso il motore di ricerca Google, e la dicitura "Questa voce ? stata proposta per la cancellazione" mi ha molto colpito. Incuriosito, son passato qui per comprenderne le ragioni, supponendo ve ne fossero. Entrato in "discussione" mi ? capitato di leggere tra le pi? grandi assurdit? della mia vita. Ho dato visione, pertanto, alle pagine personali di alcuni degli utenti che tanto si sono "accesi" nella discussione, o, che, peggio, l'hanno provocata, anteponendo i loro "giudizi", o, meglio, pregiudizi, all'enciclopedicit? degli argomenti. Molti sono dei matematici, che si occupano di giudicare l'enciclopedicit? di un poeta. Nulla in contrario. Molti sono degli studenti. Nulla in contrario. Apprezzabile l'impegno profuso in questo progetto. Tuttavia, consiglierei, a questo punto, di creare delle commissioni tecniche, che possano valutare l'enciclopedicit? delle voci appartenenti al settore di competenza. Come in qualsiasi altro settore, presentando le proprie "referenze". Se sono giunto qui ? perch? cercavo, in Google, informazioni su di un poeta. Uno dei migliori giovani poeti che, attualmente, il nostro Paese possa vantare. E questo accadr? ad ogni utente che, come me, andr? alla ricerca d?informazioni sull'argomento. Il problema non ? se una voce possa stare o meno in Wikipedia. Il problema ? che non potr? pi? permettere ai miei studenti di citarla e dovr? spiegarne le ragioni. Mi riservo di riportare questa discussione in un articolo che pubblicher? nei prossimi giorni. Non me ne vogliate, ma sono contrario alla censura. Cordiali saluti.

Nella risposta di Gac delle 08,22 del 24 maggio scorso, ? manifesta l?invidia pi? accesa nei confronti di Marcella Boccia: ?caro docente universitario, siamo molto contenti del tuo appassionato ed incondizionato supporto a Marcella Boccia. Ti meraviglier? sapere che in questa enciclopedia non dobbiamo dare referenze e non dobbiamo sostenere esami di ammissione per poter liberamente contribuire ed esprimere i nostri pareri :-) Tutti quelli che si vedono messe in discussione le pagine, parlano di censura. A sproposito di solito. Qui stiamo discutendo e votando, senza nessun preconcetto, sulla valenza enciclopedica di una persona. Uno dei migliori giovani poeti, tu dici; bene; altri la pensano diversamente e sono liberi di esprimersi. Senza nessun giudizio sulla persona, ma solo sulla valenza enciclopedica. Ricordiamoci che wikipedia ? una notevole cassa di risonanza mediatica e molti sono interessati a pubblicare qui il loro nome per acquistare prestigio. Che poi la voce sia stata scritta da un collaboratore della stessa Boccia sembra supportare l'ipotesi di spam promozionale che qui non ? molto gradito?.

(1 continua)

LA POESIA DELLA SETTIMANA

A LEI

Fabio Broggini

Il trentenne Fabio Broggini, lavora a Milano e vive a Monza con il suo fidato compagno: un cane stupendo. Ha studiato Ragioneria in un Istituto Statale a Sesto San Giovanni, con discreto successo... non gli ? stato semplice convivere con alcuni personaggi della scuola, che pieni di s? pretendono di insegnare al prossimo cosa ? giusto; ma, come dice Giobbe Covatta? ?Basta poco che c'? v?!? Dopo il trauma scolastico, che lo ha fatto soffrire veramente, parte per il servizio di leva... assegnazione: Roma,Granatiere di Sardegna, grazie al suo metro e ottentotto. La distanza dalle persone dai luoghi e dalle cose care gli procura una tremenda malinconia; e questo dolore riesce a placarlo solamente scrivendo...

Finito il servizio militare parte per la sua corsa all'oro, trovare un benedetto lavoro... e cominciano i guai.

Nella lirica ?A Lei?, ? rappresentato il cerchio magico dell?Io, quel quid della felicit? tema sul quale Rousseau e Johnson dissentivano inevitabilmente. Per Johnson, era un dono passeggero; per Rousseau, un diritto umano naturale.

Avrebbe voluto erigere una grata d'oro intorno al luogo in cui l'aveva conosciuta, tuttavia si limita ad affermare che lascia a lei i suoi occhi e comincia a parlare di una conquista memorabile. Broggini ritiene di avere veramente raggiunto la felicit?; si ricorda dell?occasione quando scrisse la prima poesia.

Il pi? socievole e affettuoso degli uomini lascia il suo cuore, perch? egoisticamente, si augura che nella mani di ?Lei? avrebbe vissuto di pi?. Quest?amore sviscerato, ha fatto escogitare all??Io creativo? la tortura pi? crudele per un?anima sensibile; ha spezzato violentemente tutti i vincoli che lo legavano ancora alla terra e agli uomini. Poi, a poco a poco, dalle pene della situazione attuale simile ad un brutto sogno, la memoria torna alla speranza che LEI possa finalmente essere certa che il suo ?Io? ? in Lei, da molti anni prima, anche quando aveva goduto una pace transitoria. Ma se esiste uno stato in cui l?animo trova un equilibrio abbastanza stabile per riposarvisi completamente e raccogliere l? tutto il suo essere, senza aver bisogno di ricordare il passato n? di sconfinare nel futuro, in cui il tempo non conti e il presente duri sempre, senza per? lasciar traccia del suo durare n? del succedersi, senza nessun altro sentimento di privazione n? di godimento, di piacere n? di pena, di desiderio n? di timore, se non quello della nostra esistenza che, da sola, possa soddisfare completamente l?animo; fin tanto che questo stato dura, colui che vi si trova pu? chiamarsi felice, non di una felicit? imperfetta, povera e relativa, come quella che si trova nei vari piaceri della vita, ma di una felicit? bastevole, perfetta e piena, che non lascia nell?animo alcun vuoto che sia necessario colmare.

E' evidente che questa consapevolezza nella cultura occidentale percorra una strada proprio sulla base delle analisi delle drammatiche conseguenze, che lo stesso intervento della cultura ha avuto sulla poesia, devastandola, ed ? altrettanto evidente che oltre a mettere in risalto i danni provocati, si premunisca di sottolineare quanto tutto ci? potesse provocare un'instabilit? culturale e un fallimento nel campo letterario. Ma l'analisi del danno provocato nel voler non rispettare gli elementi base per una buona poesia spezzando il verso senza remore alcuna pur di far vedere che le parole cos? spezzate non fanno la poesia e distorcono gli equilibri dinamici del sistema della metrica e quindi viene anche a mancare la musicalit?, e la poesia (cos? chiamata dai tanti ?scrivitori? di versi) non c?? pi?, perch? si ha la prosa; per dirla con Benedetto Croce si ha la ?non poesia?.

E' opinione comune che il movimento artistico moderno per la tutela dell?arte non coincida con la pubblicazione di un bellissimo libro, che sia lucido, affascinante e documentato atto d'accusa sull'individualismo e sui gravissimi danni inferti alla cultura italiana, che uscita dalla provincializzazione con Ungaretti, Montale, Cardarelli, Alfonso Gatto e Pasolini, vi ritorna pi? provincializzata che mai, grazie ad editori senza scrupoli che pubblicano di tutto purch? l?autore paghi con moneta contante il nome dell?editore, perch? non c?? distribuzione eccetto in qualche piccolo editore che fa seriamente il suo mestiere con passione e amore per le cose belle. Scaturiscono cos? diversi dilemmi: come riuscire a garantire la sprovincializzazione della cultura italiana? Penso che la prima cosa da farsi ? che coloro che si autodefiniscono editori e pubblicano con la cooperazione dell?autore, che poi non ? neanche cooperazione perch? la pubblicazione dell?opera ? a carico dell?autore (ma egli non lo sa) e dopo un anno, allo scadere del contratto d?edizione, fa recapitare una lettera con la proposta, per non mandare al macero la fatica intellettuale, di acquistare lui (l?autore) le copie invendute (tutte) pagando solo il 10% sul prezzo di copertina. E i soldi pagati prima??

Ringrazio dal profondo del cuore Fabio Broggini per avermi dato la possibilit? di sottolineare lo stato della cultura sia letteraria, sia poetica, sia artistica, in modo che i lettori sappiano in quale stato sopravvive la vera Poesia. E? poca cosa, ma rinsaldiamola, e solo noi lo possiamo fare, disertando le proposte di quegli editori che vogliono accalappiarci con le buone maniere.

A LEI

Fabio Broggini



Lascio a te i miei occhi?.

Cos? che tu possa vederti?.



Lascio a te il mio pensiero?.

Cos? tu capisca quanto tu sia nel mio io?..



Lascio a te il mio cuore?.

Cos? che tu possa sempre tenerlo vivo?





Lascio a te il mio pianto?.

Cos? che tu possa farlo diventare un sorriso?





Lascio a te la mia esistenza?.

Cos? che tu possa darle un senso?



Tengo per me il tuo sguardo?.

Cos? che tu possa illuminarmi la via quando buia?



Tengo per me la tua voce?

Cos? che tu possa suggerirmi il giusto?



Tengo per me la tua passione?

Cos? forte, fragile e delicata



Tengo per me questo scritto



Come prova della sua esistenza e

a quale amore

la sua provenienza
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settimanale di scienze umane n?0694 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)



Innanzitutto permettetemi di ringraziarvi dal profondo del mio intimo per gli auguri di pronta guarigione e lunga vita. Nel dirvi GRAZIE stringendovi in un abbraccio circolare con tutto l?amore di cui sono capace, vi auguro che il sole sia sempre pi? caldo e sincero come il vostro cuore desidera.

FATTI

05 giugno 2000: il presidente della Russia Vladimir Putin, in visita ufficiale, incontra a Roma il presidente del Consiglio Giuliano Amato, definendo il colloquio avuto di grande e reciproca soddisfazione. Putin si ? poi recato in Vaticano ed ? prevista una giornata a Milano dove firmer? importanti accordi commerciali.
06 giugno 2003: il Consiglio dei Ministri approva i primi decreti attuativi della riforma del lavoro disegnata da Marco Biagi, il professore bolognese ucciso dalla Brigate Rosse l'anno scorso. Soddisfatti si dichiarano il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo cui la riforma render? il mercato del lavoro italiano tra i pi? flessibili d'Europa, il Ministro del Welfare Roberto Maroni, il Presidente della Confindustria Antonio D'Amato, Cisl e Uil. Contrariet? mostra invece la Cgil, che considera la riforma poco tutelante nei confronti dei lavoratori.

07 giugno 1998: Marco Pantani,28 anni, vince l?ottantunesimo Giro ciclistico d?Italia, virtualmente conquistato con un giorno di anticipo sulla tappa a cronometro Mendrisio-Lugano.

08 giugno 2004: Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino, i tre italiani rapiti e tenuti in ostaggio per quasi due mesi dai guerriglieri in Iraq, sono liberati nei dintorni di Bagdad. I tre non sapevano nulla della morte del loro compagno Fabrizio Quattrocchi, assassinato due giorni dopo. A Firenze muore Fosco Maraini. Lo studioso (antropologo, orientalista e scrittore) aveva 91 anni ed era il padre della scrittrice Dacia.

09 giugno 2002: la seconda tornata di elezioni amministrative, quelle per il ballottaggio, segna il successo dell'Ulivo, che strappa al Polo nove Comuni, soprattutto nel Nord del paese. Il centrodestra ? invece solido al Sud, dove vince a Oristano e a Isernia.

10 giugno 2001: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi d? il via al suo secondo gabinetto. Ne fanno parte dieci ministri di Forza Italia, cinque ministri di Alleanza nazionale, tre della Lega Nord e due del Biancofiore. Cinque dicasteri sono infine affidati a "tecnici".

11 giugno 2004: si spegne in un ospedale romano, a soli cinquantotto anni, lo stilista Egon von Furstenberg, figlio di Ira e nipote di Gianni e Umberto Agnelli. Lo stilista, fondatore dell'omonima griffe, lascia due figli, Alex e Tatiana. Debutt? nel 1991 nell'alta moda; da allora, ha continuato a disegnare modelli sia per l'alta moda sia per i grandi magazzini, oltre che fare il designer per mobili e oggetti di arredamento.

PARLIAMONE
L?ENCICLOPEDIA LIBERA ?WIKIPEDIA? E IL PENSIERO TOTALITARIO DI?

2) - Ci si domanda, nella pagina dove ? stata lanciata la proposta della cancellazione dall?enciclopedia di Marcella Boccia e del sottoscritto se dal motore di ricerca Google si ritiene che l?operato di Marcella Boccia sia tutta opera di Sfairos e quindi una montatura; se lo fosse ?sicuramente c'? un certo accanimento organizzato per tenere questa voce?. Si mette in dubbio finanche l?intervento di un Docente Universitario e gli ?intelligentissimi? wikipediani (qualcuno ? altamente meritevole) definiscono una ennesima ?bufala?. Gi?! Sono velleitari ignoranti che avrebbero bisogno di andare un po? di pi? a scuola e per sentirsi pi? forti e sicuri della loro potente ignoranza cancellano i messaggi scritti in favore di Marcella Boccia e, non contenti, anche la pagina.

E pensare, scrive Eby, che wikipedia doveva essere un?enciclopedia libera, ?almeno nella mente di chi lo ha creato e poi... E poi, come al solito, ci trasferiamo dentro le nostre regole, i nostri questo s?, questo no e tutto finisce come nella vita reale dove "chi ha pi? santi in paradiso" determina la vita degli altri?; suggerendo di chiedere la cancellazione cosa che il sottoscritto ha fatto con diffida legale.

Wikipedia, come ha sottolineato Eby ? un progetto curato dalla Wikimedia Foundation, un?associazione non-profit americana nata a giugno del 2003 con la finalit? di incoraggiare la crescita e lo sviluppo di progetti, basati sul WikiWikiWeb e fornire gratuitamente e senza alcuna pubblicit? i contenuti. Il ramo esteso in Italia si riallaccia idealmente alla Wikimedia Foundation, che si ? Costituita nel giugno 2005, proponendosi di contribuire attivamente alla diffusione, l?avanzamento e miglioramento del sapere e della cultura, promuovendo i progetti curati dalla Wikimedia Foundation. Mi domando se l?addetta stampa della Wikimedia Foundation Elisabeth Bauer sa di quello che accade in Italia. Un bel mattino di primavera un utente che si firma ?Lucas? propone, per invidia (credo), di cancellare la pagina di Marcella Boccia, e del sottoscritto; o forse la sua ? stata una mossa politica per incentivare l?affluenza di pubblico. Se ? stato cos?, c?? riuscito in pieno perch? molta confluenza c?? stata e gli interventi dei sostenitori di Marcella Boccia sono veramente tanti.

A questo punto, pensando agli interventi, viene spontanea la proposta (il mio nome non ci sar? pi?) di istituire una commissione di redattori preparatissimi: studenti, insegnanti, esperti o semplici appassionati di un qualche argomento, ognuno dei quali potrebbe contribuire con l?esperienza nel proprio campo d'interesse e tenendo conto di sorvegliare attivamente, prima della pubblicazione, le proposte e i commenti sui vari nominativi inseriti volontariamente. Ci? per non trovarci, come invece accade, un?enciclopedia i cui partecipanti sono liberi di decidere se crearsi un'identit?, fornendo un nome utente e una password, o meno. E? in questo modo che le sorti della poesia italiana non saranno affidate a studenti di matematica, che le calcolano con le cifre.

Scrive un anonimo nel suo intervento a favore ?Conosco gli autori di cui qui si discute, li ho letti, non hanno bisogno di pubblicit?. Ma questo dibattito ? giusto, purch? si comprenda quanto la nostra societ? sia malata di televisione e calcoli matematici. Magari si contano i libri che un poeta (che non ? interessato alle vendite e neppure alle pubblicazioni) ha venduto e non si bada alle persone che, quel poeta hanno commosso coi loro meravigliosi versi?.

Fui invitato da una lettrice de ?il baricentro? che mi preg? di inviarlo direttamente anche a wikipedia, senza curarmi di che cosa fosse wikipedia, fidando nella lettrice tanto cara e amabile ho inviato e continuo ad inviare ?il baricentro? sapendo da Marcella Boccia di essere stato messo alla gogna di imberbi presuntuosi insieme a lei soltanto la scorsa settimana: ero appena ritornato a casa sereno, dopo mesi di angoscia.

LA POESIA DELLA SETTIMANA

IMPULSIVAMENTE, TI SCRIVO

di Eleonora Ruffo Giordani

Impulsivamente, ti scrivo; di Eleonora Ruffo Giordani potrebbe apparire un? accozzaglia di parole inutili, trite e ritrite, invece si erige ad una elegia d'amore del pi? ispirato Tibullo nonostante la finzione letteraria comporti il ricorso al repertorio canonico della poesia.

Il quinto verso: ?Ora so, che sono stata solo un balocco per i tuoi giochi?, ricorda Caio Valerio Catullo e la sua elegante e colta poesia d?amore, quando narra della sua relazione con Clodia una delle donne pi? famose di Roma, che canta col nome di Lesbia, che appare come donna di grande fascino e di cultura raffinata, capace veramente di ispirare un amore totale, ma anche disperato; un amore quindi che ha anche una sua storia, in cui si alternano estasi e amarezze.

Eleonora Ruffo Giordani, proprio come Catullo esprime per intero i programmi d'arte e di vita di un momento singolare della sua esistenza, raccontando la storia con accenti sinceri che vanno oltre la contemporaneit?: dove separazioni e divorzi sono all?ordine del giorno.

?Vorrei provare per te il sentimento dell'indifferenza

invece ti amo,

mi ritrovo a parlarti, a scriverti, a manifestarti ancora

il mio sentimento e a pregare per te, senza pudore?:

esplora i regni pi? reconditi e intimi dell?anima e subito il suo carnale dire si trasfigura in una poesia che ? prerogativa di sodalizi di ?separati? erranti, che, ora, possono disporre di un canto copioso e rigidamente sottolineato.

La storia, poeticamente, ? caratterizzata dal prevalere di un sistema a reparto unico che ha creato forti tensioni nella nuova generazione, specialmente a sud dove la separazione, il divorzio, sono stati fronteggiati dall?esistenza atavica e dalla tradizione pi? ferrea, il suo canto diventa un movimento d?opposizione; tuttavia spiega solo in parte la difficolt? del vivere di una donna non pi? molto giovane e facile a trovare un altro compagno che la possa aiutare nella crescita dei figli.

?S?, togli l'acqua alle tue pianticelle,

togli loro la speranza di riabbracciarti ancora e di chiamarti: pap?.

Negagli ogni carezza e donala a chi ti pare?.

Il canto della Ruffo Giordani, formata nella tradizione pi? rigida e pi? religiosa, vi ricordo che ? nata in un?isola dove la tradizione ? religione, un fatto simile fa solo scalpore, Ella, come un?altra donna, negli anni settanta rifiut? di sposare un ragazzo che l?aveva rapita a scopo di matrimonio riparatore, scart? l?offerta, anzi lo denunci? facendo insorgere i tradizionalisti e, principalmente, le donne mature.

Questa lirica di Eleonora Ruffo Giordani si stacca dalla vecchia generazione perch? ha trovato la sua ispirazione nella realt? pi? spaventosa dei nostri giorni elevandola in un autentico e profondo sentimento d?amore di Madre soprattutto, trasfigurandolo in poesia il cui linguaggio non ? quello dei contemporanei, e perch? il canto fosse pi? reale usa il verso teatrale.

?Vorrei provare per te il sentimento dell'indifferenza

invece ti amo,

mi ritrovo a parlarti, a scriverti, a manifestarti ancora

il mio sentimento e a pregare per te, senza pudore?.

Tra le giovani leve della poesia contemporanea Eleonora Ruffo Giordani, ? la testimonianza di una ricerca del linguaggio pi? rigoroso, anche se molto teatrale, e di un voler far sposare il verso latino con quello contemporaneo, libero e scevro da ricerche intellettuali.

IMPULSIVAMENTE ,TI SCRIVO?



Buongiorno amore mio,

ti senti felice?

Io no!

Ora so, che sono stata solo un balocco per i tuoi giochi.

La mia follia?

Continuare ad amarti

nonostante il dolore che hai arrecato al mio cuore

e a quello dei nostri virgulti.

Vorrei provare per te il sentimento dell'indifferenza

invece ti amo,

mi ritrovo a parlarti, a scriverti, a manifestarti ancora

il mio sentimento e a pregare per te, senza pudore.



Buongiorno amore mio,

ti voglio felice.

Ora so di pi?!



Il mio cuore sanguina, ma non ti stima.

Ti senti veramente contento?



Gioca pure, ma attento,

perch? prima o poi,

potresti rimanere vittima dei tuoi giochi.



S?, togli l'acqua alle tue pianticelle,

togli loro la speranza di riabbracciarti ancora e di chiamarti: pap?.

Negagli ogni carezza e donala a chi ti pare.



Pap? ? un nome magico, che allieta chi lo pronuncia.



La mia follia ? amarti ancora.



Perch? ti amo?



No,

non ti spedisco questa lettera, non la meriti,

la invio al vento perch? raccolga le mie lacrime

e pianga con me.
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carlo
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le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"

Messaggio da carlo »

settimanale di scienze umane supplemento al n?0694 ? anno V
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)



FATTI

Ciao, buona domenica e buona salute e tutti. Ringraziando Dio rieccomi al mio posto di lavoro e di comprensione, prima che di conoscenza, rispondendo a tutti.

Perdonate questa risposta collettiva, ma ? necessaria per rimarcare almeno le cose e i fatti che mi avete narrato scrivendomi, vado all?indice e inizio a rispondere, proponendovi dei concorsi artistico-letterari il primo ? bandito dal Circolo Culturale e Ricreativo Temesa, patrocinato dal comune di Nocera Torinese alla sua ottava edizione; prevede: ?Poesia in Lingua Italiana? e ?Poesia Umoristico-satirica? (NON POLITICA) in Lingua Italiana. Sono previsti premi che vanno da 500,00; 200,00 e 100,00 euro. Per maggiori informazioni e ricezione del bando di concorso rivolgersi a Circolo Culturale e Ricreativo ?TEMESA? Alfonso TRIMARCHI ai numeri 02/4566026 - 0968/93638 (numero attivo da Giugno) oppure via e-mail tri.emme@tiscali.it.

Poi c?? un concorso alla sua prima edizione intitolato ?RIVIERA DI ULISSE? MEMORIAL GENNARO SPARAGNA; si articola in due sezioni: ?poesia, inedita? e silloge di 40 poesie inedite. Per ricevere il Bando di concorso e notizie pi? dettagliate telefonare al 393-6593511 oppure scrivere all?indirizzo il bando si trova anche nel sito web www.irenesparagna.it.

La giuria ? composta da: Presidente Renato Filippelli; Segretario: Irene Sparagna; Componenti: Sandra Cervone; Ines Scarparolo; Luciano Somma; Raimondo Venturiello.

Il Terzo concorso che vi propongo ? alla sua settima edizione ed ? bandito dalla Associazione Giovanni Spadolini Caivano Napoli Italia ideato da Nicola Paone

Prevede tre sezioni:

Narrativa - inviare 1 racconto Max 10 cartelle dattiloscritte formato A4.
Poesia - inviare 1 poesia Max 45 versi.
Autori Stranieri: Inviare le opere di Narrativa e/o Poesia, con traduzione in Italiano.
I lavori vanno inviati in quattro copie di cui una sola firmata. La scadenza ? fissata per il 10 luglio 2006 e per maggiori informazioni e il bando integrale chiedere a:

Segreteria del premio" Tra le parole e l'infinito" Via G.Amendola, 7 - 80023 Caivano Napoli Italia telefono 3338646774 - nicpao1@libero.it ? oppure leggere il bando nel sito www.traleparoleelinfinito.com.

PARLIAMONE

POETICAMENTE E IL SEGNO DELL?INDECISIONE

Renato Volti, editore dei siti http://digilander.iol.it/wholt/Index.htm - e http://digilander.libero.it/poeticamente2/ip/index.htm, nonch? moderatore di poeticamente@yahoogroups.com risponde a questa domanda di Ida Guarracino, un poeta sensibile e sincera con la quale mi sono incontrato su Canale5 di Napoli: ?Tu dici che alla base del problema di cui io parlo ci sia il fatto che il sito non ? curato come altri presenti in rete?

Renato Volti risponde esternando i sentimenti pi? intimi ?le Poesie presenti sui miei siti? Le ho presentate degnamente, gli Autori hanno avuto qualche riscontro, cio? hanno avuto dei vantaggi dall'aver pubblicato le loro Poesie??

L?insicurezza se il tuo sito abbia arrecato qualche vantaggio all?autore pubblicato, carissimo Renato, ? la coscienza dell?artista mai contenta del proprio operato anche se altri gli dicono, sottolineandolo con parole sincere lui continua nel non credere confermando la sua insicurezza, perch? vorrebbe fare sempre di pi?. Per spiegarmi meglio ti racconto un aneddoto sull?Arte di Michelangelo Buonarroti, che dopo aver dato una forte martellata sui piedi del Mos? gridando ?Perch? non parli?? non port? pi? a termine nessuna opera perch? sentiva che il marmo non rispondeva al suo richiamo come era accaduto con il Mos?, la Piet? e il Davide, l?isoddisfazione lo tormentava continuamente; tormento compreso solo da Vittoria Colonna e Papa Giulio Secondo; la prima standogli vicino come sorella e come innamorata, il secondo imponendogli di cambiare tema artistico affidandosi alla pittura e proprio da quel tormento ? nato ?Il Giudizio Universale? che copre la volta della Cappella Sistina.

?Approfitto di questa occasione per ringraziare Reno e mi farebbe immensamente piacere leggere un suo commento in merito all'argomento che stiamo trattando?

Ho gi? risposto in parte alla tua domanda. Non ti rimane che spostare la tu attenzione, non lasciandoti suggestionare da altri siti graficamente moderni e aggiungi al tuo grande ?Museo Poetico?: unico del web un tocco di modernit? e pubblicare, come hai fatto fino ad ora solo Poeti e non ?scrivitori di versi? dei quali internet ? pieno fino alla nausea. Il tocco di modernit? sarebbe aggiungere sotto ogni lavoro pubblicato ?Invia un commento all?autore? e un ?Forum? con interventi anche cattivi ma sinceri dei lettori; e non ti devo preoccupare di quanti visitatori avrai che basta solo la pubblicazione dell?opera per gratificare l?autore e dargli quella popolarit? che non ha avuto nemmeno con una vendita discreta dei sui libri.

Hai dato, e quanto hai dato e pubblicizzato gli autori pi? meritevoli ? testimoniato dalle recensioni, dal concorso ?Poeta Top? divulgando l?autore tra cui, per dire un nome, Renato Milleri (REMIL) e valorizzando al massimo nomi che fanno Poesia perch? la Signora Poesia li va a trovare, mettendoti da parte, timidamente in un angolino, Enrico Besso, Marcella Boccia, Daniela Costantini, Sandra Cervone, Piero Donato, Marco Gavotti, Fryda Rota, Adriana Scarpa, Dante Strona, Franco Santamaria, Luciano Somma, Selim Tietto e tanti altri. Questa parte del sito ?Poeticamente? non ? solo una bellissima antologia dei maggiori Poeti contemporanei, ma un?enciclopedia ineguagliabile sia nel contenuto, sia nell? esposizione grafica che permette con facilit? di cercare e leggere l?autore preferito.

Non ? il numero di visitatori che fa grande un sito, ma il suo contenuto. Ricordati che Alessandro Manzoni quando ebbe tre le mani la copia stampata de ?I Promessi sposi? quanto sarei felice se almeno avessi un solo lettore! Gli bastava un solo lettore, ne ha avuti milioni. Chi ti dice che non sar? cos? anche per te?

I tuoi dubbi: ?le domande e i dubbi che io sto esternando a tutti voi nascono dal fatto che i siti di Poeticamente e Interactive People, che io curo, oggi hanno pi? o meno gli stessi visitatori giornalieri di quando i siti venivano aggiornati regolarmente, ? questo che mi spinge a riflettere e a pormi domande come quelle che hai letto nelle precedenti mail?. Mi sembra che abbia dato una risposta sincera ai dubbi e alle domande che ti poni. Continua per la tua strada e sii soddisfatto dell?operato che hai compiuto a favore dei Poeti e degli amanti della poesia, sapendo di avere sul groppone anche persone che non sanno leggere e capiscono "papere per papaveri"; appena il frutto sar? maturo lo coglierai e guardando ad Oriente il Sole che nasce gli sorriderai serenamente soddisfatto.

Che Dio vi benedica, Reno Bromuro
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