poesie istantanee 3

[hombre sincero]

La verita' e la menzogna
vivono in una moltitudine
di espressioni, sobrie
o ubriache che siano, ognuna di esse
parla di qualcosa, talvolta canta;
per davvero!
Scegliere di ascoltare
e credere a tutto, semplicemente perche'
tutto e' vero, anche le
cazzate,
le tragedie,
i miracoli,
le chincaglierie da un soldo presto dimenticate.
Andavo bisbigliando
la coerenza non era di quel mondo
no, la coerenza
non era di quel mondo.
Vedere la spada sguainata
dietro ogni sorriso
e' trascurare la bellezza
che danza intorno.
Continuo a piangere la disperazione
fino a quando l'oscurita rompe gli argini
e tutto si spenge
e precipita, precipita, precipita.
Qualcuno sorride e dice
buongiorno.
Un sorriso e' solo un sorriso
pensavo ma...
altrove qualcosa
splende, adesso, da qualche parte
un attimo si sta colmando di
grazia.
Decido di alzarmi,
Buongiorno rispondo,
oggi e' una bellissima giornata,
buongiorno amore.
Ho scelto,
per amore, per la poesia
e qualcosa che non ricordo.
Buongiorno amore.

[agalli]

Sempre cara mi fu questa bistecca all’osso
e questa piazza, che da ogni parte
dell’ottimo piatto lo sguardo invita.
Ma sedendo e mangiando,
sgabelli di là sgabelli di qua, sovrumani
i rumori, e squisitissima birra,
io nel pensier mio mi fingo.
E come il vento
odo stormir tra queste piante,
quell’ infinito ciarlare
e milioni di soli dritti sulla cattedrale,
e un dio marmoreo da consigliare,
e terrazze di luce, e giardini di verande,
e gli zingari, e le loro tende,
e la tua voce che mi circonda l’estate,
e le nostre piccole preistoriche mangiate.
Così tra questa gran bevuta
s’annega il pensier mio;
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

[iAGO]

...che m'impedisce di figliare,
automi pronti ad indossar
cravatte autografate.
Colgo appena il senso
della salata schiuma.
Piango il dolce
che dall'agro separo.
Sniffo il bianco che mi sosta
in giù per l'odorato,
e rido... rido... perchè
sganasciarmi il volto
nell'apertura senza testa
è ciò che rende la deriva
prenotata il vero abisso
di una fine conclamata.

[hombre sincero]

Bistecche, ossa, vini,
le voci ciarliere delle stoviglie
le molliche sulle tovaglie.
Sorrisi, profumi,
dire, fare, baciare, lettera, testamento.
Sembra impossibile come tutti
abbiamo sempre qualcosa da dire.
bla bla bla bla bla bla
figli,
cravatta autografata,
glorie spicciole,
auto di grossa cilindrata,
il caffe' piu buono si beve a Napoli,
la sinistra,
la destra,
la mezza stagione,
le donne, il business, le croci, pop corn, noccioline, fritti misti, cazzi, mazzi...
Roba da pazzi, c'e' solo l'imbarazzo della scelta,
proprio per tutti i gusti!
E anche questa cena me la sono
levata dai coglioni.
L'auto, la notte, la strada
e migliaia di pensieri intermittenti
che batacchiano ed echeggiano nel
cranio.
Il vino non era poi male
e anche i crostini si lasciavano mangiare.
Sazio, esausto e salvo
arrivo a casa e
una me ne rollo.
Tiro forte, mi distendo
e d'incanto il chiassoso brusio
si placa, tace.
SSSSSsssssssssssss
e il naufragar m'e' dolce in questa pace.

[agalli]

Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte.
Il primo per vederti tutto il viso.
Il secondo per vederti gli occhi.
L'ultimo per vedere la tua bocca.
E tutto il buio per ricordarmi queste cose.
Mentre ti stringo fra le braccia
e m'illumino d'immenso.

Quant'è bella la vecchiezza
che si fugge eccosì sia!
Chi vuol essere nonno, sia
di pension non c'è certezza.

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte.
Il primo per accendermi una sigaretta.
Il secondo perché il vento aveva spento il primo.
Il terzo per guardare se quell'auto che sta arrivando
verso di me non sia il carro funebre.
E tutto il buio per ricordarmi che la vita è nella luce
e per favore che sia elettrica
e m'illuminno di neon.

[iAGO]

Ho visto un lago
su un ramo di Como,
Porca troia era zuppo,
così dissi ad Elena;
che invece lo voleva
umido e tutto per sè.
Diversa pretesa avean
invece Adamo Ed Eva,
che nell'attesa
del eterno calore
invocarono Nerone
così nacqero... i pompieri

[hombre sincero]

Ho visto un lago
mentre da Como passavo.
Tranquillo se ne stava,
su un ramo sognava.
Rimembro che a Silvia feci notare
che un lago su un ramo e' raro trovare.
Lenti usa e getta coprivan gli occhi suoi ridenti e fuggitivi,
fu un bacio infuocato a ricodarci di essere vivi.
Intanto il lago incurante dell'albatros, dell'arciere e della tempesta
scimmiottava dei marinai sputandoli acqua in testa.
Gli animi s'infiammarono e furon botte
sputi, acque e teste rotte
fin quando, svelti come levrieri
arrivarono i pompieri.
La quiete dopo la tempesta torno', i marinai al mare
e il lago sul ramo a sognare.
Io e la Silvia presto ci mollammo,
la lasciai senza pianti e senza affanno
per una donzelletta contadina,
molto brava, lo era anche in cucina.

[l.zag]

ho visto la gente della mia età
piangere come fosse un bambino,
che deluso cerca i suoi baci perduti

[hombre sincero]

Ho cercato un bacio perduto,
non ricordavo ne dove ne quando
si fosse smarrito.
Sinceramente mi sfuggiva pure
di averlo dimenticato.
Senza meta ho passeggiato
per cosce ardenti,
tramonti sognanti,
culi allegri,
sguardi pigri,
parole folgoranti.
Nel frattempo, come sempre
ho cantato.
E altrove,
non so quando ne dove
l'ho trovato.
Era diverso da quello che fu
ma un bacio e' sempre un bacio
e con piacere l'ho nuovamente
gustato.
slurp slurp, lec lec, schioc schioc, frull frull..
You must remember this
a kiss it's just a kiss....

[l.zag]

Di cercare baci perduti,
sono stanco;
di casa in casa,
ho dimorato per ritrovarli;
di notte,
passeggiando per claustri solitari
ho pregato ordendo trappole
ricercando col pensiero,
il piacere di un bacio ritrovato.
Per non sapere ne il dove,
e ne il quando,
ho provato con la mia nina,
ritrovandomi d'un tratto
tra gli allegri tramonti rivieraschi,
a capacitar promesse da marinaio.
Parole meschine e baci traditi,
finiscono per acuire il silenzio
e di quelli perduti, nemmeno l'ombra,
capacitarsi sarà premura d'ora innanzi,
che ai baci mai dati,
si preferiscono quelli perduti.