POESIE ISTANTANEE 4

[nikita]

gra.gra..gra...

[hombre sincero]

Gra Gra Gra Gra Gra
il rospo nello stagno
si tuffa; gra, splash

questo pare piu un haiku.... O0

[nikita]

gracidavi sul mio cuore
amore
versato sulla sponda dello stagno
acqua e menta addolcivano l'ardore
rimestando la voglia col pudore

[antonio]

Stu cauro m'atterra                                                                                     
nun teng a manco a forza e te guardà,                                                                         
tu invece te sbatti e t'arraggi,
me parl e guai, de problem
e o' vai truvann a me.
Nennè,ringrazia a Dio
pecchè e problem over
nun song e tuoi
ma e chi te sent.

Traduco:

Questo caldo mi sotterra,
non ho neanche la forza di guardarti,
e tu invece ti agiti e ti arrabbi,
mi parli dei nostri guai, dei nostri problemi.
e chiedi spiegazioni a me.
Bambina, ringrazia Dio
perchèi problemi veri
non sono i tuoi,
ma di chi ti sta ascoltando.

[nikita]

Sono secoli ormai che provi a sotterrarmi
disturbi Dio, convinto che non si agiti
  per questo,
  ti arrabbi per il caldo
    ti volti per non guardarmi
    secoli che non ascolti
      se non la tua voce
      i tuoi problemi
        i tuoi guai
        e io bambina ringrazio Dio.

[antonio]

Vorrei non guardarti
per non odiarmi,
così volto il cuore
verso quel che avrei voluto
ma rinnego
per non ammettere i miei sbagli
e continuare a farne.

[l.zag]

Continuo rumorosamente a sbagliare
mi tormento che l'essere ligi,
è un'altra storia;
è un altro modo di essere.

Sorreggo la storia del mondo,
nel pugno della mia mano
dove custodisco la mia verità assoluta;

l'essere poeti in fondo, è un modo
per convincersi che le soluzioni,
passano attraverso le parole
che fanno il verso ai versi
non sono migliore di un assassino
e non sono peggiore di mio fratello;

fingo mi commuovo  taccio
poi lascio libero sfogo
quando arriva l'ora della poesia
ai versi ancora da scrivere
ponedo fine ai miei problemi.

[nikita]

versi la storia del mondo
nella mia mano
e mi dici che dovrei stare tranquilla
aspettare
che la gioia si guadagna senza foga
che sono esagerata
che non mi portera' nulla di buono
l'essere cattiva
gramigna incessante avvolge da sempre
tutti i miei giardini
mi piacciono incolti
casuali e nervosi
verdi di rabbia
grandiosi, inestricabili
unici e perversi nella loro semplicita'
poetici
eretici, dove regna assoluta
la verita'.

[l.zag]

E' la gramigna assassina
che tormenta le parole dei miei versi
essi stridono come i sassi
fanno il verso agli aratri
che rivolta la terra arsa dal sole
poi la piogga pone fine al deserto
torna a germogliare la natura
e il seme della vergogna
con essa si mescola agli odori
portati dal vento dopo il temporale
il fiume col suo lento fluire verso il mare
porta con se tutto il resto
sboccando fino al mare con le sue onde
lava le colpe e le ridona al cielo
sotto forma di nuvole
ridiscenderanno sulla terra
sui campi desolati mescendosi
come vino in un bicchiere
nelle mani di un ubriacoù
è il lento ciclo delle tentazioni
che attengono all'uomo
disprezzandosi l'un l'altra
spezzando gli equilibri
non si placano, e non si sconfiggono
è nella natura degli uomini
essere schiavi delle passioni
l'animale che vive dentro di me
è sempre giovane e forte
mai domo, mai sazio
smetterà di pulsare il suo cuore
quando la mia mano, cesserà nel tempo,
l'ora della poesia; e con essa tutto il resto
terminerà la sua corsa carica di sogni.

[Vita]

versi la storia del mondo
nella mia mano
e mi dici che dovrei stare tranquilla
aspettare
che la gioia si guadagna senza foga
che sono esagerata
che non mi portera' nulla di buono
l'essere cattiva
gramigna incessante avvolge da sempre
tutti i miei giardini
mi piacciono incolti
casuali e nervosi
verdi di rabbia
grandiosi, inestricabili
unici e perversi nella loro semplicita'
poetici
eretici, dove regna assoluta
la verita'.

Sono
assoluta
cristallo carbonizzato
dalle tue ignobili menzogne.
Gramigna
selvaggia infesto la tua
quotidianità.
Eretica
impavida osservo il mio rogo
ergersi al di là delle
tue esilaranti
necessità.
Mi svuoto,
ti svuoto con un unico
disidratante
sorso;
mi piace così
veloce: indolore
eccedente e accativante.