POESIE ISTANTANEE 4

[hombre sincero]

Sono come ombre sincere
intraviste con la coda dell'occhio,
appena ti volti per fissarle spariscono.
Ma sono la, sempre
ma non sempre visibili.
Basta non essere invadenti, non ossessionarle,
ma amorevolmente corteggiarle
con occhiate fugaci incoraggiarle
a vincere la loro naturale timidezza;
ascoltarle.
Prova a de-scriverle!

[l.zag]

siamo solo ombre,
scusate se appariamo invadenti
alla luce,
trasmettiamo la nostra presenza
senza volti e senza strofe
ci limitiamo a vivere
nel tempo, e col tempo,
discutiamo della nostra speranza di vita
verrà il giorno in cui
non saremo più visibili ad occhio nudo
basterà non ossessionarla a tutti i costi
la nostra presenza,che muta trascina ogni cosa
l'arte dell'essere stato in vita
si distrugge col ricordo ossessivo
prova a scriverlo !

[hombre sincero]

Come ombre
ci lasciamo attraversare da quello
che chiamate vita.
Mutevole è la luce
e mutevole è il nostro spazio
occupato nel tempo.
Non siamo visibili
ma nel silenzio profondo
un flebile brusio si schiude al canto.
Prova ad ascoltare.

[nikita]

e' il mondo dei vivi
che cerco di afferrare
quando nel silenzio
ti danzo attorno
e se per te sono solo un brusio
io canto con tutto il fiato
che vorrei avere in gola
ma nulla attraversa le mie labbra
e ascolto invano
flebile illusione di uno spazio
che piu' non m'appartiene

[Vita]

Negli antri nascosti
e labirintici del tuo spirito
latro il mio lamento d'amore.
Ti rincorro evitando gli
ostacoli del tuo malandato
cuore, son trappole evanescenti al cospetto
del mio impavido desiderio.

Arco e freccia,
pelle animale a coprire
la tua profumata carne e un fuoco
solo un fuoco a rischiarare
la tua volontà.
Sono Diana,
regina incontrastata della caccia,
tu agnello sacrificale
impaurito e rimpicciolito
resterai nel palmo incallito
della mia carnefice mano.

[l.zag]

dallo stesso latrato
si riconosce il figlio di un cane
dallo stesso odore,
la madre lo riconosce,
e l'amore inconsapevole,
si riconosce da se stesso
dai silenzi che emana la bocca
rincorrendo le parole
ostacolate dal cuore malandato;
evanescenti sono le trappole
che ordisce quando esso
spavaldo, si sovrappone
all'impavido desiderio
che di sorte sublime perisce
nel tempo di pochi istanti
tutto il resto è niente!

E niente è il vile nascondersi
per fuggire fuori dal tiro di un dardo
una fiamma, una freccia impetuosa
che ti trafigge come un animale
stramazza a terra gemendo
la fine dei giorni caduto.
Sono Diana, sono feconda;
caccia inestinguibile del bene e del male
impaurito, scruto ogni dubbio
carnefice degli anni miei,
e provo in silenzio a sussurrare
prova a prendermi

[hombre sincero]

Prova a prendermi
se guardandoti sono altrove,
se da predatore mi faccio preda allontanandomi,
se bisbiglio parole che non comprendi,
se la mia casa è un luogo sconosciuto,
se ciò che amo ti disorienta.
Prova ad ascoltare
lo spazio muto che giace sveglio fra le parole straniere,
ascoltalo,
assecondalo,
fatti rapire.
Quello che adesso senti
è tutto il mondo che siamo,
è tutto ciò di cui
non si può parlare. 

[nikita]

la mia muta mi adora
regina incontrastata della natura
e vengono a me le prede
senza essere inseguite
di nulla ho bisogno se non di un letto
di foglie asciutte e acqua
si aprono sentieri, valichi
al mio passare
venerata anche dal mare
corro a piedi nudi rapita
da pelle di daino vestita

[l.zag]

sono altrove,
correndo a piedi nudi
rapisco i sospiri degli anni miei
che fuggono come preda
dalla mira del predatori
e urlo PROVA A PRENDERMI
ora che non sono più muto
e bisbiglio parole insensate
che corrono innanzi alla fuga
prova ad ascoltare il mio grido
simile allo scroscio di un ruscello
che sgorga dalle viscere della montagna
e si fa rugiada germogliando la campagna
giungengo fino al mare..
quello che adesso senti
è tutto ciò che noi siamo
prova in silenzio ad ascoltare mute parole
che ordiscono la trappola del funambolo

[nikita]

e cosi' scivolai dalla corda
dritta in un cestino del pane
e guardando verso l'alto
bisbigliai parole insensate
prova a prendermi, urlo' la mia preda
ora che non sono piu' in fuga.
La mia lingua sgorgo' piu' veloce
da non udire neanche il grido
che avrebbe voluto risuonare tra la campagna.
Quello che adesso senti
e' tutto cio' che noi siamo
prova in silenzio ad ascoltare
mute parole di una falena
racchiuse nelle fauci
di un furbo rospo.