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Il tempo passa...
diventa ricordo impresso nella mente
tutto cambia intorno a noi
gli anni sembrano secondi,
veloci inarrestabili
rimangono i ricordi e poi...

E poi...
si spalanca l'ombra
la luce posa sulle ciglia
il sangue scorre inarrestabile
sciogliendo quello che non era...

Si spalanca la porta
allungando l'ombra sul pavimento in cotto.
Lieve entra una brezza inaspettata
a rifrescare le lenzuola appena cambiate,
a rinfrescare questo pomeriggio d'estate
e apro gli occhi,
ti guardo
che stai qui, accanto, distesa, serenamente dormiente
e mia.
Mi accomodo il cuscino,
ti abbraccio
ed ebbro di niente
continuo a dormire.

carlo ha scritto: e poi daltronde
come tutte le cose
dal marcio alla cenere
dalla cenere alla terra
dalla terra al cielo
e poi di nuovo qui

tu sei ilmio cielo
come icaro mi brucio
al tuo sole

tu sei il mio cielo
come un gabbiano già noto
ti rincorro incurante
della mia stessa natura

tu sei il mio mondo
con vizi e bugie
mi inquini di te

sono catrame
melmosa mi
insinuo nella tua
stessa pelle...
divento un odore
evaporo
ma tu mi conservi
nelle narici...
per poi rievocarmi
al cospetto della tua
pregiata memoria...
mi manchi e non mi vuoi
ti mancherò e mi perderai...

Tempo fa
un'idea
io scrivo una poesia
te poi mi vieni dietro.
Il tempo passa
e tutti continuano a venire, poetare, improvvisare cantando
e il bello è
che nessuno sa
dove stiamo andando.
Leggendo una cosa postata da Carlo,
aggiunsi un paio di robe, poi non avevo altro da dire
e spensi il PC.

Perché tu sei degli occhi miei?

In che senso?

nel senso che sei parte degli occhi suoi,
ed infatti apro una pagina de Le Grazie:
'io canto tutto il tempo
e mi dicono ubriaco
e non mi offendo,'
stasera mi è arrivato
stanotte leggerò!

nel senso che:

Io canto tutto il tempo,
e mi dicono ubriaco
e non mi offendo

non mi offendono i vostri modi urbani
non mi offendono le vostre parole
mi turba la miseria dei vostri pensieri
la pochezza della vostra capacità d'intenti

mi distrugge tutto ciò che è vano
mi annoia il silenzio, la morte, il buio

tendo l'occhio fin dove posso guardare
scruto ogni pensiero
ogni vente vulnerabile, la mia!

E canto tutto il tempo
canta: che ti passa
ripeto a me stesso

Vuoi che dica sono qua?
Allora prova a prendermi!


Da Le Grazie di Luigi Zagaria Ed. Akkuaria

nel senso che:

io canto tutto il tempo,

qualcuno pensa ad altro,
qualcuno sorride,
qualcuno dice sciocco,
qualcuno non c'è più,
qualcuno ascolta

e io continuo a cantare.