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le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 22/09/2004, 15:35
da carlo
Per passare un po' di tempo e mettere in prova la nostra memoria. Nel brano che segue ci sono versi di tre Poeti, tutti noti, ma uno pi? popolare di tutti perci? riconoscibilissimo. Vorrei sapere il nome di uno degli altri due Poeti. Fra tutti coloro che avranno dato la risposta esatta sar? estreatto un nome e al vincitore andranno due CD-Rom con poesie e la commedia da cui ? tratto questo brano. Buon divertimento con tutto l'amore che posso, Reno
UOMO
Chi ci annulla il passato
se noi uccidiamo l'avvenire?
DONNA
Quante sere ti amo senza saperlo
sento le tue mani di carezza
gli occhi segreti
il profumo del corpo che cerco
avvicinarsi come l'onda smisurata
di un mare senza rotta.
UOMO
Questo amore
cos? violento
cos? fragile
cos? tenero
cos? disperato
Questo amore.
DONNA
Quante sere ti amo senza saperlo
UOMO
Questo amore
Bello come il giorno
e cattivo come il tempo
quando il tempo ? cattivo
DONNA
Io sono come una sabbia sola nella notte infinita
un nido di febbre con frecce di fuoco
UOMO
Questo amore cos? vero
questo amore cos? bello
cos? felice
cos? gaio
e cos? beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
e cos? sicuro di se
DONNA
II ricordo di t? mi accende il sangue
mi ruba la pace fino a urlare
UOMO
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
DONNA
E io ti amo
UOMO
Questo amore che impauriva gli altri
che li faceva parlare
che li faceva impallidire
DONNA
Come un bambino piango senza sonno
UOMO
Questo amore spiato perch? noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
perch? noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato
ucciso negato dimenticato
DONNA
La tua libert? ha un segreto
verrai anche tu a piangere con me
UOMO
Questo amore tutto intero
DONNA
Annull?ti nel nulla di una fame trasparente
UOMO
Ancora cos? vivo
e tutto soleggiato
DONNA
Perseguitati dal bisogno d'immense braccia
UOMO
E' tuo
E' mio
E' stato quel che ? stato
DONNA
- idioti e falsi -
nascondiamo ulcere che il sole combatte
UOMO
Questa cosa sempre nuova
e che non ? mai cambiata
vera come una pianta
tremante come un uccello
calda e viva come l'estate
DONNA
Quando viene la sera ti amo senza saperlo
UOMO
Noi possiamo tutti e due
andare e ritornare
noi possiamo dimenticare
e quindi riaddormentarci
risvegliarci soffrire invecchiare
addormentarci ancora
DONNA
Quando viene la sera ti amo senza saperlo
UOMO
sognare la morte
DONNA
Il ricordo di te mi accende il sangue
UOMO
svegliarci sorridere e ridere
e ringiovanire
Il nostro amore ? l?
testardo come un asino
vivo come il desiderio
crudele come la memoria
sciocco come i rimpianti
tenero come il ricordo
freddo come il marmo
bello come il giorno
DONNA
mi ruba l'anima fino a urlare
e io ti amo
UOMO
fragile come un bambino
DONNA
Come un bambino piango senza sonno
UOMO
Ci guarda sorridendo
e ci parla senza dir nulla
e io tremante l'ascolto
e grido
DONNA
E io ti amo
UOMO
Grido per te
grido per me
DONNA
Quando viene la sera ti amo senza saperlo
un amore segreto che si stacca dagli occhi
e gira nel buio della luna
UOMO
Ti supplico
per te per me per tutti coloro che si amano
e che si sono amati
s? io gli grido
per t? per me e per tutti gli altri
che non conosco
fermati l?
l? dove sei
l? dove sei stato altre volte
DONNA
Ti vedo
ti sento come la pioggia
entrare nella sabbia infinita
e il ricordo di te mi accende il sangue
mi ruba la pace fino a urlare
E io ti amo
UOMO
Fermati
DONNA
Quando viene la sera ti amo senza saperlo
UOMO
Fermati
non muoverti
non andartene
noi che siamo amati
noi ti abbiamo dimenticato
tu non dimenticarci
non avevamo che te sulla terra
non lasciarci diventare gelidi
anche se molto lontano sempre
e non importa dove
dacci un segno di vita
molto pi? tardi ai margini di un bosco
nella foresta della memoria
alzati subito
tendici la mano
e salvaci.
DONNA
Ti vedo e ti sento come la pioggia
entrare nella sabbia infinita
UOMO
Questo amore
DONNA
Il ricordo di te mi accende il sangue
UOMO
Cos? bello cos? violento cos? fragile
DONNA
Come un bambino piango senza sonno
UOMO
Questo amore
DONNA
Mi ruba la pace fino a urlare
UOMO
Bello come il giorno
DONNA
E io ti amo.
Ti amo sino al dolore di amarti
questo vento mi impollina la morte
rendendola in te vita.
Per vivere ha bisogno del corpo...
UOMO
Avvolgi l'anima nel tuo arcobaleno.
Spruzzo di vento il labirinto crolla.
Incontro nel buio il tuo piede
mescolando carezze e ricordi.
DONNA
Torniamo amore,a ridere col corpo.
UOMO
Tu vieni dal mare arsa di salsedine
la luna t'inonda d'amore
la conchiglia si schiude dopo millenni d'attesa.
DONNA
Tu vieni dalla terra fertile come la vita
come l'uccello migratore le ali
a braccia aperte vieni verso il corpo mio
in attesa.
UOMO
Il tuo stellato corpo !
DONNA
Vibri e vivi come una zolla
che si crogiola al sole
dopo un giorno di pioggia.
UOMO
Quanto sei bella mia terra gialla
arsa dall'amore.
La tua bocca profuma di alghe
le braccia come rose di maggio
mi stringono, come se il corpo dovesse
prender posto delle tue interiora.
Le gambe tentacoli di polpo al mio corpo
e la vagina bocca assetata e ricolma di...Amore.
(da Il Corpo di Buzz?li e Bromuro)
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 26/09/2004, 23:46
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
27 settembre1997: due forti scosse di terremoto dell?8? e 9? grado della scala Mercalli, alle 2,33 e alle 11,42 colpiscono una vasta area compresa tra Umbria e Marche, con epicentro a Colfiorito (Perugia) e a Serravalle di Chienti (Macerata). Il bilancio ? di 13 vittime e 115 feriti, Cinquemila senza tetto, case crollate, ospedali evacuati, strade interrotte. I danni al patrimonio artistico, sono ingenti, in particolare ad Assisi, dove parte della volta della basilica superiore di San Francesco crolla, distruggendo affreschi di Cimabue e danneggiando quelli di Giotto. Mentre nella basilica si svolge un sopralluogo di tecnici per valutare i danni della prima scossa notturna, un altro sisma uccide due frati e due geometri della Soprintendenza di Perugia, travolti dalle macerie. Danni notevoli anche a Foligno, Fabriano, Bevagna, Nocera Umbra e Orvieto. Soltanto novemila persone delle ventimila senza tetto possono dormire in tenda o in roulotte.
28 settembre 2003: Black Out nella notte tra sabato e domenica: alle 3.30 della mattina cede il sistema di distribuzione dell'energia elettrica in tutta Italia, ad eccezione della Sardegna e di Trieste. Un guasto in Svizzera fa saltare le linee che trasmettono l'energia elettrica dalla Francia al nostro Paese che si ritrova completamente al buio. La luce ritorna nelle prime ore della mattina a cominciare dalle regioni del Nord, ma nel Sud mancher? fino in serata. In tilt il sistema dei trasporti: il traffico sia ferroviario sia aereo ritorna alla normalit? dopo una giornata di blocchi e ritardi per i viaggiatori.
29 settembre 2000: Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Finanziaria 2001. Per la prima volta la legge non richieder? troppi sacrifici ai cittadini, ma restituir? loro quarantuno miliardi, di cui un terzo gi? nel 2000.
30 settembre 1999: Festa a Roma per il restauro della facciata della Basilica di San Pietro. I lavori sono durati due anni e il loro costo (dieci miliardi) ? stato sostenuto dall?Eni.
01 ottobre 331 a. C.: L?esercito di Alessandro Magno nella battaglia di Gaugamela sconfigge i persiani di Dario e marcia veloce verso Oriente.
02 ottobre 1999: Pierluigi Castagnetti ? il nuovo segretario del PPI, ? stato eletto dai delegati del partito, riuniti a Rimini. A lui il compito di riorganizzare un partito duramente punito nelle ultime elezioni europee.
03 ottobre 2003: il governo da il via alla riforma delle pensioni. Gli uomini lasceranno il lavoro a 65 anni di et?, mentre le donne lo faranno a 60 anni, oppure per entrambi, a partire dal 2008, varranno 40 anni di contributi. Sono previsti anche un tetto massimo, che raggiunge i quindicimila euro mensili per le pensioni d'oro, e un bonus del 32,7% in busta paga per chi rimane al lavoro. I sindacati insorgono e indicono uno sciopero generale.
RICORDIAMOLI
LUCIO BATTISTI
Lucio Battisti nasce a Poggio Bustone, vicino a Rieti, il 5 marzo 1943; muore a Milano il 9 settembre 1998. Musicalmente autodidatta, alla ricerca di audizioni e possibili contratti entra a far parte del gruppo I Campioni, nel 1964. Nel 1966 l'incontro con Mogol, genera un sodalizio straordinario, destinato a segnare indelebilmente la carriera dell'artista. Nel luglio 1966, ? pubblicato il primo 45 giri, nel quale compaiono Per una lira e Dolce di giorno e successivamente 29 settembre, Non ? Francesca, Balla Linda, Io vivr? (senza te), che sarebbero diventati altrettanti classici della canzone italiana. In seguito firma canzoni portate al successo dalle pi? belle voci italiane, tra cui quella di Mina, e nel 1970, arriva Emozioni, l'Ellepi della definitiva consacrazione. Nel 1971 pubblica l?album quasi d'avanguardia: Amore e non amore, e compone uno dei maggiori successi di sempre, La canzone del sole. Proprio nel momento in cui la sua popolarit? raggiunge uno dei vertici pi? alti, sceglie di allontanarsi dalle scene. Nel 1972 esce l?album Umanamente uomo: il sogno e Il mio canto libero, considerato il massimo del suo percorso artistico. Dal 1973 sceglie di diventare il solo interprete delle sue composizioni e, dopo due dischi di larghissimo successo, imbocca ancora una volta la via della sperimentazione, proponendo l'Ellepi Il nostro caro angelo. Due anni pi? tardi cambiando ancora una volta registro e, facendo sue le atmosfere musicali dell'allora popolarissima disco music, pubblica La batteria, che nel 1977 trova un fortunato seguito nel successivo Io tu noi tutti e si completa nel 1978, con Una donna per amico. Nel 1980, con Una giornata uggiosa, lui e Mogol celebrarono il loro divorzio artistico. Nel 1986 ha inizio una nuova era nella carriera dell'artista che comincia ad avvalersi della collaborazione del poeta Pasquale Panella i cui frutti sono stati Don Giovanni, L'apparenza, La sposa occidentale, Cosa succeder? alla ragazza e Hegel, attraverso i quali recide definitivamente il cordone ombelicale col passato.
PARLIAMONE
?SON TORNATI A FIORIR GLI? STORNELLI? di Anna Maria Trombetti.
?Rivisitazione tematico-linguistica e rilancio del pi? breve componimento poetico italiano?. Aracne Editrice s.r.l. Roma 2004 ? Euro 11,50
La romana Anna Maria Trombetti di origine Sannita, affronta storicamente il problema, dello stornello, della sua nascita popolare senza contestare, ma narrando la storia con semplicit? e sincera attenzione alle origini, passando, attraverso Carducci,che vuole sia nato in Toscana,a Pascoli che ce lo presenta in ?Myricae? senza pretese intellettuali che, senza dirlo, vuole sia nato in Romagna, fino a Pasolini che ne menziona, per la prima volta, la nascita nel meridione e noi, suffragati da questa notizia, siamo andati a documentarci per rendere noto, con semplicit? di linguaggio, com?? nostra abitudine, il passaggio dallo stornello popolare a quello d?arte, fatto dalla Trombetti, per amore della verit? e per dare allo stornello il posto che gli spetta nell?arte letteraria e poetica italiana.
Lo ?Stornello? (sostantivo che deriva dal provenzale ?estorn? e significa ?Tenzone poetica?) si fa nascere nel Diciassettesimo secolo. La sua forma lirica si dice sia di origine popolare toscana: formato da due versi a rima baciata, il suo schema classico ? generalmente costituito da un quinario e due endecasillabi, il primo dei quali consonante e il secondo rimato col quinario iniziale, cos? come ce lo mostra Carducci:
?Fior tricolore,
tramontano le stelle in mezzo al mare
e si spengono i canti entro il mio cuore?.
Il carattere popolaresco dello stornello, spesso improvvisato, ha favorito la sua sopravvivenza, sia pure in modo diverso, in ogni periodo storico a partire proprio dal secolo Diciassettesimo.
Giovanni Pascoli in ?Myricae?
Lo stornello
Sospira e piange, e bagna le lenzuola
la bella figlia, quando rif? il letto,-
tale alcuno comincia un suo rispetto:
trema nell?aurea notte ogni parola;
e sfiora i bossi, quasi arguta spola,
l?aura con un bruire esile e schietto:
- e si rimira il suo candido petto,
e le rincresce avere a dormir sola.-
Solo, l? dalla siepe, ? il casolare;
nel casolare sta la bianca figlia;
la bianca figlia il puro ciel rimira.
Lo vuole, a stella a stella, essa contare;
ma il ciel cammina, e la brezza bisbiglia,
e quegli canta, e il cuor piange e sospira.
Ce lo descrive a rime alterne e baciate quelle centrali: ABBA ? ABBA ? DEF-DEF.
Ma facciamo un passo indietro, dando a Cesare ci? che ? di Cesare.
Dalle nostre indagini risulta che il primo stornello popolare ? nato a Napoli, nella notte dei tempi, ma ufficialmente ? datato 1200 ed ? cantato dalle ?Lavandaie del Vomero?; gli storici concordano che la sua data di nascita ? da collocarsi in questo periodo.
Poi divulgandosi da Posillipo al Vomero come trasportato dalle onde del mare giunge al Diciassettesimo secolo e al canto popolare a dispetto delle lavandaie e dei marinai, ? dato il nome di ?Stornello?. Sono canti a dispetti che nascono per germinazione spontanea dal sentimento del popolo. Lo storico Luigi Molinaro Del Chiaro ne pubblica alcuni nella sua celebre raccolta: ?Stornelli napoletani?, ma non offre una documentazione lineare, sebbene accenni che questa forma di canto popolare ha indubbiamente radici antichissime.
A tale proposito abbiamo quadri di pittori dell?Ottocento italiano, che rappresentano
donne intente a cantare mentre una di loro suona il piano. E?, questo, un esempio dei pi? classici di quel lirismo intimo comune a gran parte della produzione artistica italiana del secolo. Lega ? il pittore che pone soprattutto la scena in controluce di fronte ad una finestra aperta. Da quella finestra entra non solo luce ma anche il respiro profondo di un?atmosfera pulita che sa di campi coltivati e colline lontani, sensazione che mai prima un quadro aveva trasmesso con tanta intensit
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 10/11/2004, 16:07
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
07 novembre 2003: a Roma s?inizia a smontare il monumento giunto nel 1937 per volont? di Mussolini, che lo colloca in piazza di Porta Capena per festeggiare l'anniversario dei 15 anni della marcia su Roma. Scoperta da alcuni soldati italiani nel 1935 durante l?occupazione coloniale dell?Etiopia, la stele risale ad un periodo compreso tra il primo e il quarto secolo dopo Cristo, pesa quasi 200 tonnellate ed ? alta 24 metri.
08 novembre 1996:Piero Luigi Vigna ? il nuovo procuratore nazionale antimafia, gi? procuratore a Firenze. Lo ha scelto il CSM, che ha anche eletto Carlo Federico Grosso come proprio nuovo vicepresidente,in sostituzione di Capotosti, nominato da Scalfaro giudice costituzionale.
09 novembre 2001: muore all'et? di 93 anni il senatore Giovanni Leone, ex-presidente della Repubblica, avvocato, era stato tra i fondatori della DC napoletana. Eletto presidente nel 1971, si era dimesso nel 1978 in seguito alle polemiche e alle accuse del cosiddetto scandalo Lockeed.
10/11/2000: Francesco Storace presidente della Regione Lazio ha chiesto che una commissione d?esperti esamini i libri di testo di storia, a suo parere sbilanciati in favore del comunismo, e giudichi la loro correttezza. Il ministro della Pubblica Istruzione Tulio De Mauro ha ritenuto inaccettabile questo tipo d?interferenza.
11 novembre 2003: la Commissione Europea apre un?indagine sul cosiddetto decreto ?salva-calcio?, varato dal governo italiano e che consente di dilazionare su un periodo di dieci anni le svalutazioni del parco giocatori. L?accusa ? che il decreto nasconda una sorta d?aiuto di Stato e che sia in opposizione alle norme europee sulla contabilit?.
12 novembre 2003: quattro kamikaze a bordo di due veicoli imbottiti di tritolo si fanno esplodere nel quartier generale militare italiano a Nassirya in Iraq. Le vittime sono 27, 19 delle quali di nazionalit? italiana.
13 novembre 2003: il Consiglio dei ministri approva il decreto che nomina la cittadina di Scanzano Jonico in provincia di Matera quale deposito unico nazionale delle scorie radiattive. Il sito dovrebbe accogliere, a 800 metri di profondit? circa ottantamila metri cubi di scorie provenienti dalle centrali dismesse. La protesta della popolazione locale costringe per? il governo a fare retromarcia.
RICORDIAMOLI
LA STRAGE DI NASSIRYA
Nassiriya, la citt? degli sciiti, situata nell'Iraq sudorientale e capoluogo della regione di Dhi Qar, sorge sulla riva nord dell'Eufrate, 375 chilometri a sudest di Baghdad. Centro agricolo, specializzato nella coltivazione di datteri,? ben collegata con la ferrovia alle maggiori citt? irachene. E' stata fondata dallo sceicco Nasir Sadun della confederazione tribale di Muntafiq, nel diciannovesimo secolo.Durante la prima guerra mondiale fu conquistata dai britannici nel luglio del 1915, dopo una cruenta battaglia con gli ottomani nella quale perirono cinquecento soldati britannici e turchi.
Nassiriya, dove la maggioranza della popolazione ? sciita ma vi ? anche un gran numero di cristiani ? il suo nome significa proprio citt? cristiana - il 2 marzo 1991 ? stata anche il centro della rivolta sciita contro il regime di Saddam Hussein.
La rivolta, sulla scia della prima Guerra del Golfo, si allarga anche ad altre citt? sciite, prima dell'intervento dell'esercito iracheno che reprime la rivolta nel sangue.
Secondo una stima del 2003, gli abitanti sarebbero 560.200.
Alle 08,45, in Italia sono le 10,45, due veicoli carichi di esplosivo si fanno esplodere contro la base dei carabinieri dopo una sparatoria. I feriti sono venti, alcuni gravi.
Un camion ha forzato il posto di blocco. Un cratere immenso Quattro i kamikaze responsabili della missione suicida.
In questo modo la guerra entra anche nelle case degli italiani. Due palazzine in cui risiedono i carabinieri e i militari del contingente che fa parte dell'operazione ?Antica Babilonia? sono sventrate. Fumo,muri che crollano, sirene di ambulanze, vigili del fuoco, macchie di sangue sul selciato, persone che fuggono terrorizzate.
Solo qualche minuto dopo s?incomincia a capire che cosa ? accaduto: un'auto imbottita di esplosivo si ? lanciata contro quello che ? ritenuto dalla guerriglia irachena un obiettivo militare. C'? stata anche una sparatoria all'ingresso. Alla fine della giornata il bilancio ? tragico: muoiono dodici carabinieri, quattro soldati dell'esercito e due civili. I feriti sono venti, quindici carabinieri, quattro militari e un civile. I feriti pi? gravi sono due militari, gli altri sono feriti in modo non grave.
Ricoverata anche un maresciallo donna: Marilena Iacobini.
I militari colpiti fanno parte della Msu, l'unit? multinazionale specializzata. Sono arrivati a Nassiriya il 13 giugno.
Come ? accaduto. Un camion forza il posto di blocco all'entrata della base e prosegue la sua corsa sino alla palazzina di tre piani che ospita il dipartimento logistico italiano. C'? una sparatoria. Dietro al camion irrompe l'autobomba che finisce la sua corsa esplodendo e causando l'Inferno. In tarda serata il generale Giorgio Cornacchione, comandante del contingente italiano, spiegher? che a compiere l'attentato sono stati ?quattro kamikaze? su due veicoli con a bordo tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo. Gli attentatori sono stati inizialmente fermati da difese esterne, costituiti da reti e fili spinati. Ma - ha detto il generale - il quantitativo di esplosivo era cos? potente da aver distrutto quasi completamente la palazzina.
In Italia le sedute di Camera e Senato sono state subito interrotte in segno di lutto. A Montecitorio il presidente dell'Assemblea Pierferdinando Casini ha fatto osservare un minuto di silenzio. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, visibilmente commosso, ha affermato che ?l'Italia si stringe intorno ai Carabinieri?.
La notizia invade i teleschermi, numerose le edizioni straordinarie dei Tg. Alla tragedia sono dedicate le copertine dei principali giornali online. La Cnn dedica ore di trasmissione, con collegamenti con l'Iraq e con l'Italia.
Fonte: ? La Repubblica.it) martedi 09.11.2004 ore 16.31
LA POESIA DELLA SETTIMANA
MEDAGLIA DI GUERRA
di Remil (Renato Milleri)
AFFERMA CARDUCCI : ?La Poesia, la Grande Poesia aspira pur sempre al passato e dal passato procede?. (Op. 27/14)
In questa poesia di Remil ?Medaglia di guerra? il Poeta ? in piedi, lo sguardo nel vuoto, come se i suoi occhi fossero vuoti, vede una medaglia che dondola presso un?Urna, allora il suo pensiero ? rapito e sente cantare nella memoria:
?L'ora presente ? invano;
non fa che percuotere e frigge;
sol nel passato ? il bello,
sol nella morte ? il vero?.
Perch? gli ritornano alla memoria le parole del Carducci? Perch? nel vuoto, che continua a fissare senza vedere, ha capito che esiste la bellezza solo in quello che noi sappiamo e che c?? rimasto del passato, cio? solo nella storia e nei monumenti testimonianti l'attivit? dei nostri antichi; il vero non ? che nella tomba.
Filosofia sconsolata in cui pare che si annulli il valore della vita che ? essenzialmente presente e protesa verso l'avvenire. Sembra che il passato abbia in s? uno specialissimo interesse, un fascino particolare per lo spirito umano che sente il valore dell'ereditariet?,la venerazione per la tomba, la suggestione dei sentimenti.
Il passato ha una sua imponenza davanti al nostro occhio, quando ? testimoniato dalle opere d'arte, ? davanti alla nostra mente e pi? ancora alla coscienza quando ? fatto rivivere dalla storia.
In quest?interesse sta la sua bellezza. E' quindi vero che la poesia nata dal culto della bellezza si nutre del passato.
La leggenda di Giano e di Camesena riassume tutta la storia delle prime origini della gente italica; per opera di Carducci la storia si ? trasformata in poesia autentica, in creazione fantastica; e tale ? sempre stata la storia, quando colui che ne ? colpito e rapito ? veramente poeta; come nel caso di Remil.
Come Ennio, anche Virgilio ? ispirato dall'antichit?. Per Virgilio, Dante ? poeta e, come Virgilio, anch'egli riassume in s? tutta la storia del suo popolo.
La stessa cosa dobbiamo dire di Shakespeare e di Goethe: il primo attinge alla storia medioevale d'Inghilterra, a quella italiana, alla romana e trasforma col suo genio le memorie in una storia ideale che appartiene ormai, come quella narrata da Dante, alla coscienza di tutti i popoli. Parlando di Goethe, viene spontaneo l'accenno al Manzoni di cui il tedesco fu schietto ammiratore proprio perch? aspettava qualcosa di eccezionale dalla sapienza storica del nostro scrittore. L'opera grande fu attuata. ?I Promessi Sposi? hanno la loro radice ben piantata nell'humus del passato che fu il vero nutrimento della mirabile vicenda concepita dalla mente e dal cuore del poeta.
Afferma Foscolo ne ?I Sepolcri?:
?Quando speme di gloria agli animosi
intelletti rifulga e all'Italia
quindi trarrem gli auspici?.
L'auspicio verr? dalle tombe, cio? dal passato: e alla rievocazione di questo devono la loro grandezza e attualit? il carme foscoliano e la tragedia alfieriana.
D'Annunzio in ?Le faville del maglio? cos? si esprime: ?La grandezza eroica ha il privilegio di lasciare il vestigio nell'aria che pi? non occupa, oltre che nel suolo ove stette abbattuta?. Colui che sa ritrovare quel vestigio e scorgere quelle orme ? il poeta meditante il passato.
Come Carducci, Remil ha conosciuto e meditato profondamente la storia del suo tempo e quella precedente, e da questa ha ricavato l?ispirazione feconda per la sua poesia.
MEDAGLIA DI GUERRA
Voglio percorrere le tue rughe
muta medaglia di guerra
inerte eppure viva.
Misteri secolari di parole
come scritte di sangue
su mura metropolitane.
Nelle albe nate del mondo
rimane lo spessore nudo
d'orme di piedi senza storia.
Bellezza e potenza sono fenomeni consistenti. Gli uomini godono nella contemplazione della bellezza e restano abbagliati dallo spettacolo della potenza; ma l?una e l'altra cosa sono di breve durata: tanto breve che, per lo pi?, non raggiungono nemmeno la vita di un uomo. Eterna invece, e vincitrice attraverso i secoli, ? l'Idea, cio? quello che rappresenta l'attivit? vera dell'umana ragione.
Nella segreta speranza che vi abbia allietato per qualche minuto, vi auguro ogni bene e che il sole sia sempre pi? caldo e sincero come il vostro cuore desidera, intanto vi stringo in un abbraccio circolare, Reno Bromuro
**********************************
Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria
www.poesiavita.com/
www.guttacavat.com/
http://www.elbasun.com/L_angolo_della_l ... /index.htm
www.letteratour.it/
www.nostalgiaetenerezza.it/paginediunpoeta/index.htm
xoomer.virgilio.it/andrleon/new__entry.htm
www.poetilandia.it/
www.aziendabari.it
www.dentronapoli.it/Personaggi/Bruni_sergio.htm
www.nonsoloparole.com
digilander.iol.it/wholt/indice_reno_bromuro.htm
www.sfairos.it/teatro_reno_bromuro.htm
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www.carlotrotta.it
http://skorpiona.webcindario.com
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 11/11/2004, 16:25
da carlo
Con l'augurio di una giornata serena, con tutto l'amore che posso, Reno
PERCHE? VIENI NEL SONNO?
Perch? vieni nel sonno e mi guardi
in silenzio, con espressione neutra?
Non capisco che cosa mi vuoi dire
ma lo intuisco per il tuo pensiero:
devo portare a termine il lavoro?
Ma c?? l?amore che lievita, come
pasta trabocca e corre veloce
all?Uomo perch? anch?egli lo rafforzi;
c?? la persona che ? sola e piange
sulle proprie sventure, senza freno;
c?? il bambino che vorrebbe il padre
che uno in toga nera (vestito a lutto
da sempre) che crea continua morte
ma solo per l?infanzia e rafforza
l?arroganza di certe donne che
mamma non sono e non saranno mai.
Ho capito, sai, il tuo silenzio!
Non parli ma sento il grido spietato contro
i grafomani che umiliano la cultura,
questo ? il tuo dolore contro il mio silenzio.
Ma io non taccio!
E? la sorte che mi ha chiuso la bocca
bloccato la penna intinta nella
verit? sentita, rivoluzionato
la tastiera che non risponde al richiamo
della mia volont?;
ed io, amico mio, non ho pi? forze.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 12/11/2004, 14:30
da carlo
Un anno fa, a Nassiryia sono le 08,45, in Italia le 10,45, due veicoli carichi di esplosivo si fanno esplodere contro la base dei carabinieri:i feriti sono venti, alcuni gravi.
Un camion ha forzato il posto di blocco. Un cratere immenso. I responsabili sono quattro kamikaze.
In questo modo la guerra entra anche nelle case degli italiani. Due palazzine in cui risiedono i carabinieri e i militari del contingente che fa parte dell'operazione ?Antica Babilonia? sono sventrate.
PER RICORDARE E PREGARE...
INNO ALLA PACE
Ai fedeli ?Fanti dell?Arma? martiri a Nassiryia
?Fedele nei secoli?, giurasti
e lo sei stato anche quando il barbaro
ti ha squarciato le membra;
anche con la bocca piena di polvere
le braccia hai teso per aiutare
chi sanguinava e pregava come te.
Hai scritto la frase del tuo giuramento
col sangue innocente gridando Pace.
In te, Giovane, che hai vissuto
nella terra nemica per affermarla
la Patria ha creduto e ti si ? affidata:
l?hai difesa con la tua vita e ora
con Dio parli del bene che il barbaro calpesta.
In coro, diciotto, davanti al tribunale
dei Tribunali avete rinnovato il giuramento
e gli Angeli hanno intonato l?antico canto:
?Pace in terra agli uomini di buona volont?!?
Per voi, martiri del giuramento divino
non piango lacrime di rabbia
siete con me per ricordare un Uomo
che tanto tempo fa, attravers?
a piedi l?arido deserto per affermare
Quella Pace che avete difeso
la Pace che gli uomini vogliono
la Pace che vive nelle grotte
separata dalla volont? di chi l?ama.
Voi l?avete amata e dato la vita
noi, fratelli, cos? vi ricorderemo
?Fedeli nei secoli?, dalla nascita.
Reno Bromuro
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 13/11/2004, 14:18
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
* * *
14 novembre1996: Antonio Di Pietro si dimette da ministro, dopo che si ? saputo che ? nuovamente indagato da la procura di Brescia, a margine delle indagini a La Spezia su Pacini Battaglia: si ipotizza che nel suo vecchio ruolo di pubblico ministero abbia ottenuto compensi per trattare favorevolmente alcuni imputati (concussione). Prodi lo sostituir? il 19 con Costa, rettore dell'Universit? di Venezia.
15 novembre 2000: Edoardo Agnelli, nato 46 anni fa a New York, figlio del senatore a vita Giovanni Agnelli, ? stato ritrovato senza vita dalla polizia stradale ai piedi di un viadotto sull?autostrada Torino-Savona. L?unico figlio maschio del senatore a vita si era laureato in lettere e filosofia orientale e non si era mai occupato dell?azienda di famiglia.
16 novembre 2000: nasce il processo all?americana. ? stata approvata, in via definitiva dalla Camera, la legge che autorizza le indagini a fini difensivi, che unifica i diritti dell?accusa e della difesa processuale.
17 novembre 2003: il governo italiano espelle otto persone considerate simpatizzanti di al Qaeda. Tra queste c?? anche Abdul Kadir Fadallah Mamur, imam di Carmagnola (Torino), accusato di ?grave turbamento dell'ordine pubblico e problemi di sicurezza dello Stato?.
18 novembre 2001: le prime quattro navi della Marina militare italiana salpano da Taranto per partecipare all'operazione Enduring Freedom. La partecipazione italiana alla guerra promossa dagli USA contro l'Afghanistan ha suscitato l'opposizione delle forze pacifiste; con il primo gruppo di navi partono circa 1400 soldati che, secondo quanto affermato dal ministro della Difesa Martino, saranno assegnati esclusivamente alle operazioni di mantenimento della pace.
19 novembre 1997: l?imprenditore sardo Nicola Grauso, proprietario del quotidiano L?Unione sarda, dichiara di aver materialmente consegnato parte dei soldi del riscatto per Silvia Melis a due uomini incappucciati la notte del 4 novembre. La somma pagata ? stata suddivisa in due pacchetti: un miliardo proveniente dal padre della donna, Tito Melis, e i 400 milioni dati da Grauso. Il ministro dell?interno Napolitano afferma che lo Stato non ha pagato, tuttavia si parla di un altro miliardo che sarebbe stato versato tramite un sacerdote.
20 novembre 1998: La Corte d?Appello di Roma esamina il mandato di cattura emesso dalla Germania e decide che il leader curdo Abdullah Ocalan potr? risiedere nella capitale, con l?obbligo di rendersi sempre reperibile e di non svolgere attivit? politica antiturca. Il governo turco minaccia eterna inimicizia e pesanti ritorsioni nei confronti dell?Italia e chiede anche l?intervento della NATO, che si dichiara estranea alla vicenda. Per il ministro degli esteri Lamberto Dini la reazione delle autorit? turche ? assolutamente irragionevole e irresponsabile.
RICORDIAMOLI
PARLIAMO DI? ?L?INCONTRO?
Mi hanno appena sistemato nella stanza n. 1, febbricitante per l?infezione, quando entra una bella signora dallo sguardo profondamente nero, come la notte e cupo come il destino; ? venuta a prendere suo marito in uscita, mi guarda e si presenta:
- Permette? Roberta?
Nell?udire il cognome, salto, come spinto da una forza estranea, e rimango seduto al centro del letto. Le labbra, contro la mia volont? gridano: ?Agatina mia bella!??, Ella mi guarda un attimo e corre ad abbracciarmi: ?Ninetto mio, e che ci fai tu qua?? Oh, Reno avrei voluto incontrare in posti migliori, che cosa ? accaduto? Mi scruta: ?Sai, che non sei cambiato per niente? Sei rimasto lo stesso di trent?anni fa!?. ?Come ho fatto a non riconoscerti subito? Ti sei fatta pi? bella, pi? solare?. Mi presenta al marito e dopo un secondo tutto il nosocomio sa che l? ? ricoverato il pi? grande regista e autore di teatro contemporaneo. Comincia la fila delle visite dandomi l?appellativo di dottore, cos?, pure intontito dalla febbre, mi tocca stare al gioco: sono il pi? grande regista e autore di teatro vivente.
Oh, Roberta, Roberta! Quanta gioia ho provato nel rivederti e saperti felice. E la gioia che emani dagli occhi, dal suono della voce e dalle movenze del corpo riempie la stanza di una luce solare,che chi ti sta intorno non ha visto mai. Abbiamo ricordato i vari aneddoti delle rappresentazioni di ?Chiamale comme te pare ? Chierechella -? Il teatro sfasciato dagli studenti perch? volevano il bis. Il tavolino che si chiuse sotto il colpo troppo veemente della tua mano, Rosaria che cadde seduta per terra perch?, preso dalla tua carica vitale nel dire la battuta: ?Chiedi scusa a mamm?!? spostai inavvertitamente la sedia? Che serata quella sera del 26 giugno 1974 al teatro De Tollis, pieno fino all?orlo: anche il corridoio ospitava persone sedute per terra. E alla fine i critici presenti, curiosamente domandano se abbiamo un copione oppure recitiamo a soggetto, infatti, per circa dieci minuti recitammo a soggetto e loro sono rimasti spiazzati, prima eravamo stati a Campoverde e a Velletri.
Poi ? giunta mia moglie e sono scaturiti altri ricordi meravigliosi: le cene dopo le prove, le tentazioni per carpire un ?S?, va bene, compriamo i biglietti. I ragazzi saranno tutti a teatro?. Mormorano con un filo di voce i Presidi irretiti dal tuo sguardo magnetico, vinto dal tuo prepotente carisma.
Che bene mi ha fatto, rivederti! Non ti ho scritto prima perch? sono rimasto ricoverato fino al giorno 8 novembre, ho sistemato il computer e ti ho detto quello che la febbre non mi permise quel giorno. Il teatro ti rimpiange, anche perch? Ghigo De Chiara afferma nella sua recensione: ?Che animale da palcoscenico ? Roberta ?? Adesso cerchiamo di non perderci ancora, che Dio ti benedica insieme a tuo marito.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
A R C O B A L E N O
di Stefania
Stefania ? un personaggio virtuale di una trentina d?anni, ? nata a Milano, e quando non scrive indossa la toga e va a difendere i derelitti affinch? abbiano la giustizia sperata. E? nubile quindi chi ama gli animi belli e sensibili si faccia avanti, legga le sue opere e rimanga con lei, anche perch? Stefania ha tanta passione per lo scrivere. Ma la sua passione ? prima gioco e poi forma di sfogo con cui esprimere concetti, sensazioni, gioie e paure?
Stando a quello che ho letto anche nel sito personale, tutto nasce (racconto o poesia), da semplici osservazioni di ci? che la circonda, e la sensibilit? fa il resto.
Da bambina ha sofferto d'autismo,?vivendo prigioniera in un mondo fantastico
e irreale, dove i serpenti nascondono nella pancia, un elefante?.
La volont? di vivere la riporta alla realt?, inserendola nella civilt? in una posizione di responsabilit?. Oggi,in questo mondo fatto d'oggetti e d'anime perse, vuole trovare,
esseri che le assomiglino, per vivere un'esistenza tra il reale e il fantastico.
Rivela che ? esister? finche tu, con il tuo pensiero, la farai vivere?.
Afferma ??Il bello di una nuvola sta nel cielo, quando ne incontri una speciale, se osservi bene, anche se incombe il temporale, puoi intravedere l'arcobaleno...?
Osserva che ?Nella vita ? facile imbattersi in dottrine di non spontanea comprensione, espressioni maturate per mezzo d'esperienze personali?
Con i sui scritti nel sito da lei creato ?Blulight: cerca di divulgare un pensiero filosofico attraverso la poesia, stimolando nel linguaggio, non solo parole, ma immagini e suoni. L'ingegnosit? di una poetica filosofia, non va scandagliata nell'esasperata ricerca lirica bens? nell'abilit? di plasmare una reazione figurativa, in chi legge?
In questa lirica, l'autrice, sembra si riferisca a passi di Plinio e del Marino, invece la sua ? piena di vita e di passione, sicch?, come vediamo, esulta o piange, s'inebria o sospira, si frena o si slancia con impeto irresistibile, si eccita o si abbatte. Accanto alla rappresentazione naturalistica che troviamo appunto in Plinio e con poche modificazioni anche nel Marino. L?Arcobaleno di Stefania ? dunque una rappresentazione pi? da artista, piena di sentimento, e rivela ricchezza d?analisi psicologica: caratteristiche pi? proprie dell'arte moderna, e quindi chi va in cerca della fonte non ha bisogno di ritornare troppo indietro.
Reno Bromuro
ARCOBALENO
di Stefania
Rapida intuizione
soffiata al vento?
Plumbeo vapore
tra cristalli in fiore,
acerbi crisantemi
sfiorano d'incenso,
il profumo del cielo.
Ombre timbriche,
rintoccano battenti,
all'infranto sogno di vitalit?.
Nostalgia resinosa
incendia il volto,
lacrime sommerse
sospirano d'incanto,
l'arcobaleno.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 20/11/2004, 14:03
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
21 novembre 1993: si svolge il primo turno per l'elezione dei sindaci, in molte citt?. A Roma e a Napoli, ? primo il MSI, a Genova, Venezia e Trieste, ? primo la Lega. A Palermo ? eletto al primo turno, col 75,2%, Leoluca Orlando. In Trentino-Alto Adige si svolgono le elezioni regionali.
22 novembre 2003: il leader di Alleanza Nazionale, nata dalle ceneri dei neofascisti del MSI, parte per un viaggio di quattro giorni in Israele. Durante la sua permanenza nel paese Gianfranco Fini condanna le leggi razziali del 1938 e la Repubblica di Sal?, arrivando a definire il fascismo come ?male assoluto?. Alessandra Mussolini, deputato di AN e nipote di Benito Mussolini, abbandona il partito.
23 novembre 1999: davanti al portone del museo storico della Liberazione, di Via Tasso scoppia un ordigno. Non ci sono feriti, ma l'ingresso ? devastato. Negli anni dell'occupazione tedesca quel palazzo fu la sede del carcere della Gestapo, e luogo in cui i nazisti inflissero morte e atroci torture. Ha rivendicato la paternit? dell'ordigno un fantomatico movimento antisionista.
24 novembre 2000: al somalo Hashi Omar Hassan, in appello, ? confermato l?ergastolo per l?uccisione della giornalista della Rai Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, ma la vicenda riserva molte perplessit? riguardo ai veri mandanti della duplice esecuzione.
25 novembre 1999: si registra una crescita record dei titoli tecnologici. A destare il maggiore scalpore ? stato il caso di Finmatica: al suo primo giorno di quotazione ? stata ?travolta? dalle richieste fino ad arrivare ad una valutazione che eccedeva sei volte il prezzo di collocamento. Non era mai successo che un titolo appena ammesso alla quotazione non arrivasse ad un prezzo ufficiale a causa dell?eccesso di richieste. In ogni caso tutti i titoli legati alle nuove tecnologie hanno registrato dei balzi enormi.
26 novembre 1999: Silvio Berlusconi e Cesare Previti sono rinviati a giudizio per la corruzione dei giudici romani sull'affare SME. Il caso SME risale alla sentenza del giugno 1986 emessa dal tribunale civile di Roma, che dichiara non valida la vendita della SME alla Buitoni controllata da De Benedetti, dopo che si era formata una cordata composta da Berlusconi, Michele Ferrero e Carlo Barilla che si oppose fermamente alla cessione della SME alla Buitoni.
27 novembre 2001: a causa di una fuga di gas trascurata, durante la notte, esplode a Roma una palazzina di tre piani di via Ventotene. Nel crollo muoiono otto persone: quattro sono vigili del fuoco, accorsi per riparare il guasto alle tubazioni che ha provocato la tragedia.
PARLIAMO DI?
?L?IMBROGLIO NEL LENZUOLO? di Francesco Costa
?L?imbroglio nel lenzuolo? pubblicato per i tipi della Baldini&Castaldi, ? il quinto romanzo del cinquantottenne scrittore napoletano.
?Marianna ? una ragazza semplice e bellissima, vive con la sorella che ha sempre la bocca aperta per ?mangiare aria? e sentire lo stomaco in qualche modo soddisfatto. Si guadagna il suo pezzo di pane quotidiano facendo unguenti con le erbe e decotti per filtri d?amore: lei non ne ha bisogno, ha Giocondo Gaudio, che non parla mai ma la fa stare bene quando fanno l?amore. Sarebbe contenta della sua vita se non fosse per la sorella che ha sempre fame e la cugina Angela, che vuole portarle via Celeste la sorella amata e sempre affamata. Ma dopo una notte d?amore sente fortemente l?attrazione verso il lago dell?Averno e si spoglia, lentamente, come se facesse lo spogliarello per il sole, che all?alba inargenta il lago, dopo aver alzato le braccia al cielo come per invocarne la grazia, si tuffa e nuota per una mezz?ora.
Federico un ex studente in medicina, che ha lasciato la facolt? perch? non sopportava le lezioni di anatomia, si ? messo in testa di dover lavorare per guadagnare qualche lira e, nello stesso tempo, accontentare la madre ha cominciato a sentir cantare nella sua testa una parola che sembra senza senso ?La casta Susanna?,che poi si concretizza quando per caso vede Marianna che si spoglia lentamente e poi si tuffa nel lago.
Escogita uno stratagemma, si apposta di notte con il suo operatore, e filma la scena, poi vi aggiunge due uomini senza dimora che guardano bramosi nascosti dietro la pianta, dal folto fogliame, della casa del produttore e mette in circolazione il film che ha la durata di sei minuti; ? un successone, tutti i giovanotti di Napoli, di Bacoli, di Baia e di Lucrino impazziscono e fanno la fila per ora in attesa del tramonto per vedere quella bellezza unica che fa lo spogliarello al sole e poi si tutta nelle acque del lago.
Un giorno Marianna si reca a Napoli, per vedere di salvare Giocondo Gaudio, il suo innamorato, preso dai carabinieri perch? renitente di leva e? improvvisamente si sente appellare ?zoccola? (malafemmena) da tutte le donne che incontra e rincorrere dagli uomini, chiamandola ?Susanna? ed ? tanta la paura che le fa dimenticare persino Giocondo Gaudio, ripercorrendo la strada del ritorno fino al lago dell?Averno, casa sua?
Il finale ? da leggere, ogni racconto non raggiungerebbe mai lo stile brioso e incantatore di Francesco Costa. Io vi ho solo accennato la storia, voi se volete leggere il libro pi? bello che sia stato pubblicato, ambientato a Napoli e nei suoi dintorni incantevoli, che parla della gente napoletana inizio secolo scorso, alla nascita del cinematografo, dopo i capolavori di De Crescenzo e di Domenico Rea, vi divertirete certamente e mi ringrazierete per avervene parlato sommariamente, e, non l?ho fatto apposta, ma perch? ho creduto opportuno non forzare la mano e imbottirvi di chiacchiere inutili. Buona lettura: ?L?IMBROGLIO NEL LENZUOLO? di Francesco Costa ? Baldini&Castaldi Editori.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
?DAVANTI ALLA SPECCHIO?
di Enzo Zito
Enzo Zito si ? incontrato con la poesia non molto tempo fa. Si dichiara un ?Viaggiatore fuori strada (che) ha incontrato esperienze diverse fuori dal mondo artististico letterario e accademico, ma non ? un marziano? Ha solo un desiderio, esprimere il suo mondo con la scrittura, che ama come la compagna dei suoi sogni. A volte quando qualcuno legge le cose che ha scritto riceve emozioni che lo aiutino a capire e capirsi, altre volte non riceve nulla e capisce dove sbaglia, il colloquio con chi legge, per lui ? importante.
Davanti allo specchio Enzo Zito, con pochi tratti, ci riporta alla memoria, due secoli di psicologia ?cartesiana? rinvigorita dalle numerose immagini ma impotenti a fermare, il tempo. Allora, in questo caso, si pu? parlare di pura evasione o di divagazione di fronte a Novalis che scrive: ?La poesia ? il reale assoluto: pi? una cosa ? poetica, pi? ? vera?; ?II genio ? la facolt? di parlare d'oggetti immaginari come d'oggetti reali e di trattarli come tali?. Oppure di fronte a Nietzsche: ?Ho orrore della realt?. A dire il vero, non ci vedo pi? niente di reale: non ? che fantasmagoria?. O come afferma Rimbaud: ?La vera vita ? assente. Noi non viviamo?? La loro esperienza, e quella di cento altri veggenti, non ? mai stata sfruttata; ma se ciascuno di noi non pu? cos? completamente conquistarla, come fecero loro, sappiamo che essa ? in potere di ciascuno, come dice Aragon, ?esercitarvisi cos? come ci si esercita alla vita spirituale?. Enzo Zito, ?Davanti allo specchio?, ? il profeta di un universo al quale approda soltanto l'esperienza. Non ? un fabbricante di sogni eppure i poeti veggenti rilevano le stesse ambiguit? e le stesse differenze essenziali che esistono fra i mistici e quelli resi veri dalla loro fecondit? spirituale. I primi si esaltano su rovine, i secondi iniziano una nuova esistenza.
Secondo Zito qual ? la vita pi? reale della vita? Ci? ? stato annunciato da una serie ininterrotta di filosofi, di poeti, di mistici e di scienziati, da Keplero e Paracelso a Cusio, Bruno e Boehme: da mastro Eckart e San Giovanni della Croce, al Poverello di Assisi e a quei gesuiti umanisti di cui l'abate Bremond ha disegnato un arazzo fiorito.
Vive la vita sempre pi? lontano dalla pienezza del mondo, ? come la vita di una pianta tagliata per met? dallo stelo. In questo il Poeta ne ? il Mago. Egli apre, con la sua immaginazione, la porta misteriosa dell?inconoscibile. Ci trascina verso un uso visionario dell'immaginazione e ci mostra il mondo nella sua realt? profonda ed ogni essere nel suo legame all'unit? del Tutto. Enzo non isola dal mondo la meditazione poetica, ?Ogni discesa in s?, ogni sguardo verso l'interno, ? contemporaneamente ascensione-assunzione-sguardo verso la vera realt? esteriore?; afferma Novalis. Nella sua creazione, Enzo Zito ci blocca nello stupore delle immagini, ci ferma a met? strada nel movimento della riconciliazione tra la realt? e l?immaginazione; mette in risalto il compito dell'immaginario, anzich? di ripiegare, d'isolare, e di ricollocare nello stato profetico che al di l? della coscienza e del senso, ci spedisce e imparenta con la realt? totale, attraverso vie immaginarie, ma sicure e pi? ricche di quelle della percezione chiusa e del concetto solitario.
?La coscienza rivolta solamente verso il di fuori ? una coscienza cieca e corta. Ripiegandosi momentaneamente al di qua delle cognizioni del senso e dell'intelletto, l'io non si stacca n? dalla carne del mondo, n? dalla propria carne: si raccoglie anzi tutto su di s? per conoscere e contemporaneamente per essere e per agire con tutto se stesso?, rileva Albert B?guin.
Sto cercando di commentare questa bellissima lirica di Enzo Zito, con l?ausilio dei grandi maestri della filosofia, della psicologia e della poesia, perch? io non mi sento di definire bene una lirica che narra la storia dell?umanit?, dal giorno della nascita del Poeta. Perch? c?? una forte autorit?, nei grandi veggenti che profetizzano in pochi versi un reale pi? reale del reale sensibile e utilitario. Essi non ci distolgono dalla coscienza, dall'applicazione: vogliono che sappiamo ampliarle secondo la scala dell'universo, invece di stimarle secondo i nostri stretti interessi; vogliono che, andando e venendo dalla faccia chiara alla faccia scura del mondo, sappiamo mantenere fra loro un?eguale apertura e che, secondo le parole di Schelling, senza sciogliere la luce nell'ombra e il mistero nella luce, cerchiamo di realizzare nelle nostre vite ?un giorno notturno e una notte diurna?.
Bibliografia
Baudouin: Psycanalyse de l'ari, Alcan, 1920.
Albert B?guin: L'home romantique. et le r?uc, 2 voi.. Cahiers du Sud, 1939.
DAVANTI ALLO SPECCHIO
di Enzo Zito
Cosa vedo di me nello specchio
ch'io possa dire
che ci? che vedo sia proprio io?
E ancora:
le altre immagini
fissate in questi miei ritratti
sono ancora io?
Certo, io non posso essere
nelle immagini dello specchio
ne' in quelle riprodotte.
Allora, io chi sono veramente?
e dove mi trovo?
Lo specchiarmi apre in me un abisso
di domande laceranti e senza risposte
In un giorno lontano ho detto IO
mi sono riconosciuto,
ne verr? un altro
senza ch'io possa pi? riconoscermi.
Fra questi due momenti
mi sono bagnato nel mare della vita.
Cos'altro devo sapere che non sia
una stolida presunzione intellettuale?
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 27/11/2004, 18:47
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
29 novembre 1998: Ferdinando Carretta, rientrato da Londra dopo essere scomparso da Parma nove anni fa, ? tratto in arresto con l?accusa di strage: i reati contestati sono l?omicidio dei genitori e del fratello, l?occultamento dei cadaveri e il possesso dell?arma del delitto.
30 novembre 1998: per la prima volta sono esposti a Milano, nella pinacoteca Ambrosiana, i 12 volumi del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, dove si possono ammirare le pagine pi? espressive dei preziosi tomi composti da Pompeo Leoni. Continua intanto il successo dell?esposizione della Dama dell?ermellino di Leonardo da Vinci.
01 dicembre 1990: il cardinale Agostino Casaroli dopo undici anni lascia la Segreteria di Stato del Vaticano. A succedergli ? chiamato monsignor Angelo Sodano.
02 dicembre 2003: il Senato approva in via definitiva la legge Gasparri, con 155 voti a favore e 128 contrari il Senato approva in via definitiva la legge Gasparri per la riforma del sistema radiotelevisivo. La nuova legge allarga a dismisura i tetti antitrust e pubblicitari, apre alla Tv digitale, stabilisce nuovi criteri di nomina del comitato d'amministrazione della RAI, avvia il processo di privatizzazione della tv di stato. ?Salva? anche Rai Tre e Rete Quattro, televisioni che avrebbero dovuto liberare le proprie frequenze in chiaro e passare sul satellite ?improrogabilmente a partire dal 31 dicembre 2003?, cos? come aveva stabilito una precedente decisione della Corte Costituzionale.
03 dicembre 1999: Muore l'ex presidente della Camera Nilde Iotti, aveva 79 anni. Pochi giorni fa aveva lasciato Montecitorio per "gravi ragioni di salute". Nel ?46 fu giovanissimo membro della Costituente; poi cominci? la sua carriera alla Camera dei Deputati, dove fu Presidente per 13 anni; nel 1987 fu la prima donna ad avere un mandato esplorativo per formare un Governo (incaricata dal Presidente Cossiga). Verr? sepolta accanto alla tomba di Togliatti.
04 dicembre 2001: L'avvocato Carlo Taormina abbandona l'incarico di sottosegretario all'Interno: le sue continue dichiarazioni contro l'operato della magistratura hanno suscitato polemiche anche nella stessa maggioranza di governo.
PARLIAMO DI?
SON TORNATIA FIORIR? GLI STORNELLI
di Anna Maria Trombetti ? Edizione Aracne 2004 ? Euro 11,50
Le prime documentazioni che si hanno dell?origine dello stornello, come canto popolare, risalgono al XIII secolo con uno stornello giunto fino a noi con il titolo ?Ritornello delle lavandaie del Vomero? lo dobbiamo alla trascrizione di D?Onofroio e di Giuseppe Anepeta, che ha diretto per moltissimi anni l?orchestra della canzone napoletana alla RAI. Sembra che la sua origine si perda nella notte dei tempi, ma gli storici della canzone napoletana fissano la sua data di nascita al 1200.
Ma nella letteratura popolare italiana troviamo che questo tipo di letteratura, ?Lo stornello? ? stato, dalla tradizione, diviso in due grandi gruppi: l'area settentrionale con l?avallo di Pascoli e di Carducci, e l'area meridionale con il canto lirico dovuto a Rossigni e soprattutto a Ma scagni e la sua ?Cavalleria rusticana?: ?Lola che di latte la cammisa/ sei bianca rossa come ?na cirasa, /sotto a la porta toia ce moro acciso/ si nun me daie a me lu primo vaso??. Oggi, grazie ad ampi lavori di raccolta condotti da studiosi, questa divisione ? pi? netta: lo stornello che lentamente ha incorporato il canto narrativo, che seppure fiorito nelle zone settentrionali lo troviamo anche in quelle meridionali; un esempio ne ? la ?Baronessa di Carini? della Sicilia.
Tra i canti pi? antichi presenti nel panorama popolare vanno ricordate molte ninne-nanne e alcuni canti di lavoro dell'arco alpino. Altrettanto emergente ? la poesia regionale, italiana e dialettale.
La paternit? dello stornello ? data dalle varie ninna-nanna nate dall?istinto materno e rappresentano, insieme a certi canti rituali e a certe filastrocche, un elemento molto importante, proprio perch? sono le forme pi? antiche di canti della tradizione popolare.
Nonna nonna nonnarella,
? gliupu s'ha mangiatu a pecurella,
? gliupu s'ha mangiatu a pecurella,
Santu Nicola iu manna manna,
manngli n? maritu senza mamma,
si p? casu a mamma tnesse,
oggi spusasse e rimani murisse.
Verso il XIV secolo troviamo gli stornelli nelle forme della poesia amorosa e vantano una solida tradizione soprattutto in Sabina, nelle zone di Tivoli, di Subiaco e dei Castelli Romani e in Ciociaria, come afferma Colacicchi, che ne ha curato la trascrizione nel 1936 mettendo in rilievo le competizioni di poeti a braccio che richiamano abilissimi improvvisatori di rime a Tolfa e ad Allumiere per la festa di Sant'Antonio abate, cos? come ad Accumoli e ad Amatrice nella Sabina.
Carducci in un saggio sulla poesia popolare, afferma che lo stornello, che avesse una piccola forma d?arte, sia nato in Toscana, incurante di alcune note di Giulio Cesare Cortese e di Giambattista Gentile. Giovanni Pascoli si ? soffermato sull?affermazione del suo grande amico e insegnante producendo una lirica ?La tovaglia?, di cui riporto la prima strofe, per avallare l?arte poetica dello stornello, molto diverso da quello nato e cantato a squarciagola nell?area romana e che, pi? di una volta ? stato oggetto di contese e scontri duelleschi ?rusticani?.
LO STORNELLO
di Giovanni Pascoli
- Sospira e piange, e bagna le lenzuola
la bella figlia, quando rif? il letto,-
tale alcuno comincia un suo rispetto:
trema nell?aurea notte ogni parola;
e sfiora i bossi, quasi arguta spola,
l?aura con un bruire esile e schietto:
- e si rimira il suo candido petto,
e le rincresce avere a dormir sola.-
Solo, l? dalla siepe, ? il casolare;
nel casolare sta la bianca figlia;
la bianca figlia il puro ciel rimira.
Lo vuole, a stella a stella, essa contare;
ma il ciel cammina, e la brezza bisbiglia,
e quegli canta, e il cuor piange e sospira.
Di fronte a una modernit? che sembra minacciare la calma e la contemplazione della bellezza, del canto popolare Anna Maria Trombetti, nata a Roma e qui residente, ha compiuto gli studi presso l?Universit? Teologica ?Ecclesia Mater? dopo aver letto tutto ci? che riguarda ?lo stornello? da Goethe, leggendo il suo ?Viaggio in Italia?, a Trilussa e Pasolini ha riportato in auge lo stornello elevandolo da canto popolare per eccellenza, a vera forma di d?arte, mettendo sull?altare dell?Arte poetica la pi? beve forma di poesia, proprio come i giapponesi hanno fatto con l?Haiku.
Il libro non ? solo la ?rivisitazione tematico-linguistica dello stornello?, ma ? anche un trattato storico di questa forma poetica con l?aggiunta di un ricco rimario floreale.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
S P E C C H I O
di Renato Volti
Renato Volti ? nato a Chicago, ma le sue origini sono italianissime, neanche un anno dopo la sua nascita, infatti, la famiglia lasci? l'America per ritornare in Italia, e dopo varie peripezie si ? stabilito in un piccolo paesino della Val d'Aosta. I suoi interessi sono molteplici, ama leggere, oltre che scrivere, ? un appassionato dei romanzi di Stephen King. E? attratto dalla psicologia, e tutto ci? che riguarda l'essere umano e i suoi comportamenti. Cerca di essere un attento osservatore, per capire la societ? in cui vive, per capire, infine, se stesso. I computer, come la tecnologia in genere lo affascinano; Internet in generale, e la posta elettronica in particolare rappresentano un nuovo modo di comunicare, di entrare in contatto con altre persone e con esse riesce veramente ad essere se stesso. Nelle cose che scrive cerca semplicemente di mettere in parole i pensieri, i sentimenti.
?riaccendendo il riverbero di giorni lontani
in cui il mio passato era ancora presente?.
Faust, con un segreto strappato all'Inferno, ha potuto richiamare in vita la forma di Elena: ma quando volle afferrarla non strinse altro che ombra. Chi ha scelto di vivere nel mondo dell'evasione immaginaria vorrebbe persuadersi di vivere ancora in un mondo comune. In realt?, non vive pi? ?in un mondo?, e di fronte a se non ha pi? niente di determinabile o di costante. L'allucinazione, l'ossessione non rispondono mai ?Presente!? Afferma Sartre che, ?Quando vogliamo afferrarle, non si pongono davanti alla coscienza personale: tutt'al pi?, sono apparizioni laterali, irreali, correlative d'una coscienza impersonale?.
Per? potrei cercare universi di fuga che possano rimanere puramente esteriori e sostituire, all'azione adattata nel mondo, soddisfazioni soggettive perdute fuori del mondo. Potrebbero anche imprimere nella vita quotidiana e persino nella carne del Poeta - Autore le divagazioni fantastiche. In entrambi i casi continua a funzionare la tendenza alla soggettivizzazione, poich? gli irreali sono pure oggetti che il Poeta oppone all'?immaginazione passiva?. Ma l'oggettivazione anzich? sboccare sulle realt? che la sollecitano. straripa in margine al reale dopo averlo espulso, ma trova, isolata dalle relazioni vitali che costituirebbero una realt?:
?dove ero ci? che pi? mai sar??.
Ora davanti allo ?Specchio? la realt? e la finzione le vede cos? intimamente fuse e vicine, che la menzogna vitale introduce appena una leggera dissonanza nell'armonia della vita, uno di quegli stridori che ci mettono in uno stato di malessere indefinito di fronte ad un'azione apparentemente di buona lega, finch? non ne scorgiamo l'impurit? nascosta.
Eppure riesce a sfuggire a questa illusione per mezzo d'una quasi coscienza sempre accorta e vigile del suo stato reale. Questa precisione di giudizio si chiama umilt?. L'umilt? non ? umiliazione, non ? incompatibile con l'anticipazione giovanile dello slancio affettivo.
L'adattamento al reale ? generalmente ammesso come un valore di vita: perci? Renato Volti, oltre a liberare un'energia non impiegata, apre il varco a processi di giustificazione e di simulazione destinati a mascherarlo persino davanti a chi ne ? la vittima: Lui. E? convinto oramai che questo ? equilibrio e deve essere sostenuto da ogni lato in una specie d'armonia delle componenti dell'azione. Vuole che gli automatismi siano adeguatamente compressi al pari della spontaneit? propulsiva, che l'istinto sia vigoroso, la testa solida e illuminata, la coscienza sveglia e sensibile al reale. I pensieri che gli popolano la mente cristallizzano tutto il segreto di un'epoca di vita, ne fanno saltare la crosta visibile e danno via libera all'avvenire, in un momento in cui esso pareva chiuso.
In questa lirica di Renato Volti vi ho trovato tutta la forza dell'istintivo ?Io creativo? che non si ? lasciato dominare dal ?Se razionale?, ma ha fatto convergere in lui tutte le potenze della cultura e della virt?.
SPECCHIO
di Renato Volti
Specchio, in te io rifletto
e riflettendomi rimembro
riaccendendo il riverbero di giorni lontani
in cui il mio passato era ancora presente,
dove ero ci? che pi? mai sar?.
Specchio,
ora in te la mia immagine ? confusa, distorta,
vedo il bambino di ieri
guardare con meraviglia l?uomo di oggi,
che a sua volta ricambia lo sguardo,
ma nei suoi occhi non v?? meraviglia,
solo malinconia e rimpianto.
Specchio, tu bocca della verit?,
che fedelmente e crudelmente
rifletti ci? che ti sta attorno
senza ipocrisia sbatti in faccia la realt
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 29/11/2004, 13:29
da carlo
IL SOLE CHE MI OFFRIVI
Non sapevo che il sole che mi offrivi
era sorto in un giorno buio
eppure lo presi e mi rotolai
contento di bagnarmi di rugiada.
L?umidit? penetr? nella pelle
e le ossa cominciaron a far cric
le sentivo scricchiolare anche
quando ti baciavo ardentemente
e m?avvolgevi con morbide braccia,
avvinghiati rotolavamo sull?erba
rugiada battesimo quotidiano
ma il sole che offrivi, era d?amore
nato per miracolo delle tue mani
in un buio giorno in cui il sole
aveva dimenticato il suo mandato.
E? rimasto a farmi compagnia
almeno lui questo sole scioperante
che ha disertato il giorno dell?amore
e le mie ossa scricchiolano da far paura
chiss? se riuscir? a far lavorare
le mani anchilosate dall?artrosi
che se non avessero inventato
il computer non saprei come fare
per dirti ancora il bene che ti voglio.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Inviato: 04/12/2004, 14:56
da carlo
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
05 dicembre 2003: il Senato, forte di una maggioranza trasversale, approva, tra polemiche e scontri, la nuova legge che dovrebbe regolare la fecondazione assistita.
06 dicembre 2001: la Corte di Cassazione annulla e rinvio la sentenza del processo per l'omicidio di Marta Russo. Per l'assassinio della giovane studentessa, in appello, erano stati condannati due ricercatori della Facolt? di Giuriprudenza, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro.
07 dicembre 1993: il segretario amministrativo della Lega, Alessandro Patelli, ? arrestato per un finanziamento di duecento milioni dalla Montedison. Ammette la colpa e sar? scarcerato il 9 dicembre.
08 dicembre 2000: muore Bernardo Brusca, il protagonista di tanti processi di mafia tra cui quello per la strage di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone e la sua scorta.
09 dicembre 1999: per la strage di Via D?Amelio, dove perse la vita il giudice Borsellino. I principali imputati sono Nitto Santapaola, Bernardo Brusca, Bernardo Provanzano, Pippo Cal?.
10 dicembre 1999: il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi annuncia che ci saranno domeniche senza auto nelle ultime due settimane di gennaio 2000.
11 dicembre 1999: dopo quasi vent?anni di lavori, la Cappella Sistina ? stata completamente restaurata. Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato che questo luogo e le sue eccezionali opere d?arte continuano a comunicare vibrazioni del mistero, toccando ci? che c?? di universale nell?uomo. Il commento alla ripresa televisiva di un network giapponese, che ha partecipato al finanziamento del restauro, ? commentata da Giuseppe Selvaggi illuminato Vate e illustre critico d?arte, morto nel febbraio del 2004.
PARLIAMONE
Oggi avrei tante cose di cui parlarvi. Ci avviciniamo a Natale ed ? tempo di doni. Il pi? delle volte i doni finiscono nell?arco di un anno, l?unico dono che rimane per tutta la vita a ricordo di ?quel? momento ? IL LIBRO, e quale libro pi? bello in circolazione oggi? ?La Nostra citt? violenta? di Renato Milleri (Remil) una raccolta di poesie in cui ?il verso semplice e nello stesso tempo scultoreo, fa balzare davanti agli occhi il tormento del vento nei capelli e l?ultima lacrima che raccoglie l?azzurro del giorno? Richiedetelo in pvt a me e vi sar? recapitato in 24 ore via posta prioritaria.
Infine parliamo di un libro che mi ha sconvolto per i motivi che appresso vi narrer?; ne parlo perch? ? il mio regalo di Natale ad un autore che nei momenti ?suoi? sa essere di un lirismo esaltante, ma quando, pur di essere alla moda, diventa la copia della brutta copia di Bukowskji, non ci sto: il turpiloquio gratuito e il motivo ricorrente del sesso ne fanno una pietra miliare per il coraggio che l?autore ha avuto nello scrivere ?Pazzo come Van Gogh? - Prospettiva Editrice 152 pag. euro 7,00.
L?autore, Piergiorgio Leaci, insegna inglese, spagnolo, e letteratura italiana nella Repubblica Ceca. Afferma Andrea Giannasi, nella quarta di copertina: ?Il racconto ? una fuga dall?Italia, attraverso la Danimarca e la Repubblica Ceca, nel tentativo di trovare una propria dimensione in una societ? egoisticamente preordinata. (?) Il sesso vissuto violentemente ? l?unica valvola di scarico. Lo si fa perch? non c?? nient?altro da fare?.
A mio avviso delle 150 pagine (centoquaranta sarebbero da buttare perch? come ho gi? accennato sono la copia di una brutta copia), nelle rimanenti dieci undici pagine c?? tanta poesia di un lirismo esaltante (forse, ancora una volta, ha ragione Pr?vert: un verso salva una lirica; una lirica salva una raccolta). Ora vi cito alcuni passi che salvano il libro (ma che da sole avrebbero dato un racconto pi? bello e consono alla necessit? di cui parla Giannasi). A pagina 39 troviamo una necessit? di colloquiare pi? forte di qualsiasi solitudine e incomunicabilit?:
- Cosa c?? che non va?
- mi sento sola. Ecco tutto.
- Anch?io sono molto solo?
- Sono stanca della gente e degli uomini?
- Dov?? la novit?? Tutto volge al peggio, senza possibilit? di resa!
A pagina 62 leggiamo:
?La luna se ne stava appesa e Kuba la guard? con intensit? e odio, poi un brivido gli attravers? la schiena. Asciug? le lacrime con una mano, chiuse i pugni, prese la rincorsa e si lanci? dalla finestra?.
Altre perle simili le troviamo alle pagine 63,65,76,81,103,124,125,141,148; ma la perla pi? lucente nella sua purezza ? a pagina 6:
LA MIA TERRA
? la mia terra/senza colonna sonora,/la mia terra/ che non d? speranza/ a chi se ne innamora.// La mia terra/ bruciata dal sole,/con il giallo ocra della pietra/sui palazzi e nei cuori,/la mia terra/ di cielo e mare senza orizzonte.// La mia terra/ abbandonata al niente/ tra le folate di bora,/ e la piazza della gente??
Le altre pagine? Parlano tutte di sesso violento ed avrebbero diritto di esistere solo se fossero state scritte in uno stile proprio e originale.
Comunque per queste brevi perle donate da ostriche disinteressate, vale la pena leggerlo e donarlo per Natale a chi piace questo genere di racconto.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
QUALCOSA DI NUOVO
di Daniela Costantini
Il mondo poetico di Daniela Costantini, romana di Roma, ? cosparso di simboli, i versi non snodano metafore, che pure arricchiscono la poesia, sillogismi o neologismi, ma creano simboli, che nel loro viaggiare con le parole ingigantiscono la lirica come i colori, il quadro. Questi simboli germogliano come fiori a primavera, durante il viaggio da casa all?ufficio o trastullandosi con le figlie, oppure lavorando all?uncinetto o sferragliando per confezionare maglie. I simboli sono vivi e si moltiplicano forse perch? la Costantini venera la poesia come regina assoluta della sua vita. Il simbolismo non le nasce dalla lettura di Pr?vert o di Neruda oppure di Gibran; ella prende e fotografa con la mente tutte le cose che passano davanti ai suoi occhi, e sono queste immagini che rivivono nelle parole o nei colori come simboli. Un ricordo amaro, desolato: di amori e di delusione d?amore, tanto che il Poeta Daniela Costantini si sente disancorata dalla sua vita, che ama. Un dolore che non si pu? esprimere, che rimane chiuso dentro (Amavo tutto di te,/ora vivo sconsolata/un lungo inverno senza fine), fino all'ossessione.
Costantini accompagna col ricordo, il pensiero premonitore che ha guidato la sua mano quando ha scritto questa lirica, mentre il ritmo assunto diviene frenetico come se il cuore andasse in fibrillazione.
La critica dovrebbe avere il coraggio oltre che essere capace di distinguere chiaramente fra poeti maggiori e minori, per avere dinanzi il vero quadro della letteratura italiana. Tutto sar? chiaro, una volta che la critica avr? reso concreto la detta distinzione; non c'? bisogno di un'unanimit? di consenso; per? le parti in disaccordo,dovranno essere riconosciute e aperte,ragionevolmente,alla discussione.
La questione pi? spinosa non ? quella dell'inclusione, perch? un canone letterario ? pi? capace di espansione di quanto non lo siano quelli legali o teologici, proprio perch? non ci si aspetta che i canoni letterari siano omogenei, perch? dalle varie soggettivit? ?lo storico letterario? pu? trovare l?oggettivit? della storia letteraria, forse anche analizzando il manufatto psicologicamente.
Eppure sarebbe bello se i giovani o comunque nuovi poeti (c?? qualcuno che ha iniziato a scrivere poesie, proprio incitato da quello che legge nel web, se invece si fosse soffermato su poeti come Young, Gray, Byron, Baudelaire, Apollinaire, Montale, Cardarelli? puri modelli di poetica, la cui forte risonanza e circolazione europea serve a mobilitare e ad aprire il canone complessivo della letteratura italiana e non solo italiana ma continentale.
Eliot considera maggiori i poeti pi? ambiziosi la cui carriera testimoni di una larga variet? e diversit? di soggetti o stili e sulla base di questo criterio, si pu? arrivare a considerare un poeta minore come miglior artista di alcuni dei maggiori. Ora, la differenza fra poeti maggiori e minori ? stata, spesso ricordata con riferimento alla poesia. La verit? ?, che, pi? ci avviciniamo ai nostri giorni e pi? si tende a ridiscutere il collegamento, in base ad un paragone astruso, velleitario, e ?virtuale?. Per esempio, in molta poesia preromantica pu? vedersi un'appendice critica della poesia inglese settecentesca maggiore, e risente, come quella, di una confidenza che il poeta nutre per i suoi lettori, per quanto ristretti; insomma il risultato, almeno in parte, di un cambiamento significativo dell'ambiente poetico l?ho trovato, leggendo varie opere della Costantini facendomi un quadro chiaro del suo mondo poetico, trovandovi, appunto quel qualcosa di nuovo, che non c?? nella poetica contemporanea.
NON TI AMO, ESTATE
di Daniela Costantini
Estate, puntualmente sei tornata!
Ti aspettavo sai? col solito timore.
Arrivi carica di doni colorati,
tra acque spumeggianti e rive assolate,
con tramonti ed aurore
che salutano il sole, ma
tu sai che non ti amo,
che in te vedo un beffardo sorriso?
Con i tuoi colori
volevo dipingere la mia vita,
con i tuoi profumi
volevo inebriare l?anima?
ma ti ho strappata dal mio cuore
e ti ha coperto col velo di tristezza.
Amavo tutto di te,
ora vivo sconsolata
un lungo inverno senza fine
nel mio cuore
riesco a vedere soltanto
sfocati tramonti
e malinconiche aurore?
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Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria
www.poesiavita.com/
www.guttacavat.com/
http://www.elbasun.com/L_angolo_della_l ... /index.htm
www.letteratour.it/
www.nostalgiaetenerezza.it/paginediunpoeta/index.htm
xoomer.virgilio.it/andrleon/new__entry.htm
www.poetilandia.it/
www.aziendabari.it
www.dentronapoli.it/Personaggi/Bruni_sergio.htm
www.nonsoloparole.com
digilander.iol.it/wholt/indice_reno_bromuro.htm
www.sfairos.it/teatro_reno_bromuro.htm
www.nuoviautori.org
www.carlotrotta.it
http://skorpiona.webcindario.com