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Dei, voi che immobili,
come gelido marmo
le palme tendete.
voi, che di suppliche
alimentate il vostro orgoglio
riparati dai vostri sguardi muti
guardate i nostri volti prostrati,
come spighe di grano
piegate alla forza del vento.

Voi che ricoperti di gloria
il petto mostrate,
voi che di luce divina
irradiate speranza
a chi ai vostri piedi
piangente di bava pascente
ripone in voi sempiterni
gramezza mortale.

Voi che nel silenzio vi crucciate,
inzuppando pastone per cani
in una bufera acquitrinosa
dove anche la nebbia fugge
presentandosi ai nostri occhi
come la morte la sera di natale;

Voi che invocate pax in mundo
guardate, ai nostri pugni immobili,
sapremo celare la nostra rabbia
indugieremo, e di sapiente mestizia,
onoreremo il nostro corollario.

pax in mundo per tutti quelli che verranno:
calmerà i ponti, calmerà le strade,
calmerà la città nel mattino,
calmerà il pane che si sveglia,
calmerà la camicia del fratello,
calmerà il francobollo d’aria che divide,
calmerà il postino che va di casa in casa,
calmerà il coreografo che grida con un megafono,
calmerà i telegiornali che scuotono,
calmerà i pugni mascherati,
calmerà le ceneri di questi morti e di quest'altri,
calmerà il fornaio e la sua pace per la farina,
calmerà tutto il grano che dovrebbe essere nato,
calmerà ogni amore che cercherà l'ombra dei granai,
calmerà tutti quelli che vivono, tutte le terre e tutte le acque…

Calma e sapienza divina
attenderanno ai nostri occhi
il tempo di un solo istante
che scompare d'un tratto
in un mondo fatto ad arte
nel tempo in cui si appare
anche se, il meno di niente,
non conta più dell'apparire.

Si plachera'
anche l'ultima onda di rabbia e di furore
a infrangersi la
dove i porti all'unisono
intonano un canto qualunque.
Musica
di antiche tempeste,
violenti uragani
abissi e superfici popolati da mostri reali e inventati,
bufere di rancore,
venti ostili portatori di guerre.
Adesso, in questo luogo
tutto e'
calma,
pace,
beata bellezza.
Si ripete la quiete
in questo preciso istante,
ancora una volta
e ancora e' armonia
nuova di zecca.
In un respiro
tutto e' accaduto
e si rinnova.

chi ama di nascosto,
nei ritagli del tempo,
di un tempo interminabile,
è complice, bugiardo.
vive di false promesse,
si finge e pazienta.
Ma non verrà mai il tempo,
il tempo è avere paura,
inaccettabile realtà
di questo vivere meschino
di soppiatti silenzi
dove tutto è temere di avere paura,
poiché l’amore degli amanti
vive immerso nel silenzio
costretto ad avere paura.

ogni lacrima,
è acqua che piange dal cielo,
misterioso e solitario,
è il pianto di chi non si conosce,
così diciamo che piove.

Oggi piove, scroscia
l'acqua sull'afa dei giorni passati.
E meno male
ci tocca di stare chiusi in casa, al sicuro
sfidare il boato del tuono,
la saetta assassina.
Fuori gli animali
tacciono, osservando innocenti
il cielo che urla.
Qui si sta bene
e senza paura
consumiamo l'amore delle nostre carni,
gustiamo il segreto accaldato
di due amanti.
Siamo noi.
Il temporale si allontana
rimbombando sotto voce.
Adesso dormiamo il sonno dei
giusti.
Regna beata la pace.
Buonanotte
amore.

Sono triste...
emozioni estremamente miste
sentimenti che implorano serenità,
pensieri che invocano severità.

Credevo di vivere
e invece stavo in un sogno
da altri sognato.
La tristezza,
gli amori,
la gioia,
la rabbia,
i desideri,
i pensieri,
la fame,
il bene,
il male,
la morte,
niente di niente stava accadendo
e niente era.
Solo una musica assente,
echeggiava in una fantasia anonima
e altrove, impercettibilmente
cantava d'altro.