le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
nella poesia musicale di Lucia Luceri (aka Lulu)
CANTO D?AMORE
per sperare di avere sempre nel ritorno dell?onda
Lucia Luceri, aka Lulu, scrive da quando a malapena riusciva a tenere in mano la matita. Afferma: ?Per me scrivere ? una necessit? non una scelta, ogni emozione immediatamente mi spinge a riempire un foglio bianco, ad alzarmi la notte per scrivere una frase, un pensiero, per paura che vada perduto e su cui poi costruire quello che sento.. Scrivo poesie d'amore, perch? l'amore lo vedo in ogni cosa, e so quanto ? bello averlo... Credo che ogni essere umano debba vivere le sue stagioni e i momenti dei sogni e della fanciullezza, perci? credo che la natura mi dia una mano lasciandomi l'espressione e il fisico infantile; un dono di cui ringrazio Dio ogni giorno, forse io sono una... bestiolina che segue l'istinto pi? che la ragione, ma non so essere diversa. Amo la vita e la vita ci parla in mille modi, con un cielo stellato che non ? mai uguale, con un mare in burrasca o un tramonto rosso sangue come le nostre ferite...?
Ha partecipato a vari concorsi letterari e, dovunque, ha ricevuto una segnalazione un elogio, il primo premio anche e questo la gratifica, ma non lo rende pubblico per pudore o perch? ? gelosa della vita privata. Quando pubblica una poesia lo fa con la speranza che almeno un cuore, uno solo, capisca il suo messaggio, il resto non conta.
LETTERA D?AMORE
Mi appari nelle pieghe del buio
mio bellissimo tormento,
e sussurri malinconiche parole
navigando i miei pensieri.
Tue sono le braccia della mia notte
e mi riempi di te,
di baci e lusinghe d'amore
senza pudore, senza vergogna.
Ogni mare ha senso
solamente per la riva
su cui andr? a morire,
e tu sei il mio mare.
Ma... ? morire?
Un fatto ? scrivere poesie, altro ? capire la Poesia. Ed io cercher? di leggerle insieme a voi per capire la natura di quest?amore per tutte le cose. Diceva una mia amica pittrice, per vivere l?amore dalle mie opere mi devo sentire umile al punto d?amare anche la polvere, togliendola con delicatezza, con amore appunto.
L?amore cui ? intrisa la lirica che abbiamo appena letto ? di una tale portata che fa pensare all?ampiezza dell?arcobaleno dopo una pioggia torrenziale, aprendo il cuore alla pi? viva certezza di un?altra vita di l? della terra:
?Ogni mare ha senso
solamente per la riva
su cui andr? a morire,
e tu sei il mio mare.
Ma... ? morire??
Uno dei suoi ammiratori mi ha preceduto ed ha scritto di Lucia, riferendosi alla poesia ?Poesia di Ieri?: ?Che penna magistrale, che tocco incantevole. Poesia che nasce dal cuore triste di che amore non ha pi?. E in questo momento capisco bene le sensazioni che descrivi, e le sento dentro me, trapassarmi come una lancia affilata?. La piacevolezza della lettura delle liriche di Lucia Luceri ? nella semplicit? espressiva, non c?? ricerca di stilemi o di onomatopee, ma solo della semplicit? scevra da complicazioni intellettualistiche. Sembrano parole trite e ritrite, espressioni di tutti che sembrano scivolare nella banalit?, invece la robustezza della lirica, l?espansione della creativit? poetica, il pregio letterario, sta proprio in questa ricerca della semplicit? verbale.
POESIA DI IERI
Scivola il mio tempo
tra pensieri sfumati
di momenti sbagliati.
Vi entro senza voglia
e mi spoglio senza amore.
Non serve.
L'alba mi veste
di un nuovo oggi
che non ha sapore.
Il mio sguardo ? qualunque,
? quello di chi ? amato,
ma senza amore.
La definizione si fa speciale, raffinata, piena della sensibilit? femminile, dando alla lirica ?Profumo di poesia?, amore grande, universale che raggiunge l?intimo del lettore regalandogli l?ebbrezza necessaria per ramificare dentro il sentimento fortemente sentito e divulgato con la stessa intensit?. Vestendolo d?amore gli offre il seme e il senso reale del vocabolo ?LIBERTA??, riscattandolo dalla schiavit? dell?egoismo e dell?incomunicabilit?, soprattutto riportando alla memoria parabole e fatti del Vangelo, ci consiglia di annullare l?individualismo per il bene della collettivit?, se noi l?ascoltiamo possiamo veramente godere:
?L'alba (?)
di un nuovo oggi?
e lo sguardo di chi ha imparato ad amare gli altri come se stesso, rivolgersi al sole caldo dell?amore, con altri occhi, con altre speranze.
Il verso che all?inizio appare come un paesaggio brumoso con un cielo che sembra promettere pioggia, improvvisamente fa apparire bagliori argentati che rendono i vocaboli fluorescenti, i contorni sfocati che appaiono, nei primi quattro versi:
?Scivola il mio tempo
tra pensieri sfumati
di momenti sbagliati.
Vi entro senza voglia
e mi spoglio senza amore?.
di una natura descritta con morbidezza e inducono a ricercare i ?pensieri sfumati? con compiaciuta malinconia. Una realt? che sa di sogno che potrebbe essere realt?? La scelta di scivolare nel tempo e colloquiare con due universi come un osservatore che ammira il quadro celeste nel tempo, s?innamora e poi lo descrive, vestendolo di una sottile ironia mentre va nel quadro da Lei creato e vi ?entra senza voglia, spogliandosi senza amore?; ironia divertita, direi, impegnata in una ricerca verbale che si presti all?intento e la conduca al punto che si era prefisso.
In questi versi vi sono visioni riprese da lontano, dove i soggetti assumono sensazioni oniriche, poi sfumati verso un pallido orizzonte, tra piane e colline ondulate: ricercatezza del vocabolo e sottile ironia che diverte lo stesso Poeta, Lucia Luceri, sia quando il verso sfuma nelle tenui parole d?amore appena vergate, sia quando evoca, con crepuscoli malinconici, ornati di sottile ironia divertita, i momenti velati di nostalgia, l'Autrice riversa nelle liriche l'idillica atmosfera di un?anima ancora vergine, circondata e sommersa da una natura ora selvaggia, ora arsa, ora assolata che si alterna nell?anima sua.
VIAGGIO INTORNO ALL?UOMO
Ti ho ripercorso tutto
e a ritroso,
per stancarmi di te
per staccarmi da te.
Ho riaperto ferite
senza solchi n? sangue
che non mi fanno male
perch? lo hai fatto tu.
Instancabili mani
che senza sforzo
incidevano graffi
sul mio cuore naif.
Rilevo in queste liriche una straordinaria capacit? di collocare costruzioni dell'uomo, tra il verde freschissimo dei prati e dei boschi, e il cammino a ritroso per staccarsi da un amore forse impossibile o incompatibile. I Settenari sono musica saltellante che abbracciano ferite riaperte senza solchi, rocce che non fanno male perch? le ha fatte lui: ?L?Amore?, perci? le mani sono diventate forti e instancabili per incidere senza sforzo, graffi sul cuore.
Le liriche che stiamo leggendo sono quadretti pregevoli fatti con le parole, sono sinfonie alate perch? i versi sono musicali, perch? i vocaboli sono intinti con i colori dell?anima; infatti, il Poeta mette a punto giochi verbali che si fanno di luce nei quali spazia la consapevolezza che l'Arte ? libero intendimento. Dove l?amore, elemento descrittivo di ogni lirica, sintetizza i mutevoli stati d'animo della donna-Poeta, le liriche subiscono fascinose metamorfosi che denunciano una costante ricerca all'interno delle radici del proprio Essere.
Lucia Luceri (aka Lulu) ? soprattutto un abile narratrice di situazioni ed atmosfere, che descrive attraverso un uso del verso che spazia tra il settenario e il novenario, cercando innanzi tutto la musicalit? che vibri insieme al colore, e il suo quadretto, che si fa linguaggio con sapienti velature, che acquistano di volta in volta un significato originale e Suo: tutto suo, nella determinazione del potere espressivo della lirica.
Quindi ogni lirica ? un quadro figurativo per scelta, Lucia Luceri gestisce abilmente la tecnica della metrica, lasciandosi guidare dal dettato dell?anima e, creativamente dal potere interpretativo della mente, producendo liriche capaci di ridestare impressioni e sensazioni forti nel lettore.
Il linguaggio poetico si sviluppa come un gioioso racconto e quando l?Artista ? attratta dalle bellezze naturali che la sua anima evoca si anima di vigore estetico.
E TI PARLAVO DEL MARE
E ti parlavo del mare, ricordi amore mio?
Quella schiuma vezzosa
come trina di pizzo
che sulla spiaggia finiva la sua danza.
E ti parlavo del mare che canta, ricordi amore mio?
Perch? ogni cosa canta, anche l'amore,
quando l'amore c'?...amore mio
ed era un canto per voce sola.
E indossavo il mio abito bianco
io, agitata dal vento come trina di pizzo,
lo indossavo la sera per te, amore mio
che sordo e cieco mi lasciavi andare.
Sono onda di un mare che non canta
e marea che ora tace nel vento,
ma sognerei il tuo viso
se avessi ancora un sogno da sognare...
Il mare ? la lavagna dove il destino di tutti si cancella, si segna, torna a cancellarsi, a segnarsi, senza fine. E per questo ha per sfondo il mare il tema fondamentale del lirica che stiamo leggendo, come il titolo potrebbe suggerire, ?sono onda di un mare che non canta?, perch? vi ? un rapporto tra vita e morte. La vita e la morte si specchiano l'una nell'altra, si compenetrano, si completano: sono forme, segno opposto di uno stesso mistero ciclico, eterno, indecifrabile. Si fermano forse il sole, la luna? Cos? le onde del mare, e ritorna il concetto espresso pi? su tra parabola evangelica e Vangelo: la morte non si ferma mai, perch? ? immortale, simboleggia l'immortalit?, che ? vita. La vita ? come l?onda, si ferma sulla sabbia per ritornare imperterrita al mare e perci? non ? la Morte che ? negazione della vita, ma ? la vita che comprende la morte, il mare che possiede l?onda e non l?onda il mare: la possiede come un dono del destino. Gli amanti, nel loro abbraccio, non si possono dire n? veramente vivi n? veramente morti. Il mare ? come la Morte ha una propria legge, non una soluzione di fuga: l'uomo ? fatto per la vita, anche se sa di dover morire. Ed ? anche regola morale: ?credere e sperare in quel mare di l? farebbe fatalmente sentire pi? male ancora questo mare di qua?. Morte e vita sono, l'una rispetto all'altra, virile dialettica, parola di sfida lanciata da riva a riva: ?se avessi ancora un sogno da sognare...?
*********************************
SE TI DICESSI CHE?
Inventavo i miei giorni,
quando alle ore
non sapevo dar risposte,
quando la notte
non volevo starmi accanto
per cercare una luna che non c?era.
Ora le nostre dita
scrivono nuova poesia,
e io sorrido al tuo sorriso,
mentre un grido di gioia si quieta
e adagia due respiri sul cuscino.
**************************
PER UN SOGNO
Non posso chiedere
con le mie dita nude,
ma posso amare e amo,
per due briciole
di niente
e un domani che non c'?,
e tu che mi vuoi sogno
e lo sar?, ma...
donna con un altro.
CANTO D?AMORE
per sperare di avere sempre nel ritorno dell?onda
Lucia Luceri, aka Lulu, scrive da quando a malapena riusciva a tenere in mano la matita. Afferma: ?Per me scrivere ? una necessit? non una scelta, ogni emozione immediatamente mi spinge a riempire un foglio bianco, ad alzarmi la notte per scrivere una frase, un pensiero, per paura che vada perduto e su cui poi costruire quello che sento.. Scrivo poesie d'amore, perch? l'amore lo vedo in ogni cosa, e so quanto ? bello averlo... Credo che ogni essere umano debba vivere le sue stagioni e i momenti dei sogni e della fanciullezza, perci? credo che la natura mi dia una mano lasciandomi l'espressione e il fisico infantile; un dono di cui ringrazio Dio ogni giorno, forse io sono una... bestiolina che segue l'istinto pi? che la ragione, ma non so essere diversa. Amo la vita e la vita ci parla in mille modi, con un cielo stellato che non ? mai uguale, con un mare in burrasca o un tramonto rosso sangue come le nostre ferite...?
Ha partecipato a vari concorsi letterari e, dovunque, ha ricevuto una segnalazione un elogio, il primo premio anche e questo la gratifica, ma non lo rende pubblico per pudore o perch? ? gelosa della vita privata. Quando pubblica una poesia lo fa con la speranza che almeno un cuore, uno solo, capisca il suo messaggio, il resto non conta.
LETTERA D?AMORE
Mi appari nelle pieghe del buio
mio bellissimo tormento,
e sussurri malinconiche parole
navigando i miei pensieri.
Tue sono le braccia della mia notte
e mi riempi di te,
di baci e lusinghe d'amore
senza pudore, senza vergogna.
Ogni mare ha senso
solamente per la riva
su cui andr? a morire,
e tu sei il mio mare.
Ma... ? morire?
Un fatto ? scrivere poesie, altro ? capire la Poesia. Ed io cercher? di leggerle insieme a voi per capire la natura di quest?amore per tutte le cose. Diceva una mia amica pittrice, per vivere l?amore dalle mie opere mi devo sentire umile al punto d?amare anche la polvere, togliendola con delicatezza, con amore appunto.
L?amore cui ? intrisa la lirica che abbiamo appena letto ? di una tale portata che fa pensare all?ampiezza dell?arcobaleno dopo una pioggia torrenziale, aprendo il cuore alla pi? viva certezza di un?altra vita di l? della terra:
?Ogni mare ha senso
solamente per la riva
su cui andr? a morire,
e tu sei il mio mare.
Ma... ? morire??
Uno dei suoi ammiratori mi ha preceduto ed ha scritto di Lucia, riferendosi alla poesia ?Poesia di Ieri?: ?Che penna magistrale, che tocco incantevole. Poesia che nasce dal cuore triste di che amore non ha pi?. E in questo momento capisco bene le sensazioni che descrivi, e le sento dentro me, trapassarmi come una lancia affilata?. La piacevolezza della lettura delle liriche di Lucia Luceri ? nella semplicit? espressiva, non c?? ricerca di stilemi o di onomatopee, ma solo della semplicit? scevra da complicazioni intellettualistiche. Sembrano parole trite e ritrite, espressioni di tutti che sembrano scivolare nella banalit?, invece la robustezza della lirica, l?espansione della creativit? poetica, il pregio letterario, sta proprio in questa ricerca della semplicit? verbale.
POESIA DI IERI
Scivola il mio tempo
tra pensieri sfumati
di momenti sbagliati.
Vi entro senza voglia
e mi spoglio senza amore.
Non serve.
L'alba mi veste
di un nuovo oggi
che non ha sapore.
Il mio sguardo ? qualunque,
? quello di chi ? amato,
ma senza amore.
La definizione si fa speciale, raffinata, piena della sensibilit? femminile, dando alla lirica ?Profumo di poesia?, amore grande, universale che raggiunge l?intimo del lettore regalandogli l?ebbrezza necessaria per ramificare dentro il sentimento fortemente sentito e divulgato con la stessa intensit?. Vestendolo d?amore gli offre il seme e il senso reale del vocabolo ?LIBERTA??, riscattandolo dalla schiavit? dell?egoismo e dell?incomunicabilit?, soprattutto riportando alla memoria parabole e fatti del Vangelo, ci consiglia di annullare l?individualismo per il bene della collettivit?, se noi l?ascoltiamo possiamo veramente godere:
?L'alba (?)
di un nuovo oggi?
e lo sguardo di chi ha imparato ad amare gli altri come se stesso, rivolgersi al sole caldo dell?amore, con altri occhi, con altre speranze.
Il verso che all?inizio appare come un paesaggio brumoso con un cielo che sembra promettere pioggia, improvvisamente fa apparire bagliori argentati che rendono i vocaboli fluorescenti, i contorni sfocati che appaiono, nei primi quattro versi:
?Scivola il mio tempo
tra pensieri sfumati
di momenti sbagliati.
Vi entro senza voglia
e mi spoglio senza amore?.
di una natura descritta con morbidezza e inducono a ricercare i ?pensieri sfumati? con compiaciuta malinconia. Una realt? che sa di sogno che potrebbe essere realt?? La scelta di scivolare nel tempo e colloquiare con due universi come un osservatore che ammira il quadro celeste nel tempo, s?innamora e poi lo descrive, vestendolo di una sottile ironia mentre va nel quadro da Lei creato e vi ?entra senza voglia, spogliandosi senza amore?; ironia divertita, direi, impegnata in una ricerca verbale che si presti all?intento e la conduca al punto che si era prefisso.
In questi versi vi sono visioni riprese da lontano, dove i soggetti assumono sensazioni oniriche, poi sfumati verso un pallido orizzonte, tra piane e colline ondulate: ricercatezza del vocabolo e sottile ironia che diverte lo stesso Poeta, Lucia Luceri, sia quando il verso sfuma nelle tenui parole d?amore appena vergate, sia quando evoca, con crepuscoli malinconici, ornati di sottile ironia divertita, i momenti velati di nostalgia, l'Autrice riversa nelle liriche l'idillica atmosfera di un?anima ancora vergine, circondata e sommersa da una natura ora selvaggia, ora arsa, ora assolata che si alterna nell?anima sua.
VIAGGIO INTORNO ALL?UOMO
Ti ho ripercorso tutto
e a ritroso,
per stancarmi di te
per staccarmi da te.
Ho riaperto ferite
senza solchi n? sangue
che non mi fanno male
perch? lo hai fatto tu.
Instancabili mani
che senza sforzo
incidevano graffi
sul mio cuore naif.
Rilevo in queste liriche una straordinaria capacit? di collocare costruzioni dell'uomo, tra il verde freschissimo dei prati e dei boschi, e il cammino a ritroso per staccarsi da un amore forse impossibile o incompatibile. I Settenari sono musica saltellante che abbracciano ferite riaperte senza solchi, rocce che non fanno male perch? le ha fatte lui: ?L?Amore?, perci? le mani sono diventate forti e instancabili per incidere senza sforzo, graffi sul cuore.
Le liriche che stiamo leggendo sono quadretti pregevoli fatti con le parole, sono sinfonie alate perch? i versi sono musicali, perch? i vocaboli sono intinti con i colori dell?anima; infatti, il Poeta mette a punto giochi verbali che si fanno di luce nei quali spazia la consapevolezza che l'Arte ? libero intendimento. Dove l?amore, elemento descrittivo di ogni lirica, sintetizza i mutevoli stati d'animo della donna-Poeta, le liriche subiscono fascinose metamorfosi che denunciano una costante ricerca all'interno delle radici del proprio Essere.
Lucia Luceri (aka Lulu) ? soprattutto un abile narratrice di situazioni ed atmosfere, che descrive attraverso un uso del verso che spazia tra il settenario e il novenario, cercando innanzi tutto la musicalit? che vibri insieme al colore, e il suo quadretto, che si fa linguaggio con sapienti velature, che acquistano di volta in volta un significato originale e Suo: tutto suo, nella determinazione del potere espressivo della lirica.
Quindi ogni lirica ? un quadro figurativo per scelta, Lucia Luceri gestisce abilmente la tecnica della metrica, lasciandosi guidare dal dettato dell?anima e, creativamente dal potere interpretativo della mente, producendo liriche capaci di ridestare impressioni e sensazioni forti nel lettore.
Il linguaggio poetico si sviluppa come un gioioso racconto e quando l?Artista ? attratta dalle bellezze naturali che la sua anima evoca si anima di vigore estetico.
E TI PARLAVO DEL MARE
E ti parlavo del mare, ricordi amore mio?
Quella schiuma vezzosa
come trina di pizzo
che sulla spiaggia finiva la sua danza.
E ti parlavo del mare che canta, ricordi amore mio?
Perch? ogni cosa canta, anche l'amore,
quando l'amore c'?...amore mio
ed era un canto per voce sola.
E indossavo il mio abito bianco
io, agitata dal vento come trina di pizzo,
lo indossavo la sera per te, amore mio
che sordo e cieco mi lasciavi andare.
Sono onda di un mare che non canta
e marea che ora tace nel vento,
ma sognerei il tuo viso
se avessi ancora un sogno da sognare...
Il mare ? la lavagna dove il destino di tutti si cancella, si segna, torna a cancellarsi, a segnarsi, senza fine. E per questo ha per sfondo il mare il tema fondamentale del lirica che stiamo leggendo, come il titolo potrebbe suggerire, ?sono onda di un mare che non canta?, perch? vi ? un rapporto tra vita e morte. La vita e la morte si specchiano l'una nell'altra, si compenetrano, si completano: sono forme, segno opposto di uno stesso mistero ciclico, eterno, indecifrabile. Si fermano forse il sole, la luna? Cos? le onde del mare, e ritorna il concetto espresso pi? su tra parabola evangelica e Vangelo: la morte non si ferma mai, perch? ? immortale, simboleggia l'immortalit?, che ? vita. La vita ? come l?onda, si ferma sulla sabbia per ritornare imperterrita al mare e perci? non ? la Morte che ? negazione della vita, ma ? la vita che comprende la morte, il mare che possiede l?onda e non l?onda il mare: la possiede come un dono del destino. Gli amanti, nel loro abbraccio, non si possono dire n? veramente vivi n? veramente morti. Il mare ? come la Morte ha una propria legge, non una soluzione di fuga: l'uomo ? fatto per la vita, anche se sa di dover morire. Ed ? anche regola morale: ?credere e sperare in quel mare di l? farebbe fatalmente sentire pi? male ancora questo mare di qua?. Morte e vita sono, l'una rispetto all'altra, virile dialettica, parola di sfida lanciata da riva a riva: ?se avessi ancora un sogno da sognare...?
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SE TI DICESSI CHE?
Inventavo i miei giorni,
quando alle ore
non sapevo dar risposte,
quando la notte
non volevo starmi accanto
per cercare una luna che non c?era.
Ora le nostre dita
scrivono nuova poesia,
e io sorrido al tuo sorriso,
mentre un grido di gioia si quieta
e adagia due respiri sul cuscino.
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PER UN SOGNO
Non posso chiedere
con le mie dita nude,
ma posso amare e amo,
per due briciole
di niente
e un domani che non c'?,
e tu che mi vuoi sogno
e lo sar?, ma...
donna con un altro.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
29 agosto 1999: per l?abbandono di quasi mille container sulle banchine del porto di Bari, sorgono forti polemiche perch? all?interno dei quali erano stati stivati materiali e merci per il Kosovo che risultano ora inservibili e deteriorate dal caldo estivo.
30 agosto 1998: a Foligno e in tutta l?Umbria i cantieri per riparare i danni del terremoto sono fermi. Nella sola Foligno, i progetti ammessi ai finanziamenti sono milleduecento sessantaquattro, altri trecento sono in istruttoria. Dieci i lavori iniziati, ma le imprese abilitate sono soltanto ottocentosettantacinque nell?intera regione: si prospettano ritardi di anni, oppure l?arrivo d?imprese da altre parti d?Italia.
31 agosto 1999: Antonio Di Pietro ha accusato i DS di voler chiudere Tangentopoli con la proposta di un patteggiamento, I DS, secondo il magistrato sono timorosi per il possibile effetto che potrebbero avere, sulla politica, le sentenze giudiziarie su Berlusconi.
01 settembre 2000: Francesco Rutelli si ? autocandidato alla guida del Centrosinistra. Un?accelerazione probabilmente inevitabile in quanto, a norma di legge, se Rutelli non si dimette da Sindaco di Roma entro il 9 novembre non pu? pi? candidarsi alle politiche. Sempre in questo giorno Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge del ministro Umberto Veronesi, che prevede il divieto di fumare in tutti gli edifici pubblici e privati, anche non aperti al pubblico.
02/09/1998: nell?ambito di una gigantesca operazione mondiale contro la pedofilia su Internet che vede coinvolti ventuno Paesi, tra i quali Francia e Gran Bretagna, in sei citt? italiane sono effettuate perquisizioni, denunce e sequestri di materiale. Due gli arresti, a Napoli e Catanzaro, probabilmente i referenti dell?organizzazione nel nostro Paese. Il filone italiano dell?inchiesta ? seguito dalla Procura di Napoli.
03 settembre 2000: i Papi Pio IX e Giovanni XXIII sono stati proclamati beati. ? stata una delle decisioni pi? contestate prese da Giovanni Paolo II. Una scelta, quella di mettere assieme il Papa del Sillabo e quello del Concilio Vaticano II, che ha creato forti malumori anche all'interno della stessa Chiesa.
03 settembre 2002: la Mostra del Cinema di Venezia premia un'opera britannica: "The Magdalene Sisters", di Peter Mullan, che si aggiudica il Leone d'Oro per il miglior film. Durissimo atto d'accusa contro la Chiesa, il film descrive la vita negli istituti religiosi di correzione per giovani donne, attivi nel Regno Unito fino al 1996. All'italiano Stefano Accorsi il premio per la migliore interpretazione maschile, vinto grazie alla sua partecipazione a "Un viaggio chiamato amore" del regista Michele Placido.
04 settembre 1998: nei dintorni di Locri (Reggio Calabria), dopo un sequestro durato nove mesi, ? liberata Alessandra Sgarella, l?imprenditrice rapita l?11 dicembre 1997 a Milano. Il ministro dell?Interno Giorgio Napolitano ha espresso grande soddisfazione, sottolineando anche l?impegno delle Forze di polizia. La famiglia e il magistrato che conduce l?inchiesta, Alberto Nobili, affermano che non ? stato pagato alcun riscatto.
PARLIAMONE
IL PREMIO LETTERARIO (2) LA SCELTA
L?estate ? quasi alla fine si tirano le somme dei premi artistici-letterari, chi lo ha vinto e chi lo ha perso e per quale motivo. Tutto inizia la prima settimana di luglio con il ?Premio Strega?, un premio che ha creato un periodo storico florido e nello stesso tempo ingannevole. Per gli Editori era un traguardo fino a quando hanno aperto gli occhi ed hanno capito. Perch? un?opera vi partecipasse necessitava essere presentata da due critici di fama, cos? accadeva che lo stesso critico avallava la partecipazione di almeno una ventina di opere. Ora non lo so di preciso ma credo che non sia cambiato niente sotto il sole.
Poeti e scrittori stanchi di essere vessati da questa o quella commissione che per un obolo vendeva l?anima (a me ? accaduto di partecipare ad un concorso letterario in cui in giuria c?erano quattro amici miei, ai quali a concorso finito domandai come mai un?opera che avevano recensito e presentato come ?denuncia sociale? non fosse stata presa in considerazione;uno di loro mi chiese meravigliato: ?perch? hai partecipato??, s?, risposi; non conoscendo la giuria, se avessi saputo che c?eravate voi non avrei inviato l?opera. Che cosa era accaduto? L?organizzatore aveva sottoposto al giudizio della giuria critica solo le dieci quindici opere che interessavano a lui per dare risalto ad un?eventuale pubblicazione e vendere con certezza.
A molti ? capitata la medesima cosa ed ha paura di partecipare a premi artistici -letterari che poi risultano onesti e brillanti nella loro sincerit?. Difficilmente vi propongo di partecipare a premi letterari sebbene arrivino inviti con preghiera di divulgazione, taccio perch? ignoro i nomi di coloro che lo hanno indetto e organizzato. Quest?anno ve ne ho proposti due: uno organizzato e seguito personalmente, l?altro perch? conosco l?organizzatore e gli altri membri della giuria; ecco il motivo per cui lo ri-propongo a pochi giorni dalla scadenza.
Il Premio ? bandito e organizzato dal Circolo Culturale "Mario Luzi" di Boccheggiano (GR), ? la prima edizione, deve farsi conoscere, perci? vi chiedo di partecipare con la certezza che le vostre opere saranno esaminate e siate certi che vincer? l?opera che veramente merita pi? delle altre.
Il concorso si articola in tre Sezioni:
? Sezione A ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, a tema libero;
? Sezione B ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, aventi per tema ?La Miniera? (in omaggio al territorio di Boccheggiano in passato ricco di aziende estrattive);
? Sezione C ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, a tema libero o avente per argomento ?La Miniera?, riservata agli studenti di scuola elementare, media e superiore.
? Si pu? partecipare a pi? sezioni. Per maggiori chiarimenti rivolgetevi alla segreteria del Premio, dove vanno inviate anche gli elaborati che devono essere prodotti in 7 (sette) copie dattiloscritte, prive di firma ma contraddistinte da un motto, scelto dal concorrente, da riportare in calce ad ogni poesia o racconto presentato.
? Solo su una copia degli elaborati dovranno essere riportate le generalit? dell'autore, l'indirizzo, il numero di telefono (indicando anche l'operatore per i cellulari) e il proprio e-mail. Tale copia dovr? essere inserita in una busta chiusa con sopra trascritto lo stesso motto riportato in calce alle opere con le quali si concorre.
I partecipanti dovranno allegare anche un floppy disk contenente i files, che potranno in alternativa essere trasmessi via e-mail all'indirizzo s.a.santoro38@tiscali.it
? Nel plico va inclusa la domanda di partecipazione debitamente firmata e la ricevuta (o la fotocopia) di un contributo volontario di lettura di ? 10 da corrispondere per ogni sezione per la quale si concorre.
? Detto contributo va versato sul conto Postepay N. 4023 6004 0699 3313 intestato al Presidente del Premio, Santoro Salvatore Armando.
? Infine, vanno anche inserite n. 2 buste pre-affrancate con francobollo di ?posta prioritaria? gi? predisposte con l'indirizzo del concorrente che saranno utilizzate per l'invio del verbale finale della Giuria o per eventuali comunicazioni.
? Sar? gradita anche una breve biografia con evidenziato, il proprio curriculum personale, elencando i premi vinti in altri concorsi nazionali e le eventuali loro pubblicazioni.
? Gli elaborati vanno inviati a: Circolo Culturale ?Mario Luzi? Via Costa Ripida, 6 - 58020 BOCCHEGGIANO (GR)
? Al primo classificato della Sezione ?A?, Poesia e Narrativa a tema libero: quadro del pittore Dino Petri di Massa Marittima e Targa della Comunit? Montana della Colline Metallifere;
? Al primo classificato della Sezione ?B?, Poesia e Narrativa sul tema ?La Miniera?: ricamo artistico realizzato dalla Presidentessa dell' Associazione MO.I.CA. di Boccheggiano, Sig.ra Di Stefano Maria Antonia, e Targa della Comunit? Montana delle Colline Metallifere;
? Al secondo e terzo classificati di ognuna delle Sezioni ?A? e ?B?: Targa del Comune di Montieri e prodotti locali offerti dalla Sezione Soci Coop di Montieri o di altri operatori locali;
? Ai primi 5 segnalati di ogni sezione ?A? e ?B? e premiati a vario titolo: Targa del Comune di Montieri;
? Tutti i finalisti riceveranno anche un Diploma con la motivazione del premio assegnato.
PER LA SEZIONE C (studenti scuola elementare, media e superiore)
? Targa al primo classificato per ciascun ordine di scuola;
? diplomi al 2? e al 3? classificato.
PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE SUL BANDO TELEFONARE DURANTE LE ORE SERALI ALLO 0566.998153 OPPURE AL 339.1844334 (Tim).
LA POESIA DELLA SETTIMANA
COME IL VENTO
di Flavio Zago
Flavio Zago, ? nato nel 1962, terzo di cinque fratelli, a Ronco Biellese, un paese sulle colline di Biella, dove vive. Dai primi anni di scuola scopre il gusto dello scrivere poesie. Muore il padre ed ? costretto ad interrompere bruscamente gli studi. Nel 1985 allestisce uno studio di registrazione,dove d? sfogo alla passione musicale e soffoca la malinconia che lentamente percorre la strada nell?anima. Nel 1994 s?innamora del tiro con l'arco e diventa agonista e poi istruttore. In tutti questi anni la produzione poetica ? lenta, ma costante. Non segue nessuna scuola poetica, ma si concede al momento, rispettando la libert? interiore che cresce giorno dopo giorno. Amo la semplicit? e ci? ricerca e trasmette nelle composizioni. Nel 2002, ha iniziato ad inviare i suoi lavori a questo e a quell?atro sito internetiano, rendendole pubbliche e dividendo col lettore quel forte senso di libert? che gli urge dentro e non capisce ancora a fondo.
Non afferra ancora che la libert? ? la capacit? dell'uomo di disporre della sua persona e d'una parte di beni sotto la protezione di leggi giuste, che l'uomo ha contribuito a fare e che egli contribuisce ad applicare. La libert? ? personale e reale, civile e politica. Dai tempi pi? remoti non ha mai cessato di crescere, come un albero, sul suolo privilegiato d'Europa, favorita dai progressi simultanei della cultura, della morale, della scienza e della tecnica. Essa ?, oggi pi? che mai, protetta da organismi e disposizioni di carattere internazionale. Altri progressi le sono ancora riservati per il futuro, secondo ogni apparenza, sotto l'egida di una solidariet? pi? larga e pi? stretta, nell'ambito di un universo che va anch?esso contraendosi. La libert? va considerata come un elemento, un fattore, un frutto, un effetto, una conseguenza del progresso, ed ogni vero progresso come un progresso della libert?. La libert? ? personale e reale. La libert? personale ? la capacit? di disporre della propria persona, senza autorizzazione di altri: di andare, di venire, d'impegnarsi, di ritrattarsi, d'esercitare una professione? (Afferma Giuseppe Selvaggi: ?La libert? ? ci? che ? gi? dentro di noi?). A partire da questa realt? semplice la libert? cresce come un albero dai molti rami, proprio da quel seme di maggio che ? tra noi; cresce, nella misura in cui si rinforza, e si rinforza nella misura che cresce, traendo dal suolo i succhi che la nutriscono, ma portando in s? il suo principio di vita; a mano a mano che cresce e la sua fronte si innalza verso il cielo, stende sempre pi? lontano la sua ombra benefica e la protezione che dispensa.
La vita del diritto ? in rapporto con le persone e le cose: con le persone che contraggono fra loro delle obbligazioni, molto spesso a proposito d?alcune cose che sono implicate dalle persone, nelle relazioni d?ordine giuridico che si allacciano, volontariamente o no, tra queste persone e se, la brezza che sussurra appena non ritrova le vecchie crepe, l?uomo non avverte la libert?, n? quella sociale, politica e nemmeno quella che bussa dentro di lui. Le persone sono ?soggetti? del diritto, le cose sono ?l'oggetto? di atti, di contratti, di transazioni, d'obbligazioni giuridiche.
La libert? di Flavio Zago, ? un vento che nel suo corso naturale e trionfale attraverso i secoli, ? passato e continua il suo passaggio protettore, quasi a voler dare quelle garanzie successive, che attraverso la sua Arte faccia diventare di materiale indistruttibile le grandi carte, le dichiarazioni di diritti, le costituzioni scritte. Le carte di libert?, concesse dapprima alle comunit? primarie, di citt? o di mestiere, che si sono allargate fino ad abbracciare degli insiemi pi? vasti:i ?paesi?, grandi e piccoli.
COME IL VENTO
di Flavio Zago
Il seme di maggio ? tra noi,
pi? avanti il suo cuore lo far? vegliare,
pi? in l? il suo orgoglio lo far? scoprire
e l?occhiuta betulla, sorridendo m?addormenter?.
Piccina mia, che guardi e non intendi
ascoltami, ti prego, non danzare sul mio cuore:
i tuoi capelli si poggiano sull?aria,
ma le bisacce colme, s?infrangono ai tuoi piedi.
La casa dei fiori non apre pi? le porte;
anche il sole deve entrare di soppiatto,
da fessure,
dove una brezza che sussurra appena,
ritrova vecchie crepe scure, dimenticate.
Ma n? sole n? fiore ti fanno signora
n? il futuro ti vede presente.
Solo qualche ricordo, qualche ruga sul mio muro,
qualche brivido che torna, e mi concedo.
Solo istanti. Gi?.
Solo.
Come vento, se ascolti,
come fremito di foglie la mia pelle,
al bisbiglio incauto che il tempo manda.
E come nube diventa goccia, il pensiero si fa lacrima.
Momenti. Anni. Anni, in quei momenti !
Poi, impietoso, il vento che porta,
porta via.
Protetto dal mio fiato umido, il seme si far? fecondo;
e, delle nuove radici, la giovane linfa,
lei no, non svaporer?.
Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
29 agosto 1999: per l?abbandono di quasi mille container sulle banchine del porto di Bari, sorgono forti polemiche perch? all?interno dei quali erano stati stivati materiali e merci per il Kosovo che risultano ora inservibili e deteriorate dal caldo estivo.
30 agosto 1998: a Foligno e in tutta l?Umbria i cantieri per riparare i danni del terremoto sono fermi. Nella sola Foligno, i progetti ammessi ai finanziamenti sono milleduecento sessantaquattro, altri trecento sono in istruttoria. Dieci i lavori iniziati, ma le imprese abilitate sono soltanto ottocentosettantacinque nell?intera regione: si prospettano ritardi di anni, oppure l?arrivo d?imprese da altre parti d?Italia.
31 agosto 1999: Antonio Di Pietro ha accusato i DS di voler chiudere Tangentopoli con la proposta di un patteggiamento, I DS, secondo il magistrato sono timorosi per il possibile effetto che potrebbero avere, sulla politica, le sentenze giudiziarie su Berlusconi.
01 settembre 2000: Francesco Rutelli si ? autocandidato alla guida del Centrosinistra. Un?accelerazione probabilmente inevitabile in quanto, a norma di legge, se Rutelli non si dimette da Sindaco di Roma entro il 9 novembre non pu? pi? candidarsi alle politiche. Sempre in questo giorno Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge del ministro Umberto Veronesi, che prevede il divieto di fumare in tutti gli edifici pubblici e privati, anche non aperti al pubblico.
02/09/1998: nell?ambito di una gigantesca operazione mondiale contro la pedofilia su Internet che vede coinvolti ventuno Paesi, tra i quali Francia e Gran Bretagna, in sei citt? italiane sono effettuate perquisizioni, denunce e sequestri di materiale. Due gli arresti, a Napoli e Catanzaro, probabilmente i referenti dell?organizzazione nel nostro Paese. Il filone italiano dell?inchiesta ? seguito dalla Procura di Napoli.
03 settembre 2000: i Papi Pio IX e Giovanni XXIII sono stati proclamati beati. ? stata una delle decisioni pi? contestate prese da Giovanni Paolo II. Una scelta, quella di mettere assieme il Papa del Sillabo e quello del Concilio Vaticano II, che ha creato forti malumori anche all'interno della stessa Chiesa.
03 settembre 2002: la Mostra del Cinema di Venezia premia un'opera britannica: "The Magdalene Sisters", di Peter Mullan, che si aggiudica il Leone d'Oro per il miglior film. Durissimo atto d'accusa contro la Chiesa, il film descrive la vita negli istituti religiosi di correzione per giovani donne, attivi nel Regno Unito fino al 1996. All'italiano Stefano Accorsi il premio per la migliore interpretazione maschile, vinto grazie alla sua partecipazione a "Un viaggio chiamato amore" del regista Michele Placido.
04 settembre 1998: nei dintorni di Locri (Reggio Calabria), dopo un sequestro durato nove mesi, ? liberata Alessandra Sgarella, l?imprenditrice rapita l?11 dicembre 1997 a Milano. Il ministro dell?Interno Giorgio Napolitano ha espresso grande soddisfazione, sottolineando anche l?impegno delle Forze di polizia. La famiglia e il magistrato che conduce l?inchiesta, Alberto Nobili, affermano che non ? stato pagato alcun riscatto.
PARLIAMONE
IL PREMIO LETTERARIO (2) LA SCELTA
L?estate ? quasi alla fine si tirano le somme dei premi artistici-letterari, chi lo ha vinto e chi lo ha perso e per quale motivo. Tutto inizia la prima settimana di luglio con il ?Premio Strega?, un premio che ha creato un periodo storico florido e nello stesso tempo ingannevole. Per gli Editori era un traguardo fino a quando hanno aperto gli occhi ed hanno capito. Perch? un?opera vi partecipasse necessitava essere presentata da due critici di fama, cos? accadeva che lo stesso critico avallava la partecipazione di almeno una ventina di opere. Ora non lo so di preciso ma credo che non sia cambiato niente sotto il sole.
Poeti e scrittori stanchi di essere vessati da questa o quella commissione che per un obolo vendeva l?anima (a me ? accaduto di partecipare ad un concorso letterario in cui in giuria c?erano quattro amici miei, ai quali a concorso finito domandai come mai un?opera che avevano recensito e presentato come ?denuncia sociale? non fosse stata presa in considerazione;uno di loro mi chiese meravigliato: ?perch? hai partecipato??, s?, risposi; non conoscendo la giuria, se avessi saputo che c?eravate voi non avrei inviato l?opera. Che cosa era accaduto? L?organizzatore aveva sottoposto al giudizio della giuria critica solo le dieci quindici opere che interessavano a lui per dare risalto ad un?eventuale pubblicazione e vendere con certezza.
A molti ? capitata la medesima cosa ed ha paura di partecipare a premi artistici -letterari che poi risultano onesti e brillanti nella loro sincerit?. Difficilmente vi propongo di partecipare a premi letterari sebbene arrivino inviti con preghiera di divulgazione, taccio perch? ignoro i nomi di coloro che lo hanno indetto e organizzato. Quest?anno ve ne ho proposti due: uno organizzato e seguito personalmente, l?altro perch? conosco l?organizzatore e gli altri membri della giuria; ecco il motivo per cui lo ri-propongo a pochi giorni dalla scadenza.
Il Premio ? bandito e organizzato dal Circolo Culturale "Mario Luzi" di Boccheggiano (GR), ? la prima edizione, deve farsi conoscere, perci? vi chiedo di partecipare con la certezza che le vostre opere saranno esaminate e siate certi che vincer? l?opera che veramente merita pi? delle altre.
Il concorso si articola in tre Sezioni:
? Sezione A ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, a tema libero;
? Sezione B ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, aventi per tema ?La Miniera? (in omaggio al territorio di Boccheggiano in passato ricco di aziende estrattive);
? Sezione C ? Poesia o racconto breve, editi o inediti, a tema libero o avente per argomento ?La Miniera?, riservata agli studenti di scuola elementare, media e superiore.
? Si pu? partecipare a pi? sezioni. Per maggiori chiarimenti rivolgetevi alla segreteria del Premio, dove vanno inviate anche gli elaborati che devono essere prodotti in 7 (sette) copie dattiloscritte, prive di firma ma contraddistinte da un motto, scelto dal concorrente, da riportare in calce ad ogni poesia o racconto presentato.
? Solo su una copia degli elaborati dovranno essere riportate le generalit? dell'autore, l'indirizzo, il numero di telefono (indicando anche l'operatore per i cellulari) e il proprio e-mail. Tale copia dovr? essere inserita in una busta chiusa con sopra trascritto lo stesso motto riportato in calce alle opere con le quali si concorre.
I partecipanti dovranno allegare anche un floppy disk contenente i files, che potranno in alternativa essere trasmessi via e-mail all'indirizzo s.a.santoro38@tiscali.it
? Nel plico va inclusa la domanda di partecipazione debitamente firmata e la ricevuta (o la fotocopia) di un contributo volontario di lettura di ? 10 da corrispondere per ogni sezione per la quale si concorre.
? Detto contributo va versato sul conto Postepay N. 4023 6004 0699 3313 intestato al Presidente del Premio, Santoro Salvatore Armando.
? Infine, vanno anche inserite n. 2 buste pre-affrancate con francobollo di ?posta prioritaria? gi? predisposte con l'indirizzo del concorrente che saranno utilizzate per l'invio del verbale finale della Giuria o per eventuali comunicazioni.
? Sar? gradita anche una breve biografia con evidenziato, il proprio curriculum personale, elencando i premi vinti in altri concorsi nazionali e le eventuali loro pubblicazioni.
? Gli elaborati vanno inviati a: Circolo Culturale ?Mario Luzi? Via Costa Ripida, 6 - 58020 BOCCHEGGIANO (GR)
? Al primo classificato della Sezione ?A?, Poesia e Narrativa a tema libero: quadro del pittore Dino Petri di Massa Marittima e Targa della Comunit? Montana della Colline Metallifere;
? Al primo classificato della Sezione ?B?, Poesia e Narrativa sul tema ?La Miniera?: ricamo artistico realizzato dalla Presidentessa dell' Associazione MO.I.CA. di Boccheggiano, Sig.ra Di Stefano Maria Antonia, e Targa della Comunit? Montana delle Colline Metallifere;
? Al secondo e terzo classificati di ognuna delle Sezioni ?A? e ?B?: Targa del Comune di Montieri e prodotti locali offerti dalla Sezione Soci Coop di Montieri o di altri operatori locali;
? Ai primi 5 segnalati di ogni sezione ?A? e ?B? e premiati a vario titolo: Targa del Comune di Montieri;
? Tutti i finalisti riceveranno anche un Diploma con la motivazione del premio assegnato.
PER LA SEZIONE C (studenti scuola elementare, media e superiore)
? Targa al primo classificato per ciascun ordine di scuola;
? diplomi al 2? e al 3? classificato.
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LA POESIA DELLA SETTIMANA
COME IL VENTO
di Flavio Zago
Flavio Zago, ? nato nel 1962, terzo di cinque fratelli, a Ronco Biellese, un paese sulle colline di Biella, dove vive. Dai primi anni di scuola scopre il gusto dello scrivere poesie. Muore il padre ed ? costretto ad interrompere bruscamente gli studi. Nel 1985 allestisce uno studio di registrazione,dove d? sfogo alla passione musicale e soffoca la malinconia che lentamente percorre la strada nell?anima. Nel 1994 s?innamora del tiro con l'arco e diventa agonista e poi istruttore. In tutti questi anni la produzione poetica ? lenta, ma costante. Non segue nessuna scuola poetica, ma si concede al momento, rispettando la libert? interiore che cresce giorno dopo giorno. Amo la semplicit? e ci? ricerca e trasmette nelle composizioni. Nel 2002, ha iniziato ad inviare i suoi lavori a questo e a quell?atro sito internetiano, rendendole pubbliche e dividendo col lettore quel forte senso di libert? che gli urge dentro e non capisce ancora a fondo.
Non afferra ancora che la libert? ? la capacit? dell'uomo di disporre della sua persona e d'una parte di beni sotto la protezione di leggi giuste, che l'uomo ha contribuito a fare e che egli contribuisce ad applicare. La libert? ? personale e reale, civile e politica. Dai tempi pi? remoti non ha mai cessato di crescere, come un albero, sul suolo privilegiato d'Europa, favorita dai progressi simultanei della cultura, della morale, della scienza e della tecnica. Essa ?, oggi pi? che mai, protetta da organismi e disposizioni di carattere internazionale. Altri progressi le sono ancora riservati per il futuro, secondo ogni apparenza, sotto l'egida di una solidariet? pi? larga e pi? stretta, nell'ambito di un universo che va anch?esso contraendosi. La libert? va considerata come un elemento, un fattore, un frutto, un effetto, una conseguenza del progresso, ed ogni vero progresso come un progresso della libert?. La libert? ? personale e reale. La libert? personale ? la capacit? di disporre della propria persona, senza autorizzazione di altri: di andare, di venire, d'impegnarsi, di ritrattarsi, d'esercitare una professione? (Afferma Giuseppe Selvaggi: ?La libert? ? ci? che ? gi? dentro di noi?). A partire da questa realt? semplice la libert? cresce come un albero dai molti rami, proprio da quel seme di maggio che ? tra noi; cresce, nella misura in cui si rinforza, e si rinforza nella misura che cresce, traendo dal suolo i succhi che la nutriscono, ma portando in s? il suo principio di vita; a mano a mano che cresce e la sua fronte si innalza verso il cielo, stende sempre pi? lontano la sua ombra benefica e la protezione che dispensa.
La vita del diritto ? in rapporto con le persone e le cose: con le persone che contraggono fra loro delle obbligazioni, molto spesso a proposito d?alcune cose che sono implicate dalle persone, nelle relazioni d?ordine giuridico che si allacciano, volontariamente o no, tra queste persone e se, la brezza che sussurra appena non ritrova le vecchie crepe, l?uomo non avverte la libert?, n? quella sociale, politica e nemmeno quella che bussa dentro di lui. Le persone sono ?soggetti? del diritto, le cose sono ?l'oggetto? di atti, di contratti, di transazioni, d'obbligazioni giuridiche.
La libert? di Flavio Zago, ? un vento che nel suo corso naturale e trionfale attraverso i secoli, ? passato e continua il suo passaggio protettore, quasi a voler dare quelle garanzie successive, che attraverso la sua Arte faccia diventare di materiale indistruttibile le grandi carte, le dichiarazioni di diritti, le costituzioni scritte. Le carte di libert?, concesse dapprima alle comunit? primarie, di citt? o di mestiere, che si sono allargate fino ad abbracciare degli insiemi pi? vasti:i ?paesi?, grandi e piccoli.
COME IL VENTO
di Flavio Zago
Il seme di maggio ? tra noi,
pi? avanti il suo cuore lo far? vegliare,
pi? in l? il suo orgoglio lo far? scoprire
e l?occhiuta betulla, sorridendo m?addormenter?.
Piccina mia, che guardi e non intendi
ascoltami, ti prego, non danzare sul mio cuore:
i tuoi capelli si poggiano sull?aria,
ma le bisacce colme, s?infrangono ai tuoi piedi.
La casa dei fiori non apre pi? le porte;
anche il sole deve entrare di soppiatto,
da fessure,
dove una brezza che sussurra appena,
ritrova vecchie crepe scure, dimenticate.
Ma n? sole n? fiore ti fanno signora
n? il futuro ti vede presente.
Solo qualche ricordo, qualche ruga sul mio muro,
qualche brivido che torna, e mi concedo.
Solo istanti. Gi?.
Solo.
Come vento, se ascolti,
come fremito di foglie la mia pelle,
al bisbiglio incauto che il tempo manda.
E come nube diventa goccia, il pensiero si fa lacrima.
Momenti. Anni. Anni, in quei momenti !
Poi, impietoso, il vento che porta,
porta via.
Protetto dal mio fiato umido, il seme si far? fecondo;
e, delle nuove radici, la giovane linfa,
lei no, non svaporer?.
Il Baricentro Mensile di critica artistica e letteraria
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Con l'augurio di una giornata serena in una uggiosa domenica d'agosto. Pace amici miei pace in ogni cuore l'auguro con tutto l'amore che posso, Reno
CHE BELLO SAREBBE STATO...
Che bello sarebbe stato il nostro amore
se la civetta non avesse cantato
se il gufo non avesse illuminato
la gallina chiacchiera che annunciava
le uova e queste non c?erano: burla.
La civetta cantava senza voglia
il gufo aveva le pile scariche
solo la gallina continuava la sua
canzone ma la seconda volta la luna
s?arrabbi? e illumin? a giorno le bugie
e il mio cuore smise di soffrire.
Cos? credeva; invece la gallina proseguiva
aveva imparato a memoria le parole del gufo
gli sbadigli degli orgasmi mancati della civetta
vestita di nero con la corona bianca
che ripete all?infinito solo a chi crede.
Che bello sarebbe stato il nostro amore
se la gallina avesse avuto cervello
se la civetta non avesse cantato tutta notte
se il gufo fosse rimasto nascosto per cercare
cibo: che bello sarebbe stato il nostro amore!
CHE BELLO SAREBBE STATO...
Che bello sarebbe stato il nostro amore
se la civetta non avesse cantato
se il gufo non avesse illuminato
la gallina chiacchiera che annunciava
le uova e queste non c?erano: burla.
La civetta cantava senza voglia
il gufo aveva le pile scariche
solo la gallina continuava la sua
canzone ma la seconda volta la luna
s?arrabbi? e illumin? a giorno le bugie
e il mio cuore smise di soffrire.
Cos? credeva; invece la gallina proseguiva
aveva imparato a memoria le parole del gufo
gli sbadigli degli orgasmi mancati della civetta
vestita di nero con la corona bianca
che ripete all?infinito solo a chi crede.
Che bello sarebbe stato il nostro amore
se la gallina avesse avuto cervello
se la civetta non avesse cantato tutta notte
se il gufo fosse rimasto nascosto per cercare
cibo: che bello sarebbe stato il nostro amore!
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Noi siamo rimasti a marzo o mi sbaglio? Quindi di Aprile non sapete ancora niente, oggi per pareggiare, visto che la salute ? sempre pi? altalenante allego anche maggio (le liriche sono brevi), se non le volete basta un click, oppure mi un replay ed io capisco che non volete pi? le mie poesie ed io mi ritiro in buon ordine. Grazie per la pazienza che avete con me, con il ringraziamento anche un abbraccio con tutto l?amore che posso, Reno
APRILE
Aprile, uggioso aprile,
novello amore sotto grigio cielo.
Abbraccio carnale eterno
nove aprile ritorna
d'amore lo scheletro.
Povero stanco amore
chi pu? resuscitare?
Lasso cuore desideroso
tomba solitaria e gelosa.
Come aprile rigermina la vita
a me vita venne nel rigoglio
della natura vita di mia vita
rubasti. Ora accogli spoglie
d'amore: il mio.
Sotto plumbeo cielo
uggiosa, eterna lagna
aprile,
ripeti
rinnovi
vita che natura beve.
A me, morte fanciulla nel cuore.
*********************
Continua la saga dedicata ai mesi dell?anno accodando i ringraziamenti pi? sentiti per l?attenzione che mi dedicate. Un abbraccio circolare con tutto l?amore che posso, Reno
MAGGIO
Scialba e ridente vanit? femmina
imita della natura la rosa
imprime nel fondo squallore
al fossile cuore.
L'ago e la zappa s'arenano.
Affila falce stancamente
ansioso attende che sole
frutto nel solco maturi.
Femmina scialba imita
dalla natura la rosa.
Solo stanca campana a sera
annulla pallida vanit?.
Del Creato trovo l'immensit?
? - Reno Bromuro (da Il vaso di cristallo ? edizione A.I.A. 1982)
APRILE
Aprile, uggioso aprile,
novello amore sotto grigio cielo.
Abbraccio carnale eterno
nove aprile ritorna
d'amore lo scheletro.
Povero stanco amore
chi pu? resuscitare?
Lasso cuore desideroso
tomba solitaria e gelosa.
Come aprile rigermina la vita
a me vita venne nel rigoglio
della natura vita di mia vita
rubasti. Ora accogli spoglie
d'amore: il mio.
Sotto plumbeo cielo
uggiosa, eterna lagna
aprile,
ripeti
rinnovi
vita che natura beve.
A me, morte fanciulla nel cuore.
*********************
Continua la saga dedicata ai mesi dell?anno accodando i ringraziamenti pi? sentiti per l?attenzione che mi dedicate. Un abbraccio circolare con tutto l?amore che posso, Reno
MAGGIO
Scialba e ridente vanit? femmina
imita della natura la rosa
imprime nel fondo squallore
al fossile cuore.
L'ago e la zappa s'arenano.
Affila falce stancamente
ansioso attende che sole
frutto nel solco maturi.
Femmina scialba imita
dalla natura la rosa.
Solo stanca campana a sera
annulla pallida vanit?.
Del Creato trovo l'immensit?
? - Reno Bromuro (da Il vaso di cristallo ? edizione A.I.A. 1982)
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
La saga dei mesi ? al giro di boa, andiamo verso la fine e sono certo che respirerete a pieni polmoni sapendo che un uomo, tutti i giorni impone le sue liriche (?) e lo fa perch? queste lo riportano indietro cogli anni e ricorda con serenit? il dolore sopportato, la gioia vissuta insieme ai vostri commenti sempre piacevoli da leggere, specialmente quando qualcuno ? toccante ed energico. Vi ringrazio con tutto l?amore che posso e vi do appuntamento a domani, Reno
LUGLIO
Speranza gioiosa con fiore di carne
cuore traboccante porti tra le braccia
il domani, a me tristezza e delusione.
Attesa d'affanno vagheggiata
svuota massimamente il cuore
che chiuso in solitudine vede
un mulo due piedi e un pallone.
Ragioni coi piedi come luglio
come tutti in quest'aria putrida
che uccide, affossa, distrugge.
Lungo le rive del Tammaro, all'ombra
dei pioppi fossi rimasto ad ascoltare
l'"a solo" delle cicale, l'arpeggio
delle acque, e dissetarmi alla fonte
nascosta tra i lecci, vicino al mulino
in compagnia dei pesci a rincorre sogni.
Ma venisti e Greppia sorrise
illuminando l'intera nebulosa.
Pi? bello parve il Tirreno
quella luminosa sera del due.
Tu risvegliavi sogni pi? arditi,
per un attimo lungo le rive
del Tammaro ritorn? mio cuore.
Ma come luglio
torrido afoso accecante sei
nemmeno la fonte tra i lecci
potr? dissetarmi.
Potresti riportarmi lungo le rive
del Tammaro, tra pioppi e lecci
per disseppellire fanciullezza,
se lasciassi la sfera
e adoperassi il cervello.
LUGLIO
Speranza gioiosa con fiore di carne
cuore traboccante porti tra le braccia
il domani, a me tristezza e delusione.
Attesa d'affanno vagheggiata
svuota massimamente il cuore
che chiuso in solitudine vede
un mulo due piedi e un pallone.
Ragioni coi piedi come luglio
come tutti in quest'aria putrida
che uccide, affossa, distrugge.
Lungo le rive del Tammaro, all'ombra
dei pioppi fossi rimasto ad ascoltare
l'"a solo" delle cicale, l'arpeggio
delle acque, e dissetarmi alla fonte
nascosta tra i lecci, vicino al mulino
in compagnia dei pesci a rincorre sogni.
Ma venisti e Greppia sorrise
illuminando l'intera nebulosa.
Pi? bello parve il Tirreno
quella luminosa sera del due.
Tu risvegliavi sogni pi? arditi,
per un attimo lungo le rive
del Tammaro ritorn? mio cuore.
Ma come luglio
torrido afoso accecante sei
nemmeno la fonte tra i lecci
potr? dissetarmi.
Potresti riportarmi lungo le rive
del Tammaro, tra pioppi e lecci
per disseppellire fanciullezza,
se lasciassi la sfera
e adoperassi il cervello.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
AGOSTO
Agosto,
congiungi la sposa al Padre,
al Figlio Martire per noi,
mentre Angeli cantano Osanna
cori festanti al mio cuore.
Sposa, Madre e Sorella passasti,
al cielo assurgendo, per l'anima
inoltrandoti pei meandri, crepacci,
ferite, mano leggera posasti.
Nel fondo mettesti pargolo ricciuto:
Gianpiero, Lia gi? c'era e in compagnia.
Non sete, non tremitio d'invidia
al labbro che non conobbe sorriso.
Notti deliranti senza stelle
luna, anima senza luce, scavata
da solchi profondi, trenod?a
per il chiesto e non avuto
sposa dell'anima, prima.
Improvvisamente
congiungendoti al Padre e Sposo e Figlio
passasti o Vergine sui solchi dell'anima
posasti mano lieve impercettibile.
Risorsi agosto,
tra le braccia eternamente
stretti finch? vita m'? data
Gianpiero, gli atri gi? c'erano.
Agosto,
congiungi la sposa al Padre,
al Figlio Martire per noi,
mentre Angeli cantano Osanna
cori festanti al mio cuore.
Sposa, Madre e Sorella passasti,
al cielo assurgendo, per l'anima
inoltrandoti pei meandri, crepacci,
ferite, mano leggera posasti.
Nel fondo mettesti pargolo ricciuto:
Gianpiero, Lia gi? c'era e in compagnia.
Non sete, non tremitio d'invidia
al labbro che non conobbe sorriso.
Notti deliranti senza stelle
luna, anima senza luce, scavata
da solchi profondi, trenod?a
per il chiesto e non avuto
sposa dell'anima, prima.
Improvvisamente
congiungendoti al Padre e Sposo e Figlio
passasti o Vergine sui solchi dell'anima
posasti mano lieve impercettibile.
Risorsi agosto,
tra le braccia eternamente
stretti finch? vita m'? data
Gianpiero, gli atri gi? c'erano.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
Miei carissimi amici, siete appena ritornati dalle meritate vacanze estive, avrete fatto nuove conoscenze, fatevi ricordare dai nuovi amici regalando una bellissima Antologia con poesie dei poeti pi? in auge in questo periodo,
AA. VV.
CANTI OLTRE LA RETE 2
Antologia poetica
PREMIO POETA DELL?ANNO 2005
RENATO MILLERI (REMIL)
A cura di Reno Bromuro
NonSoloParole EDIZIONI
Quarta di copertina
Poesie di
Enrico Besso ? Daniela Durante (Poetica) ? Rosanna Spina ? Giorgio Bonin ? Daniela Costantini ? Alberto Sbardella - Anna Salvati ? Marisa Cordioli ? Mario Robusti ? Enrica Paresce ? Paola Monadi ? Ileana Bellantoni ? Ettore Lomaglio Silvestri ? Giovanno Greco ? Daniela Adamo ? Gian Paolo Grattarola ? Michele Vaccaro - Gianfranco Proietti - Gabriella Maddalena Macidi - Nicola Nori - Luca Ferrari - Roberto Morpurgo - Leandro Evangelista - Giuseppe Polimeni
Profilo di Remil
Renato Milleri in arte Remil, era nato a Roma il 1 giugno 1947 ed ha fondato la sua poesia (che si ostinava a chiamare ?prosa poetica?) sulla ricerca analitica del proprio io e le ?turbe? che seguono l?uomo dall?infanzia.
Ha detto Lorenzo de Ninis della poesia di Remil: ?? una ventata di vita, sospesa tra sogno e realt?, mi ha spinto indietro nel tempo a rivedere la mia esistenza. Mi ha impressionato la freschezza dei suoi versi e, dietro l?apparente semplicit?, la profondit? dei pensieri e dei sentimenti espressi con immagini sinestetiche che ci avvolgono e ci fanno penetrare nel mondo presente-lontano-sereno-inquieto dell?uomo Remil (ma non solo lui). Spazio e tempo si fondono nel tentativo di spiegare a se stesso e agli altri l?arcano della realt?, della vita (la nostra citt? violenta), che si regge sulle ali dell?amore, del desiderio, del sogno, della solitudine, del conformismo, dell?ingiustizia. Tutto ? permeato da una tristezza esistenziale che porta il poeta ad accettare l?ineluttabilit? del vivere?
PREZZO ? 10,00
Per riceverla ?La soluzione migliore come da ultma mail ? fare acquisti tramite www.365bookmark.it per i seguenti motivi:
1. se si iscrivono per la prima volta fino al 10 settembre, hanno diritto a 12.00 euro di bonus, indipendentemente dalla casa editrice dove effettueranno gli acquisti. E questo vale pi? di uno sconto.
2. acquistando almeno due titoli dalla vetrina di uno stesso editore, si ha diritto ad un terzo titolo omaggio (a scelta dell'editore)
inoltre, per acquisti di una certa consistenza, almeno di 10/15 copie, si puo' fare l'ordine direttamente all'editore
usufruendo dello sconto riservato agli autori secondo la scaletta di seguito specificata:
fino a 20 copie sconto 10%
da 21 a 30 copie sconto 20%
oltre le 31 copie sconto del 30%
ordinando almeno 20 copie, non ci sono spese di trasporto (nel senso che sono a carico nostro) e il pagamento viene effettuato NON in contrassegno ma con bonifico bancaro sul conto
NonSoloParole.com Edizioni
Via Casa Coppola, 64 ? 80040 Pollena Trocchia (NA)
C/C n? 10144464
ABI 02008
CAB 40090
CIN J
Presso UNICREDIT BANCA Agenzia di Portici
Via Galileo Galilei ? 80055 Portici (Napoli)
*******************************
AA. VV.
CANTI OLTRE LA RETE 2
Antologia poetica
PREMIO POETA DELL?ANNO 2005
RENATO MILLERI (REMIL)
A cura di Reno Bromuro
NonSoloParole EDIZIONI
Quarta di copertina
Poesie di
Enrico Besso ? Daniela Durante (Poetica) ? Rosanna Spina ? Giorgio Bonin ? Daniela Costantini ? Alberto Sbardella - Anna Salvati ? Marisa Cordioli ? Mario Robusti ? Enrica Paresce ? Paola Monadi ? Ileana Bellantoni ? Ettore Lomaglio Silvestri ? Giovanno Greco ? Daniela Adamo ? Gian Paolo Grattarola ? Michele Vaccaro - Gianfranco Proietti - Gabriella Maddalena Macidi - Nicola Nori - Luca Ferrari - Roberto Morpurgo - Leandro Evangelista - Giuseppe Polimeni
Profilo di Remil
Renato Milleri in arte Remil, era nato a Roma il 1 giugno 1947 ed ha fondato la sua poesia (che si ostinava a chiamare ?prosa poetica?) sulla ricerca analitica del proprio io e le ?turbe? che seguono l?uomo dall?infanzia.
Ha detto Lorenzo de Ninis della poesia di Remil: ?? una ventata di vita, sospesa tra sogno e realt?, mi ha spinto indietro nel tempo a rivedere la mia esistenza. Mi ha impressionato la freschezza dei suoi versi e, dietro l?apparente semplicit?, la profondit? dei pensieri e dei sentimenti espressi con immagini sinestetiche che ci avvolgono e ci fanno penetrare nel mondo presente-lontano-sereno-inquieto dell?uomo Remil (ma non solo lui). Spazio e tempo si fondono nel tentativo di spiegare a se stesso e agli altri l?arcano della realt?, della vita (la nostra citt? violenta), che si regge sulle ali dell?amore, del desiderio, del sogno, della solitudine, del conformismo, dell?ingiustizia. Tutto ? permeato da una tristezza esistenziale che porta il poeta ad accettare l?ineluttabilit? del vivere?
PREZZO ? 10,00
Per riceverla ?La soluzione migliore come da ultma mail ? fare acquisti tramite www.365bookmark.it per i seguenti motivi:
1. se si iscrivono per la prima volta fino al 10 settembre, hanno diritto a 12.00 euro di bonus, indipendentemente dalla casa editrice dove effettueranno gli acquisti. E questo vale pi? di uno sconto.
2. acquistando almeno due titoli dalla vetrina di uno stesso editore, si ha diritto ad un terzo titolo omaggio (a scelta dell'editore)
inoltre, per acquisti di una certa consistenza, almeno di 10/15 copie, si puo' fare l'ordine direttamente all'editore
usufruendo dello sconto riservato agli autori secondo la scaletta di seguito specificata:
fino a 20 copie sconto 10%
da 21 a 30 copie sconto 20%
oltre le 31 copie sconto del 30%
ordinando almeno 20 copie, non ci sono spese di trasporto (nel senso che sono a carico nostro) e il pagamento viene effettuato NON in contrassegno ma con bonifico bancaro sul conto
NonSoloParole.com Edizioni
Via Casa Coppola, 64 ? 80040 Pollena Trocchia (NA)
C/C n? 10144464
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Presso UNICREDIT BANCA Agenzia di Portici
Via Galileo Galilei ? 80055 Portici (Napoli)
*******************************
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
05 settembre 2002: nel cuore della notte, Alle 03,21, una scossa dell'ottavo grado della scala Mercalli fa tremare la terra a Palermo. La gente si riversa nelle strade. Molti gli edifici lesi, ma i pi? malandati crolleranno nei giorni seguenti, quando le scosse si ripeteranno. Tre anziani moriranno di infarto.
06 settembre 2004: ? effettuato il primo trapianto con cellule staminali, ? il primo del genere al mondo, ? eseguito nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia. Le cellule che hanno guarito il bimbo di cinque anni affetto da talassemia sono state prelevate dal cordone ombelicale dei suoi due fratelli gemelli nati in aprile, quindi moltiplicate in laboratorio e infine trapiantate.
07 settembre 2001: durante un'udienza della Commissione parlamentare incaricata di far luce sui giorni di guerriglia urbana durante il vertice G8 a Genova, il ministro Scajola ammette che la Polizia e gli Interni non hanno gestito al meglio la situazione. Il documento finale della Commissione sar? approvato dal Governo, tra le polemiche, il 20 settembre.
08 settembre 1977: le dimissioni di Zamberletti, sottosegretario agli interni, sono accettate dal consiglio dei ministri in relazione alle rivelazioni sullo scandalo della ricostruzione in Friuli. Il segretario di Giuseppe Zamberletti, nominato dopo il terremoto commissario straordinario, era stato, infatti, arrestato il 26 agosto con l'accusa di truffa.
09 settembre 2003: dopo i gravi episodi di aggressione a persone da parte di cani feroci, gli ultimi dei quali accaduti nel corso dell'estate, Girolamo Sirchia, ministro della Sanit?, firma un'ordinanza urgente che vieta: l'addestramento di cani di razza pitbull e di cani di qualunque altra razza, che esalti la potenziale pericolosit? degli animali; le selezioni e gli incroci tra razze di cani in modo da svilupparne l'aggressivit?; la sottoposizione di cani a trattamenti doping.
10 settembre 2000: a Soverato, in provincia di Catanzaro, un torrente ha distrutto un camping che ospitava disabili e volontari dell'Unitalsi. Sono morte dodici persone.
11 settembre 2004: la Sessantunesima Mostra del Cinema di Venezia premia con il Leone d'Oro il film "Vera Drake", del regista inglese Mike Leigh, che racconta la storia di una donna inglese che pratica aborti clandestini a Londra nel periodo post-bellico, e che ? valso alla protagonista Imelda Staunton la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; il Leone d'Argento va a "Il mare dentro" del regista cileno-spagnolo Alejandro Amenabar; il Premio Speciale per la Regia ? andato a "Binjip Ferro 3" del coreano Kim Ki-duk. Nessun premio per il film italiano"Le chiavi di casa"di Gianni Amelio, nonostante il riscontro di pubblico e critica.
PARLIAMONE
CONOSCIAMO L?ITALIA
SAN MAURO PASCOLI
San Mauro Pascoli ? conosciuto oltre che come paese natale del Poeta Giovanni Pascoli anche come centro calzaturiero dell'alta moda. Vicino, a solo otto chilometri, c?? San Mauro Mare che racchiude un mondo tutto da scoprire, lungo la costa e all'interno si possono esplorare tesori d'arte ed esuberanti scorci di natura, citt? antiche e piccoli paesi arroccati sulle pendici dell'Appennino. Verso l'entroterra, San Mauro Pascoli, con il piccolo museo ?Casa Pascoli? e la fattoria ?La Torre?, immersa nella placida campagna che ispir? il Poeta.
Ogni gioved? mattina si fa un?escursione nei ?Luoghi Pascoliani? con trasporto, ingressi e visite guidate interamente gratuite. Meritano un?escursione alla scoperta di testimonianze d'arte e cultura i millenari centri storici di Bologna, Ravenna, Rimini, Urbino, Faenza e San Marino.
Tutte mete straordinarie per ?viaggi dietro l'angolo?. Inoltre nel periodo estivo l?Ufficio Turistico Comunale offre ai suoi ospiti la possibilit? di visitare piccoli borghi, meno noti ma molto caratteristici, con escursioni settimanali gratuite.
La cappella della Madonna dell?Acqua
La cappella della Madonna dell?Acqua una chiesetta, che ospita, oggi, due lapidi dedicate ai Caduti, vanta origini secolari; pare sia stata costruita nel 1616 per conto del Vicario Vescovo di Rimini. Giovanni Pascoli am? molto questo piccolo edificio, che consol? il dolore di sua madre. Cos? scrisse agli amici sanmauresi nel maggio 1897: ?...e l'ospite saluter? commosso il mio mondo ideale che ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centro la chiesuola della Madonna dell'Acqua e il camposanto fosco di cipressi...?.
L?ex Chiesa di San Sebastiano, una minuscola costruzione situata nel cuore dell'abitato comunale, di fronte al Palazzo del Municipio. L'edificio, sembra risalga alla seconda met? del XVIII secolo, in origine svolgeva funzioni di chiesetta-oratorio per il vicino convento delle Orsoline.
Il Palazzo del Municipio ? un Palazzo settecentesco acquistato nel 1874 all'asta pubblica presso l'Intendenza di Finanza, dopo essere stato confiscato al Papato con l'unit? d'Italia; originariamente, nel periodo estivo, vi alloggiano le Celibate Orsoline di Rimini.
Villa Torlonia, La Torre (di cui parla il Poeta) ? situata all'estremo limite di San Mauro,al centro di quelli che furono i possedimenti rurali di propriet? dei Torlonia, un tempo amministrati dal padre del Poeta, che proprio da quel punto vide tornare il 10 agosto 1867 la fedele ?cavallina storna? che riportava a casa il padre, assassinato da sconosciuti al rientro dal mercato di Cesena.
A San Mauro funziona anche l?industria, che nel corso dell'anno organizza: A Giugno:IL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA ?Giovanni Pascoli? in lingua e dialetto, Premio Biennale alla carriera.
A Luglio: il Concorso Internazionale per giovani stilisti ?UN TALENTO PER LA SCARPA?.
10 Agosto: il PROCESSO PASCOLI.
07 Dicembre: appuntamento con la STORIA LOCALE.
Per realizzare le attivit? suddette, si sono raccolte le migliori forze cittadine. Insieme all?Amministrazione Comunale, infatti, figurano come soci fondatori le principali industrie sanmauresi. L?impresa principale, nella quale l?amministrazione comunale ? impegnata, ? la costituzione di un museo della calzatura da realizzare a Villa Torlonia, dove il comitato calzaturiero possa mostrare e conservare testimonianze di quella che ? la sua maggiore attivit?: l?industria calzaturiera.
Casa Pascoli ? monumento nazionale dal 1924. All'esterno, un bel giardino con alcune delle piante menzionate dal poeta nelle sue poesie e al centro del giardino su un plinto di pietra calcarea il busto bronzeo dedicato al Lui.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
SUL PRATO DEI DESIDERI
di Eleonora Ruffo Giordani
Eleonora Ruffo Giordani ? nata in una sera di primavera, l'aria profumava di zagara e di tuberose, in un piccolo centro dell?Isola del sole, questo il motivo della sua solarit?. Si pensava che non sarebbe vissuta e invece vive. Eccome se vive! Vive perch? deve scrivere, cantare la vita: mistero meraviglioso che merita di essere vissuta. La vita che ? un libro che vale la pena leggere fino in fondo.
Com?? bello leggerlo, mentre ? aperto nell?infinito, dove ? il vento che gira le pagine, perch? lei possa amare con la stessa intensit? dell?aria. Lei che ha per motto: ?La mia libert? si chiama perdono, perch? ha spezzato le catene che mi tenevano prigioniera in risentiti ricordi che m'intristivano?; perci? nonostante il grigiore del mondo: spera, vive, canta e trasfigura la realt? della vita in scintillante poesia, avvolta nel pi? caldo sole che lo spirito possa desiderare.
L'elemento fondamentale della Poesia, gi? dai primordi, ? il ritmo; esso ?, come lo ha definito D'Annunzio ?il cuore della lirica?. Esso ? l'elemento che pi? intensamente ed immediatamente influisce sul lettore, perch? ha un'azione diretta sia sul corpo sia sulle emozioni. La poesia ? la vita organica stessa perch? ? basata su vari ritmi: il ritmo della respirazione, delle pulsazioni, dei vari movimenti muscolari; il ritmo dell'attivit? e del riposo, delle diverse funzioni fisiologiche, per non parlare dei pi? sottili vibratori della cellula, d?ogni molecola, e di ciascun atomo.
La lirica di questa settimana non incanta solo per il ritmo, ma come Nicolas Poussin imprime sulla carta con pennellate di parole il paesaggio concepito dalla fantasia per far penetrare il messaggio nell'anima e avvolgerla in quell'alone di serenit? e di pace, che le parole evocano.
Eccolo il quadro che prende forma e incanta, come il Poeta vuole che sia, le parole divengono pennellate, prima solo accennate come quelle dei ?macchiaoli? brune e del colore della Terra per illuminarsi di quel sole caldo e sincero che filtra da ogni verso, proprio come la pensava Van Gogh: ?tutti gli elementi iconografici legano il tema dell?espressione poetica e della vita? Il significato simbolico si sviluppa e insegna a camminare; il significato essenziale della lirica apre le porte della mente, per purificarla da tutte le preoccupazioni che il vivere attuale comporta, e prepararla all?accoglienza delle immagini successive, con una ricchezza di simboli particolari.
Il metodo usato da Eleonora, pu? essere considerato un processo di sublimazione, poich? il soggetto porta alla superficie immagini scaturite dalla profondit? dell??Io? creativo, per essere sottoposte all?osservazione del ?S?? razionale, trasformandole per renderle benefiche e poi procedere fino alla vetta per cogliere ?l?Essenza dell?amore?. Quanto ho affermato ? scaturito dai significati e dal simbolismo, che il Poeta ha cercato di identificare con l?umanit?.
Il compito del Poeta ? quello di smascherare le vanit? che possono albergare nell'animo umano, seguendo la via della riflessione, e del sentimento che ? interpretato da ciascuno a modo suo, lontano da qualsiasi realt? e da qualsiasi coscienza del vivere.
Questa riflessione s?insinua acuta e sottile da per tutto scomponendo ogni immagine del sentimento, ogni finzione ideale, ogni apparenza della realt?, ogni illusione. Tutti i fenomeni, sono illusori e la ragione ci sfugge, inesplicabile. Manca alla nostra conoscenza del mondo e di noi stessi quel valore obiettivo che comunemente presumiamo di attribuirle.
Eleonora in questa nuova visione della realt? verifica lo scontro tra l'illusione e la riflessione, che scompone le costruzioni lasciando gli effetti nei differenti approcci con la realt?.
Lirica di grande spessore poetico, la ricchezza giocosa delle metafore la rendono gradevole al lettore che pu? anche scorgere un pizzico di ambiguit?. Le liriche si presenta sotto forma di ballate, altrimenti non potrebbe essere considerata, visto il tema trattato.
SUL PRATO DEI DESIDERI
di Eleonora Ruffo Giordani
Sul prato dei desideri
carezze di luna fragranze di cielo
Nel buio dei pensieri
un ibiscus appassiona col suo olezzo
il sentimento mi sfiora
un volo improvviso avviso di presagio.
La porta ? socchiusa
un ceppo di legno sotto la finestra
risento la sua voce le poesie
la commozione serra la gola
pace avvolge l'esistenza.
E' ferragosto!
Aleggia ripugnante la morte
nella Vita essenza del fondamento
la fine ? lontana anni luce.
Dietro il cancello una zingara sorride
e vorrebbe predirmi il futuro: "No!"
faccio cenno con la mano
I fuochi d'estate segni di attesa
nel fal? dell'amore giochi di stelle
un'ombra sul fato stillato di gocce
di speranza cantano Amore all'amore.
La brezza m'accarezza abbraccio improvviso
dei miei Gracchi tenerezza mi avvolge,
stretta tra le loro braccia
piango rido bimba e madre.
Foto immortala il momento
intuisco la strada, m'avvio
nel buio della sera Amore oltre la morte
Vita e non balocco, dolcezza della mia esistenza.
(da "Fiori d'anima")
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
05 settembre 2002: nel cuore della notte, Alle 03,21, una scossa dell'ottavo grado della scala Mercalli fa tremare la terra a Palermo. La gente si riversa nelle strade. Molti gli edifici lesi, ma i pi? malandati crolleranno nei giorni seguenti, quando le scosse si ripeteranno. Tre anziani moriranno di infarto.
06 settembre 2004: ? effettuato il primo trapianto con cellule staminali, ? il primo del genere al mondo, ? eseguito nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia. Le cellule che hanno guarito il bimbo di cinque anni affetto da talassemia sono state prelevate dal cordone ombelicale dei suoi due fratelli gemelli nati in aprile, quindi moltiplicate in laboratorio e infine trapiantate.
07 settembre 2001: durante un'udienza della Commissione parlamentare incaricata di far luce sui giorni di guerriglia urbana durante il vertice G8 a Genova, il ministro Scajola ammette che la Polizia e gli Interni non hanno gestito al meglio la situazione. Il documento finale della Commissione sar? approvato dal Governo, tra le polemiche, il 20 settembre.
08 settembre 1977: le dimissioni di Zamberletti, sottosegretario agli interni, sono accettate dal consiglio dei ministri in relazione alle rivelazioni sullo scandalo della ricostruzione in Friuli. Il segretario di Giuseppe Zamberletti, nominato dopo il terremoto commissario straordinario, era stato, infatti, arrestato il 26 agosto con l'accusa di truffa.
09 settembre 2003: dopo i gravi episodi di aggressione a persone da parte di cani feroci, gli ultimi dei quali accaduti nel corso dell'estate, Girolamo Sirchia, ministro della Sanit?, firma un'ordinanza urgente che vieta: l'addestramento di cani di razza pitbull e di cani di qualunque altra razza, che esalti la potenziale pericolosit? degli animali; le selezioni e gli incroci tra razze di cani in modo da svilupparne l'aggressivit?; la sottoposizione di cani a trattamenti doping.
10 settembre 2000: a Soverato, in provincia di Catanzaro, un torrente ha distrutto un camping che ospitava disabili e volontari dell'Unitalsi. Sono morte dodici persone.
11 settembre 2004: la Sessantunesima Mostra del Cinema di Venezia premia con il Leone d'Oro il film "Vera Drake", del regista inglese Mike Leigh, che racconta la storia di una donna inglese che pratica aborti clandestini a Londra nel periodo post-bellico, e che ? valso alla protagonista Imelda Staunton la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; il Leone d'Argento va a "Il mare dentro" del regista cileno-spagnolo Alejandro Amenabar; il Premio Speciale per la Regia ? andato a "Binjip Ferro 3" del coreano Kim Ki-duk. Nessun premio per il film italiano"Le chiavi di casa"di Gianni Amelio, nonostante il riscontro di pubblico e critica.
PARLIAMONE
CONOSCIAMO L?ITALIA
SAN MAURO PASCOLI
San Mauro Pascoli ? conosciuto oltre che come paese natale del Poeta Giovanni Pascoli anche come centro calzaturiero dell'alta moda. Vicino, a solo otto chilometri, c?? San Mauro Mare che racchiude un mondo tutto da scoprire, lungo la costa e all'interno si possono esplorare tesori d'arte ed esuberanti scorci di natura, citt? antiche e piccoli paesi arroccati sulle pendici dell'Appennino. Verso l'entroterra, San Mauro Pascoli, con il piccolo museo ?Casa Pascoli? e la fattoria ?La Torre?, immersa nella placida campagna che ispir? il Poeta.
Ogni gioved? mattina si fa un?escursione nei ?Luoghi Pascoliani? con trasporto, ingressi e visite guidate interamente gratuite. Meritano un?escursione alla scoperta di testimonianze d'arte e cultura i millenari centri storici di Bologna, Ravenna, Rimini, Urbino, Faenza e San Marino.
Tutte mete straordinarie per ?viaggi dietro l'angolo?. Inoltre nel periodo estivo l?Ufficio Turistico Comunale offre ai suoi ospiti la possibilit? di visitare piccoli borghi, meno noti ma molto caratteristici, con escursioni settimanali gratuite.
La cappella della Madonna dell?Acqua
La cappella della Madonna dell?Acqua una chiesetta, che ospita, oggi, due lapidi dedicate ai Caduti, vanta origini secolari; pare sia stata costruita nel 1616 per conto del Vicario Vescovo di Rimini. Giovanni Pascoli am? molto questo piccolo edificio, che consol? il dolore di sua madre. Cos? scrisse agli amici sanmauresi nel maggio 1897: ?...e l'ospite saluter? commosso il mio mondo ideale che ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centro la chiesuola della Madonna dell'Acqua e il camposanto fosco di cipressi...?.
L?ex Chiesa di San Sebastiano, una minuscola costruzione situata nel cuore dell'abitato comunale, di fronte al Palazzo del Municipio. L'edificio, sembra risalga alla seconda met? del XVIII secolo, in origine svolgeva funzioni di chiesetta-oratorio per il vicino convento delle Orsoline.
Il Palazzo del Municipio ? un Palazzo settecentesco acquistato nel 1874 all'asta pubblica presso l'Intendenza di Finanza, dopo essere stato confiscato al Papato con l'unit? d'Italia; originariamente, nel periodo estivo, vi alloggiano le Celibate Orsoline di Rimini.
Villa Torlonia, La Torre (di cui parla il Poeta) ? situata all'estremo limite di San Mauro,al centro di quelli che furono i possedimenti rurali di propriet? dei Torlonia, un tempo amministrati dal padre del Poeta, che proprio da quel punto vide tornare il 10 agosto 1867 la fedele ?cavallina storna? che riportava a casa il padre, assassinato da sconosciuti al rientro dal mercato di Cesena.
A San Mauro funziona anche l?industria, che nel corso dell'anno organizza: A Giugno:IL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA ?Giovanni Pascoli? in lingua e dialetto, Premio Biennale alla carriera.
A Luglio: il Concorso Internazionale per giovani stilisti ?UN TALENTO PER LA SCARPA?.
10 Agosto: il PROCESSO PASCOLI.
07 Dicembre: appuntamento con la STORIA LOCALE.
Per realizzare le attivit? suddette, si sono raccolte le migliori forze cittadine. Insieme all?Amministrazione Comunale, infatti, figurano come soci fondatori le principali industrie sanmauresi. L?impresa principale, nella quale l?amministrazione comunale ? impegnata, ? la costituzione di un museo della calzatura da realizzare a Villa Torlonia, dove il comitato calzaturiero possa mostrare e conservare testimonianze di quella che ? la sua maggiore attivit?: l?industria calzaturiera.
Casa Pascoli ? monumento nazionale dal 1924. All'esterno, un bel giardino con alcune delle piante menzionate dal poeta nelle sue poesie e al centro del giardino su un plinto di pietra calcarea il busto bronzeo dedicato al Lui.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
SUL PRATO DEI DESIDERI
di Eleonora Ruffo Giordani
Eleonora Ruffo Giordani ? nata in una sera di primavera, l'aria profumava di zagara e di tuberose, in un piccolo centro dell?Isola del sole, questo il motivo della sua solarit?. Si pensava che non sarebbe vissuta e invece vive. Eccome se vive! Vive perch? deve scrivere, cantare la vita: mistero meraviglioso che merita di essere vissuta. La vita che ? un libro che vale la pena leggere fino in fondo.
Com?? bello leggerlo, mentre ? aperto nell?infinito, dove ? il vento che gira le pagine, perch? lei possa amare con la stessa intensit? dell?aria. Lei che ha per motto: ?La mia libert? si chiama perdono, perch? ha spezzato le catene che mi tenevano prigioniera in risentiti ricordi che m'intristivano?; perci? nonostante il grigiore del mondo: spera, vive, canta e trasfigura la realt? della vita in scintillante poesia, avvolta nel pi? caldo sole che lo spirito possa desiderare.
L'elemento fondamentale della Poesia, gi? dai primordi, ? il ritmo; esso ?, come lo ha definito D'Annunzio ?il cuore della lirica?. Esso ? l'elemento che pi? intensamente ed immediatamente influisce sul lettore, perch? ha un'azione diretta sia sul corpo sia sulle emozioni. La poesia ? la vita organica stessa perch? ? basata su vari ritmi: il ritmo della respirazione, delle pulsazioni, dei vari movimenti muscolari; il ritmo dell'attivit? e del riposo, delle diverse funzioni fisiologiche, per non parlare dei pi? sottili vibratori della cellula, d?ogni molecola, e di ciascun atomo.
La lirica di questa settimana non incanta solo per il ritmo, ma come Nicolas Poussin imprime sulla carta con pennellate di parole il paesaggio concepito dalla fantasia per far penetrare il messaggio nell'anima e avvolgerla in quell'alone di serenit? e di pace, che le parole evocano.
Eccolo il quadro che prende forma e incanta, come il Poeta vuole che sia, le parole divengono pennellate, prima solo accennate come quelle dei ?macchiaoli? brune e del colore della Terra per illuminarsi di quel sole caldo e sincero che filtra da ogni verso, proprio come la pensava Van Gogh: ?tutti gli elementi iconografici legano il tema dell?espressione poetica e della vita? Il significato simbolico si sviluppa e insegna a camminare; il significato essenziale della lirica apre le porte della mente, per purificarla da tutte le preoccupazioni che il vivere attuale comporta, e prepararla all?accoglienza delle immagini successive, con una ricchezza di simboli particolari.
Il metodo usato da Eleonora, pu? essere considerato un processo di sublimazione, poich? il soggetto porta alla superficie immagini scaturite dalla profondit? dell??Io? creativo, per essere sottoposte all?osservazione del ?S?? razionale, trasformandole per renderle benefiche e poi procedere fino alla vetta per cogliere ?l?Essenza dell?amore?. Quanto ho affermato ? scaturito dai significati e dal simbolismo, che il Poeta ha cercato di identificare con l?umanit?.
Il compito del Poeta ? quello di smascherare le vanit? che possono albergare nell'animo umano, seguendo la via della riflessione, e del sentimento che ? interpretato da ciascuno a modo suo, lontano da qualsiasi realt? e da qualsiasi coscienza del vivere.
Questa riflessione s?insinua acuta e sottile da per tutto scomponendo ogni immagine del sentimento, ogni finzione ideale, ogni apparenza della realt?, ogni illusione. Tutti i fenomeni, sono illusori e la ragione ci sfugge, inesplicabile. Manca alla nostra conoscenza del mondo e di noi stessi quel valore obiettivo che comunemente presumiamo di attribuirle.
Eleonora in questa nuova visione della realt? verifica lo scontro tra l'illusione e la riflessione, che scompone le costruzioni lasciando gli effetti nei differenti approcci con la realt?.
Lirica di grande spessore poetico, la ricchezza giocosa delle metafore la rendono gradevole al lettore che pu? anche scorgere un pizzico di ambiguit?. Le liriche si presenta sotto forma di ballate, altrimenti non potrebbe essere considerata, visto il tema trattato.
SUL PRATO DEI DESIDERI
di Eleonora Ruffo Giordani
Sul prato dei desideri
carezze di luna fragranze di cielo
Nel buio dei pensieri
un ibiscus appassiona col suo olezzo
il sentimento mi sfiora
un volo improvviso avviso di presagio.
La porta ? socchiusa
un ceppo di legno sotto la finestra
risento la sua voce le poesie
la commozione serra la gola
pace avvolge l'esistenza.
E' ferragosto!
Aleggia ripugnante la morte
nella Vita essenza del fondamento
la fine ? lontana anni luce.
Dietro il cancello una zingara sorride
e vorrebbe predirmi il futuro: "No!"
faccio cenno con la mano
I fuochi d'estate segni di attesa
nel fal? dell'amore giochi di stelle
un'ombra sul fato stillato di gocce
di speranza cantano Amore all'amore.
La brezza m'accarezza abbraccio improvviso
dei miei Gracchi tenerezza mi avvolge,
stretta tra le loro braccia
piango rido bimba e madre.
Foto immortala il momento
intuisco la strada, m'avvio
nel buio della sera Amore oltre la morte
Vita e non balocco, dolcezza della mia esistenza.
(da "Fiori d'anima")
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
PARLIAMONE
ATTUALITA?
Le polemiche aperte durante la scorsa settimana tra Piero Donato ed Eleonora Ruffo Giordani, l?intervento di Renato Volti, l?analisi testuale accorta e psicologica di Diana (aka senza motivo) hanno ravvivato, in questa fine estate, il ML che per il caldo afoso di luglio e agosto aveva fatto sonnecchiare un po? tutti; per questo motivo e per porre l?accento ancora una volta di non correre, quando si legge, con risposte a caldo per giungere prima degli altri, ma di pensare a quello che si ? letto e a ci? che si deve dire, in modo che la discussione, proprio come afferma Renato Volti, ideatore e fondatore di Poeticamente, sia positiva e aiuti a capire e ?capirsi?.
Questa mattina, poi, ho trovato la poesia di Renato Volti ?La donna e il mare?, una lirica sentita, sulla quale, al momento posso solo esprimere i sentimenti provati, a caldo non faccio mai niente, anche se un vecchio adagio afferma che: ?il ferro vada battuto quando ? caldo?; invece sono del parere che la poesia ? un piatto cos? prelibato che va gustato freddo, anzi freddissimo, perch? vanno analizzate le varie componenti che l?autore possa avere inserito nel testo: la metafora che l?abbellisce, la similitudine che ti fa opporre il verso a tantissimi vocaboli per vedere a quale termine avvicinare il concetto, l?aggettivazione che pu? essere stata inserita sia per dare risalto al vocabolo usato, sia alla spiegazione della metafora.
Non volevo parlare di questo; anzi questi avvenimenti mi hanno dato la spinta a ricordarvi che c?? lo svolgimento della graduatoria del ?Poeta Top 2005? organizzato e bandito da ?Poeticamente? e ?A.I.A. ?Poesia della Vita? la cui presentazione trovate all?indirizzo che segue:
http://digilander.libero.it/poeticament ... re_top.htm
un concorso che vede in gara i Poeti: Mirella Floris, Renato Milleri (REMIL), Michael Santhers, Aida Maria Zappetti, Marina Torossi Tevini, Enrico Besso, Margherita Rimi, Marina Raccanelli, Marisa Cordioli, Gioacchino Chiaro, Daniela Costantini, Sandra Cervone; che potete leggere la presentazione e le poesie e votare per l?autore che pi? vi ha colpito per messaggistica, per contenuto e per liricit? (il Premio dato al Poeta vincitore, gi? lo sapete, ? una targa personalizzata incorniciata in mogano, avendo assistito alla prima edizione vinta da Franco Santamaria e Marcella Boccia ex aequo, il 1 giugno 2004, al Museo Civico di Marino, per merito di Marco Gavotti), inviando le vostre preferenze a renobromuro@alice.it; che funge da segretario del Premio.
Questa premiazione sarebbe dovuta avvenire il primo giugno, in concomitanza dell?assegnazione dell?altro premio organizzato dalle stesse associazioni, ?Poeta dell?Anno 2005 ? Renato Milleri (REMIL)?, i cui primi tre posti sono stati appannaggio del medesimo POETA ?Enrico Besso?, ma che per ragioni di salute (la mia) siamo stati costretti a rimandare. Entro questo mese vi comunicher? dove avverranno le premiazioni sia dell?uno sia dell?altro Premio.
In attesa delle vostre preferenze vi abbraccio con tutto l?amore che posso, Reno
TOUR PER LA PACE
Dal mese di marzo scorso, Marcella Boccia e Alfred K. Parolino sono in giro per la Penisola con "Teatro No-Made", spettacolo dedicato ai tre "dosha", vento, aria e fuoco. Con il loro ?Carro di Tespi? saranno ad Assisi, presso La Cittadella, sabato 10 e domenica 11 settembre 2005, nell'ambito dell'Ottava edizione del Meeting internazionale "L'Oriente incontra l'Occidente per una nuova civilt? di Pace".
Insieme a Marcella Boccia e Alfred K. Parolino, sabato 10 settembre Krishna Das, al sitar eseguir? musiche orientali di pace.
Ad Assisi, invece, domenica 11 settembre, subito dopo "Teatro No-Made", ci sar? la consegna a James Twyman da parte dell'autore-scultore Franco Gabriele, a nome del Mandir della Pace, della fiaccola e della scultura "Terzo Millennio", simbolo di Pace tra popoli, che accompagner? il pellegrinaggio Assisi-Roma e che verr? donata al Papa, che concede udienza a conclusione dello stesso.
L'evento ? organizzato da Gabriella Lavorgna, Presidente del Mandir per la Pace, e presentato dal giornalista del GR2 RAI Augusto Giordano.
Una incredibile rosa di nomi, artisti, studiosi, sono presenti per testimoniare la fratellanza tra i popoli.
Lo spettacolo "No-Made" ? il nuovo progetto della poeta Marcella Boccia ed il chitarrista Alfred K. Parolino, che fa seguito al Tour per Pace. Musica dei tre Dosha (Vata, Pitta e Kapha), eseguita alla chitarra, e lettura di poesie tratte dalla raccolta "Teatro Nomade" . E' un Viaggio a ritroso, attraverso gli elementi che influenzano l'essere umano, aria, fuoco e terra (Vata, Pitta e Kapha nella filosofia indiana). Ipnosi regressiva: il ritmo ossessivo, unito alle sonorit? avvolgenti, riportano alla mente dell'ascoltatore il ricordo dei suoni della vita intrauterina.
"Teatro no-made" ? uno spettacolo itinerante, attraversa luoghi fisici per giungere a toccare le corde vibranti dell'Animo dell'ascoltatore.
E' l'eterno vagito della Creazione.
?Con le Ali ai piedi
volo di citt? in citt?
trascinando
il mio carro di Tespi
ed inscenando
la commedia
della mia Vita?
(da ?Impronte digitali sulla mia anima? di Marcella Boccia)
Per maggiori informazioni, www.marcellaboccia.it
LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO EUROPEO 2005
DI POESIA E NARRATIVA
CITTA' DI MONTIERI
E? stato prorogato al 26 Settembre 2005
La premiazione si svolger? Sabato 22 Ottobre 2005, alle ore 16, presso il Teatro Comunale di Boccheggiano
Frazione del Comune di Montieri (GR)
La partecipazione alla premiazione ? aperta a tutti i concorrenti e gli autori premiati, che saranno preventivamente avvisati, potranno ritirare personalmente o tramite delega i premi assegnati. A richiesta, ed a spese dei destinatari, potranno essere spediti solo i diplomi o le targhe messe a disposizione dall'Organizzazione del Bando per i finalisti.
I premi non ritirati saranno trattenuti dalla Segreteria e riutilizzati in edizioni successive del Premio.
L'elenco dei finalisti sar? pubblicato in via prioritaria sul sito di poesia, dove potete leggere anche il bando, www.poetare.it, e sar? diffuso nelle biblioteche e sulle principali testate giornalistiche ed emittenti televisive locali.
Copia del verbale della giuria sar? inviato anche all'Annuario dei Vincitori dei Premi Letterari per la pubblicazione in internet al seguente indirizzo: www.literary.it/premi dove rimarr? esposto in permanenza.
Partecipando al presente bando, tutti i concorrenti concedono il nulla osta per il libero utilizzo dei loro elaborati da parte del Circolo Culturale ?Mario Luzi? che si riserva il diritto di pubblicare una raccolta antologica delle opere premiate, o di quelle pi? meritevoli, senza che alcun compenso o diritto d?autore possa essere preteso.
Resta inteso che le singole opere rimarranno sempre di propriet? degli autori.
LA POESIA DEL GIORNO
S?ATTARDANO I CHIARORI DELLA SERA
di Enrico Besso (aka eby)
S'attardano i chiarori della sera
ed ? un incendio rosso il vecchio molo.
Gi? alla marina l'aria ? a pizzicotti,
ghiaccio a cristalli ? il sale sulle labbra.
In questi tardi giorni di settembre
spiuma nell'onda l'ultima illusione,
quella promessa al buio sottomuro,
la fuga degli sguardi sul domani.
Pesa sul cuore questo mare scemo,
che prende e poi riporta ci? che ha preso,
pesa anche il tonfo sordo del silenzio
e questo vecchio immobile pontile.
Risillabo tra i denti piano un nome
e in me si muore l'ora della notte.
Il canto spumeggia, che gioca con i chiarori della sera, s'allunga, rotola, galoppa, in estasi di fronte al divino spettacolo del cielo che il tramonto incendia,facendo, come gli impressionisti, in modo che venga in primo piano il sentimento che condivide con l?aria e i pizzicotti della commozione, poich? il Poeta vede e sente la voce del cuore che parla col tramonto e col mare nello stesso tempo, sperando di avere altre orecchie pronte ad ascoltare e il suo canto e quello che il mare rivolge al cielo, desideroso di avere ascolto sia da loro sia dall?umanit?, con quella religiosa attenzione che l'uomo deve portare nel gran tempio dell?Arte, dell?anima sua e dove ? presente l'onnipotenza del Creatore.
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
PARLIAMONE
ATTUALITA?
Le polemiche aperte durante la scorsa settimana tra Piero Donato ed Eleonora Ruffo Giordani, l?intervento di Renato Volti, l?analisi testuale accorta e psicologica di Diana (aka senza motivo) hanno ravvivato, in questa fine estate, il ML che per il caldo afoso di luglio e agosto aveva fatto sonnecchiare un po? tutti; per questo motivo e per porre l?accento ancora una volta di non correre, quando si legge, con risposte a caldo per giungere prima degli altri, ma di pensare a quello che si ? letto e a ci? che si deve dire, in modo che la discussione, proprio come afferma Renato Volti, ideatore e fondatore di Poeticamente, sia positiva e aiuti a capire e ?capirsi?.
Questa mattina, poi, ho trovato la poesia di Renato Volti ?La donna e il mare?, una lirica sentita, sulla quale, al momento posso solo esprimere i sentimenti provati, a caldo non faccio mai niente, anche se un vecchio adagio afferma che: ?il ferro vada battuto quando ? caldo?; invece sono del parere che la poesia ? un piatto cos? prelibato che va gustato freddo, anzi freddissimo, perch? vanno analizzate le varie componenti che l?autore possa avere inserito nel testo: la metafora che l?abbellisce, la similitudine che ti fa opporre il verso a tantissimi vocaboli per vedere a quale termine avvicinare il concetto, l?aggettivazione che pu? essere stata inserita sia per dare risalto al vocabolo usato, sia alla spiegazione della metafora.
Non volevo parlare di questo; anzi questi avvenimenti mi hanno dato la spinta a ricordarvi che c?? lo svolgimento della graduatoria del ?Poeta Top 2005? organizzato e bandito da ?Poeticamente? e ?A.I.A. ?Poesia della Vita? la cui presentazione trovate all?indirizzo che segue:
http://digilander.libero.it/poeticament ... re_top.htm
un concorso che vede in gara i Poeti: Mirella Floris, Renato Milleri (REMIL), Michael Santhers, Aida Maria Zappetti, Marina Torossi Tevini, Enrico Besso, Margherita Rimi, Marina Raccanelli, Marisa Cordioli, Gioacchino Chiaro, Daniela Costantini, Sandra Cervone; che potete leggere la presentazione e le poesie e votare per l?autore che pi? vi ha colpito per messaggistica, per contenuto e per liricit? (il Premio dato al Poeta vincitore, gi? lo sapete, ? una targa personalizzata incorniciata in mogano, avendo assistito alla prima edizione vinta da Franco Santamaria e Marcella Boccia ex aequo, il 1 giugno 2004, al Museo Civico di Marino, per merito di Marco Gavotti), inviando le vostre preferenze a renobromuro@alice.it; che funge da segretario del Premio.
Questa premiazione sarebbe dovuta avvenire il primo giugno, in concomitanza dell?assegnazione dell?altro premio organizzato dalle stesse associazioni, ?Poeta dell?Anno 2005 ? Renato Milleri (REMIL)?, i cui primi tre posti sono stati appannaggio del medesimo POETA ?Enrico Besso?, ma che per ragioni di salute (la mia) siamo stati costretti a rimandare. Entro questo mese vi comunicher? dove avverranno le premiazioni sia dell?uno sia dell?altro Premio.
In attesa delle vostre preferenze vi abbraccio con tutto l?amore che posso, Reno
TOUR PER LA PACE
Dal mese di marzo scorso, Marcella Boccia e Alfred K. Parolino sono in giro per la Penisola con "Teatro No-Made", spettacolo dedicato ai tre "dosha", vento, aria e fuoco. Con il loro ?Carro di Tespi? saranno ad Assisi, presso La Cittadella, sabato 10 e domenica 11 settembre 2005, nell'ambito dell'Ottava edizione del Meeting internazionale "L'Oriente incontra l'Occidente per una nuova civilt? di Pace".
Insieme a Marcella Boccia e Alfred K. Parolino, sabato 10 settembre Krishna Das, al sitar eseguir? musiche orientali di pace.
Ad Assisi, invece, domenica 11 settembre, subito dopo "Teatro No-Made", ci sar? la consegna a James Twyman da parte dell'autore-scultore Franco Gabriele, a nome del Mandir della Pace, della fiaccola e della scultura "Terzo Millennio", simbolo di Pace tra popoli, che accompagner? il pellegrinaggio Assisi-Roma e che verr? donata al Papa, che concede udienza a conclusione dello stesso.
L'evento ? organizzato da Gabriella Lavorgna, Presidente del Mandir per la Pace, e presentato dal giornalista del GR2 RAI Augusto Giordano.
Una incredibile rosa di nomi, artisti, studiosi, sono presenti per testimoniare la fratellanza tra i popoli.
Lo spettacolo "No-Made" ? il nuovo progetto della poeta Marcella Boccia ed il chitarrista Alfred K. Parolino, che fa seguito al Tour per Pace. Musica dei tre Dosha (Vata, Pitta e Kapha), eseguita alla chitarra, e lettura di poesie tratte dalla raccolta "Teatro Nomade" . E' un Viaggio a ritroso, attraverso gli elementi che influenzano l'essere umano, aria, fuoco e terra (Vata, Pitta e Kapha nella filosofia indiana). Ipnosi regressiva: il ritmo ossessivo, unito alle sonorit? avvolgenti, riportano alla mente dell'ascoltatore il ricordo dei suoni della vita intrauterina.
"Teatro no-made" ? uno spettacolo itinerante, attraversa luoghi fisici per giungere a toccare le corde vibranti dell'Animo dell'ascoltatore.
E' l'eterno vagito della Creazione.
?Con le Ali ai piedi
volo di citt? in citt?
trascinando
il mio carro di Tespi
ed inscenando
la commedia
della mia Vita?
(da ?Impronte digitali sulla mia anima? di Marcella Boccia)
Per maggiori informazioni, www.marcellaboccia.it
LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO EUROPEO 2005
DI POESIA E NARRATIVA
CITTA' DI MONTIERI
E? stato prorogato al 26 Settembre 2005
La premiazione si svolger? Sabato 22 Ottobre 2005, alle ore 16, presso il Teatro Comunale di Boccheggiano
Frazione del Comune di Montieri (GR)
La partecipazione alla premiazione ? aperta a tutti i concorrenti e gli autori premiati, che saranno preventivamente avvisati, potranno ritirare personalmente o tramite delega i premi assegnati. A richiesta, ed a spese dei destinatari, potranno essere spediti solo i diplomi o le targhe messe a disposizione dall'Organizzazione del Bando per i finalisti.
I premi non ritirati saranno trattenuti dalla Segreteria e riutilizzati in edizioni successive del Premio.
L'elenco dei finalisti sar? pubblicato in via prioritaria sul sito di poesia, dove potete leggere anche il bando, www.poetare.it, e sar? diffuso nelle biblioteche e sulle principali testate giornalistiche ed emittenti televisive locali.
Copia del verbale della giuria sar? inviato anche all'Annuario dei Vincitori dei Premi Letterari per la pubblicazione in internet al seguente indirizzo: www.literary.it/premi dove rimarr? esposto in permanenza.
Partecipando al presente bando, tutti i concorrenti concedono il nulla osta per il libero utilizzo dei loro elaborati da parte del Circolo Culturale ?Mario Luzi? che si riserva il diritto di pubblicare una raccolta antologica delle opere premiate, o di quelle pi? meritevoli, senza che alcun compenso o diritto d?autore possa essere preteso.
Resta inteso che le singole opere rimarranno sempre di propriet? degli autori.
LA POESIA DEL GIORNO
S?ATTARDANO I CHIARORI DELLA SERA
di Enrico Besso (aka eby)
S'attardano i chiarori della sera
ed ? un incendio rosso il vecchio molo.
Gi? alla marina l'aria ? a pizzicotti,
ghiaccio a cristalli ? il sale sulle labbra.
In questi tardi giorni di settembre
spiuma nell'onda l'ultima illusione,
quella promessa al buio sottomuro,
la fuga degli sguardi sul domani.
Pesa sul cuore questo mare scemo,
che prende e poi riporta ci? che ha preso,
pesa anche il tonfo sordo del silenzio
e questo vecchio immobile pontile.
Risillabo tra i denti piano un nome
e in me si muore l'ora della notte.
Il canto spumeggia, che gioca con i chiarori della sera, s'allunga, rotola, galoppa, in estasi di fronte al divino spettacolo del cielo che il tramonto incendia,facendo, come gli impressionisti, in modo che venga in primo piano il sentimento che condivide con l?aria e i pizzicotti della commozione, poich? il Poeta vede e sente la voce del cuore che parla col tramonto e col mare nello stesso tempo, sperando di avere altre orecchie pronte ad ascoltare e il suo canto e quello che il mare rivolge al cielo, desideroso di avere ascolto sia da loro sia dall?umanit?, con quella religiosa attenzione che l'uomo deve portare nel gran tempio dell?Arte, dell?anima sua e dove ? presente l'onnipotenza del Creatore.
le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"
settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
12 settembre 2003: il Consiglio dei Ministri vara il decreto legge sulla riforma degli ordini scolastici disegnata dal ministro dell'Istruzione Pubblica Letizia Moratti, dando via libera alla riforma della scuola. Per attuarla il Governo prevede un programma finanziario che superer? gli otto miliardi di euro da stanziare per un periodo compreso tra il 2004 e il 2008.
13 settembre 2004: muore a Milano la cantante Giuni Russo: aveva 53 anni. Nel corso della sua carriera, aveva legato la sua fama - oltre che alla voce, bella e particolare - anche a collaborazioni prestigiose come quella con Franco Battiato, che l'aveva lanciata facendole interpretare l'hit "Un'estate al mare".
14 settembre 2002: in piazza San Giovanni, a Roma si concentra una folla che partecipa alla manifestazione dei "girotondi", fortemente voluta tra gli altri dal regista Nanni Moretti. Sul palco spicca la parola d'ordine di questa giornata: "La Costituzione ? uguale per tutti". Molti i volti noti. Sergio Cofferati e Gino Strada i pi? acclamati.
14 SETTEMBRE 1943
Interminabile colonna di carne
lungo le rive del Tammaro
in quei giorni di settembre.
Corpi, anime sozze
di pidocchi
di vergogna
occhi che non capivano
cercavano occhi vergognosi.
Uno, ai piedi di una vite
in mano, un grappolo d'uva:
- Non voglio tornare a casa! -
e piangeva.
Fetore di pelle:
non pidocchi giganti
mangiano giovane carne
non mia;
vergogna morde l'anima:
eravamo duemila
due soltanto ci hanno disarmato:
non voglio vedere mio padre!
Occhi che non capivano
cercavano occhi vergognosi.
Dritto, sulla collina
si staglia verso il cielo
come accusatore:
uomo in grigio-verde
armato fino ai denti.
Stupore, meraviglia,
domande che s?intrecciano
risposte non avute...
Michele era armato
non sapeva perch?.
Fedele al giuramento
era tornato a casa
ai padulesi non pi?
da ebete, da eroe.
Occhi, che non capivano cercavano
tra carne putrefatta dai pidocchi
propria carne pieni di speranza.
Un grido che sapeva
di prima liceo,
una parola petrarchesca
scosse lo stupore, l'apatia:
?Italia mia
vengo a vendicar
l'altrui vergogna!?
Ancora imberbe, armato di bastone
corse per lo scosceso pendio: grid?!.
Una scarica di mitra!...
Il volto di fanciullo
gli occhi innocenti
aperti verso il ciclo
il corpo inerte
ai piedi dell'ulivo
sembrano dire: BASTA!
Occhi che non capivano, i miei,
cercavano non vergogna...
Piansero, piangono
e gridano: basta.
? 1975- Reno Bromuro (da Occhi che non capivano)
15 settembre 2000: il Consiglio Regionale della Lombardia ha istituito il referendum consultivo per il trasferimento alle Regioni delle competenze su Sanit?, Istruzione e Polizia locale.
16 settembre 2004: dopo aver respinto le pregiudiziali di costituzionalit? presentate dall'opposizione, la Camera ha approvato con 299 s?, 27 no e 189 astenuti, l'articolo 1 del DDL di riforma costituzionale che dovrebbe sostituire l'art. 55 della Costituzione. Il disegno di legge riscrive le regole fondamentali dei rapporti tra governo centrale e il potere legislativo all'insegna di un federalismo "forte" e della fine del "bicameralismo perfetto". Il nuovo articolo costituzionale cambierebbe profondamente l'assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato e i governi locali: "Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica" - recita l'articolo approvato. E' il primo passo di un lungo iter legislativo che prevede una doppia approvazione della modifica presso le due Camere, intervellata da un periodo non inferiore a tre mesi.
16 settembre 2004: muore a Parma Giovanni Raboni, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Il settantaduenne Vate era anche un apprezzato critico cinematografico e teatrale, traduttore e studioso della letteratura francese, e firma storica delle pagine culturali del "Corriere della Sera".
18 settembre 1997: la Bicamerale respinge gli emendamenti della Lega che voleva inserire nella Costituzione il diritto alla secessione. Massimo D?Alema spiega di aver voluto il dibattito e la votazione perch? la secessione ? un obiettivo illegale portato avanti da una minoranza. La commissione d? invece via libera al federalismo, che sar? regolato da un capitolo nel nuovo ordinamento dello Stato. Intanto Bossi ? iscritto nel registro degli indagati per vilipendio alla bandiera, compiuto durante il comizio del 14 settembre.
PARLIAMONE
E? MORTO SERGIO ENDRIGO
Il 7 settembre 2005, ? morto a Roma, a settantadue anni, il cantautore Sergio Endrigo. Era stato ricoverato luned? nella clinica Villa Speranza, dove il decesso ? avvenuto in seguito ad una complicazione di un tumore ai polmoni. Endrigo era nato a Pola il 15 giugno del 1933.
Sua figlia Claudia ha assicurato che non ci saranno funerali, "non siamo credenti" ha precisato, annunciando che ha parlato con il sindaco di Roma, Walter Veltroni, con il quale si sta pensando ad un concerto pubblico per ricordarlo. La figlia dell' artista scomparso ha tenuto inoltre a "ringraziare pubblicamente i medici della clinica?, che hanno dimostrato una grande partecipazione umana, un amore vero.
Il cantautore sar? sepolto a Terni in forma strettamente privata, nella tomba di famiglia, accanto alla moglie, scomparsa undici anni fa.
Figlio di un cantante lirico, i suoi primi studi musicali li fa a dieci anni seguendo le orme del padre. Crescendo si rende conto che la strada da percorrere non ? quella del cantante lirico. Comincia a cantare musica leggera a Venezia nel 1954 e ad incidere i suoi primi dischi all'inizio del 1960 contribuendo al fiorire del filone dei "cantautori", la nuova figura d?autore e contemporaneamente di cantante che prende piede in Italia in quel periodo. Il suo nome, va affiancato a quelli di Gino Paoli, Fabrizio De Andr?, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber autori e cantanti che portarono una ventata di rinnovamento nel chiuso panorama musicale italiano ancora attardato alle rime cuore-amore. Si far? conoscere per la sua fresca vena poetica, delicata ed un po? malinconica tra questa cerchia di cantautori, con canzoni quali "Aria di Neve", "Via Broletto" e con la pi? sbarazzina "Viva Maddalena". Nel 1962 incide "Io che amo solo te" e, finalmente, arriva anche il successo popolare che lo consacra definitivamente nel 1968 con la vittoria al Festival della Canzone di Sanremo, con "Canzone per te", cantata insieme al brasiliano Roberto Carlos, cosa che lo render? assai popolare anche in Brasile, come del resto in tutta l'America Latina dove le sue canzoni saranno spesso nelle classifiche dei dischi pi? venduti.
In seguito della vittoria di Sanremo partecipa nel 1968,con la canzone "Marianne", all'Eurofestival della Canzone, che in quell'anno aveva luogo nella prestigiosa Royal Albert Hall di Londra.
Nel 1969, sempre a Sanremo, guadagna la seconda posizione con "Lontano dagli occhi" in coppia con Mary Hopkin, e la terza nel 1970 con "L'arca di No?" in coppia con Iva Zanicchi. Con questa canzone vince anche il Premio della Critica come miglior testo. Altre sue partecipazioni a Sanremo sono del 1971 con "Una storia", del 1973 con "Elisa Elisa" e l'ultima risale al 1976 con "Quando c'era il mare". La sua fortuna presso il pubblico, dopo gli splendori del 1968 - 1971, ? rinnovata con canzoni per l'infanzia come "Ci vuole un fiore" scritta in collaborazione con Rodari.Mentre nel 1970 partecipa ad uno dei "Concept Album" pi? belli espressi in Italia, quello prodotto dal suo grande amico Sergio Bardotti intitolato "La vita, amico, ? l'arte dell'incontro". Album che riunisce attorno alla figura del grande poeta e compositore brasiliano Vinicius de Moraes, il maggiore poeta italiano del '900 Giuseppe Ungaretti, che traduce e legge alcune splendide poesie di Vinicius, ed ? Endrigo, che canta stupendamente alcune canzoni di Vinicius, il tutto accompagnato dalla chitarra di Toquinho. L'album nasce dall'incontro e dall'amicizia di questo ristretto gruppo di amici con Vinicius de Moraes allora in esilio a Roma per sfuggire alla dittatura al potere in Brasile.
In questi ultimi anni Endrigo ? entrato in polemica con il mondo dell'industria musicale italiana che non gli concede pi? lo spazio e l'attenzione dovutagli. Risale al 1996 una sua intervista sull'Unit? in cui diceva tra l'altro: "Qui in Italia vige solo la filosofia dell'usa e getta?. ?Non frequento pi? questo mondo,l'industria ha privilegiato i ragazzini e le ragazzine".
Le impronte caratteristiche di quest'artista sono: ?Impegno morale e artistico, asserisce essere un uomo che canta. Il suo atteggiamento anti divistico (nonostante il successo di "Io che amo solo te" e della vittoria al Festival di Sanremo del 1968 con "Canzone"), lo porta a preferire la vicinanza di poeti ed intellettuali come Paoli, Pasolini e Rodari, con i quali collabora anche alla stesura di alcuni suoi testi.
Gli esordi si ricollegano, in modo "naturale", alla poetica realistica che accomuna la "scuola genovese" e che il cantautore istriano accetta in pieno.
Uno stile caratterizzato dall'esperienza del dolore, cui s'affiancano precise domande politiche sulle responsabilit? collettive come nella "Ballata dell'ex".
Poco tempo fa, Endrigo, disgustato dall'atteggiamento della sua casa editrice, solo millecinquecento copie stampate del suo ultimo disco e nessuna promozione dello stesso, aveva annunciato il ritiro dalla scena musicale.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
UNA RONDINE NELL?ARCOBALENO
di Daniela Costantini
Daniela Costantini,vive e lavora a Roma con le due figlie:Valeria ed Elisa.
Divide il suo tempo tra ufficio, casa, famiglia e le sue passioni: lavori a maglia, all'uncinetto, la pittura il disegno, la lettura, l'informatica, la musica specialmente quella dell?australiano Tony O'Connor.
Trascorre le ore libere leggendo Pr?vert, Neruda, Gibran, De Mello e altri.
Ha iniziato a scrivere poesie per dare un'espressione alla sua anima, ai sentimenti che spingono ad essere compresi e accettati.
All?inizio della poesia c?? l'aperta campagna: ? la prima ora del giorno: il cielo puro e trasparente del mattino palpita al soffio di una lieve brezza; i prati rinfrescati dalla rugiada hanno un verde tenero e lucente; i f?ori, sui quali brillano goccioline iridescenti, ingemmano l'erba coi loro colori; le acque correnti sembrano vene di cristallo; e i raggi del nuovo sole si distendono come luminoso manto sul verde prato. Gli uccelli salutano festosamente la luce col loro canto di creature liete di vivere e di librarsi nell'azzurro.
Di questo mondo silvano Daniela ? l'immagine piena e perfetta, e sembra tutto riassumerlo in s?: ? in lei compiutamente espresso quel tipo ideale di voli, di un senso di vigoria tranquilla, quasi inconscia, alla radiosit? del sole che saluta il mattino, sul labbro il sorriso franco e fiducioso della dolce et? fiorita, caro e familiare ai Poeti introspettivi di quest?epoca e Daniela Costantini esprime in questa lirica, forse la sua pi? alta espressione poetica e pittorica.
Nel leggere i primi versi, torna insistente il ricordo di un altro volo artistico, anche se non cos? gaio, ?La Rondine? di Giovanni Pascoli: anch?Egli gioiosamente immerso nella vita fresca della natura, ma con la tristezza che gli stringe il cuore come un limone, pur nella sua esuberante forza giovanile.
I primi versi riassumono in s? il motivo fondamentale di un tranquillo giorno primaverile, il piacere di perdersi in corsa sfrenata dietro le rondini che volteggiano garrule, e danno l'impressione, con quella sapiente sistemazione spaziale, d'una distesa ampiezza d'orizzonte.
Riprendono i quadri chiusi e limitati, schizzati con rapidit? ed efficacia; le figure sono come immobilizzate, e ti danno quel senso di finito, di perfetto, che ? proprio dell'arte classica di ogni tempo.
Mi sovviene Dante, che osserva un pastore in mezzo al gregge, e anche il Poliziano intenerito nella contemplazione, che l'austerit? dantesca non avrebbe consentita.
In questa lirica, la Costantini, mostra quale sia l'arte che l?affascina; arte che a momenti si chiude in piccoli quadri, a momenti si apre a uno spaziare d'orizzonti, a un vasto ondeggiare di flutti musicali. Apparentemente staccate, queste scene danno una compiuta visione di natura campestre, e c'inondano l'anima di un senso ineffabile di beatitudine.
Francesco De Sanctis direbbe, vi sono qui una serie di fenomeni particolari, ma ?ne vien fuori l'insieme prodotto non dall'ispirazione, ma dal sentimento: quel senso d'intima soddisfazione che ti da la primavera; la volutt? della natura?.
UNA RONDINE NELL'ARCOBALENO
Ecco una rondine,
eccone un?altra che con il suo volo
disegna la primavera nel cielo.
C?? un sole radioso che saluta il mattino.
Uno stridio e poi un altro ancora?
Ascolto il meraviglioso ritornello di allegria
che intonano le rondini lass?.
Seduta su una comoda poltrona
davanti alla finestra spalancata verso il cielo,
saluto il nuovo giorno
sollevando la tazzina del caff?.
Che bello, sembra il quadro
di un grande pittore
che per un attimo mi permette di dare
un tocco di colore.
Un guizzo di sole attraversa l?azzurro del cielo;
che bello che vedo laggi??
c?? un arcobaleno e le rondini
sembrano giocare a nascondino.
La risata divertita e squillante di un bambino
che sta correndo gi? nella strada
mi dice che non ? un sogno, ma realt??
la primavera finalmente ? qua.
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro
Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)
FATTI
12 settembre 2003: il Consiglio dei Ministri vara il decreto legge sulla riforma degli ordini scolastici disegnata dal ministro dell'Istruzione Pubblica Letizia Moratti, dando via libera alla riforma della scuola. Per attuarla il Governo prevede un programma finanziario che superer? gli otto miliardi di euro da stanziare per un periodo compreso tra il 2004 e il 2008.
13 settembre 2004: muore a Milano la cantante Giuni Russo: aveva 53 anni. Nel corso della sua carriera, aveva legato la sua fama - oltre che alla voce, bella e particolare - anche a collaborazioni prestigiose come quella con Franco Battiato, che l'aveva lanciata facendole interpretare l'hit "Un'estate al mare".
14 settembre 2002: in piazza San Giovanni, a Roma si concentra una folla che partecipa alla manifestazione dei "girotondi", fortemente voluta tra gli altri dal regista Nanni Moretti. Sul palco spicca la parola d'ordine di questa giornata: "La Costituzione ? uguale per tutti". Molti i volti noti. Sergio Cofferati e Gino Strada i pi? acclamati.
14 SETTEMBRE 1943
Interminabile colonna di carne
lungo le rive del Tammaro
in quei giorni di settembre.
Corpi, anime sozze
di pidocchi
di vergogna
occhi che non capivano
cercavano occhi vergognosi.
Uno, ai piedi di una vite
in mano, un grappolo d'uva:
- Non voglio tornare a casa! -
e piangeva.
Fetore di pelle:
non pidocchi giganti
mangiano giovane carne
non mia;
vergogna morde l'anima:
eravamo duemila
due soltanto ci hanno disarmato:
non voglio vedere mio padre!
Occhi che non capivano
cercavano occhi vergognosi.
Dritto, sulla collina
si staglia verso il cielo
come accusatore:
uomo in grigio-verde
armato fino ai denti.
Stupore, meraviglia,
domande che s?intrecciano
risposte non avute...
Michele era armato
non sapeva perch?.
Fedele al giuramento
era tornato a casa
ai padulesi non pi?
da ebete, da eroe.
Occhi, che non capivano cercavano
tra carne putrefatta dai pidocchi
propria carne pieni di speranza.
Un grido che sapeva
di prima liceo,
una parola petrarchesca
scosse lo stupore, l'apatia:
?Italia mia
vengo a vendicar
l'altrui vergogna!?
Ancora imberbe, armato di bastone
corse per lo scosceso pendio: grid?!.
Una scarica di mitra!...
Il volto di fanciullo
gli occhi innocenti
aperti verso il ciclo
il corpo inerte
ai piedi dell'ulivo
sembrano dire: BASTA!
Occhi che non capivano, i miei,
cercavano non vergogna...
Piansero, piangono
e gridano: basta.
? 1975- Reno Bromuro (da Occhi che non capivano)
15 settembre 2000: il Consiglio Regionale della Lombardia ha istituito il referendum consultivo per il trasferimento alle Regioni delle competenze su Sanit?, Istruzione e Polizia locale.
16 settembre 2004: dopo aver respinto le pregiudiziali di costituzionalit? presentate dall'opposizione, la Camera ha approvato con 299 s?, 27 no e 189 astenuti, l'articolo 1 del DDL di riforma costituzionale che dovrebbe sostituire l'art. 55 della Costituzione. Il disegno di legge riscrive le regole fondamentali dei rapporti tra governo centrale e il potere legislativo all'insegna di un federalismo "forte" e della fine del "bicameralismo perfetto". Il nuovo articolo costituzionale cambierebbe profondamente l'assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato e i governi locali: "Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica" - recita l'articolo approvato. E' il primo passo di un lungo iter legislativo che prevede una doppia approvazione della modifica presso le due Camere, intervellata da un periodo non inferiore a tre mesi.
16 settembre 2004: muore a Parma Giovanni Raboni, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Il settantaduenne Vate era anche un apprezzato critico cinematografico e teatrale, traduttore e studioso della letteratura francese, e firma storica delle pagine culturali del "Corriere della Sera".
18 settembre 1997: la Bicamerale respinge gli emendamenti della Lega che voleva inserire nella Costituzione il diritto alla secessione. Massimo D?Alema spiega di aver voluto il dibattito e la votazione perch? la secessione ? un obiettivo illegale portato avanti da una minoranza. La commissione d? invece via libera al federalismo, che sar? regolato da un capitolo nel nuovo ordinamento dello Stato. Intanto Bossi ? iscritto nel registro degli indagati per vilipendio alla bandiera, compiuto durante il comizio del 14 settembre.
PARLIAMONE
E? MORTO SERGIO ENDRIGO
Il 7 settembre 2005, ? morto a Roma, a settantadue anni, il cantautore Sergio Endrigo. Era stato ricoverato luned? nella clinica Villa Speranza, dove il decesso ? avvenuto in seguito ad una complicazione di un tumore ai polmoni. Endrigo era nato a Pola il 15 giugno del 1933.
Sua figlia Claudia ha assicurato che non ci saranno funerali, "non siamo credenti" ha precisato, annunciando che ha parlato con il sindaco di Roma, Walter Veltroni, con il quale si sta pensando ad un concerto pubblico per ricordarlo. La figlia dell' artista scomparso ha tenuto inoltre a "ringraziare pubblicamente i medici della clinica?, che hanno dimostrato una grande partecipazione umana, un amore vero.
Il cantautore sar? sepolto a Terni in forma strettamente privata, nella tomba di famiglia, accanto alla moglie, scomparsa undici anni fa.
Figlio di un cantante lirico, i suoi primi studi musicali li fa a dieci anni seguendo le orme del padre. Crescendo si rende conto che la strada da percorrere non ? quella del cantante lirico. Comincia a cantare musica leggera a Venezia nel 1954 e ad incidere i suoi primi dischi all'inizio del 1960 contribuendo al fiorire del filone dei "cantautori", la nuova figura d?autore e contemporaneamente di cantante che prende piede in Italia in quel periodo. Il suo nome, va affiancato a quelli di Gino Paoli, Fabrizio De Andr?, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber autori e cantanti che portarono una ventata di rinnovamento nel chiuso panorama musicale italiano ancora attardato alle rime cuore-amore. Si far? conoscere per la sua fresca vena poetica, delicata ed un po? malinconica tra questa cerchia di cantautori, con canzoni quali "Aria di Neve", "Via Broletto" e con la pi? sbarazzina "Viva Maddalena". Nel 1962 incide "Io che amo solo te" e, finalmente, arriva anche il successo popolare che lo consacra definitivamente nel 1968 con la vittoria al Festival della Canzone di Sanremo, con "Canzone per te", cantata insieme al brasiliano Roberto Carlos, cosa che lo render? assai popolare anche in Brasile, come del resto in tutta l'America Latina dove le sue canzoni saranno spesso nelle classifiche dei dischi pi? venduti.
In seguito della vittoria di Sanremo partecipa nel 1968,con la canzone "Marianne", all'Eurofestival della Canzone, che in quell'anno aveva luogo nella prestigiosa Royal Albert Hall di Londra.
Nel 1969, sempre a Sanremo, guadagna la seconda posizione con "Lontano dagli occhi" in coppia con Mary Hopkin, e la terza nel 1970 con "L'arca di No?" in coppia con Iva Zanicchi. Con questa canzone vince anche il Premio della Critica come miglior testo. Altre sue partecipazioni a Sanremo sono del 1971 con "Una storia", del 1973 con "Elisa Elisa" e l'ultima risale al 1976 con "Quando c'era il mare". La sua fortuna presso il pubblico, dopo gli splendori del 1968 - 1971, ? rinnovata con canzoni per l'infanzia come "Ci vuole un fiore" scritta in collaborazione con Rodari.Mentre nel 1970 partecipa ad uno dei "Concept Album" pi? belli espressi in Italia, quello prodotto dal suo grande amico Sergio Bardotti intitolato "La vita, amico, ? l'arte dell'incontro". Album che riunisce attorno alla figura del grande poeta e compositore brasiliano Vinicius de Moraes, il maggiore poeta italiano del '900 Giuseppe Ungaretti, che traduce e legge alcune splendide poesie di Vinicius, ed ? Endrigo, che canta stupendamente alcune canzoni di Vinicius, il tutto accompagnato dalla chitarra di Toquinho. L'album nasce dall'incontro e dall'amicizia di questo ristretto gruppo di amici con Vinicius de Moraes allora in esilio a Roma per sfuggire alla dittatura al potere in Brasile.
In questi ultimi anni Endrigo ? entrato in polemica con il mondo dell'industria musicale italiana che non gli concede pi? lo spazio e l'attenzione dovutagli. Risale al 1996 una sua intervista sull'Unit? in cui diceva tra l'altro: "Qui in Italia vige solo la filosofia dell'usa e getta?. ?Non frequento pi? questo mondo,l'industria ha privilegiato i ragazzini e le ragazzine".
Le impronte caratteristiche di quest'artista sono: ?Impegno morale e artistico, asserisce essere un uomo che canta. Il suo atteggiamento anti divistico (nonostante il successo di "Io che amo solo te" e della vittoria al Festival di Sanremo del 1968 con "Canzone"), lo porta a preferire la vicinanza di poeti ed intellettuali come Paoli, Pasolini e Rodari, con i quali collabora anche alla stesura di alcuni suoi testi.
Gli esordi si ricollegano, in modo "naturale", alla poetica realistica che accomuna la "scuola genovese" e che il cantautore istriano accetta in pieno.
Uno stile caratterizzato dall'esperienza del dolore, cui s'affiancano precise domande politiche sulle responsabilit? collettive come nella "Ballata dell'ex".
Poco tempo fa, Endrigo, disgustato dall'atteggiamento della sua casa editrice, solo millecinquecento copie stampate del suo ultimo disco e nessuna promozione dello stesso, aveva annunciato il ritiro dalla scena musicale.
LA POESIA DELLA SETTIMANA
UNA RONDINE NELL?ARCOBALENO
di Daniela Costantini
Daniela Costantini,vive e lavora a Roma con le due figlie:Valeria ed Elisa.
Divide il suo tempo tra ufficio, casa, famiglia e le sue passioni: lavori a maglia, all'uncinetto, la pittura il disegno, la lettura, l'informatica, la musica specialmente quella dell?australiano Tony O'Connor.
Trascorre le ore libere leggendo Pr?vert, Neruda, Gibran, De Mello e altri.
Ha iniziato a scrivere poesie per dare un'espressione alla sua anima, ai sentimenti che spingono ad essere compresi e accettati.
All?inizio della poesia c?? l'aperta campagna: ? la prima ora del giorno: il cielo puro e trasparente del mattino palpita al soffio di una lieve brezza; i prati rinfrescati dalla rugiada hanno un verde tenero e lucente; i f?ori, sui quali brillano goccioline iridescenti, ingemmano l'erba coi loro colori; le acque correnti sembrano vene di cristallo; e i raggi del nuovo sole si distendono come luminoso manto sul verde prato. Gli uccelli salutano festosamente la luce col loro canto di creature liete di vivere e di librarsi nell'azzurro.
Di questo mondo silvano Daniela ? l'immagine piena e perfetta, e sembra tutto riassumerlo in s?: ? in lei compiutamente espresso quel tipo ideale di voli, di un senso di vigoria tranquilla, quasi inconscia, alla radiosit? del sole che saluta il mattino, sul labbro il sorriso franco e fiducioso della dolce et? fiorita, caro e familiare ai Poeti introspettivi di quest?epoca e Daniela Costantini esprime in questa lirica, forse la sua pi? alta espressione poetica e pittorica.
Nel leggere i primi versi, torna insistente il ricordo di un altro volo artistico, anche se non cos? gaio, ?La Rondine? di Giovanni Pascoli: anch?Egli gioiosamente immerso nella vita fresca della natura, ma con la tristezza che gli stringe il cuore come un limone, pur nella sua esuberante forza giovanile.
I primi versi riassumono in s? il motivo fondamentale di un tranquillo giorno primaverile, il piacere di perdersi in corsa sfrenata dietro le rondini che volteggiano garrule, e danno l'impressione, con quella sapiente sistemazione spaziale, d'una distesa ampiezza d'orizzonte.
Riprendono i quadri chiusi e limitati, schizzati con rapidit? ed efficacia; le figure sono come immobilizzate, e ti danno quel senso di finito, di perfetto, che ? proprio dell'arte classica di ogni tempo.
Mi sovviene Dante, che osserva un pastore in mezzo al gregge, e anche il Poliziano intenerito nella contemplazione, che l'austerit? dantesca non avrebbe consentita.
In questa lirica, la Costantini, mostra quale sia l'arte che l?affascina; arte che a momenti si chiude in piccoli quadri, a momenti si apre a uno spaziare d'orizzonti, a un vasto ondeggiare di flutti musicali. Apparentemente staccate, queste scene danno una compiuta visione di natura campestre, e c'inondano l'anima di un senso ineffabile di beatitudine.
Francesco De Sanctis direbbe, vi sono qui una serie di fenomeni particolari, ma ?ne vien fuori l'insieme prodotto non dall'ispirazione, ma dal sentimento: quel senso d'intima soddisfazione che ti da la primavera; la volutt? della natura?.
UNA RONDINE NELL'ARCOBALENO
Ecco una rondine,
eccone un?altra che con il suo volo
disegna la primavera nel cielo.
C?? un sole radioso che saluta il mattino.
Uno stridio e poi un altro ancora?
Ascolto il meraviglioso ritornello di allegria
che intonano le rondini lass?.
Seduta su una comoda poltrona
davanti alla finestra spalancata verso il cielo,
saluto il nuovo giorno
sollevando la tazzina del caff?.
Che bello, sembra il quadro
di un grande pittore
che per un attimo mi permette di dare
un tocco di colore.
Un guizzo di sole attraversa l?azzurro del cielo;
che bello che vedo laggi??
c?? un arcobaleno e le rondini
sembrano giocare a nascondino.
La risata divertita e squillante di un bambino
che sta correndo gi? nella strada
mi dice che non ? un sogno, ma realt??
la primavera finalmente ? qua.