sonetti - siete in grado?
- hombre sincero
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- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
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Re: sonetti - siete in grado?
Appassionati e baldi rimatori
nel dolce canticchiare del sonetto
a misurare e rimare gli ardori
e sensazioni descritte di getto.
Psiche e Cupido che insieme nel letto
verseggiano all’unisono tesori
vedendo sopra il cielo e non il tetto,
dimentichi del niente e dei dolori.
Che sia folklore o solo una bugia,
essenza sentita o una distrazione,
eterna roccia o effimera bolla.
Sia sempre benedetta la Poesia,
tutti i Suoi pensieri, ogni Sua azione
del canto che continua e che non molla.
nel dolce canticchiare del sonetto
a misurare e rimare gli ardori
e sensazioni descritte di getto.
Psiche e Cupido che insieme nel letto
verseggiano all’unisono tesori
vedendo sopra il cielo e non il tetto,
dimentichi del niente e dei dolori.
Che sia folklore o solo una bugia,
essenza sentita o una distrazione,
eterna roccia o effimera bolla.
Sia sempre benedetta la Poesia,
tutti i Suoi pensieri, ogni Sua azione
del canto che continua e che non molla.
Hombre Sincero
Re: sonetti - siete in grado?
Hombre, ben vedo che il tuo verso esatto
del sonetto discioglie le fluenti
chiome, onde quattordici batte accenti
il decimo dei toni soddisfatto.
Che sian specchio d'un essere artefatto
o del vero dolore turbamenti,
le parole che intrecciano i viventi
sono il sangue d'un viver mentecatto.
Echeggiano sui nostri sentimenti
come puntute scaglie d'un baratto
infame, o l'ali spiegano nei venti
per ritrovarvi un trogolo d'accatto.
Un gioco forse, forse un'illusione
che inganna della vita la ragione.
del sonetto discioglie le fluenti
chiome, onde quattordici batte accenti
il decimo dei toni soddisfatto.
Che sian specchio d'un essere artefatto
o del vero dolore turbamenti,
le parole che intrecciano i viventi
sono il sangue d'un viver mentecatto.
Echeggiano sui nostri sentimenti
come puntute scaglie d'un baratto
infame, o l'ali spiegano nei venti
per ritrovarvi un trogolo d'accatto.
Un gioco forse, forse un'illusione
che inganna della vita la ragione.
Re: sonetti - siete in grado?
sono piacevolmente colpito dal vostro scambio...
Re: sonetti - siete in grado?
Hombre, ben vedi come il grande Carlo
vegli benigno sulle nostre prove;
noi le scriviamo per andare altrove
dalla vita che rode come un tarlo.
Ma pur se non volessi dimostrarlo
m'intriga la tenzone in cose nuove,
perchè dal sonno l'intelletto smuove
e dalle ragnatele vuol lustrarlo.
E poichè non mi sento un begolardo,
se non quel tanto che al mio viver basta,
se dico le bugie le dico vere,
quindi mando a Carlo, se ha buon sguardo,
pur dica che di sonetti una catasta
quel tale amico quì li può vedere.
vegli benigno sulle nostre prove;
noi le scriviamo per andare altrove
dalla vita che rode come un tarlo.
Ma pur se non volessi dimostrarlo
m'intriga la tenzone in cose nuove,
perchè dal sonno l'intelletto smuove
e dalle ragnatele vuol lustrarlo.
E poichè non mi sento un begolardo,
se non quel tanto che al mio viver basta,
se dico le bugie le dico vere,
quindi mando a Carlo, se ha buon sguardo,
pur dica che di sonetti una catasta
quel tale amico quì li può vedere.
Re: sonetti - siete in grado?
si, lo so, forse ho sbagliato... li o la ... chissà...
Re: sonetti - siete in grado?
bellissima eh, certo la rima carlo/tarlo....
Re: sonetti - siete in grado?
chiedo venia ... ma la rima in "arlo" non è per niente facile ... ;)
Re: sonetti - siete in grado?
parlo... farlo... ma dai tarlo no! :)
Re: sonetti - siete in grado?
Sai, si cerca di essere stilisticamente il più perfetti possibile e allora per rimare sono preferibili i sostantivi piuttosto che i verbi, così le possibilità non sono tante: Carlo, tarlo e Montecarlo. Scartato quest'ultimo che c'entra poco, restano Carlo e tarlo. Cosa vuoi farci... rimare carlo è proprio difficile!
Re: sonetti - siete in grado?
Se poi volesse dire, quell'amico,
che giammai basteranno forme trite
a mutare in poeti le matite,
ascolta bene quello che ti dico.
Altri ancora vendemmia a questa vite
che porta un frutto dal sapore antico,
e più di noi distilla dall'intrico
degli acini perfetti l'acquavite.
S'egli non crede a queste mie parole,
che a Soligo vada ove la memoria
tinge di sangue il Piave nel suo letto.
Troverà un vecchio dalla grande mole,
che trasse di sonetti per sua gloria
un nettare chiamato Ipersonetto.
che giammai basteranno forme trite
a mutare in poeti le matite,
ascolta bene quello che ti dico.
Altri ancora vendemmia a questa vite
che porta un frutto dal sapore antico,
e più di noi distilla dall'intrico
degli acini perfetti l'acquavite.
S'egli non crede a queste mie parole,
che a Soligo vada ove la memoria
tinge di sangue il Piave nel suo letto.
Troverà un vecchio dalla grande mole,
che trasse di sonetti per sua gloria
un nettare chiamato Ipersonetto.