I concorsi letterari
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PRIMA
CHE ESISTESSE internet mi barcamenavo con le riviste letterarie e sai come finiva,ti chiedevano l'abbonamento e scrivevano di te cose roboanti che a confronti Pascoli sembrava un pivello,se poi non rinnovavi l'abbonamento ...nel dimenticatoio,non ho mai partecipato a un concorso letterario..prima di tutto
una poesia o due non possono essere giudizio per l'autore ma va valutato un intero percorso,inoltre noi scriviamo tante poesie lo dobbiamo fare per esercitazione ma alla fine se si è fortunati si salveranno in tanta produzione 10 poesie e manco lo sappiamo noi perchè capitano in uno stato di grazia così semplice che non avendoci messo tutto l'impegno manco ce ne avvediamo,....lo stesso i grandi del passato hanno scritto cose buone e riempitivi,spesso alcuni sono rimasti immortali con una poesia...amen
una poesia o due non possono essere giudizio per l'autore ma va valutato un intero percorso,inoltre noi scriviamo tante poesie lo dobbiamo fare per esercitazione ma alla fine se si è fortunati si salveranno in tanta produzione 10 poesie e manco lo sappiamo noi perchè capitano in uno stato di grazia così semplice che non avendoci messo tutto l'impegno manco ce ne avvediamo,....lo stesso i grandi del passato hanno scritto cose buone e riempitivi,spesso alcuni sono rimasti immortali con una poesia...amen
ichael santhers
Re: I concorsi letterari
Premesso che in questo post si parlava di concorsi letterari.. ::) ma visto che siamo nella sessione delle discussioni letterarie, posto che hai detto delle cose sentatissime, ;) ti risponderò molto volentieri; penso che tu abbia ragione non del tutto, ma in gran parte del tuo pensiero esposto poc'anzi, io sento di riconoscermi in effetti ho provato anche io il percorso delle riviste letterarie, la loro funzione, o pseudo tale, è semplicemente racchiusa nell'idea, di vendere più abbonamenti possibili, poi qualcuno dirà non è vero io conosco la tal rivista è molto seria, rende un grande servizio alla letteratura, agli autori emergenti, etc etc. e fin qui siamo daccordo perché evidentemente non possiamo fare di tutt'erba un fascio, diciamo che non tutte le riviste letterarie, sono da buttar via, perché certamente ce ne saranno di bellissime che fanno del loro lavoro una vera missione, quindi dirò, che esistono riviste e riviste, e che tutto dipende dalla scelta, e che se malauguratamente, fai quella sbagliata, poi si finisce come sempre, di giudicare male anche il lavoro altrui in specialmente quello che non conosci, ovvero quello delle altre riviste letterarie che non hai nemmeno conosciuto o sfogliato finendo come sempre accade in questi casi, di fare del qualunquismo. Allora sarebbe corretto a questo punto tirar fuori i nomi di chi svolge male questo lavoro, per mettere al servizio della collettività la propria esperienza, senza stare sui generi equivocando e generalizzando l'idea che il lavoro delle riviste letterarie è atto solo a vendere abbonamenti e a portati "giustamente" su di un palmo di mano quando sottoponi loro qualcosa da far recensire e allora altro che Pascoli e Carducci!! Io a questo non ho mai creduto, tant'è vero, sono stato abbonato alla rivista Poeti & Poesia di Roma e dopo averla sfogliata la prima volta, mi sono reso conto che non mi piaceva, che pubblicavano di tutto e di più, e che molto spesso chi paga l'abbonamento, e strimbella qualche parola una dopo l'altra, si sente già arrivato, e solo perché paga, si sente autorizzato ad inviare i suoi scritti che immancabilmente la redazione pubblica sulle sue pagine qualche volta magari recensisce pure positivamente il pezzo, ovvio perché diversamente non può essere, per non può lasciare scontento ovviamente il proprio "cliente autore" è così che funziona, ma caro Michael non trovo giusto generalizzare e dire delle riviste letterarie in genere, perché ne ho lette di altre, comprate anche in edicola che sono davvero molto belle, e che fanno benissimo il loro lavoro, poi ci sono quelle di persone che si danno da fare, che inventano dal nulla delle riviste, per esempio Nugae, lo sfogliata, e credo sia fatta bene, e che si avvale di collaboratori quasi sempre non pagati, quindi volontari, che si danno da fare per rendere un servizio a chi come te o come me scrive e vorrebbe vedere il suo nome pubblicato in prima pagina in tutte le uscite!
Sul fatto che tu non abbia mai partecipato ad un concorso letterario.. prima di tutto, non significa che tu abbia fatto bene, anche io, prima di questo concorso non avevo.. prima di tutto partecipato ad altri concorsi, diciamo che non li ritengo necessari per la propria crescita "letteraria" ma, aggiungono il cosiddetto valore aggiunto, la visibilità! Che per un autore sconosciuto non è cosa da niente ti pare? In fondo, cosa chiede un autore sconosciuto, che la gente sappia delle sue opere, e lo scopo, dei concorsi, oltre al fatto di ragranarellare qualche soldo, ha anche in alcuni casi la funzione di mettere insieme un po di gente, creare un evento, ossia un contenitore laddove uno ha la possibilità di dire IO SCRIVO! E in quel contenitore conta, spera, immagina, sogna, di trovare qualcuno che gli dica mi fai vedere ciò che scrivi? Questa è la funzione dei concorsi, perché incorniciare una pergamena fasulla che ti dice bla bla bla non ha alcuna valenza e funzione, ma aiuta se partecipi a quel gioco a conoscere prima di tutto, e a sognare.
Sul fatto che bisogna fare esercitazione sono daccordissimo con te, ma una poesia, o due poesie, non rappresentano certamente motivo di pregiudizio per l'intero percorso letterario di un autore, che poi alla fine come dici tu se ne salveranno 1-10-100 non sta a noi giudicare, ma saranno gli altri, chi legge, giudicherà il nostro percorso, ma sono convinto di una cosa, fosse anche una sola poesia a renderti grande, tutto il resto, non è niente, anzi, rappresenta il percorso, l'iter, o l'anello mancante del tuo capolavoro, senza tutto il resto, il capolavoro, non ci sarebbe stato, proprio per quel sacrosanto principio che tu stesso hai enunciato, l'esercitazione.
Sul fatto che tu non abbia mai partecipato ad un concorso letterario.. prima di tutto, non significa che tu abbia fatto bene, anche io, prima di questo concorso non avevo.. prima di tutto partecipato ad altri concorsi, diciamo che non li ritengo necessari per la propria crescita "letteraria" ma, aggiungono il cosiddetto valore aggiunto, la visibilità! Che per un autore sconosciuto non è cosa da niente ti pare? In fondo, cosa chiede un autore sconosciuto, che la gente sappia delle sue opere, e lo scopo, dei concorsi, oltre al fatto di ragranarellare qualche soldo, ha anche in alcuni casi la funzione di mettere insieme un po di gente, creare un evento, ossia un contenitore laddove uno ha la possibilità di dire IO SCRIVO! E in quel contenitore conta, spera, immagina, sogna, di trovare qualcuno che gli dica mi fai vedere ciò che scrivi? Questa è la funzione dei concorsi, perché incorniciare una pergamena fasulla che ti dice bla bla bla non ha alcuna valenza e funzione, ma aiuta se partecipi a quel gioco a conoscere prima di tutto, e a sognare.
Sul fatto che bisogna fare esercitazione sono daccordissimo con te, ma una poesia, o due poesie, non rappresentano certamente motivo di pregiudizio per l'intero percorso letterario di un autore, che poi alla fine come dici tu se ne salveranno 1-10-100 non sta a noi giudicare, ma saranno gli altri, chi legge, giudicherà il nostro percorso, ma sono convinto di una cosa, fosse anche una sola poesia a renderti grande, tutto il resto, non è niente, anzi, rappresenta il percorso, l'iter, o l'anello mancante del tuo capolavoro, senza tutto il resto, il capolavoro, non ci sarebbe stato, proprio per quel sacrosanto principio che tu stesso hai enunciato, l'esercitazione.
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Re: I concorsi letterari
zag come spesso accade mi trovi in totale accordo con te. Aggiungo, che anche io ho da poco disdetto l'abbonamento con poeti e poesie dopo essermi fatta spillare non so quante centinaia di euro per tre tomi di letteratura americana che per lo meno mi piacciono, ma la rivista è veramente scadente! :'(
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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Re: I concorsi letterari
Eccomi, non avevo pagato la bolletta...
Bene bene, abbonata anche io a poeti e poesie...Tra l'altro mi sembra di aver capito che se non disdici per tempo si rinnova automaticamente...
Partecipare ad un concorso e magari vincerlo non e' poi cosi' deplorevole, e' anche un modo per nutrire l'ego che ha sempre fame...Ma, in una realta' piccola come quella dove vivo io, il giudizio e' affidato al 90% al cognome, alla terra, al dialetto.
Io non sono figlia della terra in cui vivo.
Comunque prima o poi decidero' di affrontare "il giudizio" degli altri, serenamente, e provare a trarne profitto crescendo e migliorando...
Complimenti Luigi,
hai allegato una foto in costume adamitico per poter vincere ?
ehehehe ;)
Bene bene, abbonata anche io a poeti e poesie...Tra l'altro mi sembra di aver capito che se non disdici per tempo si rinnova automaticamente...
Partecipare ad un concorso e magari vincerlo non e' poi cosi' deplorevole, e' anche un modo per nutrire l'ego che ha sempre fame...Ma, in una realta' piccola come quella dove vivo io, il giudizio e' affidato al 90% al cognome, alla terra, al dialetto.
Io non sono figlia della terra in cui vivo.
Comunque prima o poi decidero' di affrontare "il giudizio" degli altri, serenamente, e provare a trarne profitto crescendo e migliorando...
Complimenti Luigi,
hai allegato una foto in costume adamitico per poter vincere ?
ehehehe ;)
Ultima modifica di nikita il 12/04/2008, 19:37, modificato 1 volta in totale.
L'invidia è una brutta bestia, se ti morde in giovane età...sei fottuto!
Re: I concorsi letterari
Non so a dire il vero se il concorso l'ho effettivamente vinto, ma ciò che sò, è che è tra i premiati, così mi hanno scritto, ed hanno effettivamente insistito che io presenziassi alla premazione, poi chi lo sa.. ::)
Re: I concorsi letterari
Poeti e Poesia la conosco, fortunatamente da lontano... Volevano abbindolarmi ma non ci sono riusciti ;)
Tuttavia ci sono associazioni ed editori seri, che davvero si spendono per la poesia, come dice Luigi, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. E sappiamo bene che la poesia non è commerciale... Quindi, partecipare a concorsi e a selezioni che ti permettano comunque di misurarti con gli altri e magari di vedere pubblicato un tuo testo in una silloge non è cosa da scartare, ma scegliere bene all'origine, è importante.
Io ho pubblicato alcune cose con Aletti e Perrone.
La prima bandisce concorsi quasi mensilmente e praticamente sopravvive proprio sulle antologie, almeno credo, perché selezionando diversi autori hanno il rientro degli stessi che poi acquistano l'antologia, serve forse ben poco a farsi conoscere fuori dall'ambiente ma quantomeno è un equo scambio e non ci sono soldi da pagare, i concorsi sono gratuiti. Hanno anche una rivista, peraltro ben fatta, a cui non è affatto obbligatorio abbonarsi. Perrone è un po' più nota, pubblica anche scrittori famosi, organizza corsi, ecc ecc, però per partecipare ai concorsi più ambiti la quota di iscrizione non è proprio bassissima. Ma la qualità mi pare la garantiscano. Le antologie in cui sono presenti i mei testi -raccolte di racconti e poesie- sono molto ben fatte. Poi ci sono i bandi indetti dai vari comuni d'Italia, e lì se ti va bene, puoi vincere anche qualche soldino, o accontentarti di una menzione speciale ( come è accaduto a me) se l'opera è meritevole, ma non abbastanza... :P
Insomma, il mondo è bello perché è vario, sicuramente bisogna imparare ad orientarcisi bene.
Ciao :-**danj
Tuttavia ci sono associazioni ed editori seri, che davvero si spendono per la poesia, come dice Luigi, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. E sappiamo bene che la poesia non è commerciale... Quindi, partecipare a concorsi e a selezioni che ti permettano comunque di misurarti con gli altri e magari di vedere pubblicato un tuo testo in una silloge non è cosa da scartare, ma scegliere bene all'origine, è importante.
Io ho pubblicato alcune cose con Aletti e Perrone.
La prima bandisce concorsi quasi mensilmente e praticamente sopravvive proprio sulle antologie, almeno credo, perché selezionando diversi autori hanno il rientro degli stessi che poi acquistano l'antologia, serve forse ben poco a farsi conoscere fuori dall'ambiente ma quantomeno è un equo scambio e non ci sono soldi da pagare, i concorsi sono gratuiti. Hanno anche una rivista, peraltro ben fatta, a cui non è affatto obbligatorio abbonarsi. Perrone è un po' più nota, pubblica anche scrittori famosi, organizza corsi, ecc ecc, però per partecipare ai concorsi più ambiti la quota di iscrizione non è proprio bassissima. Ma la qualità mi pare la garantiscano. Le antologie in cui sono presenti i mei testi -raccolte di racconti e poesie- sono molto ben fatte. Poi ci sono i bandi indetti dai vari comuni d'Italia, e lì se ti va bene, puoi vincere anche qualche soldino, o accontentarti di una menzione speciale ( come è accaduto a me) se l'opera è meritevole, ma non abbastanza... :P
Insomma, il mondo è bello perché è vario, sicuramente bisogna imparare ad orientarcisi bene.
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- hombre sincero
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Re: I concorsi letterari
Personalmente non credo ai concorsi e ogni tanto concorro. Una volta vinsi una targa, un'altra volta un quadro, un'altra volta ancora un prosciutto + euro100, una volta un pesce rosso che visse, pensate un po per 15 anni!
Ci sono persone che impegnano le loro energie e il loro tempo Onestamente, mentre altre sono delle scazzone, che ce volete fa, that's life
Ci sono persone che impegnano le loro energie e il loro tempo Onestamente, mentre altre sono delle scazzone, che ce volete fa, that's life
Hombre Sincero
Re: I concorsi letterari
un prosciutto e 100 euro? bboni
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Re: I concorsi letterari
centomila volte meglio un prosciutto che non una di quelle targhe da pensionati che giocano a bocce...amen
ichael santhers
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