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R: "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 18/10/2005, 14:55
da Writer
Grazie, Carlo.

Se non ci fossi tu... :-) :)

Claudio.

Presentazione a Lecce

Inviato: 12/11/2005, 0:18
da Writer
Sabato 3 dicembre alle 18.00 presso il "fondo Verri" di Lecce, si terr? la prima presentazione del romanzo "Diecimila e cento giorni".

Introducono: Mauro Marino e il prof. Giovanni Invitto.

Sar? presente l'autore.

Chi ? interessato ? cordialmente invitato.

Writer

http://www.writer-racconti.org

R: "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 12/11/2005, 12:23
da Andrea Franco
Bellissima copertina, attira di sicuro...

come ti ho gi? promesso altrove, completer? presto l'ordine del tuo libro...
a presto
Andrea

"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 12/11/2005, 17:45
da sael
L'ho letto, Writer. E? un romanzo intenso, fluido, che intreccia vicende individuali - portate avanti in parallelo - a eventi collettivi, frammenti di storia, che abbracciano una generazione (dal 1977 al 2004).
Mi hanno colpito la struttura - composta da brevi capitoli che introducono progressivamente i personaggi e gli eventi - e la scansione temporale: due elementi che costituiscono il cardine del romanzo e lo rendono dinamico, avvincente, scorrevole, creando uno stimolante gioco di ricomposizione.
Il ritmo ? mobile, ottimamente articolato in funzione dei personaggi, della loro evoluzione interiore, dei luoghi, delle circostanze. Lo stile ? pregnante, incisivo, accorto. La scrittura, come sempre, ? notevole.
Complimenti, Writer. In bocca al lupo :)
Confido in una presentazione a Milano, alla quale senz'altro non mancher?.
Sael

Re: R: "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 14/11/2005, 0:11
da Writer
[quote=""Andrea Franco""]Bellissima copertina, attira di sicuro...

come ti ho gi? promesso altrove, completer? presto l'ordine del tuo libro...
a presto
Andrea[/quote]

grazie, Andrea.
A rileggerci qui o altrove :)

"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 14/11/2005, 0:22
da Writer
Le tue osservazioni sono per me molto lusinghiere, Sael.
Hai colto due elementi centrali del mio testo: il tempo non omogeneo del romanzo e la struttura composta da brevi capitoli "a incastro".
Sono molto contento che tu abbia apprezzato il romanzo.
Sto lavorando per organizzare una presentazione a Milano per gennaio.
Quando ho una data sicura, vi avviso.

Writer

"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 07/12/2005, 12:07
da Writer
"Vedo alcune persone vestite di rosso e nero affiancare l?oratore e sventolare verso la piazza immobile alcune bandiere tricolori messicane insieme a quelle dell?EZLN. Mi vengono i brividi mentre Sylvia mi prende per mano, mi accompagna sul balcone e mi dice ?hoy es un d?a feliz para nuestra tierra?.

La voce mi trema leggermente mentre leggo queste parole, guardando in volto i poeti e gli scrittori che si sono radunati al Fondo Verri per assistere alla presentazione del romanzo.

?Penso che da domani ci renderanno la vita impossibile, che l?esercito ci cinger? d?assedio, che la repressione s?incrementer? drammaticamente, ma vedo il movimento delle bandiere che ondeggiano sulla folla incredula e mi viene voglia di accarezzarle con dolcezza, come un oggetto caro che ci appartiene?.

Calco sull?ultima frase ?come un oggetto caro che CI APPARTIENE?, un attimo di silenzio, parte un applauso, come se la distanza tra chi parla e chi ascolta si fosse di colpo ridotta, come se qualche eco di quella emozione profonda che ha scosso migliaia di persone nell?antica capitale del Chiapas dodici anni fa, quando l?esercito insorgente dei zapatisti ha preso il municipio e diffuso il suo programma ribelle, fosse filtrata fino a Lecce, avesse toccato il cuore di persone che vivono in un?altra realt?, in una citt? di pietra chiara, protesa verso il sud del Mediterraneo.

Qualche ora prima ero tornato in piazza Duomo e avevo scrutato assorto le geometrie irregolari di questo spazio asimmetrico e perfetto. Il clima era tiepido, la piazza deserta. Mi ero guardato intorno pensando che il cuore barocco di Lecce appartiene alla schiera dei miei luoghi preferiti, a quei posti che rivedo con piacere e, nel rivedere, misurano il passo del tempo che scandisce il suo corso implacabile.

Poi i volti sorridenti e concentrati, le parole scambiate tra un bicchiere di vino e una sigaretta fumata su una panchina in via Santa Maria al Paradiso, ?tu guardi altrove, scopri l?essenza delle cose?, ?il merito ? tuo, hai saputo leggere con occhi diversi?, un ?reading? di poesia che ha fatto rivivere le parole di un poeta morto a 36 anni di passione eccessiva per la vita, un libro di versi che mi ha regalato una giovane donna dal volto mediterraneo e i capelli intrecciati, immagini che mi hanno colpito come un pugno sul torace

?Di te la smania il potere di Caino il dominio
il borborigmo del vulcano
le lattiginose maree
l?autorit? spettrale del vento
di te il ritorno di Caos su schiene
di trib? danzanti?.

Echi di Dino Campana e Anais Nin che rinascono nella sera salentina, una sera che inizia con un vento tiepido e si placa, verso l?una del mattino, in una pioggia insistente e fredda.
_________________
Writer
http://www.writer-racconti.org/

"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 09/12/2005, 15:39
da Writer
Riporto una recensione di Luciano Pagano, scrittore leccese e webmaster di "Musicaos", al mio romanzo.

Trovate la recensione e altri contributi su:
http://www.besablog.net/


I ?Diecimila e cento giorni? di Claudio Martini, intervento di Luciano Pagano

Claudio Martini, con ?Diecimila e cento giorni? ? al suo esordio di respiro, con un romanzo la cui storia abbraccia un arco di tempo di ventisette anni - i diecimila e cento giorni cui fa riferimento il titolo del romanzo ? snodandosi tra l?Italia (Bologna) e il Per?, la Bolivia e poi il Nicaragua e il Kosovo. Martini aveva pubblicato (oltre ai testi inerenti il suo lavoro di psicologo) un libro di racconti e diari di viaggio, intitolato Sguardi (raggioverde edizioni, 2004); gi? in quella prova aveva dimostrato un?acutezza rara nel riuscire a descrivere emozioni e situazioni germinali, in maniera analitica, scrupolosa, senza risultare ridondante, una chiarezza di stile, la sua, che il lettore percepisce fin dalle prime pagine, i suoi ?sguardi? sono spaccati di situazioni, carati sull?oggetto, i rapporti tra uomini e donne, le storie che si incrociano e cercano di uscire dall?ambiguit? per far ritorno ad una limpidezza di vita presunta o quantomeno sognata. L?esatto, nell?indagine del razionale e irrazionale, ? il limite di Claudio Martini, il confine che l?autore percorre con prosa asciutta. In questo suo primo romanzo le storie si intrecciano in parallelo, un botta risposta essenziale in cui la narrazione ? lo specchio dei tempi, lo scenario ? la mutazione politica e sociale del nostro paese, dagli anni ?70 a oggi, con un inedito punto di vista esterno, dall?America Latina, dove la vitalit? dei protagonisti ?impegnati? in quella zona stride con l?abulia di Riccardo, il primo personaggio che fa comparsa sulla scena del romanzo, bulimico, in piedi su una bilancia elettronica. Si badi bene, non siamo alle prese con un romanzo che approfitta di piccole storie individuali per riflettere il mutamento, la freschezza (nonostante tutto verrebbe da dire) di personaggi come Consuelo o Fatima, denotano un interesse identico per i caratteri e per il contesto. E? difficile non immedesimarsi nei personaggi. La prima scena, come accennato, vede Riccardo, insoddisfatto della routine, pesarsi: la bilancia ? implacabile, 112.4kg, metafora che certifica la pesantezza di un?esistenza che raggiunger? il suo culmine negativo a Napoli, nella stanza di un hotel di lusso, con un tentativo di suicidio ridicolo per gli esiti ma altrettanto denso di significato per gli esiti in termini di svolta esistenziale. Al termine della prima parte, dove Riccardo e Fatima saranno in osmosi, ognuno avr? fatto entrare un po? di luce nella vita dell?altro, lei non riconosce subito l?amore, perch? non sa che cosa sia, mentre lui, alleggerito, avverte al lavoro che ?far? un po? di ritardo?. Brevi scatti su storie che evolvono, cercando di mitigare l?impatto dei sentimenti e dei desideri sulla vita. Diversi gli spunti interessanti che provengono dalla professione e gli interessi di Claudio Martini, che trasfonde in uno dei personaggi (l?unico che parla in prima persona) elementi autobiografici (l?interesse per l?emancipazione politica ed economica di zone potenzialmente ricche di risorse in America Latina, l?EZLN). Emersione, Immersione, Navigazione, Approdo, i titoli delle quattro sezioni del romanzo, infine, rimandano ad una costante, quella di un ?viaggio? che tutti i personaggi coinvolti nella narrazione sperimenteranno su s? stessi, fino al capodanno del 1994, giorno nel quale ognuno di loro verr? colto, nel bene o nel male, in un momento di vita nel quale la scelta personale ? divenuta un punto fermo, contro l?incertezza e l?instabilit? della vita vissuta in precedenza.

Luciano Pagano

presentazione a Torino

Inviato: 12/01/2006, 22:53
da Writer
Venerd? 3 febbraio alle ore 18 presso la libreria "Torre di Abele" di Torino (via pietro micca n. 22) presentazione del romanzo "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini
Introduce: Leopoldo Grosso

Tutti i frequentatori piemontesi del forum di "Nuovi Autori" (e coloro che si trovassero a passare da Torino in quella data) sono cordialmente invitati.

Claudio "Writer" Martini.

"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

Inviato: 12/01/2006, 22:59
da carlo
ciao writer ed auguri per la presentazione!