Andrea Consonni

Le interviste di NA a cura di M. Di Biagio e L. Massei
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carlo
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Andrea Consonni

Messaggio da carlo »

INTERVISTA AD ANDREA CONSONNI di Lisa Massei

1. Ciao Andrea, in che modo ti sei avvicinato alla scrittura, come, quando e perch?? L?interesse per la lettura com?? nato? C?? chi lo scopre grazie a un genitore, ad un parente, ad un insegnante, per te com?? stato?

Dovrei partire dal dire che i miei genitori, mia sorella, mi hanno sempre regalato libri, fumetti, dischi e lo fanno tuttora. Ho passato la mia infanzia ad ascoltare i racconti di mio nonno, le favole di mia nonna e ho sempre avuto il desiderio di raccontare agli altri qualcosa. Ho scritto il mio primo racconto compiuto alle medie, era un racconto di fantascienza, ambientato in una citt? sotterranea e di un ragazzo che veniva cacciato via, nel sottosuolo. La scrittura e la lettura, mi hanno abbracciato nei giorni infiniti di solitudine, nei momenti di merda, ho pianto attraverso le poesie che scrivevo. E ancora oggi succede.

2. Per te quanto ? importante pubblicare? Ci sono persone che scrivono per se stesse e si accontentano di far leggere le proprie cose a qualche amico. Cosa ti ha spinto a pubblicare?

Ci ho pensato e ci penso ancora oggi intorno a questo dubbio. Non sono davvero convinto di voler pubblicare. Pubblicare mi permette di raccontare agli altri quello che ho in testa, di comunicare, di aggredire, di sfogarmi, di amare? e purtroppo anche di mettere fuori il naso? e io ho nello steso tempo voglia di comunicare e di alzare un muro contro tutti gli altri?.

3. Esordire con la Besa per? non ? stata una grande esperienza, ti andrebbe di parlarne?

Ha fatto proprio schifo e mi fa male ancora. Nessuna distribuzione, recensione, tranne quella di Gioele Valenti e Stradanove. Mi hanno dato il libro e non si sono fatti mai sentire.. e pensare che ci avevo messo tanta passione, sogni, miei, di Daniele Grassi che aveva creato dei fantastici disegni, di una cerchia di amici?.niente.

4. Hai esordito con Settantanove Punti di Fuga, un romanzo di carattere noir che mette molto in evidenza la psicologia dei personaggi? Poi hai pubblicato Wrong, un romanzo che tu stesso definisci un capitolo a s?, che secondo me racchiude molto il tuo modo di pensare e di vedere il mondo, la politica, il lavoro, la religione ecc...

Amo il noir: Hugues Pagan, Derek Raymond, Ellroy, Izzo mi hanno stravolto l?anima. Riescono a entrare nel profondo delle emozioni, inventando una trama, portandoti nel buco nero della tua vita, senza buonismo, regole prestabilite. Wrong ? stato un atto di rottura e un modo per affrontare un anno spaventosamente duro, ho puntato, (non valgo neanche un centesimo di loro) a C?line e Houellebecq?.

5. La tua ? una scrittura dura, provocatoria, per molte persone difficile da digerire? Wrong lo trovo molto sincero, e anche se sembra una cosa sciocca, in realt? la sincerit? ? una cosa rarissima, non trovi? Qual ? il libro meno sincero che hai letto?

Grazie, ? un grosso complimento. Gran parte della letteratura italiana mi sembra poco sincera, stanca, immobile, ma forse il libro che pi? mi ha fatto schifo ? quello di Mark Haddon ?Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte?? un successo osannato da tutti ma che ? una stronzata colossale, un bidone vuoto?. programmato ad orologeria per il mondo assuefatto di oggi?

6. Su Wrong si sente molto vicina questa sofferenza legata ai rapporti umani. Incomprensioni, persone diverse che devono condividere le proprie vite? Depressione e autodistruzione fanno da sfondo, come valvola di sfogo, per Sara e Andrea, un fratello e una sorella che per quanto discutano in qualche modo si sentono molto legati fra di loro. Leggendo Wrong ho avuto l?impressione che questi due personaggi fossero in realt? due facce della stessa medaglia, come se fossero la parte femminile e maschile di una stessa persona. Che ne pensi?

S?, credo che Sara sia la mia parte femminile, quello che sarei potuto essere nel caso fossi nata donna..... la debolezza che ti fa finire sottomessa.... anche fisicamente.... credo che sarei stato ancora pi? ossessionato.... sono sempre stato chiamato checca... e devo dire che ? un complimento sentirsi dare della donna.....

7. Su Settantanove Punti di Fuga, il killer che uccide ? in qualche modo dipinto come una persona che in verit? non ? malvagia. Che uccide come liberazione da se stesso, come una sorta di protesta, di urlo, di sfogo. Secondo te quali sono i punti di fuga che ci tengono in vita?

Le piccole cose e la speranza. Fuga per me molto spesso ha un connotato positivo. Fuga da casa, da New York, da una famiglia di merda, dal proprio fidanzato, dal lavoro e queste fughe anche se nella vita non ti portano a nulla, aprono comunque nuove scelte, anche negative, ma non mi piace la stabilit?, i rituali. Credo che ci siano sempre degli spazi per le fughe, sempre, anche restando fermi nella propria stanza, interi mesi.

8. Bukowski in una sua poesia ha scritto: ?La gente ? strana: si infastidisce sempre per/ cose banali,/ e poi dei problemi gravi/ come/ il totale spreco della propria esistenza,/ sembra accorgersene a/ stento??. Scrivere per te ? il modo per non sentire di sprecare la tua esistenza? Come ti senti dopo aver scritto?

Vivo tutto il giorno con la scrittura in testa. ? la mia vita e se non posso scrivere quando voglio scrivere, sto davvero di merda. Dopo che ho scritto mi sento da Dio.

9. Il libro che pi? ti ha impressionato fra quelli che hai letto ultimamente? E il film che non ti annoieresti mai di vedere e rivedere?

Credo quello di Hubert Selby Jr, ?Requiem per un sogno?. Ho pianto di dolore quando l?ho finito. Come film potrei dire ?Sentieri Selvaggi?, perch? l?ho visto centinaia di volte?. amo il cinema? non saprei cosa scegliere?. forse rivedrei tutti i film di Lynch e Twin Peaks uno dietro l?altro per una settimana intera, 24 ore al giorno.

10. Da poco hai iniziato a tenere un blog www.wrong-.splinder.com in cui esprimi le tue opinioni circa libri e film. Prossimamente vuoi mettere on-line delle interviste, qualche anticipazione?

Ho appena messo in rete quella di Mascheri, poi ci sar? la tua, signorina Lisa Massei, (O_O n.d.r.) forse a Wuming1, e poi ci dovrebbero essere, sempre col se, quella a Gioele Valenti, Subcasotto, Debauchery e altre?? a Bukowski e C?line per esempio?.

11. Sei un grande amante della letteratura americana. Carver, Bukowski, Michael Cabon, Aimee Bender, Shelley Jackson, e molti altri? Fra gli autori italiani quali preferisci? Cosa manca secondo te nella letteratura italiana paragonata a quella americana?

Non parlo dei due scrittori di grosso talento che conosco, potrei dire Pincio e Valeria Parrella ma mi lasciano perplessi molti loro aspetti. Agli italiani manca l?emozione e l?analisi della societ?, lasciando perdere la retorica degli anatemi politici di qualunque colore e il buonismo a ?La meglio giovent?? che servono solo per ritagliarsi amicizie, recensioni decenti, visibilit??. sono degli scrittori da salotto, che vanno bene per i Saloni del libro, le strisce su La Repubblica e tutti gli altri giornali e settimanali di questo paese? vedi le recenti antologie? che fanno davvero schifo? dovrebbero leggere un po? della Homes e di C?line e buttarsi dalla finestra?.

12. Molte persone cercano la felicit? tramite cose apparenti che non servono a niente e che li allontanano dalla realt?, che non li fanno pensare? ? vero anche che la felicit? probabilmente ? una cosa individuale? una cosa che non ? costante nel tempo, tu in che cosa trovi la felicit??

Forse sembra una banalit? ma la felicit? totale la trovo nella persona che amo, che riesce a rendermi vivo e a far risplendere tutta la mia vita, dalla A alla Z?.. e senza elencare altre cose? dico anche che sono felice allo stato puro per le piccole cose, come ascoltare mio cuginetto Luca che mi parla al telefono? e mi ringrazia per i fumetti che gli regalo?

13. Se dovessi dare un consiglio ad un esordiente che si affaccia per la prima volta nel panorama dell?editoria, cosa gli diresti?


Sbattersene di ogni cosa, cercare di non piegarsi, di fregarsene dei critici e degli estimatori.

14. Cosa ne pensi di piccoli editori a pagamento, agenzie letterarie e corsi di scrittura? Pensi che siano dei mezzi giusti, che possono servire?

In passato ho commesso errori che non voglio pi? ripetere. Resto legato al vecchio discorso del manoscritto, scrivo e spedisco, perch? cos? mi piace. Delle scuole di scrittura me ne sbatto e di tutto il resto. Magari rester? sempre nella merda, ma va bene cos?. Penso alle lettere di rifiuto che riceve Snoopy, lui va avanti, non demorde e vaffanculo il resto. (anche secondo me Snoopy ha ragione? ? meglio non demordere mai! N.d.r.)

15. c?? chi sostiene che i libri sono solo marketing, quindi non conta il talento di uno scrittore, come ? scritto un libro, se ? valido o no? ma solo saperlo promuovere e vendere. Sei d?accordo?

Credo che tu abbia ragione e poi va ad ondate. I cannibali vendevano e poi basta, anche se per caso, uno di loro ha poi scritto dei bei libri (non ? successo). Ondate. Oggi va di moda il giallo italiano e vendono, domani no e vender? qualcosa d?altro?

16. La cosa che pi? ami e pi? odi di Lecco?

Il razzismo strisciante, la mentalit? del lavoro 24 ore su 24 e i palazzi sorti ovunque. Quello che mi piace ? l?acqua blu del lago quando c?? il vento, con le barche che si muovono, il profilo netto delle montagne.

17. Stai lavorando al nuovo romanzo? qualche anticipazione?

Top secret. Dico solo che amo Wallace e C?line.



Lisa Massei ? Mielenero
28/12/04

http://www.mielenero.altervista.org/
Ultima modifica di carlo il 15/12/2008, 19:35, modificato 1 volta in totale.
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