Partita doppia

Sezione nella quale si svolgono gli esercizi previsti da questa iniziativa.
Rispondi
Gaetano Intile
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 191
Iscritto il: 16/12/2022, 16:29

Partita doppia

Messaggio da Gaetano Intile »

Sempre dagli Esercizi di stile di Queneau, tradotti da Umberto Eco.

Nel mezzo della giornata a mezzodì, mi ritrovavo sulla piattaforma e balconata posteriore di un autobus e di un tram a cavalli autopropulso affollato e pressocché brulicante di umani viventi della linea S che va dalla Contrescarpe a Champarrer.
Vidi e rimarcai un giovinotto non anziano, assai ridicolo e non poco grottesco, dal collo magro e dalla gola scarnita, cordicella e laccetto attorno al feltro e cappello. Dopo uno spingi spingi e un schiaccia schiaccia, quello affermò e asserì, con voce e tono lacrimoso e piagnucoloso, che il suo vicino e sodale di viaggio s'intenzionava e si ingegnava, volontariamente e a bella posta, di spingerlo e importunarlo ogni qual volta si scendesse uscendo o si salisse entrando. Questo detto e dopo aver aperto bocca, ecco chi si precipita e affanna verso uno scranno e sedile vergine e disoccupato.
Due ore dopo, e centoventi minuti più tardi, lo reincontro e lo ritrovo alla Cour de Rome al cospetto della Gare del Saint Lazare, mentre è e si trova con un amico e contubernale che gli insinua di, e lo incita a, far applicare e assicurare un bottone e bocciolo d'osso al suo mantello e farraiuolo.

Qualche idea?
Robennskii
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 165
Iscritto il: 15/12/2022, 21:05

Re: Partita doppia

Messaggio da Robennskii »

Sicuramente abbiamo a che fare con le ripetizioni. In sostanza, spiegazioni superflue : tram a cavalli autopropulso, due ore dopo e centoventi minuti...

Dopo aver ripassato le principali figure retoriche mi restano ancora molti dubbi. Punterei sull'ironia, ma ho paura che vi mettereste a ridere.
Gaetano Intile
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 191
Iscritto il: 16/12/2022, 16:29

Re: Partita doppia

Messaggio da Gaetano Intile »

Ciao, Roberto. A differenza dell'altro esercizio, che aveva ad oggetto una figura retorica specifica, il litote, qui l'esercizio è fondato sulla duplicazione, come hai esattamente individuato, e nel farlo adopera una serie di figure retoriche e di giochi semantici. Duplicazione per sinonimi, perifrasi, parafrasi, di una gran parte degli elementi significativi del testo.
Queneau, osserva Umberto Eco nelle sue note in appendice, gioca con le regole che si è dato. Mentre in alcuni casi i due elementi concorrenti si trovano in una relazione di equivalenza e di quasi sinonimia, in altri casi c'è equivalenza semantica, ma la sintassi diventa arzigogolata, come in uno zeugma - figura retorica che consiste nel rapportare più membri coordinati e paralleli di una frase a un unico elemento che, in astratto, dovrebbe essere ripetuto per ciascuno di essi (Francesco andò a Milano, Maria a Venezia). In particolare zeugma è riferito a quei casi in cui l’elemento cui devono essere ricondotti i diversi membri della frase non si adatta perfettamente a ciascuno di essi, producendo così un’incoerenza semantica (in Dante, parlare e lacrimar vedrai insieme, in cui il verbo vedere regge appropriatamente solo lacrimare, non parlare) o sintattica (io andai a Napoli, Claudia a Palermo, in cui la prima persona del verbo si adatta al primo soggetto, ma non al secondo, che richiederebbe la terza). I vari tipi di zeugma sono specie del fenomeno più generale dell’ellissi-.
Altre volte ancora Queneau adopera due punti di vista diversi della stessa azione i quali, se adoperati in successione, risultano incongrui. Gioca poi sulla moltiplicazione introducendo un chiasmo, in anfibio sospetto di litore e ossimoro.
In partita doppia il discorso si duplica così dall'interno: soggetti, predicati verbali e complementi sono continuamente accompagnati da un loro SOSIA. La forma bipartita NON serve per precisare o allargare, come accade di solito, ma innesca senza sosta l'aspettativa di un elenco, e la delude facendo ritornare sempre il secondo elemento sul primo in forma di mera ripetizione o, al limite, di annullamento o di smentita.
Così Umberto Eco.
Partita doppia insomma è un esercizio su differenza e ripetizione (deleuziano ante litteram) e mostra la necessità di Queneau di non fermarsi sulla retorica classica, ma provare a inventare figure inedite, anche inefficaci dal punto di vista della comunicazione.
Robennskii
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 165
Iscritto il: 15/12/2022, 21:05

Re: Partita doppia

Messaggio da Robennskii »

Ricevuto, Namio. Certo, qui si vede bene come, al di là dell'effetto narrativo, alcune figure possano essere utlizzate per dare una forma nuova alla scrittura.
Rispondi