Amori che non s'incontrano mai
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PIOGGIA NEL BOSCO
Il ticchettio delle gocce sulle foglie
musica d’armistizio tra animali
e le loro voci metalliche
diventano spugnose
chi al volo,chi al balzo,chi alla corsa
agli agguati cedono il rilento
mentre il sottobosco spronato al marcio
apre a nuovi germogli colorati
Affacci dai nidi e dalle tane
piccoli curiosi
alla prima benedizione
dubbiosi alla sosta collettiva
che tutti osservano
La pioggia è un arbitro imparziale
sospende la battaglia
azzera le chance
e assegna un rigore a tutti
S’inzuppano le trame
che poi ognuno
asciugherà al sole
--------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
musica d’armistizio tra animali
e le loro voci metalliche
diventano spugnose
chi al volo,chi al balzo,chi alla corsa
agli agguati cedono il rilento
mentre il sottobosco spronato al marcio
apre a nuovi germogli colorati
Affacci dai nidi e dalle tane
piccoli curiosi
alla prima benedizione
dubbiosi alla sosta collettiva
che tutti osservano
La pioggia è un arbitro imparziale
sospende la battaglia
azzera le chance
e assegna un rigore a tutti
S’inzuppano le trame
che poi ognuno
asciugherà al sole
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Da:Destini E Presagi
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PISOLO E PAGLIAVECCIA
Titino pisolo alias jungioriglio
veloce come coniglio
mai ascoltava consiglio
e finì in un cespuglio
Intervenne Pagliaveccia
con la fronte sudaticcia
a ogni parola pasticcia
soprannominato salsiccia
Cercò di liberarlo dalle spine
s’avventò con goffaggine
ma non era sua abitudine
essendo di grande oziosaggine
Cadde come un salame
complice un brecciame
rotolò nel fasciame
di fitte spine e fogliame
Si mise forte a urlare
ma riuscì solo a stonare
fino solo flebile a vociare
poi nel fosso a sondare
Pisolo era pieno di spine
mentre il dolore a culmine
accennava a zoppaggine
e nei paraggi solo una rondine
Passarono due carabinieri
salvarono i due avventurieri
ma il maresciallo Pece Rizieri
li scambiò per due bracconieri
Li rinchiusero in serraglio
a mangiar cipolla e aglio
qualcuno pensò a un abbaglio
fin quando i due emisero un raglio
------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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veloce come coniglio
mai ascoltava consiglio
e finì in un cespuglio
Intervenne Pagliaveccia
con la fronte sudaticcia
a ogni parola pasticcia
soprannominato salsiccia
Cercò di liberarlo dalle spine
s’avventò con goffaggine
ma non era sua abitudine
essendo di grande oziosaggine
Cadde come un salame
complice un brecciame
rotolò nel fasciame
di fitte spine e fogliame
Si mise forte a urlare
ma riuscì solo a stonare
fino solo flebile a vociare
poi nel fosso a sondare
Pisolo era pieno di spine
mentre il dolore a culmine
accennava a zoppaggine
e nei paraggi solo una rondine
Passarono due carabinieri
salvarono i due avventurieri
ma il maresciallo Pece Rizieri
li scambiò per due bracconieri
Li rinchiusero in serraglio
a mangiar cipolla e aglio
qualcuno pensò a un abbaglio
fin quando i due emisero un raglio
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Da:Poesie Cialtrone
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NAPOLI
Napoli è un teatro
ove ognuno recita se stesso
e si convince
di ciò che veramente è
e alla fine nel reale
ironico s’applaude per essersi
ad arte drammatico interpretato
e non vorrebbe essere
nessun altro
e talmente immerso nel copione
che uscirne vorrebbe dire
sognarlo per rientrarvi
Trama è la malinconia
cielo a pecorelle
ove nuvole e sole
in armistizio
paventano pioggia e calore
e al dubbio l’anima
s’adatta e contenta spera
sia il caso a sancire il meglio
E’ l’unico posto
dove nel copione
le comparse hanno un nome
e quando manca qualcuna
al rimpiazzarla,
tutti donano col cuore
una mimica a sconforto
Napoli
biblioteca di difetti
ma su ogni volume
almeno una pagina
a ricordare umanità
E' l'unico posto
che ogni giorno ti ricorda
che il domani esiste
se a sera lo prenoti
con una farsa e un sorriso
-----------------------------
Da:Destini E Presagi
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ove ognuno recita se stesso
e si convince
di ciò che veramente è
e alla fine nel reale
ironico s’applaude per essersi
ad arte drammatico interpretato
e non vorrebbe essere
nessun altro
e talmente immerso nel copione
che uscirne vorrebbe dire
sognarlo per rientrarvi
Trama è la malinconia
cielo a pecorelle
ove nuvole e sole
in armistizio
paventano pioggia e calore
e al dubbio l’anima
s’adatta e contenta spera
sia il caso a sancire il meglio
E’ l’unico posto
dove nel copione
le comparse hanno un nome
e quando manca qualcuna
al rimpiazzarla,
tutti donano col cuore
una mimica a sconforto
Napoli
biblioteca di difetti
ma su ogni volume
almeno una pagina
a ricordare umanità
E' l'unico posto
che ogni giorno ti ricorda
che il domani esiste
se a sera lo prenoti
con una farsa e un sorriso
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Da:Destini E Presagi
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METAMORFOSI
Con immane sacrificio
che ancor oggi mi è greve
comprai per la mia dolce metà
che partiva per la montagna
una pelliccia di pecora
Al ritorno
quasi non la riconobbi
ne aveva una di tigre
e mi regalò
tra baci e abbracci
un cappotto di cervo
Ancora oggi
non mi è chiaro
nè la metamorfosi
nè il costoso regalo
bha!...mistero di donne
----------------------------------
Da:Vite Tremule
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che ancor oggi mi è greve
comprai per la mia dolce metà
che partiva per la montagna
una pelliccia di pecora
Al ritorno
quasi non la riconobbi
ne aveva una di tigre
e mi regalò
tra baci e abbracci
un cappotto di cervo
Ancora oggi
non mi è chiaro
nè la metamorfosi
nè il costoso regalo
bha!...mistero di donne
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Da:Vite Tremule
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ABBAGLI
Ogni tanto, il vento
infervorato si fermava
per ascoltare anime in pena
che barattavano sollievo breve
in cambio di un domani
che non interessava
-Poi ripartiva
si divertiva
a irritare mimiche indurite
preparate per durare
-Gli alberi danzavano
con rumore
e i rami,un insieme di fruste
a spaventare
domare animali
pronti a uccidere
in cambio di niente
-Senza nuvole
venne acqua dal cielo,
erano lacrime di amori
incatenati
con troppa forza
con troppa fretta
-Il pianto si seccò
e gli occhi rimasero a metà
come finestra prestata
a ombre tagliate da luce
-Era il giorno della ricorrenza
degli abbagli,
false gioie di cuori
statici da lungo tempo
e fingevano
una quiete dolce ansia
sotto coperchio ballerino
di dolore truce
--------------------------------------
Da:Pensieri Che Non Dormono Mai
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infervorato si fermava
per ascoltare anime in pena
che barattavano sollievo breve
in cambio di un domani
che non interessava
-Poi ripartiva
si divertiva
a irritare mimiche indurite
preparate per durare
-Gli alberi danzavano
con rumore
e i rami,un insieme di fruste
a spaventare
domare animali
pronti a uccidere
in cambio di niente
-Senza nuvole
venne acqua dal cielo,
erano lacrime di amori
incatenati
con troppa forza
con troppa fretta
-Il pianto si seccò
e gli occhi rimasero a metà
come finestra prestata
a ombre tagliate da luce
-Era il giorno della ricorrenza
degli abbagli,
false gioie di cuori
statici da lungo tempo
e fingevano
una quiete dolce ansia
sotto coperchio ballerino
di dolore truce
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Da:Pensieri Che Non Dormono Mai
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MARESCIALLO CASCIOCAVALLO
Il Maresciallo Casciocavallo
sferzò le indagini allo stallo
a giro i sospettati interrogò
ma l’ultimo dal primo lo rimandò
In arguzia soluzione trovò
a breve un partito fondò
tra la malavita s'infiltrò
e questa tranquilla si fidò
e agli autori del furto arrivò
ma del bottino nessuna traccia
fu abbandonato nella fuga
in un fitto bosco
di presagio losco
ove nessuno in vani sforzi rintracciò
Il geniale Maresciallo
si rivolse a uno Statale
esperto in inboscaggio
e a breve il malloppo ritrovò
poi venne il momento
di metterlo al sicuro
allora furbo pensò
i ladri mai rubano altri ladri
e a dei banchieri l’affidò
e negli anni proliferò
-----------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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sferzò le indagini allo stallo
a giro i sospettati interrogò
ma l’ultimo dal primo lo rimandò
In arguzia soluzione trovò
a breve un partito fondò
tra la malavita s'infiltrò
e questa tranquilla si fidò
e agli autori del furto arrivò
ma del bottino nessuna traccia
fu abbandonato nella fuga
in un fitto bosco
di presagio losco
ove nessuno in vani sforzi rintracciò
Il geniale Maresciallo
si rivolse a uno Statale
esperto in inboscaggio
e a breve il malloppo ritrovò
poi venne il momento
di metterlo al sicuro
allora furbo pensò
i ladri mai rubano altri ladri
e a dei banchieri l’affidò
e negli anni proliferò
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Da:Poesie Cialtrone
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EPITAFFIO IL DISOCCUPATO
Disoccupato
e stanco di ricevere
bollette di pagamenti
e quando dopo infiniti
rifiuti ai miei curriculum
finalmente una mattina
una lettera d’assunzione
ma il mio povero cuore
esplose di gioia
-Ora qui
l’ultima condanna
all’eterno far niente
e la risposta agli implori muti
è..amen a denti stretti
o peggio con una mano
che mette quattro chiodi invisibili
a nord del capo
a sud sul petto
a est su una spalla
a ovest sull’altra
e poi chiude le labbra
a intimare macabro silenzio
-Oh! voi rare anime oneste
che capitate per sbaglio da queste parti
datemi un lavoro
a separare negli occhi di chi viene
rare lacrime di dolore
da quelle di finzione
spronate da finta tosse
----------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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e stanco di ricevere
bollette di pagamenti
e quando dopo infiniti
rifiuti ai miei curriculum
finalmente una mattina
una lettera d’assunzione
ma il mio povero cuore
esplose di gioia
-Ora qui
l’ultima condanna
all’eterno far niente
e la risposta agli implori muti
è..amen a denti stretti
o peggio con una mano
che mette quattro chiodi invisibili
a nord del capo
a sud sul petto
a est su una spalla
a ovest sull’altra
e poi chiude le labbra
a intimare macabro silenzio
-Oh! voi rare anime oneste
che capitate per sbaglio da queste parti
datemi un lavoro
a separare negli occhi di chi viene
rare lacrime di dolore
da quelle di finzione
spronate da finta tosse
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Da:Sorrisi Pignorati
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ORGOGLIO D'AMORE
Ne è passato di tempo
ha vinto oscuro il diniego
ma i cuori s’affacciano ancora
ai loro nomi scuciti di bocca
a una frenata degli occhi
su una pagina accucciata in un angolo
o semplicemente aggrappati
alla smorfia di lavandaia
allo spergiuro a non menzionarli
li cita a voler godere le fitte
tatuare il dolore sui visi
fulminei colorati di bianco
scossi da mani in finta
d’aggiusto a ribelli capelli
Troppo tardi
anche a liberare due parole
come cani che non si sono mai visti
e capiscono,l'ora d'aria è scaduta
per litigare,fare amicizia
e poi ci sono i ricordi
troppo allenati per smettere
l’andirivieni e sparire al presente
Gli anni hanno fatto strade diverse
e a virare a evitarsi
si sono sempre incontrati
carichi di odio e silenzi
si sono promessi in spergiuri
l’oblio
Ognuno lustra il perdono
ossidato nelle pieghe dell’anima
a chi non ha nulla da farsi perdonare
lo dice l’avvocato del male
mai sazio al rancore in parcella
…..l’orgoglio
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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ha vinto oscuro il diniego
ma i cuori s’affacciano ancora
ai loro nomi scuciti di bocca
a una frenata degli occhi
su una pagina accucciata in un angolo
o semplicemente aggrappati
alla smorfia di lavandaia
allo spergiuro a non menzionarli
li cita a voler godere le fitte
tatuare il dolore sui visi
fulminei colorati di bianco
scossi da mani in finta
d’aggiusto a ribelli capelli
Troppo tardi
anche a liberare due parole
come cani che non si sono mai visti
e capiscono,l'ora d'aria è scaduta
per litigare,fare amicizia
e poi ci sono i ricordi
troppo allenati per smettere
l’andirivieni e sparire al presente
Gli anni hanno fatto strade diverse
e a virare a evitarsi
si sono sempre incontrati
carichi di odio e silenzi
si sono promessi in spergiuri
l’oblio
Ognuno lustra il perdono
ossidato nelle pieghe dell’anima
a chi non ha nulla da farsi perdonare
lo dice l’avvocato del male
mai sazio al rancore in parcella
…..l’orgoglio
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Da:Destini E Presagi
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IL PAZIENTE
Oggi sarà dimesso
ma faccia attenzione
assolutamente non esca di casa
rimanga a risposarsi al caldo
coi termosifoni a venticinque gradi
e ogni tanto arieggi la stanza
-prenda qualche tisana,
per la cena una bistecca
un piatto di riso con poco olio
e un pizzico di sale più del solito
assolutamente vietato dolci,caffè e amari
niente lavoro,
le faccio un certificato di malattia
di dieci giorni
Quando il dottore se ne fu andato
il paziente sollevò gli occhi al cielo
e sussurrò…....Signore
non so cosa tu abbia in mente per me
qualunque essa sia, sbrigati
sono stanco d'esser preso per i fondelli,
le bestemmie bussano ai denti
la lingua è pronta a lanciarle
e al cavallo delle gambe
invisibili aumentano a dismisura
due escrescenze
All’uscita dell’ospedale
immerso in pensieri incontrollabili
finì sotto una macchina,
inutili i soccorsi
Era un disoccupato senzatetto
e l’ultima volta che aveva visto una bistecca
anni addietro su un volantino del supermarket
e l’ultimo riso in una busta sottratta a un cane
------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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ma faccia attenzione
assolutamente non esca di casa
rimanga a risposarsi al caldo
coi termosifoni a venticinque gradi
e ogni tanto arieggi la stanza
-prenda qualche tisana,
per la cena una bistecca
un piatto di riso con poco olio
e un pizzico di sale più del solito
assolutamente vietato dolci,caffè e amari
niente lavoro,
le faccio un certificato di malattia
di dieci giorni
Quando il dottore se ne fu andato
il paziente sollevò gli occhi al cielo
e sussurrò…....Signore
non so cosa tu abbia in mente per me
qualunque essa sia, sbrigati
sono stanco d'esser preso per i fondelli,
le bestemmie bussano ai denti
la lingua è pronta a lanciarle
e al cavallo delle gambe
invisibili aumentano a dismisura
due escrescenze
All’uscita dell’ospedale
immerso in pensieri incontrollabili
finì sotto una macchina,
inutili i soccorsi
Era un disoccupato senzatetto
e l’ultima volta che aveva visto una bistecca
anni addietro su un volantino del supermarket
e l’ultimo riso in una busta sottratta a un cane
------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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- Iscritto il: 20/03/2006, 3:40
XXXXXXXXXXXXXXXXXXX
In un tempo lontanissimo
perdevo tempo a scrivere
poesie d’amore
elogio a tutto ciò che le donne
plasmate idillio
non potevano mai essere
e i miei sogni accozzaglia d’egoismi
ma devo ringraziare questi abbagli
che portarono a rifiuti allora inspiegabili
-Ora di una mi voglio vendicare
nella sottostante dedica
SE CI FOSSi STATA
Con plastiche movenze
trappola a indurre moribondi
in supplica con occhi torvi
a denti stretti a Dio
per un respiro in più
e convincerlo al dono
d'ultimo sguardo
da posare alle tue recite
se ci fossi stata
Io sempre stanco
asservito a sublimarti
in spietata concorrenza
sarei invecchiato
come un coglione
sfuggendomi
infinite osservazioni
nello spasimo lacere
-Ora tu
miniera di futilità dismessa
ove ragnatele calendario
del ieri senza tempo
e io filosofo felice
abbeverato di saggezza
------------------------------
Da:Vetriolo
www.santhers.com
perdevo tempo a scrivere
poesie d’amore
elogio a tutto ciò che le donne
plasmate idillio
non potevano mai essere
e i miei sogni accozzaglia d’egoismi
ma devo ringraziare questi abbagli
che portarono a rifiuti allora inspiegabili
-Ora di una mi voglio vendicare
nella sottostante dedica
SE CI FOSSi STATA
Con plastiche movenze
trappola a indurre moribondi
in supplica con occhi torvi
a denti stretti a Dio
per un respiro in più
e convincerlo al dono
d'ultimo sguardo
da posare alle tue recite
se ci fossi stata
Io sempre stanco
asservito a sublimarti
in spietata concorrenza
sarei invecchiato
come un coglione
sfuggendomi
infinite osservazioni
nello spasimo lacere
-Ora tu
miniera di futilità dismessa
ove ragnatele calendario
del ieri senza tempo
e io filosofo felice
abbeverato di saggezza
------------------------------
Da:Vetriolo
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