Amori che non s'incontrano mai
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ESTASI D'OMBRE
Ombre di corpi
sui muri
orecchie di sprechi
spugne d’implori
in stanze dirimpetto,
stremati
assassini a riposo
in attesa a celarsi
dietro luna tagliata
da nuvole fugaci
Scuotono teste
uova covate
e piume
d’ angeli ribelli
in estasi
lunghi capelli di seta
sfiorano
turgidi seni
e in ausilio
mani sottili
s’ offrono coppe
all’invisibile
mentre coltelli
le lingue
separano labbra
rosa schiudono
su quadri
di solitudine estrema
Gemiti silenziati
nel dualismo
tra nervi rapiti da mimiche
e pensieri evasi da fede
soffiano
occhi di brace
imbalsamati al silenzio
dietro veli di tende
nebbie mentali
separano due corpi
mimano
abbracci
vegliati
da luce soffusa
e corrono a specchi
laghi d’anime
a ripulire
disperazione
esausta
appagata
censurata
Due donne
segrete si amano
a loro insaputa
il poeta le sposa
------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
sui muri
orecchie di sprechi
spugne d’implori
in stanze dirimpetto,
stremati
assassini a riposo
in attesa a celarsi
dietro luna tagliata
da nuvole fugaci
Scuotono teste
uova covate
e piume
d’ angeli ribelli
in estasi
lunghi capelli di seta
sfiorano
turgidi seni
e in ausilio
mani sottili
s’ offrono coppe
all’invisibile
mentre coltelli
le lingue
separano labbra
rosa schiudono
su quadri
di solitudine estrema
Gemiti silenziati
nel dualismo
tra nervi rapiti da mimiche
e pensieri evasi da fede
soffiano
occhi di brace
imbalsamati al silenzio
dietro veli di tende
nebbie mentali
separano due corpi
mimano
abbracci
vegliati
da luce soffusa
e corrono a specchi
laghi d’anime
a ripulire
disperazione
esausta
appagata
censurata
Due donne
segrete si amano
a loro insaputa
il poeta le sposa
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Da:Soste Precarie
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PIETRE
Povero cane
bersaglio di noia
tante volte ha fiutato,
scansato il bastone
conserva negli occhi
indelebili minacce di vicoli
labirinti d’ignavia
traiettorie a bersagli
Chiede agli insetti
di sparecchiare
sul dorso la tavola
ormai il pasto alle ossa
e deve ancora abbaiare
e una zampa a uncino
bussa il selciato
poi con smorfie
apre risate
Villani nel gioco di pietre
ridono al passo veloce
al sangue perduto
in buffi disegni
al ringhiare
per estrema difesa
al rasento dei muri
impaurito
sbalordito
per non aver fatto
a nessuno
...del male
--------------------
Da:Soste Precarie
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bersaglio di noia
tante volte ha fiutato,
scansato il bastone
conserva negli occhi
indelebili minacce di vicoli
labirinti d’ignavia
traiettorie a bersagli
Chiede agli insetti
di sparecchiare
sul dorso la tavola
ormai il pasto alle ossa
e deve ancora abbaiare
e una zampa a uncino
bussa il selciato
poi con smorfie
apre risate
Villani nel gioco di pietre
ridono al passo veloce
al sangue perduto
in buffi disegni
al ringhiare
per estrema difesa
al rasento dei muri
impaurito
sbalordito
per non aver fatto
a nessuno
...del male
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Da:Soste Precarie
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FIUME
Balla un copertone
avvinghiato a una radica
ultimo appiglio di un cadavere
L'acqua non più memoria
ma piscio e profilattici
di amori dileguati
e a te spazzino guardone
al posto di un saluto
uno sputo
Lo vedi quel frigo
con ruggine e veleno
sta soffocando
l'ultimo canto di rana
e quel televisore
trasmette pesci capovolti
e scarpe senza piedi
gondole per l'inferno
Quando ti soccorreranno le nuvole
calati le brache
piscia fino ai tetti
Poi calmo darai uno specchio
a ognuno per rimirare
.....le vergogne -
-----------------------------
Da:Vetriolo
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avvinghiato a una radica
ultimo appiglio di un cadavere
L'acqua non più memoria
ma piscio e profilattici
di amori dileguati
e a te spazzino guardone
al posto di un saluto
uno sputo
Lo vedi quel frigo
con ruggine e veleno
sta soffocando
l'ultimo canto di rana
e quel televisore
trasmette pesci capovolti
e scarpe senza piedi
gondole per l'inferno
Quando ti soccorreranno le nuvole
calati le brache
piscia fino ai tetti
Poi calmo darai uno specchio
a ognuno per rimirare
.....le vergogne -
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Da:Vetriolo
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FOTO
-FOTO-
Le foto corrotte
in volti sereni
per rassicurare
chi resta
Le foto dei morti
si assomigliano tutte
Solo negli occhi
di chi in vita
ha amato
senza essere corrisposto
c’è una truce violenza
che si aggrava
al posarsi di un fiore
Quel fiore
che doveva servire
per aprire un cuore
che trovò quel gesto
...soltanto banale
-----------------------
*FOTO*
Al cimitero
foto
sorridente
va bene per i cari
ma non rende grugno
alle carogne
Alla fine
cotta a mille gradi
quella fuori posa
sorpresa
senza identità
occhi nel vuoto
e mimica senz’anima
nel volto color ghiaccio
riflessi di stagioni
specchio d’ogni gesto
neutrali riflessi della morte
non s’imprimono
in elogi e compianti
-Alla fine il tempo
gira il dorso
a ogni sguardo
dietro l'amo delle tenebre
-------------------------
FOTO
-Capelli irti
antenne di vita,
occhi serpenti
a prede d'entusiasmi
-Visi dossi di giochi,
pelle campo seminato
anni da crescere
ora mille gradi a fuoco
di ceramiche refrigerate,
mietè in anticipo la bomba
applaudita confetto
-------------------------------
Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com
Le foto corrotte
in volti sereni
per rassicurare
chi resta
Le foto dei morti
si assomigliano tutte
Solo negli occhi
di chi in vita
ha amato
senza essere corrisposto
c’è una truce violenza
che si aggrava
al posarsi di un fiore
Quel fiore
che doveva servire
per aprire un cuore
che trovò quel gesto
...soltanto banale
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*FOTO*
Al cimitero
foto
sorridente
va bene per i cari
ma non rende grugno
alle carogne
Alla fine
cotta a mille gradi
quella fuori posa
sorpresa
senza identità
occhi nel vuoto
e mimica senz’anima
nel volto color ghiaccio
riflessi di stagioni
specchio d’ogni gesto
neutrali riflessi della morte
non s’imprimono
in elogi e compianti
-Alla fine il tempo
gira il dorso
a ogni sguardo
dietro l'amo delle tenebre
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FOTO
-Capelli irti
antenne di vita,
occhi serpenti
a prede d'entusiasmi
-Visi dossi di giochi,
pelle campo seminato
anni da crescere
ora mille gradi a fuoco
di ceramiche refrigerate,
mietè in anticipo la bomba
applaudita confetto
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Da:Avanguardie Irriverenti
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RISTORANTE STATALE 16
Ristorante statale sedici
i camionisti
inchiodati alle sedie
hanno incroci sulle facce
e semafori negli occhi
guidano nel piatto
coi denti contano chilometri
curvano tra pesci e insalata
smarmittano fritture
fanno tagliandi con olio e aceto
e additivi al vino
Stanchi guardano
la televisione che sempre
bara e li sorpassa
e cameriere e cuochi
dirigono solo traffico seduto
Poi telefonano lontano
gareggiano a far sentire voci
calde d’atmosfere,
sorridono,hanno case in pugno
Caffè e liquori
battezzano il ciarlare
atteso fuori ad accendere
ceri di tabacco in omaggio
ai nervi fili del domani
arrotolato nel rombo dei motori
--------------------------------
Da:Soste Precarie
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i camionisti
inchiodati alle sedie
hanno incroci sulle facce
e semafori negli occhi
guidano nel piatto
coi denti contano chilometri
curvano tra pesci e insalata
smarmittano fritture
fanno tagliandi con olio e aceto
e additivi al vino
Stanchi guardano
la televisione che sempre
bara e li sorpassa
e cameriere e cuochi
dirigono solo traffico seduto
Poi telefonano lontano
gareggiano a far sentire voci
calde d’atmosfere,
sorridono,hanno case in pugno
Caffè e liquori
battezzano il ciarlare
atteso fuori ad accendere
ceri di tabacco in omaggio
ai nervi fili del domani
arrotolato nel rombo dei motori
--------------------------------
Da:Soste Precarie
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ICEBERG
Da tempo
avevo chiuso il cuore
a ogni intrusione d’amore
e gelida la piatta vita
digeriva giorni tetri
quando in un momento
fuori dal rigore del torpore amico
una donna con fede al dito
mi sedette a fianco
a uno spettacolo che mi serviva
più a ricordare e non a vivere
-Sentii il cuore come un cane
chiuso e punito al buio
che avverte l’annuso dei suoi simili
e un’estasi elettrizzò il cervello
mentre angeli che azzerai
ritornati mi porgevano le ali per il cielo
che da tempo a capo chino non vedevo più
..gli occhi si vellutarono sul collo
di quell’esca che avvertì un solletico
e con la testa frustò i capelli
sul pallido viso selvaggio
complice anche un seno evaso
alla scarsa custodia
e mi apparve in malizie di splendore
...Oh! Dio pensai
quest’incanto sta sciogliendo
il ghiaccio intorno all’anima,
questa primavera mi riporterà
al delirio
-Chiesi aiuto alle parole
senza lingua impegnata a spegnere
l’incendio alla gola
a corto di saliva consumata a oliare
desideri liberati dalla ruggine degli anni
-Un’applauso del pubblico
suonò sparo ai miei organi
a ricomporsi nella tana di legnose carni
fredde immuni a ogni gioia e dolore
...un iceberg nel suo amato inverno
--------------------------------------
Da:Voci Scomode
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avevo chiuso il cuore
a ogni intrusione d’amore
e gelida la piatta vita
digeriva giorni tetri
quando in un momento
fuori dal rigore del torpore amico
una donna con fede al dito
mi sedette a fianco
a uno spettacolo che mi serviva
più a ricordare e non a vivere
-Sentii il cuore come un cane
chiuso e punito al buio
che avverte l’annuso dei suoi simili
e un’estasi elettrizzò il cervello
mentre angeli che azzerai
ritornati mi porgevano le ali per il cielo
che da tempo a capo chino non vedevo più
..gli occhi si vellutarono sul collo
di quell’esca che avvertì un solletico
e con la testa frustò i capelli
sul pallido viso selvaggio
complice anche un seno evaso
alla scarsa custodia
e mi apparve in malizie di splendore
...Oh! Dio pensai
quest’incanto sta sciogliendo
il ghiaccio intorno all’anima,
questa primavera mi riporterà
al delirio
-Chiesi aiuto alle parole
senza lingua impegnata a spegnere
l’incendio alla gola
a corto di saliva consumata a oliare
desideri liberati dalla ruggine degli anni
-Un’applauso del pubblico
suonò sparo ai miei organi
a ricomporsi nella tana di legnose carni
fredde immuni a ogni gioia e dolore
...un iceberg nel suo amato inverno
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Da:Voci Scomode
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FOTOGRAMMA
D'improvviso la rivide,
angelica ma demoniaca al ricordo,
leggiadra in movenze
lenta ruotò il raggio
delle geometrie di mira
dei suoi occhi,fuori abitudine
all'allerto intenso,
tonfo al cuore il respiro
raggelò all'anima l'incanto
e quando svoltò all'angolo
il cerchio di sguardo dritto
circondò l'andirivieni di passanti,
improbabile recupero
di figura passata,
si bloccò la pellicola,
formicolio di mente,nebbia
la luce come a un cinema
lo cacciò dal mondo,
la cercò al buio
di palpebre chiuse
ma era il regno dei morti
--------------------------------------
Da:Pietre e Utopie
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angelica ma demoniaca al ricordo,
leggiadra in movenze
lenta ruotò il raggio
delle geometrie di mira
dei suoi occhi,fuori abitudine
all'allerto intenso,
tonfo al cuore il respiro
raggelò all'anima l'incanto
e quando svoltò all'angolo
il cerchio di sguardo dritto
circondò l'andirivieni di passanti,
improbabile recupero
di figura passata,
si bloccò la pellicola,
formicolio di mente,nebbia
la luce come a un cinema
lo cacciò dal mondo,
la cercò al buio
di palpebre chiuse
ma era il regno dei morti
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Da:Pietre e Utopie
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CONTRADE
Capre con barbe di seta
su rocce assolate
controllano randagi pulciosi cani
spelacchiati da rovi e bastoni
abbaiano a minimi fruscii
e azzannano il vuoto
atterriscono cuori sempre in allerta
nel selvaggio aleggia la morte
ridente a campi arlecchini
cuciti dagli ultimi vecchi
con berretti da miserie rovesciate
sbaragliate da canti
fischianti a fessure dentali
Sentieri orfani di passi di un tempo
soffocati da piovre vegetali
cancellano geografie d'avvocati
Scheletri di ferro
del progresso immobile
antenne su tetti muschiati
cercano di mediare dialetti
con linguaggi difficili
vibrazioni riprese da figli
scudi a ricordi
Fuggì la miseria
con treni di spago
lasciò il suo bottino d'aria masticata
alla solitudine sazia
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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su rocce assolate
controllano randagi pulciosi cani
spelacchiati da rovi e bastoni
abbaiano a minimi fruscii
e azzannano il vuoto
atterriscono cuori sempre in allerta
nel selvaggio aleggia la morte
ridente a campi arlecchini
cuciti dagli ultimi vecchi
con berretti da miserie rovesciate
sbaragliate da canti
fischianti a fessure dentali
Sentieri orfani di passi di un tempo
soffocati da piovre vegetali
cancellano geografie d'avvocati
Scheletri di ferro
del progresso immobile
antenne su tetti muschiati
cercano di mediare dialetti
con linguaggi difficili
vibrazioni riprese da figli
scudi a ricordi
Fuggì la miseria
con treni di spago
lasciò il suo bottino d'aria masticata
alla solitudine sazia
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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1918
Mio nonno combattè sulle alpi
in battaglie nella gelida neve
perse due fratelli più giovani
ma parlava di sangue donato alla Patria
Morì prima di vedere le offese
di alcuni bastardi Statali
sanguisughe parassiti
disertori al lavoro
bastoni a ruota sociale
e premiati validi eroi elogiati
protetti da ignavia politica
a perpetuare storture
Mi raccontava di fame e freddo
avvoltoi ingordi d’ogni sogno
e la vita valeva un tiro di schioppo
gli diedero una medaglia e una croce
con elogi su pezzo di carta
ma lui non sapeva leggere
ed era contento dell’ampiezza del foglio
diceva vuol dire stima abbondante
Cantava fiero una canzone
con voce a volte separata
dall’unico dente superstite
ad amari bocconi rubati
a preghiere da mia nonna prestate
lui ateo invocava alzando il cappello
il sole, la luna la pioggia
benedetta alla siccità,pausa a fatiche
e il fiato come in trincea
si rifugiava dietro labbra
seccate da fumo e tabacco
Morì con in mano una zappa
con cui scorticava arida terra
era quella la sua penna
con cui invano tentò
di comunicare eterna fede
…………alla Patria…..
amore ai suoi figli
----------------------------------
Da;Destini E Presagi
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in battaglie nella gelida neve
perse due fratelli più giovani
ma parlava di sangue donato alla Patria
Morì prima di vedere le offese
di alcuni bastardi Statali
sanguisughe parassiti
disertori al lavoro
bastoni a ruota sociale
e premiati validi eroi elogiati
protetti da ignavia politica
a perpetuare storture
Mi raccontava di fame e freddo
avvoltoi ingordi d’ogni sogno
e la vita valeva un tiro di schioppo
gli diedero una medaglia e una croce
con elogi su pezzo di carta
ma lui non sapeva leggere
ed era contento dell’ampiezza del foglio
diceva vuol dire stima abbondante
Cantava fiero una canzone
con voce a volte separata
dall’unico dente superstite
ad amari bocconi rubati
a preghiere da mia nonna prestate
lui ateo invocava alzando il cappello
il sole, la luna la pioggia
benedetta alla siccità,pausa a fatiche
e il fiato come in trincea
si rifugiava dietro labbra
seccate da fumo e tabacco
Morì con in mano una zappa
con cui scorticava arida terra
era quella la sua penna
con cui invano tentò
di comunicare eterna fede
…………alla Patria…..
amore ai suoi figli
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Da;Destini E Presagi
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ATTESE
Foglie croccanti
riflessi di brina
al sole impaurito,
monete oro-argento
fuori valuta sotto passi confusi
portano all'appello dei morti
in questo due novembre
a vedere quanta gramigna
ha infestato i ricordi
e quanti fiori superstiti
Sostano anime
su curvi cipressi
appollaiate aspettano premi
scalzare da calendari
Santi in pensione
stanchi impazienti
sordi agli implori
Processioni di fiori
invitano a soste
a lasciare una scia
ai labirinti di Dio,
sono filo forzato
a lungo intrigo mediato
tra respiri e silenzi,
addii e raggiri
I morti,padroni del tempo
e noi col terrore
possano sottrarcelo
e il due novembre
tutti a stipulare
altro anno di proroga
-------------------------
Da:Vetriolo
www.santhers.com
riflessi di brina
al sole impaurito,
monete oro-argento
fuori valuta sotto passi confusi
portano all'appello dei morti
in questo due novembre
a vedere quanta gramigna
ha infestato i ricordi
e quanti fiori superstiti
Sostano anime
su curvi cipressi
appollaiate aspettano premi
scalzare da calendari
Santi in pensione
stanchi impazienti
sordi agli implori
Processioni di fiori
invitano a soste
a lasciare una scia
ai labirinti di Dio,
sono filo forzato
a lungo intrigo mediato
tra respiri e silenzi,
addii e raggiri
I morti,padroni del tempo
e noi col terrore
possano sottrarcelo
e il due novembre
tutti a stipulare
altro anno di proroga
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Da:Vetriolo
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