POESIE ISTANTANEE 4
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
è più difficile farlo sembrare vero
piuttosto che essere creduti
piuttosto che essere creduti
A.M.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
- hombre sincero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
Non era riuscire a farlo sembrare vero,
ma addirittura farlo Essere, generarlo,
credere ciecamente
tanto da creare una convinzione
reale.
Riporre la propria fiducia
in un gesto qualunque, un pensiero, una fantasia voluta.
Spezzare lentamente il pane, lentamente masticarlo, trasformarlo
fino a sentire la poltiglia
avvolgere il palato di dolce pazienza.
Mi versi il vino per favore?
Le briciole sparse a caso sull'azzurro
della tovaglia sgualcita,
andarono a disegnare esatte costellazioni
domestiche.
ma addirittura farlo Essere, generarlo,
credere ciecamente
tanto da creare una convinzione
reale.
Riporre la propria fiducia
in un gesto qualunque, un pensiero, una fantasia voluta.
Spezzare lentamente il pane, lentamente masticarlo, trasformarlo
fino a sentire la poltiglia
avvolgere il palato di dolce pazienza.
Mi versi il vino per favore?
Le briciole sparse a caso sull'azzurro
della tovaglia sgualcita,
andarono a disegnare esatte costellazioni
domestiche.
Hombre Sincero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
riporre la fiducia e farlo sembrare vero
riporre la speranza e attendere che si avveri
riporre la fede e attendere che Dio sia padre e madre allo stesso tempo
riponi la penna perché tanto scrivere non serve a nulla
quanto ancora sono disposto ad aspettare gli eventi?
quanto ancora dovrò attendere che si attenui il mio malessere?
E' vero il pane in bocca dopo averlo masticato è poltiglia
le parole che volano facile nell'aria sono come il pane masticato in bocca
e i pensieri, i miei, sono come il pane appena sfornato
e i tuoi, sono la poltiglia nella mia mascella che elabora
Dio, non permettere alla mia mente di rincoglionire
non permettere ai miei pensieri di lasciarmi solo con le parole
non concedere mai la libertà alle mie tentazioni
non concedere asilo ai miei vizi e annega nel vino le mie virtù!
Di domestiche costellazioni è fatto il mio piccolo mondo
di omessa solitudine è fatto il mio Io
quant'è vero che mi rifaccio a Ricardo Reiss
e ad Agapito io devo tutta la mia esistenza che si muove sul suo treno
riporre la speranza e attendere che si avveri
riporre la fede e attendere che Dio sia padre e madre allo stesso tempo
riponi la penna perché tanto scrivere non serve a nulla
quanto ancora sono disposto ad aspettare gli eventi?
quanto ancora dovrò attendere che si attenui il mio malessere?
E' vero il pane in bocca dopo averlo masticato è poltiglia
le parole che volano facile nell'aria sono come il pane masticato in bocca
e i pensieri, i miei, sono come il pane appena sfornato
e i tuoi, sono la poltiglia nella mia mascella che elabora
Dio, non permettere alla mia mente di rincoglionire
non permettere ai miei pensieri di lasciarmi solo con le parole
non concedere mai la libertà alle mie tentazioni
non concedere asilo ai miei vizi e annega nel vino le mie virtù!
Di domestiche costellazioni è fatto il mio piccolo mondo
di omessa solitudine è fatto il mio Io
quant'è vero che mi rifaccio a Ricardo Reiss
e ad Agapito io devo tutta la mia esistenza che si muove sul suo treno
A.M.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
è vero: il pane molto masticato è dolce
non è vero invece che la solitudine è poltiglia
non per ora almeno..
convinco la penna a scrivere, che poi non è più penna.
si è fatta pixel, e tasti. chiacchiere e distintivo? Mmh!
rincoglionire appresso alle barre di controllo, ai plugin e i very good tools
fanno di me l'autistico, il proferitore di una parola ogni cinque ore, in media
e sono felice, nonostante.
nonostante le belle famiglie mafiose che prosperano,
nonostante le stupende discariche che stracolme avvelenano aria e terra
nonostante le meravigliose armi high tech usate una sola volta e non per esercitazione
nonostante la speranza.
bòn annè venti undici
non è vero invece che la solitudine è poltiglia
non per ora almeno..
convinco la penna a scrivere, che poi non è più penna.
si è fatta pixel, e tasti. chiacchiere e distintivo? Mmh!
rincoglionire appresso alle barre di controllo, ai plugin e i very good tools
fanno di me l'autistico, il proferitore di una parola ogni cinque ore, in media
e sono felice, nonostante.
nonostante le belle famiglie mafiose che prosperano,
nonostante le stupende discariche che stracolme avvelenano aria e terra
nonostante le meravigliose armi high tech usate una sola volta e non per esercitazione
nonostante la speranza.
bòn annè venti undici
se l'invidia è il motore della economia di pace,
lo spreco è il suo carburante. e in guerra papà?
che volevo dire? Ah si, divertitevi! davvero. ma un angolo dello sguardo lasciatelo
a chi soffre, poiché in guerra molti cadono, non tutti muoiono. mentre in tempo di
pace tutti scambiano eppure c'è sempre qualcuno che perde
http://xoomer.alice.it/fabiandirosa/
http://www.youtube.com/fabiandirosa
lo spreco è il suo carburante. e in guerra papà?
che volevo dire? Ah si, divertitevi! davvero. ma un angolo dello sguardo lasciatelo
a chi soffre, poiché in guerra molti cadono, non tutti muoiono. mentre in tempo di
pace tutti scambiano eppure c'è sempre qualcuno che perde
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
il pane è la sintesi del lavoro
la poltiglia, è la sintassi, di tutto ciò che muove le leve del potere.
Hai visto mai coesistere le due cose?
Nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
La bocca mastica il pane, e la saliva la rende poltiglia
c'è sempre un terzo che intermedia accomodando tutto e tutti
è l'Italia dei potenti, dei maiali che affondano la lama nella carne
è l'Italia dei sopprusi della giustizia che non và
è l'Italia dei fallimenti della sua classse dirigente
è l'Italia dei mafiosi!
Guarirò da questa strana malattia e salirò un gradino più in alto
guarirò da questo strano malessere bramando la corrente della superficialità
Di speciale non v'è nulla c'è solo il libero vagare nel nulla
di stolto c'è la mostruosità del silenzio di uno stato assente e silente di mafia:
Chi, ha detto che si può sconfiggere?
Chi, ha detto che è un fatto umano?
Chi, ha detto che il corvo non esite?
la poltiglia, è la sintassi, di tutto ciò che muove le leve del potere.
Hai visto mai coesistere le due cose?
Nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
La bocca mastica il pane, e la saliva la rende poltiglia
c'è sempre un terzo che intermedia accomodando tutto e tutti
è l'Italia dei potenti, dei maiali che affondano la lama nella carne
è l'Italia dei sopprusi della giustizia che non và
è l'Italia dei fallimenti della sua classse dirigente
è l'Italia dei mafiosi!
Guarirò da questa strana malattia e salirò un gradino più in alto
guarirò da questo strano malessere bramando la corrente della superficialità
Di speciale non v'è nulla c'è solo il libero vagare nel nulla
di stolto c'è la mostruosità del silenzio di uno stato assente e silente di mafia:
Chi, ha detto che si può sconfiggere?
Chi, ha detto che è un fatto umano?
Chi, ha detto che il corvo non esite?
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
Dov'è scritto che l'italianità è vista sempre con un ghigno di ironia?
dov'è scritto che l'italianità è vista sempre come i soliti incocludenti?
Questa sorte che ci precede da sempre di mezz'ora
la dobbiamo a chi ancora non si rassegna che è finita!
Guardino pure i nostri maiali che affondiamo nei debiti
negli sprechi, nelle truffe dei falsi invalidi e di chi accondiscende
ci lascino pure addormentare piano piano col la lama al collo
ci lascino pure morire dissanguati
perché tanto a loro non riguarda
i loro figli non muoiono in Afganistan
i loro figli studiano e si specializzano all'estero
i nostri figli saltano in aria nella auto blindate dei magistrati
i nostri figli non sanno né leggere e né scrivere e vanno alla guerra
dov'è scritto che l'italianità è vista sempre come i soliti incocludenti?
Questa sorte che ci precede da sempre di mezz'ora
la dobbiamo a chi ancora non si rassegna che è finita!
Guardino pure i nostri maiali che affondiamo nei debiti
negli sprechi, nelle truffe dei falsi invalidi e di chi accondiscende
ci lascino pure addormentare piano piano col la lama al collo
ci lascino pure morire dissanguati
perché tanto a loro non riguarda
i loro figli non muoiono in Afganistan
i loro figli studiano e si specializzano all'estero
i nostri figli saltano in aria nella auto blindate dei magistrati
i nostri figli non sanno né leggere e né scrivere e vanno alla guerra
A.M.
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
dove sono le miniere di carbone
dove sono le valigie di cartore chiuse con lo spago
dove sono i nostri padri che hanno esportando la forza del lavoro
di tutto questo siamo figli e orfani allo stesso tempo
Signore perché ti sei dimenticato di questo paese?
dove sono le valigie di cartore chiuse con lo spago
dove sono i nostri padri che hanno esportando la forza del lavoro
di tutto questo siamo figli e orfani allo stesso tempo
Signore perché ti sei dimenticato di questo paese?
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Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
Niente in sogno
può veramente nuocerci,
come nessun lutto, in sogno,
puo veramente svuotarci dentro,
ucciderci.
Vestito di onirico coraggio
m'invento un'antra libertà
che duri tutta l'esistenza
ed è in sogno che vengo a
trovarti.
Qualcuno disse che la vita è sogno.
può veramente nuocerci,
come nessun lutto, in sogno,
puo veramente svuotarci dentro,
ucciderci.
Vestito di onirico coraggio
m'invento un'antra libertà
che duri tutta l'esistenza
ed è in sogno che vengo a
trovarti.
Qualcuno disse che la vita è sogno.
Hombre Sincero
Re: POESIE ISTANTANEE 4
Da una email dell'amica Barbara, inviatami per conoscenza:
"che cosa di meno ha
la bocca
che gli occhi non dicono.
Ma di meno ha
la bocca
che non dice
più di quel che gli occhi non vedono.
Siamo
E non sapendo
non diciamo affatto.
Così andiamo
ma né avanti
né indietro.
Ci adagiamo
mollemente
in poca mente,
senza lacrima.”
"che cosa di meno ha
la bocca
che gli occhi non dicono.
Ma di meno ha
la bocca
che non dice
più di quel che gli occhi non vedono.
Siamo
E non sapendo
non diciamo affatto.
Così andiamo
ma né avanti
né indietro.
Ci adagiamo
mollemente
in poca mente,
senza lacrima.”
se l'invidia è il motore della economia di pace,
lo spreco è il suo carburante. e in guerra papà?
che volevo dire? Ah si, divertitevi! davvero. ma un angolo dello sguardo lasciatelo
a chi soffre, poiché in guerra molti cadono, non tutti muoiono. mentre in tempo di
pace tutti scambiano eppure c'è sempre qualcuno che perde
http://xoomer.alice.it/fabiandirosa/
http://www.youtube.com/fabiandirosa
lo spreco è il suo carburante. e in guerra papà?
che volevo dire? Ah si, divertitevi! davvero. ma un angolo dello sguardo lasciatelo
a chi soffre, poiché in guerra molti cadono, non tutti muoiono. mentre in tempo di
pace tutti scambiano eppure c'è sempre qualcuno che perde
http://xoomer.alice.it/fabiandirosa/
http://www.youtube.com/fabiandirosa
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Re: POESIE ISTANTANEE 4
senza lacrime ci adagiamo
nel silenzio tumultuoso della natura
siamo e non siamo
della bocca sono le parole
della mente sono gli occhi.
Così andiamo senza sapere nè dove nè quando.
nel silenzio tumultuoso della natura
siamo e non siamo
della bocca sono le parole
della mente sono gli occhi.
Così andiamo senza sapere nè dove nè quando.
A.M.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.