POESIE ISTANTANEE 4

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hombre sincero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da hombre sincero »

Fu il momento di usare
il coltello, la sua lama
forte, larga, tagliente,
sentirlo nel pugno
concreto, veloce, risolutivo.
Adesso il coltello è in mano ad altri folli.
Io sono un altro, ancora pronto
a sfoderare parole luccicanti
per affettare
nuove pazzie.
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Agapito Malteni
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da Agapito Malteni »

il folle lo capì,
non disse niente e lo seguì l'istinto assassino..

quando la lama recise l'arteria femorale
sorrise alla modigliani e danzando
nella notte sulla piazza deserta

s'inchinò allo scroscio della fontana
all'applauso della suo pubblico;

e riprese a tessere il filo della follia.
A.M.

Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
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hombre sincero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da hombre sincero »

Non dissi niente,
su quegli occhi chiusi, quel tatto, quella pelle
non avevo niente da dire.
Stetti li, immobile
ad aspirare il suo profumo
e aspettare nell'eterno
l'attimo in cui ci saremo baciati.
Ultima modifica di hombre sincero il 29/09/2010, 8:05, modificato 1 volta in totale.
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cignonero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da cignonero »

Fu il momento di usare il bisturi
nel gioco oscuro di mille arcobaleni.
se la diagnosi fosse errata capirei
qui invece il momento è sordo, fratello
è un momento vuoto, non ha fratelli.

Visualizza la carne,
morbida, vellutata
di ballerine di tango italiano.
Capiscimi, è f r a t r i c i d i o
ed io non voglio prenderne parte.
se l'invidia è il motore della economia di pace,
lo spreco è il suo carburante. e in guerra papà?

che volevo dire? Ah si, divertitevi! davvero. ma un angolo dello sguardo lasciatelo
a chi soffre, poiché in guerra molti cadono, non tutti muoiono. mentre in tempo di
pace tutti scambiano eppure c'è sempre qualcuno che perde
http://xoomer.alice.it/fabiandirosa/
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DevilMaster
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da DevilMaster »

Una stilla scende lentamente...
la lecco golosamente.
Così vivida e viva...
mi sorprende che esca da un anima così morta e antica.
Da uno spirito ormai andato,
da una vita che ho ormai consumato.
Forse... sprecato...
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da DevilMaster »

E la luna, stanca del suo ruolo...
decise, che era ora, di schiantarsi al suolo.
Di scomparire per non dover più assistere,
di perire per non dover più resistere.
Ultima modifica di DevilMaster il 05/10/2010, 3:57, modificato 1 volta in totale.
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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hombre sincero
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da hombre sincero »

Lo capisci? Lo capisci fratello
che non si può far finta di niente,
lasciare che passi e stare inetti a guardare
un fiume illogico, senza sorgente ne foce
che innaturale fluttua
sballottando sogni cadaveri e incubi veri, concreti, di sangue e sofferenza..
Quando la paura non conta
perchè tu sei gia qua, nel fiume, ci sei dentro
a cozzare con ciottoli di esistenze, trasportati senza senso, senza direzione.
Sei parte del fiume, il fiume stesso!
Tu lo capisci che è doveroso sguainare il proprio fare
e lavorare.
Come quando ti senti gonfio di possibilità
respirando il vento di onnipotenza
e con cuore forte ti avvii nel fare,
in questo fare, generato dalla carne e dai muscoli.
Oppure quando hai piu niente da perdere
e l'unica cosa che tieni
è un flebile respiro,
l'ultimo.
Lo capisci che non si puo far finta di niente?
Un abbraccio fraterno.
Ultima modifica di hombre sincero il 06/10/2010, 8:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da hombre sincero »

E' un'abitudine,
come tutte le sere leggo gli ultimi post ,
le ultime chiacchiere del bar
nuoviautori.
Una poesia di un figlio, seguita da un'altra,
di un padre.
Sorrido,
pensando a me, alle mie paure, alle ansie quotidiane.
La lingua va con precisione di camaleonte
a fermare una lacrima
annulandola, conservando sulla punta
il tocco di sale.
"Andrea, è pronto, vieni che si fredda".
"Babbo, hai sentito mamma, ti sta chiamando".
Mi asciugo gli occhi, è un'abitudine.
Mi avvio da mia moglie a bere il caffè.
12/10/2010 21.28
Hombre Sincero
Agapito Malteni
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da Agapito Malteni »

Passi pure che è una volgare abitudine scrivere
passare e ripassare nella mente versi scritti e mai letti
equivale a morire che a niente e a nessuno interessa.

Ciò che penso, è ciò che scrivo, ma l'arte di amare
è un arte che solo l'uomo che vive in me sà interpretare;
l'uomo che vive in me ricorda la pioggia di trastevere e,
l'odore dei cibi delle trattorie affollate, il brusio e la solitudine
intrise in un tutt'uno quando in coda aspettando il ritorno.

Io scrivo in dimenticanza delle parole perdute e le mie angoscie,
conoscono i silenzi e gli anfratti del mio viso sfatto che ha perso la faccia
e il cuore spesso comanda alla mente ciò che non si deve fare
e la ragione come è giusto che sia, spesso si rifiuta di eseguire.

In amore vince sempre qualcuno!
Qualcun altro perde! E' la solita storia del nuovo cinema paradiso
è la favola del coglione e della percora assassina
è la satira di chi ride meglio e del tiro al bersaglio.

Io scrivo e chi legge. Chi mi legge?
Io parlo e invoco mentre tu come al solito, sei assente
dove, mentre annego nelle mie parole perdute
nei miei perché e le mille domande che mi assillano quotidianamente
finiscono nel rogo quotidiano di  chi non conosce nè arte nè parte
A.M.

Non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere.
Agapito Malteni
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Re: POESIE ISTANTANEE 4

Messaggio da Agapito Malteni »

continua...

non conosco la poesia
ma la pratico come fosse il pane quotidiano
dacci oggi i nostri versi quotidiani
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci o signore da tutte le parole perdute

esse mi assillano mi provocano
e ronzano come vespe inferocite nella mia mente ferita
è proprio vero,oh Signore, non c'è più dolore atroce del sapere di non sapere
e io sò! Io sò oh mio signore chi sono e cosa voglio
e per questo e pertanto, io muoio quotidianamente annegato nei miei perché
nelle mille domande che mi assillano quotidianamente
perché l'aids, perché la fame, perché il dolore, perché i bambini d'africa
perché io, perché lei, perché Gesù, mia madre, mio fratello, mio padre

io non sono niente, non posso volere d'essere niente
a parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo e Pessoa che lo scrive lo dice
e io ? Chi sono? Cosa scrivo? Cosa dico d'importante a chi mi legge?

Niente! Non sone niente, non posso volere d'essere niente
impantanato nella mia palude, alludo ai miei versi stanchi e stantii
vuoi che dica a tutti i costi sono quà?

Ho i capelli più corti  le mani sporche e la pasta che bolle in pentola
il bambino che piange e la mamma muta

continua...
A.M.

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