POESIE ISTANTANEE 4

[cignonero]

eh ehe!
Anche se basso fa rima con casso, o volevi 'passo'?

[hombre sincero]

o forse "tasso"?

[l.zag]

Continuo a guardare inperterrito
oltre i vetri appannati della mia finestra,
solo la costanza non si arrende
virtù ammanliata dalla consuetudine
l'inerzia che non si dà pace,
è la fisica che governa il moto delle cose.

[danilù*]

E guardi, guardi tanto
che poi ti rapisce anche il pensiero
e l'inerzia è immobile apparente,
il moto costante, l'energia sorgente
di ogni cosa tra le cose della vita...
che poi -tanto -non ti torna indietro niente.

[danilù*]

Se torna sbatte contro la finestra
due oggetti, uno contro l'altro:
la legge dell'incontro che è uno scontro
d'anima e vizio, e ipotesi d'attesa.

[hombre sincero]

S'infrange l'iniziativa ardita di nuove parole
sulle vecchie radici della mia pigrizia
e quando l'onda torna a sbattere, niente può
contro l'afa che ingessa l'ispirazione
e la voglia di fare.
Va per inerzia la pala del ventilatore.
Domani ci penserò.

[nikita]

Domani è un altro giorno
e dormo, ora tra lenzuola
fresche di bucato
arranco stanca e senza vizi
lavoro e dormo
domani è un altro giorno.

[hombre sincero]

Che è lento tornare al caldo dei giorni
al ripetersi del gesto, ritmato dalla quotidianità, del
fare e disfare, fare e disfare, fare e disfare, fare e disfare, fare e disfare, fare e disfare, fare e disfare

[nikita]

Una notte senza luna
bruma
di girandole che parlottano
un abbraccio fraterno
risa risa risa
non ti cerco e lo senti
dici di cercarmi
e menti
ma io ho l'età per sentirmi stanca 
se le mie parole
non ti dicono nulla
fuggo
m'immergo
in stradine amniotiche
e soddisfo
la tua voglia di rabbia.

[hombre sincero]

Il libeccio potente
soddisfa la sua voglia di rabbia,
gonfiando il mare
e cacciando l'afa di questi giorni.
Settembre.
Domani, devo togliere gli aghi di pino
che tingono d'autunno
l'erba verde del giardino.