sonetti - siete in grado?
Re: sonetti - siete in grado?
hombre sincero, ti ringrazio per il tuo rilievo.
In effetti mi sono accorto che alcuni versi non sono endecasillibi.
La fretta di rispondere, prima alla domanda che dà titolo al forum (la quale sottende, credo, anche l'altra: se abbia senso oggi fare poesia in sonetti...) e poi, in un certo senso, di rispondere al tuo ultimo sonetto, è stata cattiva consigliera... :-[
Per cui li ripropongo entrambi in versione metrica più curata.
I.
Perche in sonetto? Non è forse il suono
confezionato in ragionare antico
che valse fama in versi a Federico?
Non sarà che a un poeta manchi il tono
se oggi adotta questo suono? Pudico
divento se soltanto paragono
il mio verseggiare in rima al metronomo
che servì Petrarca, e Dante non dico.
Perchè pensare allora in te sonetto?
Sarà forse perchè quel ragionare
antico non è poi così datato?
Sarà forse perchè ciò che fu detto
ancora oggi s'usa quando d'amare
ti sorprende un bisogno inaspettato?
II.
Le stagioni del cuore sono cento
dentro il libro che non ho mai letto.
Hanno ragioni da vendere al vento
e questo solo, fragile sonetto,
poichè d'incuria spense l'intelletto
i campi di papaveri e frumento.
Eppure ricordo ancora il corpetto
profumato di rosso turbamento
che forte le stringeva agli occhi il cuore
l'innocenza che non si può descrivere.
Forse sono gli occhi dello stupore
quelle luci nelle mie notti vive.
Tornare bimbi come al primo amore
è il verso più difficile da scrivere.
Dopo questa rivisitazione mi sembra che i versi siano tutti endecasillabi.
Naturalmente bisogna considerare che le parole metronomo, descrivere e scrivere sono sdrucciole, per cui l'accento tonico cade sulla terzultima vocale e la rima è quella interna alla parola: metrONOmo, descrIVEre, scrIVEre.
Insomma, i versi che finiscono con queste parole sono endecasillabi sdruccioli e non dodecasillabi.
;)
In effetti mi sono accorto che alcuni versi non sono endecasillibi.
La fretta di rispondere, prima alla domanda che dà titolo al forum (la quale sottende, credo, anche l'altra: se abbia senso oggi fare poesia in sonetti...) e poi, in un certo senso, di rispondere al tuo ultimo sonetto, è stata cattiva consigliera... :-[
Per cui li ripropongo entrambi in versione metrica più curata.
I.
Perche in sonetto? Non è forse il suono
confezionato in ragionare antico
che valse fama in versi a Federico?
Non sarà che a un poeta manchi il tono
se oggi adotta questo suono? Pudico
divento se soltanto paragono
il mio verseggiare in rima al metronomo
che servì Petrarca, e Dante non dico.
Perchè pensare allora in te sonetto?
Sarà forse perchè quel ragionare
antico non è poi così datato?
Sarà forse perchè ciò che fu detto
ancora oggi s'usa quando d'amare
ti sorprende un bisogno inaspettato?
II.
Le stagioni del cuore sono cento
dentro il libro che non ho mai letto.
Hanno ragioni da vendere al vento
e questo solo, fragile sonetto,
poichè d'incuria spense l'intelletto
i campi di papaveri e frumento.
Eppure ricordo ancora il corpetto
profumato di rosso turbamento
che forte le stringeva agli occhi il cuore
l'innocenza che non si può descrivere.
Forse sono gli occhi dello stupore
quelle luci nelle mie notti vive.
Tornare bimbi come al primo amore
è il verso più difficile da scrivere.
Dopo questa rivisitazione mi sembra che i versi siano tutti endecasillabi.
Naturalmente bisogna considerare che le parole metronomo, descrivere e scrivere sono sdrucciole, per cui l'accento tonico cade sulla terzultima vocale e la rima è quella interna alla parola: metrONOmo, descrIVEre, scrIVEre.
Insomma, i versi che finiscono con queste parole sono endecasillabi sdruccioli e non dodecasillabi.
;)
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: sonetti - siete in grado?
Grazie a te (se sei forte come il tuo nome, meglio non ligare! ;)) per avere riscritto i tuoi versi, appena ho un attimo li rileggerò con piacere e tutta l'attenzione che sicuramente meritano.
Non mi ricordo bene come nasce questo topic ma mi sembra che el senor Carlitos lanciò una sorta di sfida ai frequentatori del sito, chiedendo appunto se un poeta contemporaneo è in grado di scrivere sonetti e invitandoli a provarci rispettando le regole che questo genere di componimento esige.
Per quanto riguarda il senso di comporre sonetti nel 2008, ho un sacco di dubbi, come del resto ne ho su quasi tutto compreso il senso di fare poesia...
Ma non ci stiamo troppo a pensa' e continuiamo a scrivere... ;D
Non mi ricordo bene come nasce questo topic ma mi sembra che el senor Carlitos lanciò una sorta di sfida ai frequentatori del sito, chiedendo appunto se un poeta contemporaneo è in grado di scrivere sonetti e invitandoli a provarci rispettando le regole che questo genere di componimento esige.
Per quanto riguarda il senso di comporre sonetti nel 2008, ho un sacco di dubbi, come del resto ne ho su quasi tutto compreso il senso di fare poesia...
Ma non ci stiamo troppo a pensa' e continuiamo a scrivere... ;D
Hombre Sincero
Re: sonetti - siete in grado?
sono d'accordo con te hombre,
aggiungo, per quanto riguarda la metrica, che secondo me si possono fare bei sonetti anche senza adoperare per forza tutti endecasillabi, e senza seguire per forza gli schemi classici delle rime. ci sono degli esempi straordinari nella poesia contemporanea.
Ad esempio questo bellissimo sonetto di ROBERTO PIUMINI (autore di L'AMORE IN FORMA CHIUSA, 1997):
Sonetto nuovo, fà come un gatto:
saltale sul grembo molto dolcemente,
così garbato che non senta niente,
tanto leggero che non senta affatto.
Non la svegliare con un male di graffi
o il caldo e vellutato strofinio,
o qualche piagnistoso miagolio:
neppure col solletico dei baffi.
Sfiora soltanto con la tua presenza
la calma del suo corpo sognatore:
levale solo il sogno dell'assenza.
Appoggiati poesia, quieta bestiola,
alla sua mente avvolta nel sopore:
levale il sogno di essere sola.
A proposito mi sono accorto che nella rivisitazione dei sonetti nel 2 verso del 2 sonetto ho inavvertitamente scritto "il" anzichè "quel" (forse memore della sostituzione operata nel 1 verso del 1 sonetto) ... non si finisce mai di sbagliare.
aggiungo, per quanto riguarda la metrica, che secondo me si possono fare bei sonetti anche senza adoperare per forza tutti endecasillabi, e senza seguire per forza gli schemi classici delle rime. ci sono degli esempi straordinari nella poesia contemporanea.
Ad esempio questo bellissimo sonetto di ROBERTO PIUMINI (autore di L'AMORE IN FORMA CHIUSA, 1997):
Sonetto nuovo, fà come un gatto:
saltale sul grembo molto dolcemente,
così garbato che non senta niente,
tanto leggero che non senta affatto.
Non la svegliare con un male di graffi
o il caldo e vellutato strofinio,
o qualche piagnistoso miagolio:
neppure col solletico dei baffi.
Sfiora soltanto con la tua presenza
la calma del suo corpo sognatore:
levale solo il sogno dell'assenza.
Appoggiati poesia, quieta bestiola,
alla sua mente avvolta nel sopore:
levale il sogno di essere sola.
A proposito mi sono accorto che nella rivisitazione dei sonetti nel 2 verso del 2 sonetto ho inavvertitamente scritto "il" anzichè "quel" (forse memore della sostituzione operata nel 1 verso del 1 sonetto) ... non si finisce mai di sbagliare.
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
Re: sonetti - siete in grado?
Pure io credo che si possono fare bei sonetti senza avvalersi necessariamente di tutti endecasillabi,
ma in questo topic, qualche pignolo :666: ha chiesto quattordici versi tutti endecasillabi.
Possiamo aprire un altro topic che sia più flessibile.
ma in questo topic, qualche pignolo :666: ha chiesto quattordici versi tutti endecasillabi.
Possiamo aprire un altro topic che sia più flessibile.
Hombre Sincero
Re: sonetti - siete in grado?
m'arrabbio col mondo che mi circonda
col senso di colpa che mi devasta
per non aver detto subito basta
e fatto trasportare da quest'onda
è il modo peggiore di crescere
imboccare delle vie già segnate
camminare su strade consumate
dagli altri senza mai pretendere
di viaggiare da solo e scottarmi
poter imparare dagli errori
senza dover affogar in rimpianto
tutto solo per fingermi un santo
dinanzi chi chiamo i miei pari
senza potere mai accettarmi
col senso di colpa che mi devasta
per non aver detto subito basta
e fatto trasportare da quest'onda
è il modo peggiore di crescere
imboccare delle vie già segnate
camminare su strade consumate
dagli altri senza mai pretendere
di viaggiare da solo e scottarmi
poter imparare dagli errori
senza dover affogar in rimpianto
tutto solo per fingermi un santo
dinanzi chi chiamo i miei pari
senza potere mai accettarmi
Re: sonetti - siete in grado?
Hombre dimmi se va bene
Re: sonetti - siete in grado?
TU PER ME
Tu per me non sarai mai vecchia, amore.
Anche quando canuti avrai i capelli
e la forza del tempo tuo migliore
sarà spenta e la tua pelle a brandelli
dal corpo penderà senza pudore,
anche quando i tuoi occhi così belli
staranno muti a consumare l'ore
e i sogni di un tempo come castelli
di carte al vento si disperderanno,
anche quando ti prenderà la morte
e lascerai i tuoi figli nel dolore,
i miei occhi com'eri ti vedranno
sempre - questo per noi volle la sorte -
e per me non sarai mai vecchia, amore.
Tu per me non sarai mai vecchia, amore.
Anche quando canuti avrai i capelli
e la forza del tempo tuo migliore
sarà spenta e la tua pelle a brandelli
dal corpo penderà senza pudore,
anche quando i tuoi occhi così belli
staranno muti a consumare l'ore
e i sogni di un tempo come castelli
di carte al vento si disperderanno,
anche quando ti prenderà la morte
e lascerai i tuoi figli nel dolore,
i miei occhi com'eri ti vedranno
sempre - questo per noi volle la sorte -
e per me non sarai mai vecchia, amore.
Re: sonetti - siete in grado?
grande elefante tiene testa a
hombre sincero che il poeta fa
scrive con piglio sicuro e lui è
senza dubbio un poeta come me
tante volte si da retta al cuore
e si usan rime come dolore
bello è fumar soli sigarette
meglio farlo con due belle tette
sono endecasillabi sì strani
che viaggian soli dalle mie mani
vivon soli negli alti castelli
vanno raminghi per lidi lontani
come le fatine con mille nani
come funghi porcini in cestelli
hombre sincero che il poeta fa
scrive con piglio sicuro e lui è
senza dubbio un poeta come me
tante volte si da retta al cuore
e si usan rime come dolore
bello è fumar soli sigarette
meglio farlo con due belle tette
sono endecasillabi sì strani
che viaggian soli dalle mie mani
vivon soli negli alti castelli
vanno raminghi per lidi lontani
come le fatine con mille nani
come funghi porcini in cestelli
Re: sonetti - siete in grado?
Potessi in mille ife intrecciate aprire
cesti di foglie sature di spore
e dire cose solo per amore
di quell'amore che non può morire.
Udissi dal sottobosco tinnire
alfi elfi e nani senza alcun tremore
con la voglia di perdermi nel cuore
del mondo più profondo e di fuggire.
Oh, se tutto questo fosse un lontano
sogno che la vita distratta appresta
al viaggiatore acuto d'intelletto.
Invece tra le dita della mano
alla fine soltanto questo resta:
dieci sigarette per un sonetto.
cesti di foglie sature di spore
e dire cose solo per amore
di quell'amore che non può morire.
Udissi dal sottobosco tinnire
alfi elfi e nani senza alcun tremore
con la voglia di perdermi nel cuore
del mondo più profondo e di fuggire.
Oh, se tutto questo fosse un lontano
sogno che la vita distratta appresta
al viaggiatore acuto d'intelletto.
Invece tra le dita della mano
alla fine soltanto questo resta:
dieci sigarette per un sonetto.