Marco Bellocchio

Filmografie e biografie dei grandi registi
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carlo
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Marco Bellocchio

Messaggio da carlo »

MARCO BELLOCCHIO
(Piacenza 1939).

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Dopo aver frequentato il ginnasio in un collegio ecclesiastico di Piacenza, il liceo in un Istituto Barnabita di Lodi e aver seguito corsi di filosofia all'Universit? Cattolica di Milano (questa educazione religiosa avr? un gran peso nella sua opera), si iscrisse al Centro sperimentale di cinematografia e nel 1965 esord? clamorosamente con I pugni in tasca, opera molto cruda sullo sgretolamento della famiglia, in cui emerge una posizione fortemente critica dei valori tradizionali religiosi e morali.
L'anticonformismo di Bellocchio e le sue tendenze ideologiche di estrema sinistra, trovarono una dimensione in La Cina ? vicina del 1967 e Nel nome del padre del 1972, che si ispira agli ambienti ecclesiastici della sua giovinezza.
Molto discusso fu Sbatti il mostro in prima pagina, sull'ambiente giornalistico, e Matti da slegare (1975), un film dossier sui manicomi italiani, ancora lontani dalla riforma della legge 180/78.
Maggior successo hanno avuto i due film successivi Marcia trionfale (1976) e Salto nel vuoto (1980), il primo sull'ambiente della caserma e del servizio militare, che viene utilizzato come pretesto per avviare un ampio discorso critico, il secondo sul chiuso ambiente della famiglia, che viene ancora messa in discussione con aspre critiche. Soprattutto quest'ultimo lavoro ha riscosso ampio successo di critica, che gli ha riconosciuto diversi premi anche a carattere internazionale.
Fra questi due film va segnalata una versione del Gabbiano di Cechov (1977), realizzata per la televisione.
Del 1982, ? Gli occhi la bocca, storia dell'identificazione morbosa di un giovane con il proprio fratello morto, a cui ha fatto seguito nel 1984 Enrico IV, tratto dalla commedia di Luigi Pirandello e, successivamente, Diavolo in corpo (1986), libera interpretazione del romanzo di R. Rediguet, e La visione del sabba del 1988.
Nel 1991 gira La condanna, del 1994 ? il film Il sogno della farfalla e nel 1999 realizza La balia, un film in costume tratto da una novella di Pirandello, che vince il David di Donatello per i costumi e ben quattro Ciak d'Oro per la migliore attrice non protagonista, la fotografia, la scenografia ed i costumi.







Filmografia di Marco Bellocchio


Il Regista di Matrimoni (2005)
Buongiorno, Notte (2003)
Radio West (2003)
Oggi E' una Bella Giornata (2003)
Stessa Rabbia, Stessa Primavera (2003)
Cesare Zavattini (2003)
A un Millimetro dal Cuore (2002)
Addio del Passato (2002)
L'ora di Religione - il Sorriso di Mia Madre (2002)
Sorelle (1999)
La Balia (1999)
Il Principe di Homburg (1996)
Il Sogno della Farfalla (1994)
La Condanna (1990)
La Visione del Sabba (1987)
Il Diavolo in Corpo (1985)
Enrico IV (1984)
Gli Occhi, la Bocca (1982)
Vacanze in Val Trebbia (1980)
Salto nel Vuoto (1979)
Armonica a Bocca (1979)
Il Gabbiano (1977)
Marcia Trionfale (1976)
Matti da Slegare (1975)
Pianeta Venere (1974)
Sbatti il Mostro in Prima Pagina (1972)
Nel Nome del Padre (1971)
Amore e Rabbia (1969)
Paola (1969)
Il Popolo Calabrese Ha Rialzato la Testa (1969)
La Cina E' Vicina (1967)
Francesco D'assisi (1966)
I Pugni in Tasca (1965)
Ginepro Fatto Uomo (1962)
La Colpa e la Pena (1961)
Abbasso il Zio (1961)


http://www.italica.rai.it/cinema/impegno/bellocchio.htm
kurtz
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Marco Bellocchio

Messaggio da kurtz »

ha fatto almeno tre capolavori: I PUGNI IN TASCA, L'ORA DI RELIGIONE, BUONGIORNO NOTTE (almeno per me lo sono)

peccato per la fase centrale della carriera, di cui non ho visto moltissimo ma che ho trovato abbastanza anonima.
? comunque uno degli ultimi rimasti... soprattutto capace negli ultimi due film di affinare uno stile del tutto unico, un cinema del 'sogno' vissuto, psicoanalitico e allo stesso tempo profondamente morale. Lui stesso lo ha definito 'realismo onirico', ? una fusione strana tra oggettivit? e visione alterata molto sottile ma percepibile, vicina forse al kubrick di EYES WIDE SHUT.
forse esagero ma gli ultimi due film secondo me sono davvero importanti e complessi!
eljmukka
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Marco Bellocchio

Messaggio da eljmukka »

Posso sapere se il corto di Bellocchio "oggi ? una bella giornata" ? disponibile in qualche formato , contenuto in qualche dvd etc. Grazie e baci da Elj
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Frankesko
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Messaggio da Frankesko »

Consiglio a tutti "Il Regista di Matrimoni", uscito ieri nelle sale italiane. Nella filmografia in alto ? erroneamente riportato al 2005.
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carlo
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Messaggio da carlo »

lo vado a vedere stasera... e confesso che ho un po' paura... :oops: mi aspetto una noia micidiale!
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carlo
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Messaggio da carlo »

come immaginavo... interessante primo tempo, ottimo montaggio, regia davvero di gran qualit?.... ma che dice? l'ultima mezzora del film lascia quanto meno spaesati, sono tante le cose banali, Bellocchio ormai ? secondo me un regista bruciato da "i pugni in tasca", che non sa pi? comunicare liberamente, fuori dagli schemi dell' "artista a tutti costi", ? un film autoreferenziale, fine a se stesso, che tolte come dicevo buona regia e buone recitazione, non dice, almeno a me, assolutamente nulla.
Uno di quei film, mi spiace non concordare con frakesko, che si dice "bello" perch? non si ? capito come finisce :)
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Messaggio da Frankesko »

Solo ora dopo mesi mi avvedo che, Carlo, avevi parlato del film. Scusami, ma non ricordavo di essere intervenuto in questa sezione del Forum, e mi affretto a risponderti... in ritardo.
Il "Regista di Matrimoni" è a mio parere la storia di una donna che sta male e che in un uomo, un artista di cui si innamora (un regista cinematografico) trova occasione di rinascere a nuova vita e ribellarsi al regno di una malata indifferenza (la Sicilia antica e baronale, un padre pazzo) fuggendo tra le sue braccia (e non solo...).
L'interpretazione di Castellitto e della Finocchiaro sono a mio parere magistrali.
In merito al finale, dici che non capisci come va a finire la storia; bene, dico io. Ossia, non si sa se il treno sia uno o siano due, se la fuga finale di lei la porti a lui o se lei si sia talmente realizzata come donna libera da andarsene da sola. Lo si può interpretare come si vuole, ma in entrambe le possibilità interpretative c'è un significato identico e unico, quello della libertà conquistata di diritto dall'essere umano, rappresentata attraverso l'identità del genere la cui libertà è stata più aggredita nei secoli, quella della donna.
Artaudette
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Messaggio da Artaudette »

forse il mio favorito tra i registi italiani, anche se ha fatto dei film tra l'anonimo e il brutto - il peggiore è stato "la condanna".

mi è piaciuto il suo ultimo film, al quale ha lavorato per parecchio tempo - se ne parlava già nel 2004 - ma il mio preferito resta "l'ora di religione", un film che trovo particolarmente affine alle mie corde.

mi mancano alcuni titoli della sua filmografia che non sono riuscita a trovare in giro, tra cui "la cina è vicina", il sogno della farfalla", "matti da slegare" e ovviamente altri corti e documentari
he colpa ch'ha la gatta se la moglie ? guasta!
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