Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
Le Grazie di Luigi Zagaria
Nel mio libro, ho voluto mettere a nudo la condizione del poeta, che è sicuramente diversa dalla condizione dell'uomo che riveste questo ruolo, sono due cose nettamente differenti infatti, essere poeti, io credo in assoluto che sia sempre una condizione d'essere.
Una condizione che vale sempre la pena di sottolinearla, e farla prevaricare su tutto.
Ciò che è importante a mio avviso, è in assoluto il non vergognarsi mai di osare tanto, più saremo consci della propria condizione, più forti saremo nell'affermare la nostra voce.
Il poeta, è molto esigente ed intransigente con se stesso e con gli altri, vive la propria condizione in piena semplicità, ed è una condizione che nulla ha a che fare con la superficialità anzi, al contrario; viceversa le paure, fanno parte della condizione umana, questo non tocca il poeta, ma l'uomo, ciò che invece investe chi scrive, nella sua condizione, è il suo stato perenne di malinconia, che non lo fa risalire allo stato superficiale delle piccole cose di tutti i giorni, ad esempio la semplicità.
E’ a mio avviso l'uomo più solo del mondo, una sorta di parafulmine che attrae su di se, ogni forma di energia che una volta assimilata, la trasforma sotto forma di comunicazione, perché avverte l'esigenza di comunicare con gli altri, in che modo? Con la poesia.
Sceglie durante tutta la sua esistenza i percorsi più irti di difficoltà, se deve intraprendere un nuovo cammino, non sceglie mai la via più breve, ma deve complicarsi sempre la vita, fa parte del proprio DNA, è il suo modo di essere, si tormenta tutto il tempo, che il suo non sapere equivale “alla fossa che il becchino ha scavato per le sue povere ossa”.
La condizione essenziale in cui si pone, è l'umiltà di mettersi costantemente in discussione, “il sapere di non sapere”, che crea costantemente uno stato di disagio interiore, il voler tentare di spiegare sempre e a tutti i costi la propria condizione, il voler tentare di capire ciò che per un uomo è già chiaro fin dal principio, per lui invece tutto è un incognita, un continuo perpetrare a chiedersi, una costante ricerca di nuove soluzioni, nuove parole che non siano state già dette.
Questa, è una assurda condizione che consente all'uomo di vivere fuori dal proprio tempo, Alda Merini, in una intervista televisiva, ha definito la condizione del poeta simile a quella dei matti, cioè quel continuare a vivere rinchiusi a chiave nella propria condizione e allo stesso tempo essere cronisti di se stessi.
L’arte dello scrivere, io la considero come un dono, e allo stesso tempo è come una dannazione, che vivo fin da ragazzo, e per svestire questi panni, ho reclamato a gran voce la teoria della stupidità, quella che ti consente di essere superficiale, e che ti fa sorridere in ogni qualsivoglia situazione. La stupidità, e quell’elemento che ti concede di essere libero nell’animo con scarsa interazione col cervello, che a mio avviso si traduce quasi sempre con divertimento facile, gioia, e scarsa attitudine alla lungimiranza, che è quella cosa che ci consente di essere previdenti e allo stesso tempo remissivi con tutto ciò che potrebbe essere vissuto con estrema naturalezza.
La verità, è che il poeta, è un soggetto ipersensibile, un uomo che vive costantemente col petto squarciato pronto com'è con la sua ricettività a farsi carico di tutti i malesseri che lo coinvolgono.
Oggi però dopo aver analizzato ogni tipo di soluzione, e dopo aver vissuto le mie esperienze, compresa la teoria “sulla stupidità”, mi dico allo stato attuale che sono contento di essere quello che sono, pur vivendo gran parte dei miei giorni in solitudine, alla fine mi dico soddisfatto, perché posso vedere le cose del mondo da due angolazioni diverse, da quella dell’uomo, e da quella del poeta. Quest’ultima, mi permette di sapere a priori come andrà a finire, ovvero che il mio silenzio, la mia solitudine interiore, avrà generato qualcosa su cui qualcuno alla fine discuterà nel bene e nel male, fino a tal punto che tutte le parole scritte renderanno al poeta l'immortalità.
Edizione 2007 Associazione Akkuaria
Via Dalmazia, 6 - 95127 Catania - Tel. 095/722.38.31
www.akkuaria.org - info@akkuaria.org
ISBN 978-88-89418
1a edizione - Dicembre 2007
€ 12,00
Nel mio libro, ho voluto mettere a nudo la condizione del poeta, che è sicuramente diversa dalla condizione dell'uomo che riveste questo ruolo, sono due cose nettamente differenti infatti, essere poeti, io credo in assoluto che sia sempre una condizione d'essere.
Una condizione che vale sempre la pena di sottolinearla, e farla prevaricare su tutto.
Ciò che è importante a mio avviso, è in assoluto il non vergognarsi mai di osare tanto, più saremo consci della propria condizione, più forti saremo nell'affermare la nostra voce.
Il poeta, è molto esigente ed intransigente con se stesso e con gli altri, vive la propria condizione in piena semplicità, ed è una condizione che nulla ha a che fare con la superficialità anzi, al contrario; viceversa le paure, fanno parte della condizione umana, questo non tocca il poeta, ma l'uomo, ciò che invece investe chi scrive, nella sua condizione, è il suo stato perenne di malinconia, che non lo fa risalire allo stato superficiale delle piccole cose di tutti i giorni, ad esempio la semplicità.
E’ a mio avviso l'uomo più solo del mondo, una sorta di parafulmine che attrae su di se, ogni forma di energia che una volta assimilata, la trasforma sotto forma di comunicazione, perché avverte l'esigenza di comunicare con gli altri, in che modo? Con la poesia.
Sceglie durante tutta la sua esistenza i percorsi più irti di difficoltà, se deve intraprendere un nuovo cammino, non sceglie mai la via più breve, ma deve complicarsi sempre la vita, fa parte del proprio DNA, è il suo modo di essere, si tormenta tutto il tempo, che il suo non sapere equivale “alla fossa che il becchino ha scavato per le sue povere ossa”.
La condizione essenziale in cui si pone, è l'umiltà di mettersi costantemente in discussione, “il sapere di non sapere”, che crea costantemente uno stato di disagio interiore, il voler tentare di spiegare sempre e a tutti i costi la propria condizione, il voler tentare di capire ciò che per un uomo è già chiaro fin dal principio, per lui invece tutto è un incognita, un continuo perpetrare a chiedersi, una costante ricerca di nuove soluzioni, nuove parole che non siano state già dette.
Questa, è una assurda condizione che consente all'uomo di vivere fuori dal proprio tempo, Alda Merini, in una intervista televisiva, ha definito la condizione del poeta simile a quella dei matti, cioè quel continuare a vivere rinchiusi a chiave nella propria condizione e allo stesso tempo essere cronisti di se stessi.
L’arte dello scrivere, io la considero come un dono, e allo stesso tempo è come una dannazione, che vivo fin da ragazzo, e per svestire questi panni, ho reclamato a gran voce la teoria della stupidità, quella che ti consente di essere superficiale, e che ti fa sorridere in ogni qualsivoglia situazione. La stupidità, e quell’elemento che ti concede di essere libero nell’animo con scarsa interazione col cervello, che a mio avviso si traduce quasi sempre con divertimento facile, gioia, e scarsa attitudine alla lungimiranza, che è quella cosa che ci consente di essere previdenti e allo stesso tempo remissivi con tutto ciò che potrebbe essere vissuto con estrema naturalezza.
La verità, è che il poeta, è un soggetto ipersensibile, un uomo che vive costantemente col petto squarciato pronto com'è con la sua ricettività a farsi carico di tutti i malesseri che lo coinvolgono.
Oggi però dopo aver analizzato ogni tipo di soluzione, e dopo aver vissuto le mie esperienze, compresa la teoria “sulla stupidità”, mi dico allo stato attuale che sono contento di essere quello che sono, pur vivendo gran parte dei miei giorni in solitudine, alla fine mi dico soddisfatto, perché posso vedere le cose del mondo da due angolazioni diverse, da quella dell’uomo, e da quella del poeta. Quest’ultima, mi permette di sapere a priori come andrà a finire, ovvero che il mio silenzio, la mia solitudine interiore, avrà generato qualcosa su cui qualcuno alla fine discuterà nel bene e nel male, fino a tal punto che tutte le parole scritte renderanno al poeta l'immortalità.
Edizione 2007 Associazione Akkuaria
Via Dalmazia, 6 - 95127 Catania - Tel. 095/722.38.31
www.akkuaria.org - info@akkuaria.org
ISBN 978-88-89418
1a edizione - Dicembre 2007
€ 12,00
Ultima modifica di l.zag il 05/12/2007, 19:15, modificato 1 volta in totale.
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
... però la famiglia cresce...
in bocca al lupo.
iago
in bocca al lupo.
iago
AGO
- Massimo Baglione
- Amministratore
- Messaggi: 1801
- Iscritto il: 12/09/2005, 22:26
- Località: Belluno
- Contatta:
- hombre sincero
- Grande Autore
- Messaggi: 2196
- Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
- Località: Livorno
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 369
- Iscritto il: 20/04/2005, 19:16
- Località: borgo vercelli
- Contatta:
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
Io sono felice dell'uscita del tuo libro, espone tutti i problemi della poesia d'oggi e penso sia veramente valido.
- DevilMaster
- Amministratore
- Messaggi: 2368
- Iscritto il: 03/05/2004, 18:04
- Località: Roma
- Contatta:
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
In bocca al lupo Lui'. :)
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
- Vita
- Grande Autore
- Messaggi: 1130
- Iscritto il: 04/02/2006, 16:19
- Località: nei dintorni di Bloomsbury
- Contatta:
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
miticooooo
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
Grazie ora mi raccomando correte a comprare il libro..
P.s. x Vita
Ok x l'intervista, ti rispondo qua perché ho dei problemi con la posta.
P.s. x Vita
Ok x l'intervista, ti rispondo qua perché ho dei problemi con la posta.
- Vita
- Grande Autore
- Messaggi: 1130
- Iscritto il: 04/02/2006, 16:19
- Località: nei dintorni di Bloomsbury
- Contatta:
Le Grazie: libro di poesie di Luigi Zagaria
e dove te la mando????????
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."