"Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini

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Presentazione

Sta per essere pubblicato da Besa il romanzo ?Diecimila e cento giorni?, l?opera seconda di Claudio Martini nel campo della narrativa. L?autore, che ha pubblicato gi? svariate opere di saggistica centrate su temi inerenti la pratica educativa, la salute mentale e la metodologia delle scienze sociali, nonch? una raccolta di racconti brevi, ?Sguardi?, per il Raggio Verde Edizioni, ha dato al suo romanzo il sottotitolo ?Hoy es un d?a feliz para nuestra tierra? (oggi ? un giorno felice per la nostra terra), quasi a sottolineare il rapporto tra la dimensione temporale e quello dell?identit? e dell?appartenenza a un contesto geoculturale e antropologico, l?America Latina, che attraversa la narrazione
Scrive il prof. Giovanni Invitto nella prefazione: ?La novit? del romanzo potrebbe essere nel suo senso politico, stavolta manifesto, che progressivamente si sedimenta. Potrebbe definirsi una riflessione storica sulla ?stagione dei nostri amori?[?] ?, quindi, la storia di una generazione che ha fatto, in parte, i conti con se stessa. Il discrimine cronologico e politico ? esplicito: ?Con il cadavere di Moro, hanno seppellito il movimento Ci sono riuscite le forze convergenti del governo e del partito armato?. Cos? si inquadrano le ?storie?, le ?narrazioni? del Movimento del ?77, della rivoluzione sandinista, del Kosovo, della sollevazione zapatista in Messico.[?] ? la scrittura di alcuni protagonisti, di cui uno solo si narra in prima persona, che rileggono i loro ultimi diecimila e cento giorni. 27 anni e alcuni mesi.
Questa chiave interpretativa permette di avvicinarsi al romanzo vedendolo come l? affresco di un?intera generazione, quella che si ? affacciata sulla scena politica e sociale verso la fine degli anni ?70 e che ha mantenuto, nel corso degli anni, la percezione della propria incompiutezza, della propria singolarit? in un mondo che si ? mosso rapidamente nella direzione opposta.
?Diecimila e cento giorni? ?, allo stesso tempo, la testimonianza del percorso di vita di alcuni personaggi che cercano una dimensione di vita pi? vicina ai propri desideri, non banale, lontana dall?indifferenza che ?cinge l?Italia e l?Occidente intero dentro una gigantesca cappa di afa?. I personaggi, che si muovono in contesti spaziali e cronologici diversi (Riccardo, Fatima e Simona vengono narrati in un periodo compreso tra il 1994 e l?attualit?; lo studente che lascia Bologna per spostarsi in Per? e che si racconta in prima persona, Consuelo, i compagni del movimento, Marco, Alessandra, Jos?, vivono in un periodo che spazia dal 1977 al 1994), si incrociano, si sfiorano, alludono l?uno agli altri come in un gioco di specchi che si riflettono reciprocamente, sono accomunati dal desiderio di vivere il proprio tempo al di fuori delle convenzioni ipocrite e insensate che scandiscono le loro vite. Per qualcuno questo movimento interno si trasformer? in ricerca di nuovi luoghi e nuovi spazi d?identit?; per altri significher? l?allontanamento da una condizione di depressione, marginalit?, esilio e patologia che li affligge da tempo; per altri ancora comporter? un faticoso adattamento nelle pieghe di una normalit? omologante e globalizzata.
I tempi del romanzo non sono lineari e neanche la scansione narrativa. Le storie troveranno un punto di sintesi (provvisorio, come in tutti gli approdi) nella parte finale, che vede la convergenza inconsapevole di alcuni dei personaggi nell?antica capitale del Chiapas, San Cristobal de Las Casas.
?Diecimila e cento giorni? pu? essere letta anche come un?opera sul tempo che scorre e i molteplici scenari che determina in funzione di variabili e elementi che sfuggono al controllo individuale, quasi uno ?sliding doors? ambientato tra l?Italia, il Kosovo e il continente latinoamericano. Non ? un caso se i due protagonisti principali del romanzo hanno lo stesso
nome e la stessa et?, quasi fossero due fratelli inconsapevoli l?uno dell?altro o la stessa persona
che si ? trovata a vivere due vite differenti, a partire da scelte che ne hanno orientato la direzione e il corso.
La struttura del romanzo ? scandita da quattro parti ? Emersione, Immersione, Navigazione, Approdo- suddivisi in brevi capitoli, pagine e scene di taglio cinematografico, che consentono al lettore di ?vedere? gli eventi narrati come se si trovasse dietro una cinepresa a filmare un piano sequenza. La simultaneit? di una narrazione scorrevole e ?parlante? e il rimescolamento dei piani temporali e spaziali rende l?opera particolarmente interessante e fruibile e la rende strutturalmente affine a composizioni filmiche come ?21 grammi?, tratto da un romanzo di Guillermo Arriaga, scrittore messicano citato nel romanzo.
?Ma reperiamo in questo romanzo, suggestivo, non banale, concettualmente sfibrante, una ermeneutica lucida di quello che i filosofi hanno chiamato post-moderno?, questa ? una delle conclusioni del prefatore al romanzo di Martini.


Claudio Martini, ?Diecimila e cento giorni?, Besa Editrice, 228 pagine, 13 euro.

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Sono stupito dalla mancanza di commenti.
In fondo, Besa ? una casa editrice di medie dimensioni e ha una distribuzione nazionale.
Forse ha influito la lunghezza della presentazione, forse il periodo semi estivo.

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[carlo]

ciao writer, in effetti a me era proprio sfuggito il post! Dalla presentezione sembra interessante, complimenti per la pubblicazione ed auguri!

[Writer]

Ti ringrazio per il commento, Carlo, ma, a dire il vero, non mi riferivo alla tua assenza.
Mi sembra che, in un sito dedicato ai "nuovi autori", la pubblicazione di un romanzo con una casa editrice nazionale dovrebbe essere salutata da curiosit? e richieste di informazioni.

Probabilmente ci? non accade perch? questa sezione del forum ? pensata come una "bacheca" in cui ognuno presenta i propri lavori, ma senza che ci? determini thread o commenti, se non quelli del site administrator.

Per questa ragione, ti faccio una domanda: Non avete pensato ad aprire una sezione del sito dedicata alla presentazione dei testi editi da parte dei
"nuovi autori"?
Presentazioni che entrano nel merito della struttura narrativa, del "taglio" dell'opera, della sua originalit? o, specularmente, dei riferimenti e dei modelli che il testo adotta.

Sarebbe un'iniziativa che valorizza le produzioni di chi scrive sul sito e non mi sembrerebbe neanche eccessivamente pesante. I libri non sono pi? di 30 (almeno quelli segnalati nella sezione "testi editi").

Ciao.


Writer

[carlo]

dici proprio su nuoviautori.org? si, ci penso da tempo, ma ? un problema farlo, sar? fatto sicuramente nel sito nuovo, assonuoviautori.org, che sar? direttamente aggiornabile dagli autori

[Writer]

Quando sar? on line il nuovo sito e mediante quali modalit? gli autori lo potranno aggiornare?

[carlo]

credo verso ottobre, ci stiam lavorando ma voglio fare le cose fatte bene. Dobbiamo decidere ancora molti aspetti, ma sar? il sito legato alla nascente associazione volta a sostenere le attivit? di nuoviautori.org, avr? dei sottositi personali riservati, in aggiornamento, agli autori, e delle pagine dedicate a diversi temi, ed aperti, tra questi credo ci sar? uno spazio "testi editi"; aperto a tutti i nuoviautori. Nuoviautori.org tutto in html, quindi farlo cos? sarebbe stato un problema.

[Writer]

Auguri per l'iniziativa, tienici informati.

Writer

[Writer]

E' USCITO! "Diecimila e cento giorni" ? stato pubblicato.
La prima tiratura ? riservata alle prenotazioni, dal 15 novembre ? in libreria a Torino, Milano e Lecce.
Da gennaio in tutte le librerie.

Peccato che non possa riprodurre qui la copertina, la trovate su http://www.writer-racconti.org

[carlo]